“Si per il bene dei nostri figli”

SASSARI – Con quasi una mezz’ora di ritardo, chiedendo subito scusa al pubblico, è salito sul palco del Teatro Verdi di Sassari, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Salutando le persone accorse, che hanno riempito la struttura di via Politeama, ha esordito ricordando l’importanza del centro turritano a livello politico che ha sempre fornito un importante contributo anche a livello nazionale.

Poi è passato al tema dell’incontro: il referendum. Ovviamente sostenendo e spiegando le motivazioni del si. Tra le tante i progetti realizzati e portati a termine dal governo e la spinta verso il cambiamento che viene proposta dalla compagine renziana.

E poi solito passaggio sulla necessità di sbloccare gli investimenti e tra questi anche dare impulso alle infrastrutture esistenti. Tra queste ha nominato l’aeroporto di Alghero “che deve rappresentare il rilancio dello sviluppo del territorio in sinergia con altri sistemi come quello portuale, della nautica”. Evidenziate poi le positività del voto non contrario al referendum tra tagli dei costi, rinnovamento e sopratutto volontà del cambiamento anche nella definizione dei nuovi ruoli istituzionali.

Inoltre, “basta vedere la fotografia di quelli che sono per il no, da Berlusconi e Travaglio, dai comunisti a Forza Nuova, insomma un quadro veramente grottesco” e poi “fa ridere che proprio Berlusconi dica di avere paura dell’uomo dolo al comando, lui? Che con D’Alema voleva far passare una riforma quella si autoritaria”. Per chiudere “vogliono bocciare la riforma solo per ritornare al potere, niente altro”.

E ancora attacco ai 5 Stelle: “Sono i primi che non vogliono lasciare il posto in parlamento e poi non consentiamo che facciano demagogia dicendo che in Italia si rischia di finire come nella dittatura di Pinochet in Cile, questa è una vergogna per un paese che ha combattuto contro il nazifascismo”. Ma Renzi ricorda “che cosa possiamo aspettarci da chi è nato con il vaffaday”.

In chiusura la politica estera. “Ha vinto Trump e non la Lega, come fa sembrare Salvini, però io resto orgoglioso di avere condiviso un tratto di strada con Obama che per me resta un grandissimo”. A suggello ancora il referendum. “Se vogliamo che niente cambi, basta votare no, ma invece abbiamo una grande occasione per tagliare col passato e mutare il Paese e la Sardegna non può non accogliere questa proposta e votare si visto anche le grandi sfide che attendono l’Italia, votare no è fare un dispetto non a me, ma si nostri figli”.

Nella foto Renzi a Sassari

S.I.