Droga, Sassari: arrestati 2 nigeriani

SASSARI – A conclusione di una complessa e articolata attività d’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Sassari dallo scorso marzo, sono state eseguite oggi tre misure cautelari: due in carcere ed una con obbligo di dimora, nei confronti di altrettanti soggetti, che dovranno rispondere di spaccio aggravato e continuato di sostanze stupefacenti in concorso tra loro.

I provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Sassari sono stati eseguiti a seguito delle indagini – coordinate dalla locale Procura della Repubblica – effettuate per diversi mesi dai militari dell’Arma nel centro storico, in alcuni vicoli in cui era stato notato un frequente viavai di noti tossicodipendenti.

L’attività investigativa si è estrinsecata attraverso una serie di appostamenti finalizzati all’individuazione delle cessioni di stupefacenti, documentati anche con fotografie e videoriprese. Col trascorrere dei mesi sono quindi stati identificati i vari spacciatori, con non poche difficoltà, anche in considerazione di un contesto ambientale ostile agli investigatori, caratterizzato da un non facile accesso alle strade interessate e dalla presenza di “vedette” in grado di dare l’allarme al passaggio delle forze di polizia.

Il modus operandi, semplice e diretto, si concretizzava con l’avvicinamento dell’acquirente allo spacciatore presente in quel momento, il quale consegnava lo stupefacente immediatamente dopo la dazione di denaro.
L’Autorità Giudiziaria ha concordato con la ricostruzione degli inquirenti, secondo cui il gruppo criminale ha agito secondo le logiche di un vero e proprio mercato a cielo aperto, che forniva la disponibilità dello stupefacente h24 grazie all’avvicendamento, nel corso della giornata, degli spacciatori, non concorrenti tra di loro, ma sodali nella vendita di stupefacenti.

Nel corso dei servizi di osservazione appositamente predisposti, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Sassari, una volta compreso il meccanismo, sono riusciti a fare una serie di riscontri e avere così la prova materiale che i tanti incontri tra i tossici e i sospettati non erano affatto casuali. Chi si recava in quella precisa zona e prendeva contatti con quelle determinate persone, lo faceva con l’unico scopo di approvvigionarsi dello stupefacente.

Raccolte prove sufficienti e avuto il via libera dai magistrati, è scattato il blitz. Espletate le formalità di rito, si sono quindi aperte le porte del carcere di Bancali per Femi Friday (classe 1991) e Jeff Oyakhire (classe 1998), entrambi già noti alle forze di polizia. La sostanza stupefacente sequestrata durante le indagini verrà distrutta. L’attività odierna è frutto della costante attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nel centro storico della città.

S.I.