Campo di alghe: spiaggia addio

ALGHERO – Tra le tante questioni ferme ad alcuni anni fa c’è anche quella relativa al manto di posidonia che ricopre una vasta porzione all’inizio della spiaggia di San Giovanni. Le località balneari concorrenti pagherebbero oro per avere un limbo di arenile bianchissimo a pochi metri dal centro città. Ma Alghero che potenzialmente lo potrebbe avere, si trova a scontrarsi con una montagna di alghe e inconsistenza politica.

In questi anni sono state avanzate tante soluzioni sull’eventuale riutilizzo di questo materiale che la legislazione europea, e dunque nazionale, identifica come rifiuto speciale e come tale va trattato. Ma, come per tutti i settori, se la politica si assumesse le sue responsabilità andando oltre lo svolgere l’ordinaria amministrazione, si potrebbero trovare nuove soluzioni e liberare un’area al fine di aumentare il godimento del litorale ovviamente anche a fini turistici.

In altre regioni d’Italia, vedi la Puglia, sono ritornati ad un uso agricolo, come facevano i nostri nonni. Ad Alghero siamo fermi alle discussioni, convegni e prime progettualità delle amministrazioni passate. In particolare con quella guidata da Tedde si era vicini a trovare una soluzione definitiva per ripulire quella zona che oramai, solidificandosi la posidonia, è divenuta quasi un nuovo vasta e arido terreno. Invece di valorizzare una spiaggia cittadina, andiamo a perderla per manifesta ignavia. Proprio l’opposto di quello che farebbe qualsiasi persona (privato o pubblico) di buon senso, soprattutto in un periodo di profonda crisi.

Eppure si continua a sbandierare il progetto (anche questo risalente a diversi anni addietro) dei nuovi chioschi bar. Un’iniziativa che oggi, com’è evidente, non avrebbe più la sostenibilità economica che aveva in passato e soprattutto quell’idea era collegata alla definitiva eliminazione delle alghe putrescenti. Altrimenti avremmo dei chioschi sorgere praticamente su una montagna marrone, quando invece sotto pochi centimetri si trova una spiaggia dai granelli finissimi e bianchi. Anche qui l’orologio è fermo ad un paio di lustri fa. Inutile adesso che arrivino le canoniche risposte. Siamo alle porte della stagione turistica del 2016. Il periodo degli annunci è abbondantemente finito.

Nella foto una parte dell’arenile ricoperto dalle alghe

S.I.