Olbia, Rally Mondiale: vetrina per la Sardegna e l’Italia

OLBIA – Si alza il sipario sul Rally Italia Sardegna 2021 con la conferenza stampa nazionale di presentazione svolta presso la sala consiliare del Comune di Olbia. Nel lunedì che apre la settimana di gara è stata illustrata la 18a edizione della tappa italiana del FIA World Rally Championship sull’Isola. Un rally organizzato dall’Automobile Club d’Italia con il supporto della Regione Sardegna, valido come quinta prova iridata, che propone 58 iscritti, arricchita dai 44 partecipanti attesi per il secondo round del Campionato Italiano Rally Terra e del Campionato Italiano Rally Junior102 vetture attese al via per l’evento tornato quest’anno ad Olbia come location centrale, che partirà giovedì 3 giugno da Alghero e si concluderà domenica 6 giugno sempre nella località gallurese.

In totale 25 nazionalità rappresentate per un rally che produce un indotto di circa 88 milioni di euro a fronte di un investimento di oltre 3,5 mln di euro. Un prodotto sportivo trasmesso in diretta e visibile in tutto il mondo, che raggiungerà oltre 55 milioni di spettatori attraverso la piattaforma WRC+ del promoter per la serie iridata ed in chiaro su RAI Sport in virtù dell’accordo con ACI. Il Rally Italia Sardegna è pronto di nuovo a rappresentare al meglio il territorio ricco di luoghi e paesaggi unici della Regione Sardegna, gli stessi che andranno a caratterizzare il percorso. Diverse prove speciali nuove, inedite come la conclusiva Power Stage “Aglientu – Santa Teresa”. Alcuni passaggi classici, seppur rivisitati, delle ultime edizioni come la “Monte Lerno” e “Coiluna-Loelle”. In totale 303,10 km su 20 prove speciali immerse in 1.299,02 km di percorso complessivo diviso su tre giorni di gara. Le sfide per i campionati nazionali invece si svolgeranno unicamente sulla 1^Tappa, nella giornata di venerdì 4 giugno.

Dalla prima ad Olbia nel 2004, poi ad Alghero fino ad un anno fa, quindi, il ritorno oggi sul versante nord orientale della Sardegna, nel cuore della Gallura. “Un’opportunità per promuovere la nostra terra attraverso una manifestazione sportiva di estrema rilevanza internazionale”. “Un orgoglio per la Sardegna”. “Un patrimonio eccezionale in una fase storica così difficile” sono solo alcune delle descrizioni dei relatori, rappresentanti della Regione Sardegna, delle autorità locali e dell’organizzazione ad opera dell’Automobile Club d’Italia e di ACI Sport che hanno illustrato le caratteristiche di questo rinnovato appuntamento.

Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobile Club d’Italia: “grazie alla Regione Sardegna, all’Assessorato Regionale al Turismo, che continua a sostenere questa strategica iniziativa del Rally d’Italia, grazie al Sindaco Nizzi che ha tenuto molto al fatto che tornassimo nella Gallura e grazie al grande lavoro del Presidente AC Sassari Giulio Pes, che da sempre prova di lavoro concreto. Grazie ai miei dello staff ACI Sport che è al lavoro. Ci vedremo giovedì, avremo con noi il Presidente della FIA Jean Todt, una presenza che darà ulteriore lustro alla nostra manifestazione nazionale”.

Settimo Nizzi, Sindaco di Olbia: “esprimo la felicità della comunità olbiese per la collaborazione riscontrata dai vertici dell’Automobile Club Nazionale e provinciale di Sassari, in particolare la collaborazione di Giulio Pes. Questa non è una manifestazione sportiva che interessa la sola città di Olbia, ma evento dell’intera Sardegna e vuole continuare a rappresentare tutta la Regione. Quindi, in qualunque luogo sia il quartier generale, la gara è dell’Isola. Lo dico da olbiese perché ci credo fortemente. Siamo grati ad Antonio Turitto ed a tutti i collaboratori per quanto fatto in questo periodo. Continueremo a sostenere la gara come abbiamo fatto. Ringrazio a nome della città e dell’intero territorio per aver creduto nella manifestazione. Abbiamo un concreto dialogo con la nostra Amministrazione Regionale. Il ringraziamento va a quanti sono al fianco dell’evento. Come sempre abbiamo fatto, anche questa volta non deluderemo gli interessi della Sardegna tutta”.

Giovanni Chessa, Assessore Turismo Regione Sardegna: “Il mio ringraziamento è per tutti, per ciò che insieme si sta facendo per la Sardegna ed il territorio sardo. Grazie ai colleghi Amministratori della Gallura per il costruttivo dialogo. Siamo riusciti a mettere d’accordo ogni realtà, per questo sono grato ai Sindaci di Alghero e di Olbia. Avremo una visibilità senza pari, poiché la gara porterà la Sardegna nel mondo. Dobbiamo camminare insieme, i nostri competitor sono al di fuori della Regione. Occorre ripartire e noi ripartiamo col ‘botto’. Mi risulta che Olbia in questo momento registra il tutto esaurito e da Olbia si toccano altri comuni, oltre 20. Il nostro indotto è ampio. Promuoviamo unicità. Occorre fornire un biglietto da visita che sia all’altezza. Sulla base dell’entusiasmo che porta la gara mi sento di dire “ripartiamo dal Rally”.

Giuseppe Calvisi, Capo Gabinetto Assessorato Turismo Regione Sardegna: “questa gara è alla sua 18ma volta in Sardegna e vi è un gradito ritorno in Gallura. Tutto il territorio coinvolto offre uno scenario unico. L’evento apre quella che speriamo sia una stagione importante per l’Isola. L’auspicio è che l’evento possa avere uno svolgimento sereno ma soprattutto proficuo”.

Giuseppe Fasolino, Assessore alla Programmazione e Bilancio Regione Sardegna: “il nostro territorio si è sempre sposato con questo sport ed in particolare con questo evento, il Rally Italia Sardegna. Noi lo accogliamo appieno per la straordinaria ricaduta. È importante che la competizione sia svolta in Sardegna, la Regione sarà sempre al fianco di questo ed altri eventi che portino benefici reali al tessuto economico. Il rally si fonda sulla passione, che ne amplifica gli effetti positivi. È il primo evento che ci dà l’opportunità di festeggiare questo inizio di ripartenza. La Regione investe 1 milione di euro stanziati e poi un’altra parte in itinere di circa €300.000”.

Giulio Pes, Presidente AC Sassari: “il Rally d’Italia compie 18 anni in Sardegna, segno che l’Isola ha risposto bene e c’è. La Regione ha sempre supportato adeguatamente l’evento, un investimento importante al fianco dell’Automobile Club D’Italia che ne compie la parte più importante. Fondamentale è che la gara rimanga in Sardegna con i sardi, l’evento porta una ricaduta di 88 mln di euro, come evidenzia uno studio (su base 2019 n.d.r.) dell’Università di Sassari. Lo scorso anno abbiamo dovuto spostare l’evento da giugno ad ottobre. Con una nuova collocazione anche delle prove speciali. È stata un’occasione per conoscere altri comuni ed il loro amministratori, che si sono subito posti al fianco della gara. Segno che la Sardegna la sente propria. Nel Parco Assistenza saranno allestiti degli stand che promuoveranno il territorio sardo nella sua interezza. Altre manifestazioni collaterali sono previste con l’Associazione Mirtò, rivolte all’artigianato ed all’enogastronomia. La collaborazione la vediamo da parte di tutti ed a tutti va il nostro ringraziamento”.

Antonio Turitto, General Manager Rally Italia Sardegna: “parto dalla figura dell’indimenticato Nicola Imperio, uno dei personaggi che ha segnato la storia dell’organizzazione del Rally d’Italia in Sardegna. Persona appassionata di questo sport, cercò meticolosamente tutte le maniere affinché il passaggio da Sanremo alla Sardegna fosse indolore. Con chilometri e chilometri di ricognizioni. L’evento alla fine ha conquistato il territorio ed è stato conquistato dal territorio. Ogni comune, anche il più piccolo, quando ha la possibilità di essere coinvolto, offre quanto ha a disposizione. Noi siamo una realtà che come prerogativa dell’Automobile Club d’Italia promuove il territorio ospitante. Avremo il 25% della capienza, pertanto diverse persone hanno pianificato l’arrivo in Sardegna. Scopriremo dei nuovi luoghi con le prove inedite, cerchiamo di trarre il massimo dalla produzione TV e dalla promozione in genere. Cercheremo di creare una situazione che possa promuovere al massimo la Sardegna e le sue peculiarità. Abbiamo una copertura TV importante, grazie allo sforzo dell’ACI che ha acquisito i diritti per la RAI che trasmetterà in diretta ben 4 prove speciali. La produzione del promotore garantisce un seguito di circa 50 milioni di spettatori nel mondo. Il Campionato Italiano Rally Terra arricchisce il RIS e porta ì 44 concorrenti, tra i quali figurano i migliori specialisti. La gara costa ogni anno €3.598.000. L’ACI in 18 anni ha investito circa 2 milioni di euro per ciascuna edizione”.