Pds addio al Centrodestra, dure critiche a Conoci

ALGHERO – Lettera al vetriolo del segretario cittadino del Partito dei Sardi, Gavino Tanchis, indirizzata agli oramai ex alleati della coalizione di Centrodestra Sardista vittoriosa alle ultime elezioni amministrative. Missiva che contiene diffuse accuse verso il Sindaco di Alghero Mario Conoci.

Preg.mo Avv. Marco Tedde
Preg.mo Avv. Giuliano Tavera
Egr. Dott. Antonello Usai
Gent.ma Dott.ssa Monica Chessa
Gent.ma Dott.ssa Sefora Salis
Gent.ma Monica Pulina
Egr. Dott. Bamonti Alberto
Gent.ma Maria Grazia Salaris

Gentilissimi,
la presente per comunicarvi che il Partito dei Sardi ritiene concluso il patto elettorale
che ci aveva portato insieme a vincere le ultime elezioni amministrative. Avevamo partecipato convintamente ad una maggioranza ampia ed eterogenea e ci eravamo conosciuti condividendo proposte, obiettivi e modalità di azione, principi naufragati da subito a causa delle divisioni foraggiate da un sindaco divisivo e impegnato a privilegiare i rapporti con i consiglieri eletti a discapito dei partiti ( persino il suo ) che lo avevano premiato con lo scranno più alto di Via Columbano. Lo scorso inverno, con la gran parte delle forze politiche componenti la maggioranza,
avevamo condiviso un documento per sollecitare la convocazione di un tavolo politico dove canalizzare idee, progetti e modelli di sviluppo, invito a cui il sindaco non ha
inteso dare riscontro. Il nostro pungolo a cambiare una metodologia che superasse la logica del ristretto gruppo decisionale per passare ad una modalità partecipativa e trasparente è stato
sempre percepito come un fastidio dal sindaco che, una volta incassati i voti, ha deciso
di fare a meno dei partiti utilizzati come mero strumento di iniziale consenso.
Oggi, a distanza di quasi due anni, preso atto del tradimento politico da parte del
sindaco e in aperta critica con il suo operato, ci riappropriamo della nostra libertà
politica mantenendo però vivo l’impegno verso i nostri elettori che hanno a cuore il
futuro di Alghero. Noi ci rendiamo disponibili a costruire il cantiere della alternativa dove, ognuno con la propria identità, possa elaborare una proposta diversa da quella presente oggi in
campo, per creare un ambiente dove chi ambisce a fare il Sindaco potrebbe formarsi,
in modo da non doverci bere, anche per la prossima volta, un sindaco senza idee,
refrattario al confronto con le parti sociali e il mondo produttivo, sleale nei rapporti
con la forze politiche e con una infarinatura precaria dei problemi a cui non riesce
minimamente a fare fronte.

Gavino Tanchis