Legambiente per “spiagge pulite”

ALGHERO – Meglio tardi che mai. Facile commentare in questo modo l’intervento, definito da tutti tardivo, ma atteso ed essenziale, da parte di Legambiente sulla condizione delle spiagge a seguito degli interventi messi in atto dall’amministrazione comunale. La movimentazione tramite mezzi a seguito di incarico dell’assessorato all’ambiente è stata da subito criticata. Prima in maniera soft, poi si è resa necessaria la protesta da parte dei balneari che sono stati supportati da migliaia di algheresi e tantissime attività e realtà private che non potevano più sopportare la vista di un litorale in condizioni critiche. 

Questo per la presenza, più volte denunciata, di quella che era posidonia oramai divenuta, di fatto, rifiuto per la presenza massiccia di rifiuti in particolare microplastiche. Dunque, a parte quella fresca che si deposita sulla battigia e non deve essere toccata, ma al massimo ordinata sulla arenile, giusto per renderlo sempre fruibile, l’altra deve obbligatoriamente essere vagliata e poi conferita in discarica. 

E, dopo essere stati più volte chiamati in causa, rispondono anche all’appello di Algheronews [http://www.algheronews.it/dove-sono-gli-ambientalisti] intervenendo sul tema. E in particolare Legambiente a confermare l’emergenza che è sotto gli occhi di tutti. “Foto di microplastiche dalla spiaggia di Maria Pia e ospedale marino. Non si può non tener conto del problema. I fondali marini e le coste si stanno riempiendo sempre più di frammenti di plastica. Questo influenza anche l’animato problema della movimentazione delle foglie spiaggiate di posidonia. Se si spostano le foglie (seguendo le discutibili norme regionali o per utilizzi che le allontanano dalla battigia), devono essere non solo separate dalla componente sabbiosa, ma devono essere separate dalle varie plastiche. E’ tempo che, come puliamo le nostre strade (o dovremmo pulire), si inizino a pulire sistematicamente i litorali da tutto ciò che buttiamo nei fiumi e nei mari. Plastiche, gomme, cicche,… che le onde ci restituiscono ad ogni mareggiata”. Ovviamente Legambiente ci va con prudenza, ma, visto anche il poco tempo a disposizione, non c’è altro da fare che intervenire e cancellare i vari siti di stoccaggio (San Giovanni, Maria Pia e Fertilia) buttando tutto in discarica e ripulendo le varie aree che, in tutti e tre casi, potranno vedere interventi utili alla creazione di servizi per il tempo libero, svago, sport, famiglie e turisti. 

Nella foto la condizione del materiale presente in parte del litorale di Alghero

S.I.