Grande Alghero, road map Pd-Bruno

ALGHERO – Una cosa è certa: in questi ultimi anni, ad Alghero, a livello politico, se ne sono viste di tutti i colori. Ma l’avvenimento meno sorprendente è quello immortalato ieri pomeriggio in via Mazzini. Quasi tutti, chi più, chi meno, erano pronti a scommettere, già da inizio consiliatura, che prima o poi il Partito Democratico e il sindaco Bruno, si sarebbero incontrati “come due fiumi che nati da sorgenti diverse, si ritrovano per dare beneficino ad un bacino comune”, che sarebbe Alghero. Queste le parole di ieri del consigliere comunale, e dirigente, del Pd, Enrico Daga. Certo sia l’esponente dem che il segretario Salis hanno ribadito che si tratta di un sostegno programmatico, ma è evidente, come emerso ieri, che solo grazie alle “entrature” nei palazzi cagliaritani, oggi governati anche a maggioranza dal Pd, potranno arrivare i vantaggi e dunque le progettualità (una marea) annunciate da tempo e ribadite nella riunione di ieri.

Incontro alla presenza l’assessore regionale all’Urbanistica, Patrimonio, Enti Locali, Cristiano Erriu organizzato dal Partito Democratico con anche il sindaco Mario Bruno, consigliere regionale Luigi Lotto, consiglieri Daga, Pirisi e dei segretari provinciale, Cordedda, e locale, Salis. Si è parlato di diverse, numerose cruciali tematiche. In primis lo stato del Piano della Bonifica e anche manutenzione delle borgate. Ma poi tanto altro: porto (nuovo progetto con regia del Comune e Regione), Palazzo dei congressi (manifestazione interesse anche a breve per tutta l’area compresa Maria Pia), Piano del traffico (redazione col progettista Hussler), Puc (ci sono a disposizione altri 400mila euro utili ad affidarlo ad un progettista internazionale, in lizza Busquets), Pul (in dirittura d’arrivo garantirà nuove possibilità di investimenti), immobili borgate (attesa iter legislativo nazionale), Surigheddu (gara entro primi dell’anno prossimo, prima risolvere problema occupanti) e altro.

Per l’assessore Erriu (e non si può dargli torto) il “futuro è nelle nostre mani” e questa città può tagliare dei traguardi importanti attesi da diversi anni e diventare quella “Grande Alghero” di cui si parla da tempo. Le ricchezze e bellezze sono immani e anche, in parte, infinite. Ma involontariamente sono bastate le parole di Bruno, connesse allo studio e analisi dei giovani della Social Innovation a riportare tutti coi piedi per terra. Ad Alghero ci sono 7mila donne anziane che vivono da sole, l’indice di natalità è dello 0,8%, la maggioranza sono anziani dai 65 anni in su, mentre i giovani (fino ai 15 anni) sono un’esigua minoranza. Insomma dati e considerazioni che cozzano con i progetti, forse sogni, fissati come “road map” nell’incontro di ieri. Del resto quello non fatto in oltre 6 anni, non sarà facile realizzarlo in qualche mese. Però, visti i temi, basterebbe tagliare un paio di traguardi, per garantire ad Alghero e suo territorio un immediato futuro appena più roseo.

Nella foto l’incontro di ieri nella sede del Partito Democratico

S.I.