Transizione digitale: i numeri del settore ICT in Sardegna

In Italia la digitalizzazione procede a passo spedito, sebbene il paese sia ancora in ritardo rispetto ad altre nazioni dell’Unione Europea. Esiste inoltre un divario preoccupante tra le regioni del Nord e quelle del Sud e delle isole maggiori, che faticano a tenere il passo con la spinta della transizione digitale. In Sardegna, nonostante si sia ancora distanti da regioni come Lombardia o Emilia-Romagna, si riscontra comunque un chiaro aumento di aziende nel settore ICT e del personale impiegato in questo comparto.

 

Dati su aziende e personale ICT in Sardegna

 

Pur se in ritardo rispetto alla media nazionale, la digitalizzazione in Sardegna procede e il livello di alcuni indicatori chiave è migliorato rispetto agli anni passati. Secondo un rapporto della Regione Autonoma della Sardegna, a giugno 2022 le imprese attive erano 3.340 e il personale del settore ICT raggiungeva le 8.636 unità. Queste cifre rappresentano il 2,3% del totale del tessuto industriale, un dato decisamente più basso rispetto a quello dell’Italia nel complesso. Si può notare però una tendenza positiva: il valore attuale è infatti cresciuto di un punto percentuale rispetto a giugno 2021. Ciò si deve in gran parte alla maggiore richiesta da parte delle aziende di personale specializzato nel settore ICT, ma anche alle nuove necessità dei consumatori spinte dalla digitalizzazione. Chiari segnali di ripresa rispetto alla crisi sanitaria si notano osservando il numero di addetti al comparto, che dopo una netta flessione nel 2020 e 2021 si è nuovamente avvicinato ai livelli pre-pandemia.

Per quanto riguarda la distribuzione delle aziende sul territorio, oltre la metà (54%) è situata in provincia di Cagliari, con un aumento del 2,6% rispetto al 2019. Sassari è la provincia in cui le aziende ICT crescono maggiormente: +5,4% dal pre-pandemia, per il 30% del totale delle imprese ICT sarde. Nuoro e Oristano, rispettivamente al 10% e 6%, sono ancora distanti dalle altre aree della regione. 

 

Sfide e opportunità di impiego nel settore ICT

 

All’interno del settore ICT, le tipologie di azienda che prevalgono in Sardegna sono quelle di consulenza ed elaborazione dati e quelle che si occupano della produzione di software. Seguendo un corso di informatica come quello erogato da Aulab è possibile acquisire conoscenze tecniche e metodologie di lavoro indicate per avvicinarsi al comparto ICT, traendo così vantaggio dagli attuali trend di crescita del settore. Studiando i linguaggi di programmazione si può avere accesso a professioni come quella di web developer, sviluppatore di software o di applicazioni mobili, ma anche esperto in sicurezza informatica o analista dei dati. Si tratta di ruoli fortemente richiesti sul mercato del lavoro, e le previsioni indicano che anche nei prossimi anni le imprese continueranno a cercare queste figure professionali. 

Con l’utilizzo sempre più diffuso di servizi digitali e con la richiesta da parte dei consumatori di piattaforme per gli acquisti online, le aziende si scontrano spesso con una carenza di personale qualificato da assumere. Proprio questo gap nelle conoscenze tecniche è uno degli ostacoli maggiori alla digitalizzazione in Italia. Al tempo stesso lo si può vedere come un’opportunità per trovare un lavoro remunerativo, facendo leva sulle numerose possibilità formative fornite da enti privati e pubblici. 

Guardando alla situazione in Sardegna, due degli indicatori di innovazione più deboli sono quelli relativi a intensità di ricerca e lavoratori della conoscenza, per i quali la regione si piazza rispettivamente al 17° e 10° posto in Italia. È quindi chiaro che esiste un vuoto da colmare per quanto riguarda il capitale umano, e che investire in un percorso di formazione può portare a risultati positivi già nel breve termine.