ALGHERO – “Inaccettabile lo stato di incertezza in cui versa l’ospedale Marino. Milioni di euro stanziati dalla Regione di centrodestra sono oggi bloccati per responsabilità della Giunta Todde”. È l’accusa che arriva dal coordinamento cittadino della Lega ad Alghero, con Gabriella Fadda e Giorgio Gadoni che puntano il dito contro l’immobilismo della nuova maggioranza.
“Solo tra il 2022 e 2023 sono stati finanziati oltre 5 milioni di euro grazie all’interessamento dell’allora Presidente del Consiglio regionale Michele Pais – spiegano Fadda e Gadoni – che ha creduto fortemente nel rilancio del’Ospedale Marino, che era destinato alla chiusura. Fondi, questi ultimi, che si aggiungevano a quelli già utilizzati per la messa in sicurezza e dotazione tecnologica, destinati alla ristrutturazione integrale delle tre sale operatorie, all’adeguamento dei laboratori e all’installazione di un ascensore. Di questi, ne sono stati spesi solo 1.200.000 euro per una sola sala operatoria, che oggi garantisce l’unica attività chirurgica del Marino. Il resto è fermo. E oggi le due sale rimanenti sono usate come semplici ripostigli, mentre la sanità algherese aspetta risposte”.
A pesare, secondo la Lega, è “l’incertezza determinata da una riforma sanitaria pasticciata e senza logica, che ha gettato il sistema nel caos. La sinistra e il M5S hanno ereditato un progetto che finalmente stava portando risultati – sottolineano – basti pensare ai numeri record dell’équipe di ortopedia, finalmente messa in condizioni di lavorare e dare risposte in precedenza impensabili. E cosa hanno fatto? Hanno bloccato tutto. Hanno smontato pezzo dopo pezzo un percorso che con fatica stava dando i suoi frutti.
Non solo le sale operatorie. L’inadeguatezza gestionale si riflette anche su altri spazi già pronti ma inutilizzati. Esiste un’intera ala, quella del cosiddetto ‘Reparto Suore’, completamente ristrutturata e mai messa in funzione: 500 metri quadri che potrebbero essere immediatamente messi a disposizione della sanità algherese. E invece sono vuoti, abbandonati, come il resto dei lavori sospesi.”
“Oggi, anche una parte trasversale della politica e della cittadinanza riconosce la bontà e la lungimiranza della scelta sull’ospedale Marino, che ha dato impulso e dignità a una struttura sanitaria altrimenti destinata alla morte certa. Se oggi il Marino è ancora attivo e operativo, lo si deve proprio a quella visione e a quegli interventi concreti che ora la sinistra sta colpevolmente interrompendo.
È tempo che la Giunta Todde dica chiaramente cosa intende fare del Marino. Non possiamo permettere che una struttura fondamentale per il territorio venga abbandonata solo per ragioni ideologiche o per incapacità politica” concludono Gabriella Fadda e Giorgio Gadoni.
Nella foto l’ex-assessore alla sanità Doria al Marino di Alghero