Ignavia e cortigianeria: declino mai visto

ALGHERO – Da sempre ci si domanda come sia possibile che i politici sardi eletti in Parlamento facciano poco o niente per la proprio regione. Sembra quasi esserci un tacito accordo: diventi onorevole e dimentichi la Sardegna. Ovviamente contano i fatti, perchè a parole questi sono dei campioni del mondo. Basta sventolare i 4 mori, come ai concerti. E ciò da sempre o meglio da quando la politica ha perso il suo ruolo di raccordo tra la cittadinanza, aree periferiche comprese, e le massime istituzioni nazionali. Nuovo esempio di malsano procedere è quello che accade in Sardegna. Per anni sono finiti sotto accusa i vertici della Regione per il tanto conclamato, e veritiero, “cagliarcentrismo”. Andazzo ovviamente non apriosticamente criticabile. Del resto chi non metterebbe al primo posto gli interessi della sua area di provenienza ovvero bacino elettorale rispetto agli altri? Qualcuno c’è e nostro malgrado ne stiamo subendo gli effetti.

Contro il “cagliaricentrismo” registriamo critiche su critiche. Un’infinita sequela di attacchi in questi anni che hanno visto finire nel mirino i presidenti di ogni colore: Palomba, Pili, Soru, Cappellacci e cosi via. Azioni denunciate da tutti, in particolare da coloro che vivono e venivano eletti nella provincia di Sassari, situazioni che vedevano favorire il sud dell’Isola a discapito delle altre aree e in particolare del Nord-Ovest. Una sequela di critiche che ha visto trovare un suo potenziale termine all’indomani delle ultime elezioni regionali. Ciò a seguito dell’esito delle urne e soprattutto delle scelte della coalizione vincente. Presidente della Giunta, Presidente del Consiglio, alcune assessori e una nutrita pletora di consiglieri eletti tra le fila della maggioranza tra cui molti nomi noti. Le speranze di rinascita di tale zona della Sardegna erano tante. Sassari, Porto Torres e Alghero, e anche gli altri centri, vedevano in questo deciso cambio al timone un’importante boccata d’ossigeno per uscire dalla drammatica crisi che sta devastando il tessuto sociale, cancellando centinaia di imprese e soprattutto riducendo alla fame tante famiglie con numerosi giovani emigrati in cerca di lavoro. Questo in un assordante silenzio.

Ma sono bastati pochi mesi per rendersi conto che qualcosa non tornava o meglio pareva ripetersi il medesimo refrain che accade in Parlamento. Difficile credere che ci sia un disegno specifico, più che altro pare un modo servile e medioevale di intendere la politica. Genuflessi e proni ci si accontenta di visitare i grandi saloni affrescati di Palazzo Madama, ad esempio, invece di lottare col coltello fra i denti rispetto alle tante vertenze irrisolte del territorio. Oppure è sufficiente frequentare le comode e ovattate assisi del palazzo di via Roma a Cagliari. Tutto questo mentre un’Isola la cui industria principale (tra le altre la meno impattante) il turismo è a dir poco abbandonata a se stesso e a cascata tutti gli altri settori.

Un declino mai visto incarnato bene da quanto ha subito questi mesi l’area facente capo a Sassari e Alghero: aeroporto, tribunale, corte d’appello, scuola, area metropolitana, architettura, trasporti, 4 corsie, sanità e come detto la totale assenza di politiche turistiche per la promozione del territorio. Senza considerare oramai simboli del degrado come il Palazzo dei Congressi e Porto che ancora attendono una scelta definitiva della Regione mentre i privati da anni sarebbero pronti ad investire. Su tutto questo pesa l’evidente inerzia di chi governa. Ripetiamo, che ci sia un disegno ben definito per affondare questo territorio è difficile da credere. Più facile pensare ad un livello sempre più basso di cultura, conoscenza dei problemi reali (marziani) e compiacenza verso chi muove le leve del potere. A questo si aggiunge la chiara ed evidente (in alcuni rappresentanti istituzionali si legge in fronte) volontà di salvare la propria carriera personale. Come sempre la verità sta nel mezzo e il mix è letale: ignavia e cortigianeria. Auguri a noi.

Nella foto il Consiglio Regionale

S.I.