Le borgate smascherano Bruno

ALGHERO – “Per fortuna stiamo parlando di una “classe politica” in via di estinzione, soprattutto per il fatto che il livello di istruzione della popolazione è in costante aumento pertanto, il metodo del “Prometto e non mantengo, tanto ho a che fare con un gregge di ignoranti” non funziona più. Anche l’escamotage del “Tanto la gente ha la memoria corta” non funziona più poiché le nuove tecnologie danno la possibilità ai cittadini di rivangare il passato per inchiodare alle proprie responsabilità il politichetto di turno che, a quel punto, per la vergogna, è costretto a fuggire a nascondersi come un topo”. Cosi i Comitati di Borgata di Sa Segada – Tanca Farrà, Maristella, Guardia Grande – Corea.

“I Bruniani pretendono un corretto rapporto tra cittadini e istituzioni quando la loro stessa compagine infrange sistematicamente questo rapporto, non rispettando le regole e i cittadini: questo, oltre che ridicolo, è anche molto triste perché avvalora la tesi che siano essi stessi artefici di una concezione di fare politica vecchio stampo, sempre la stessa in via di estinzione, dove si crede di essere stati eletti da Dio e non da cittadini ai quali, da quel momento, è necessario rendere conto, giorno dopo giorno. I Bruniani poi si arrampicano incredibilmente sui vetri quando parlano di “Smettere di indossare casacche e pensare realmente al bene delle borgate algheresi, c’è tanto da fare e meritano ben altro”: forse è il caso di ricordargli che i cittadini hanno delegato loro a pensare al bene del territorio e se c’è ancora tanto da fare nelle borgate, tutto da fare dopo oltre due anni di mandato, è solo demerito loro. Le azioni da intraprendere sono ben chiare e le stimoliamo da tempo ma, questa gente, pensa invece al tiro alla fune in borgata per divertirsi una volta l’anno.

“Relativamente al Piano di Valorizzazione i bruniani cadono un’altra volta nel ridicolo ma semplicemente per il fatto di non sapere nemmeno di cosa parlano: giovedì 3 marzo 2016 il Sindaco, in occasione della Consulta Comunale, aveva ribadito che “Il piano di valorizzazione non si può fare, smettiamola di perdere tempo”. Con sforzi immani da parte nostra, sostituendoci di fatto all’Amministrazione relegata ormai, in merito all’agro, al semplice ruolo di passacarte, il 16 marzo avevamo l’Assessore Regionale Erriu ad Alghero a dirci che avrebbe fatto deliberare la Regione sul piano di valorizzazione, cosa poi accaduta subito dopo. Il tutto alla presenza del Sindaco, esterrefatto e compiaciuto. Il resto è storia: da quel momento, l’amministrazione ha fatto trascorrere oltre cinque mesi per produrre un documento che avrebbe necessitato di due settimane di lavoro”

“Ci chiediamo poi chi sia il ciarlatano quando leggiamo, tra le dichiarazioni programmatiche del Sindaco, pubblicate sul sito del Comune di Alghero, “Terremo almeno una seduta all’anno del Consiglio Comunale nelle borgate” ?? Ci chiediamo chi sia la ciarlatana che viene nelle borgate a promettere, come primo atto dell’amministrazione, l’apposizione del nome delle vie in agro?? Giampietro Moro, ci chiediamo chi sia il ciarlatano al quale abbiamo chiesto e si era impegnato a darci una risposta, mai ricevuta dopo diversi solleciti oramai due anni fa, in merito alla questione ripetitori per la telefonia mobile nelle borgate?? Non ce lo siamo dimenticati, a differenza tua”.

“Ci chiediamo perché il Sindaco non abbia lottato per gli immobili regionali in agro quando la Regione ha pubblicato il bando premiando poi l’ex cotonificio. Ce lo chiediamo ma la risposta la sappiamo, anche quella è una bella storia da raccontare come tante altre, ma può bastare per ora. Quanto sopra è inconfutabile e se avete dubbi ve lo dimostriamo in una riunione pubblica dove, per grazia, vi posizioneremo nei pressi dell’uscita di emergenza, per agevolarvi una fuga più rapida. Al Consigliere Nonne cosa possiamo dire: è evidente che sia l’uomo sbagliato nel posto giusto. Lo percepiamo tutti come si lasci trattare dai suoi compagni di partito, che forse riescono a convincerlo con una carezzina sulla testa e un’arrostita, mettendogli in bocca parole delle quali, sappiamo, si vergogna egli stesso. Non ha colpe per essere così com’è, è solo il destino che, purtroppo, ha voluto lui per l’agro come rappresentante di maggioranza in questa fase delicata. Una grandissima occasione persa, salvo scatti di orgoglio, ma gli vogliamo bene ugualmente, fa parte della nostra comunità”.

“Infine, se l’Amministrazione vuole smetterla con le critiche verso i nostri dipendenti, cioé loro stessi, iniziasse a mantenere le promesse partendo dalla prima, rapida, semplice. Bisogna iniziare a spendere dei soldini per l’agro. Lo sappiamo, è difficile, inconsueto, ma è ora di iniziare. Siamo sempre pronti a ripartire da zero, ma solo a fronte di fatti veri per le borgate a iniziare dalle priorità, senza più chiacchiere sterili”.

Nella foto un incontro in Consiglio coi rappresentanti delle borgate

S.I.