ALGHERO – Non c’è che dire: un incontro molto ben riuscito. Considerando il fatto che è sempre più difficile radunare anche una manciata di persone, ancora di più nel weekend e con temi piuttosto complessi come i trasporti, l’evento di sabato pomeriggio organizzato dal Partito Sardo d’Azione ha ottenuto un ottimo riscontro.
Non solo in termini di presenze, ma anche per la qualità degli interventi che hanno snocciolato al meglio il tema dei collegamenti aerei e in particolare dell’addizionale comunale e le connessioni con quella che dovrebbe essere l’industria del territorio ovvero il turismo.
Interventi. Christian Mulas (consigliere comunale del Psd’Az), Giuliano Tavera (segretario del Psd’Az), Marco Tedde (consigliere nazionale di Forza Italia), Michele Pais (capogruppo della Lega), Paolo Truzzu (ex-sindaco di Cagliari e consigliere regionale di Fdi), Mario Bruno (dirigente del Partito Democratico), Umberto Borlotti (ex direttore Sogeaal), Stefano Lubrano (imprenditore turistico ed ex-sindaco di Alghero), Francesco Sasso (presidente di Iniziativa Alghero), Alessandro Cocco (capogruppo di Fdi ed ex-assessore al turismo) e poi ha concluso Antonio Moro, presidente del Psd’Az.
Tema centrale, come titolo del convegno, l’eliminazione dell’addizionale comunale o tassa di imbarco. 6,50 euro che vanno quasi totalmente all’Inps “per saldare i contributi degli ex-Alitalia”, mentre ciò che avanza, quasi nulla, alla Regione. “Un tassa inutile e anzi controproducente e perfino ammazza sviluppo se pensiamo che, come detto dalle varie compagnie, in particolare Ryanair, senza essa il traffico dei passeggeri per la Sardegna potrebbe aumentare almeno di 2milioni di unità”, è stato detto.
Ma non solo, più volte è stato ricordato il fatto che, nell’attuale scenario “Alghero, nonostante sia località pioniera nel turismo e prima ad aver avviato le tratte low-cost, è l’anello debole del trasporto aereo isolano”, questo in considerazione anche dei numeri del bilancio delle società di gestione: “L’avanzo di Cagliari è di 12milioni, Olbia oltre 25milioni, Alghero 1,5 ovvero una sorta di pareggio del documento finanziario”. A questo si aggiunge “una cronica assenza di servizi e in particolare hotel che sta facendo esplodere, da anni, l’extralberghiero in maniera sconsiderata e senza alcuna pianificazione urbanistica, commerciale e di gestione dei rifiuti, coi pessimi risultati che si vedono tutti i giorni, senza considerare il “nero” che, come detto dall’attuale amministrazione si aggira a diversa migliaia di strutture”.
Detto questo, è il territorio che manca (collegamenti viari, trasporti su ferro e gomma, intrattenimento ed eventi di alto livello, adeguata promozione, etc) e che dovrebbe fare massa critica per garantire ricadute economiche che ad oggi sono molto esigue con un incidenza del turismo sul Pil regionale che è risibile ovvero di circa il 12%, una cifra che non può che far riflettere a fronte di arrivi e anche presenze che vengono definite, ogni anno, record senza che però a questo ci sia una reale crescita economica e dunque del benessere sia dei residenti sia dei stessi villeggianti. Tradotto: giusto tagliare l’addizionale per aumentare i turisti, ma senza un ritorno per i territori, tali incrementi sono solo dei palliativi utili, all’assessore di turno, per riempire di titoloni i giornali.
Inoltre, dall’interessante incontro, sono anche emerse critiche nella gestione di F2i, proprietaria della Sogeaal, che “aveva sbandierato colossali investimenti e aumenti dei voli e delle compagnie, soprattutto nei mesi di spalla” invece, come, non senza preoccupazione ha indicato Truzzu, attraverso un intervento preciso, chiaro e senza fronzoli, “senza garanzie sul taglio dell’addizionale e sulla programmazione dei vari scali, è probabile che Ryanair il prossimo inverno vada a dimezzare i voli”. Che, per Alghero, significherebbe, di fatto, morire. Ma qui non si parla di turismo, ma di isolamento, in quanto, a parte l’estate, senza le tratte delle compagnie irlandese, Alghero avrebbe solo i due collegamenti, minimi, con la pseudo-continuità: Roma e Milano; e, forse uno o due, col vettore di O’ Leary.
Nella foto l’incontro di sabato del Partito Sardo d’Azione