Parco di Porto Conte, Centrosinistra: “Rinnovo Direttore illegittimo”

ALGHERO – “Il giorno 24 marzo è stata protocollata una richiesta urgente di Assemblea del Parco di Porto Conte, da parte di nove componenti della stessa: Alivesi, Bruno, Cacciotto, Di Maio, Di Nolfo, Esposito, Piras, Pirisi Mimmo, Sartore. Unico ordine del giorno: Ridefinizione del decreto n. 15 del 29.12.2020 del Presidente del Parco in merito alla durata in servizio del direttore dell’ente dott. Mariano Mariani.

Nonostante l’Assemblea del Parco avesse correttamente stabilito con deliberazione n. 09 del 16.12.2020 – in linea con le disposizioni contenute nell’articolo 5 dello Statuto dell’Azienda Speciale – di disporre la proroga del direttore dott. Mariano Mariani “per un periodo pari a quello degli Organi aziendali ai sensi dell’art. 5 dello Statuto”, ovvero sino alla scadenza degli stessi nel maggio 2024, Il Presidente del Parco, con decreto n. 15 del 29.12.2020, palesemente e volutamente discostandosi dal deliberato assembleare, “ha ritenuto di dover procedere alla proroga/rinnovo del contratto di lavoro del Direttore dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte per un periodo di 5 anni” con scadenza implicitamente fissata al 04/05/2026.

Il decreto del Presidente del Parco si configura viziato da gravi illegittimità, sotto il duplice profilo della violazione di legge, per essere stato assunto in dispregio all’articolo 5 dello Statuto dell’ente, e per la mancata ottemperanza al preciso disposto dell’Assemblea del Parco che aveva espressamente escluso, la proroga per la durata di un quinquennio, periodo assolutamente teorico che trova un limite (invalicabile) nella la norma statutaria (art. 5) che dichiara cessati gli organi del Parco (tra i quali il Direttore dell’ente) con il decadere dell’assemblea dell’ente stesso.

Ove ce ne fosse bisogno, tali convinzioni sono avvalorate  dalla Direzione generale dell’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente che, con nota n. 2014 del 21.02.2023 in risposta a specifico quesito formulato dal Segretario generale del Comune di Alghero, ha affermato che così come disposto dall’art. 5 dello Statuto, l’incarico del Direttore dovrà coincidere per un periodo corrispondente al mandato del Consiglio Comunale di Alghero e, in ogni caso, fino all’ insediamento dei successori”.

La nota dell’Assessorato regionale mette un’ombra definitiva anche sulla delibera del Consiglio Direttivo n°14 del 22/02/2018, che modificava la nomina del Direttore Mariano Mariani da tre a cinque anni, tra l’altro mai ratificata dall’Assemblea di allora.

La vicenda costituisce un caso di ordinaria mala amministrazione in cui gli interessi di una persona (il Direttore del Parco) sono stati fatti sfacciatamente prevalere sugli interessi generali espressi dalle norme statutarie esistenti sino ad arrivare al disconoscimento, arbitrario e assai scorretto e grave sul piano istituzionale, da parte del Presidente Raimondo Tilloca, del deliberato dell’assemblea. C’è da chiedersi come il Direttore del Parco, che è in generale il massimo organo amministrativo responsabile della legalità degli atti adottati dall’Azienda speciale, abbia potuto sottoscrivere un contratto palesemente illegittimo che lo ha indebitamente avvantaggiato, senza sentire il dovere etico oltreché giuridico che si richiederebbe alla sua persona, di segnalare la macroscopica e anche maldestra illegittimità riscontrata dai nove consiglieri dell’assemblea”

Alivesi. Bruno, Cacciotto, Di Maio, Di Nolfo, Esposito, Piras, Pirisi Mimmo, Sartore.