Sa Segada “caput mundi della politica algherese”

ALGHERO – Sa Segada, borgata di Alghero, “caput mundi” della politica locale, ma non solo. Un’esagerazione, forse, sicuramente, da anni, grazie anche all’arte da mediatore del capogruppo del Partito Democratico, Mimmo Pirisi, oltre ad essersi raggiunti ottimi risultati per la Sagra della Fragola, ovviamente grazie all’impegno costante del Comitato, con a capo il grande Tonio Zidda, ad ogni edizione, e sempre di più, questa porzione dell’agro algherese diviene per qualche ora l’agorà della politica.

Un segnale, forse, anche del fatto che tali “appuntamenti popolari” in città sono sempre meno presenti e che, a parte qualche bar, soprattutto nei famigerati “100 passi” di via Mazzini, questi momenti è più facile che prendano forma, appunto, in borgata.

E, anche questa volta, la “cerimonia” ha preso forma. Dalla mattina, grazie alla presenza dell’assessore regionale dell’agricoltura Satta col Presidente del Consiglio Pais e del sindaco Conoci, con l’assessore Cocco, Vaccaro e diversi altri esponenti della Lega, oltre che, da tempo in antitesi con essi, le “guide” locali del Psd’Az Tore Pintus e Giuliano Tavera, si è iniziato a parlare del più e del meno, in particolare delle problematiche legate alle attività della sua delega e dalla necessità che questi settori, primari per Alghero e suo territorio, ovvero agricoltura e pesca, meritino maggiore attenzione, promozione e soprattutto sostegno economico oltre che collegamento con le scuole superiori e università.

A ridosso dell’ora di pranzo, quando la Sagra è stata presa d’assalto, il clima anche per il clima, l’ottimo cibo, fragole in primis, e qualche bicchiere, si è riscaldato. E nella sala adibita ai ricevimenti, all’interno dell’ex-scuola (da anni non più in uso per la drammatica denatalità del territorio), si è scatenata l’arena politica. Protagonisti rappresentanti dei vari partiti e coalizioni che si sono fermati per diverso tempo discutendo, anche animatamente, sul presente e futuro.

“In poche ore abbiamo fatto 3 sindaci, qualche presidente di partecipata, decine di candidati alle regionali”, hanno commentato, ironicamente, alcuni. Tra questi, ovviamente, i “padroni di casa” Mimmo Pirisi e Tonio Zidda a cui si sono aggiunti, oltre, come detto, in principio, l’assessore regionale Satta, alcuni importanti imprenditori, manager e professionisti e rappresentanti della Lega, come Cermelli e l’assessore Vaccaro, oltre che volti noti come Pietro Sartore (consigliere comunale civico di “Per Alghero), Lelle Salvatore (Udc, presidente del consiglio comunale), Andrea Delogu (Forza Italia, presidente della Fondazione Alghero), Antonello Peru (Forza Italia, assessore al Verde e Manutenzioni) e, anche se non in maniera meno assidua, anche Monica Pulina (consigliere comunale di Fdi), oltre che l’operatore culturale ed esponente dell’area di Centrosinistra Giuliano Spanedda.

Insomma un pomeriggio di confronto politico che, tra il serio e il faceto, ha sicuramente fatto emergere ancora una volta (almeno a parole) che tutti vogliono il bene di Alghero e territorio e sono pronti a spendersi, a testa bassa, magari anche con decisioni non calate dall’alto. Anzi, ancora di più, appare una convergenza trasversale sul proporre, addirittura, una piattaforma politica ampia. Chissà. Manca ancora qualche mese. Per adesso, sarebbe già importante, per il presente e futuro di Alghero, non farsi imporre il sindaco da Cagliari o addirittura da Roma”, commentano nella sala attigua a quelle ricevimenti, durante il caldo pomeriggio a Sa Segada.