La ricca Alghero sempre più povera

ALGHERO – Oltre 1000 persone che chiedono assistenza alla Caritas. Tutto questo ad Alghero e dintorni. Numeri veramente preoccupanti che dovrebbe far riflettere tutti. Ciò in luoghi in cui il benessere dovrebbe essere diffuso in tutta o quasi la popolazione. Invece la disperazione è sempre più presente tra la popolazione. E non sarà certo il sole e mare di luglio a far dimenticare questa immonda situazione.

Condizione che dovrebbe far saltare sulla sedia l’attuale classe dirigente che a tutti i livelli dovrebbe avere come faro proprio il bene comune della propria popolazione, invece pare che anch’essi, ovviamente non tutti, siano distratti dagli “affari” quotidiani e personali, da selfie Sembra quasi esserci un disegno per fare abituare le persone alla povertà. Del resto abbassare i livelli di ricchezza e dunque di conoscenza è uno dei trucchi più diffusi tra gli organismi che governano gli stati più poveri. Ma pur non essendo ancora a quei livelli, l’aria che tira è questa.

D’altra parte è evidente che oramai tutto si sta livellando verso il basso. In tutti i settori ciò che emerge è un’offerta sempre più dozzinale. E questo va contro le aspettative di una località, come può essere Alghero, dove la bellezza la fa da padrone. Invece sembra che dobbiamo abituarci al contrario: alla bruttezza. E colonna portante di tale bruttura è la povertà. Non solo economica, ma immateriale che, però, volenti o nolenti, vanno di pari passo.

Abbassare il limite delle pretese è qualcosa di straordinariamente negativo e pericoloso perchè poi crea un punto di non ritorno. Se una strimpellata in piazza diventa un concerto. Se una sagra viene paragonata ad un evento. Se 10 persone in una manifestazione sono un boom. Se due settimane di luoghi affollati sono una stagione stellare. E si potrebbe continuare all’infinito, ciò vuole dire accontentarsi. Ma questo non dovrebbe accadere in un luogo potenzialmente ricco come Alghero ed invece i dati impietosi della Caritas sono là, nero su bianco, a ricordarcelo.

Dietro quei numeri ci sono delle persone, facce, problemi che ovviamente andrebbero analizzati uno per uno. Ma questo non spetta unicamente a noi realizzarlo. Noi non possiamo fare altro che denunciare tale assurda situazione che, vista anche l’attuale fallimentare stagione turistica, non potrà che peggiorare e gli effetti della mancate assunzioni del comparto mercantile (bar, ristoranti, negozi, etc), nelle strutture ricettive e negli altri comparti produttivi, si faranno sentire in tutta la sua gravità nei mesi prossimi mesi. Tutto questo ad Alghero, un luogo dove il sole potrebbe brillare quasi tutto l’anno.

Nella foto Alghero

S.I.