Pesca di frodo sui social, condanna del Presidente Mulas

ALGHERO  – “Reati del genere vanno condannati e soprattutto non devono essere impuniti per dare un esempio forte a coloro che sono convinti che tutto gli è permesso. Fare lo youtuber,influencer,tiktoker e simili non autorizza a infrangere l’enorme delle leggi a nessuno.  Pescare in area marina protetta, vendere il pesce illegalmente in un ristorante del luogo,fare la doccia e lavaggio attrezzature su marciapiede pubblico, campeggiare abusivamente in un luogo non autorizzato, documentando tutto come fosse una normale situazione giornaliera e credendo che ad Alghero non esistano le regole, questo è accaduto ieri da due sciocchi giovani che hanno pensato bene di filmare tutto su rete, non curanti della gravità non di un gesto goliardico ma di veri e propri reati contro il patrimonio ambientale e soprattutto la mancanza di rispetto verso una città che gli sta ospitando. Da ieri sul web gira un video vergognoso su questa “avventura” dove possiamo guardare uno dei tanti tiktoker intento a viaggiare per la Sardegna proveniente dal continente. La prima tappa del suo percorso è Alghero. Fin qui tutto bene. Anzi promuove la Sardegna e il suo territorio e le sue immense bellezze. Senonché uno dei due giovani, annoiato, pensa bene di discendere a piedi verso l’area interdetta dell’area marina protetta di Porto Conte, con tranquillità mentre il compagno lo filmava si infila una muta da apnea e con tutta tranquillità si immerge e arpiona una povera cernia. Andando contro tutte le regole. La domanda che sorge spontanea è:com’è possibile tutto questo? Per ora rimane il fatto per chi viene ad Alghero, chi viene a trovare la nostra Terra non può pensare di poterci fare quello che gli pare,per cui questi reati gravi vanno condannati. Un ringraziamento va a tutta la comunità algherese che è intervenuta tempestivamente per denunciare questa situazione”.

Christian Mulas, presidente commissione Ambiente