Voto, strafalcioni di Zedda

CAGLIARI- “Un “crescendo rossiniano” di strafalcioni. Si fermi un attimo e studi i temi della campagna elettorale”. Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta le prime due uscite pubbliche del candidato alla presidenza della regione del centrosinistra, nelle quali é incorso in due clamorosi scivoloni.  Nella prima Zedda ha dichiarato che è stata fatta solo la riorganizzazione della rete ospedaliera e non la riforma della sanità. Nella seconda il candidato ha criticato la recente delibera sull’Anas sarda, non sapendo che è solo attuativa prevista della legge del marzo del 2018.

“Probabilmente -commenta Tedde- Zedda in questi anni era distratto, diversamente si sarebbe accorto che la riforma della sanità è partita con la legge 23 del 2014, che ha accorpato le Asl e ha istituito l’azienda per l’emergenza urgenza. Mentre la riorganizzazione della rete ospedaliera è dell’ottobre del 2017, anno in cui è formalmente nata la ATS che ha incorporato le sette Asl e le otto aree socio sanitarie. E che la delibera che recentemente ha istituito l’Anas sarda da solo gambe alla legge del marzo 2018, da noi fortemente contrastata nel silenzio complice di Zedda che alla resa dei conti derivava solo da ignoranza.  “Ci chiediamo -attacca Tedde- dove fosse Zedda allorché il centrosinistra -fra le proteste del centrodestra e dei sardi- ha fatto un riforma sanitaria che allontana la sanità dai cittadini e non riduce i costi”.

“E dove si trovasse allorché il centro sinistra nel marzo del 2018 ha approvato la legge istitutiva dell’Anas sarda che contribuirà ad impoverire il tessuto imprenditoriale sardo perché farà concorrenza sleale, da noi avversata con forza in aula e fuori. A meno che Zedda non intenda furbescamente unirsi al tiro al piccione contro Pigliaru, per cercare di allontanare da se le responsabilità di cinque anni di governo regionale di centrosinistra caratterizzato da errori clamorosi e scelte arroganti e sbagliate -chiude Tedde-“. 

S.I.