“Basta chiacchiere e selfie, turismo senza regia: delocalizzare e programmare”

ALGHERO – “L’incendio scoppiato ieri in una cabina Enel nel cuore del centro storico non può essere considerato un semplice incidente. È solo grazie al caso se non ci sono state conseguenze più gravi. Ma non si può ignorare la causa: un sovraccarico dovuto all’eccessiva richiesta di energia, diretta conseguenza della saturazione del centro storico. Da anni denunciamo l’evidente squilibrio nella gestione della città vecchia, sottoposta a una pressione turistica insostenibile e priva di regole. Il centro storico, un tempo custode dell’identità algherese, è oggi soffocato da un’espansione caotica e incontrollata di attività ricettive, bar, ristoranti, B&B e seconde case. Un tessuto urbano snaturato, ridotto a semplice scenario per il consumo turistico, privo di equilibrio tra accoglienza e vivibilità. È arrivato il momento di dire basta. La politica ha il dovere di intervenire con coraggio. Serve una visione nuova, una strategia che punti alla delocalizzazione intelligente del turismo, incentivando imprenditori e operatori a investire nelle aree esterne al centro storico. Quartieri come Petraia, Viale Burruni e altre zone limitrofe offrono spazi, infrastrutture e potenzialità enormi per accogliere nuove attività senza compromettere l’anima del centro. In oltre vent’anni, Alghero non ha saputo crescere come avrebbe potuto. È mancata una politica turistica lungimirante, capace di coniugare sviluppo e tutela del territorio. Ora è il momento di invertire la rotta, di restituire dignità al centro storico e di valorizzare nuove aree urbane che aspettano solo di essere riconosciute come parte integrante dell’offerta turistica. L’amministrazione comunale ha il compito di assumersi la responsabilità di questa trasformazione. Serve coraggio politico per fare scelte difficili, ma necessarie. Alghero deve tornare ad essere una città viva, equilibrata, sostenibile. Una città che accoglie senza snaturarsi. Una città con un centro storico che racconta la sua storia e con periferie che guardano al futuro”.

Nella foto Moro, Tavera e Mulas del Psd’Az

Turismo “da bidda”, 5 Stelle, AVS e Citta Viva prendono le distanze: “Scelte non nostre, cambiare rotta”

ALGHERO – Nuova e potremmo dire ennesima differenza di vedute all’interno della maggioranza variegata a sostegno di Cacciotto che, seppur sia al governo cittadino e esprimendo dunque le guide degli asset più importanti, critica la scelta di alcune manifestazioni realizzate in giorni in città. Un po’ come essere forza di lotta e di governo, di sinistra memoria. Ma qui non è Roma e non siamo nel secolo scorso, ma ad Alghero. Una città molto sprezzata, che però merita di essere trattata molto meglio da residenti, turisti e soprattutto da chi l’amministra.

 “In questi ultimi giorni ad Alghero – si legge nella nota di 5 Stelle, AVS e Città Viva ovvero liste corrispondenti all’assetto regionale di Centrosinistra con l’evidente spaccatura, almeno su questo tema,  con Pd, NrA e Orizzonte Comune –  si è svolta una manifestazione sulla prestigiosa Passeggiata Busquet che ha destato un grande dibattito in città rispetto gli obiettivi che siamo chiamati a porci come amministratori.
Certamente lo spettacolo che è andato in scena ha lasciato molto a desiderare rispetto le aspettative che forse ci si attendeva ed a farne le spese sono stati i turisti di passaggio e ancor più i cittadini algheresi.
Nel salotto della città e nel periodo di maggior flusso e passaggio turistico, laddove anche le condizioni di forze impiegate dall’Ufficio Ambiente sono sempre risicate e la Polizia Locale è chiamata a fare gli straordinari, non può essere consentita qualsiasi attività senza aver prima preso coscienza delle conseguenze. Alghero non può permetterselo, non può essere paragonata o messa alla stessa stregua di un paese qualunque e certamente deve avere il coraggio di decidere quale strada intraprendere.
Ben vengano le manifestazioni proposte dai nostri stessi cittadini ed imprenditori locali, che hanno il sacrosanto diritto di lavorare, ma le condizioni devono essere chiarite in partenza e ci devono essere accordi chiari sulle attività svolte durante il corso della manifestazione stessa, magari ipotizzando anche i periodi dell’anno meno caldi per questa tipologia di manifestazioni. È inoltre consigliabile o ipotizzabile una location differente, anche fuori centro città, di modo da coinvolgere più quartieri e le periferie. No quindi a fritto misto con contorno di torrone e musica da discoteca fino alle 3 del mattino senza regole e senza condizioni nel pieno centro cittadino. Non è questo l’obiettivo né certamente la visione dell’Alghero che vogliamo. Sì invece a manifestazioni ponderate, studiate, dibattute e concordate con le sigle dei rappresentanti di imprese, dei produttori locali e con la Fondazione Alghero in sinergia con l’Assessorato al Commercio ed alle attività produttive.
Abbiamo ancora davanti a noi 3 anni e mezzo di amministrazione e siamo ancora in tempo per riprogrammare le attività seguendo una logica di merito e professionalità. Diversamente, pur avendo accontentato l’appetito di qualcuno, ci troveremo ancora una volta a guardare la fotografia di cumuli di spazzatura che fuma tra l’odore del fritto.
Firmato
Giampietro Moro Città Viva
F.to M5S
F.to AVS

“Turismo: numeri in crescita, ma livello sempre più basso”

ALGHERO – “In questi giorni ha suscitato grande attenzione – e non poca amarezza – il post diffuso da un’operatrice del settore che, con toni appassionati e duri, ha descritto la serata vissuta nel centro storico e sul lungomare di Alghero come il “funerale di una città”.

Parole forti, che meritano rispetto perché nascono da un evidente amore per la città e da una delusione sincera. Ma proprio per questo non possono essere liquidate come semplice sfogo, né accolte in modo passivo.

Come Responsabile Regionale del Dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia, ritengo doveroso rispondere con equilibrio, offrendo qualche dato reale, ma anche alcune proposte concrete.

I dati parlano di un turismo in crescita, ma più fragile

Secondo i dati più recenti diffusi dalla Regione Sardegna e dagli osservatori territoriali, Alghero continua a rappresentare la principale destinazione turistica dell’isola, con oltre 1,5 milioni di presenze nel 2024  I dati di Alghero contribuiscono al record turistico della Sardegna nel 2024, con un aumento del 15% degli arrivi e delle presenze a livello regionale. 

Non disponendo di dati aggiornati al 2025 non si possono fare letture attendibili per l’anno in corso. Eppure, accanto a questi numeri, si registra una crescente sofferenza degli operatori e una diffusa insoddisfazione tra i residenti.

Perché? Perché crescere nei numeri non basta, se non si cresce anche nella qualità dell’esperienza, nella coerenza dell’offerta e nella cura dei dettagli. È questa la contraddizione che la città vive ogni giorno: una località che aspira al turismo esperienziale e di pregio, ma che talvolta si presenta in modo disordinato, confuso, incoerente con le proprie ambizioni.

Il vero nodo: l’assenza di una visione strategica. Quello che è mancato – e che manca tuttora – è una strategia turistica integrata, capace di: valorizzare l’identità locale senza scadere nel folklore grossolano; differenziare le zone e le proposte, rispettando il ruolo di ciascuna parte della città; elevare la qualità percepita attraverso regole certe, controlli efficaci e una regia culturale delle iniziative.

Le sagre, gli eventi popolari e le proposte accessibili hanno un ruolo, ma non possono occupare ogni spazio, ogni giorno, senza un disegno. Non è questione di snobismo, ma di equilibrio e decoro. Non è il “turismo di massa” il problema: lo è la gestione casuale del turismo.

Una proposta per invertire la rotta

Serve una svolta. Ecco alcune proposte concrete che possono essere messe in campo sin da subito, a livello comunale e regionale: Zonizzazione funzionale della città turistica• Centro storico riservato a eventi culturali, musica da camera, artigianato, ristorazione di qualità. Lido e aree periferiche per eventi più popolari, ma con regole chiare e rispetto per ambiente e decoro. Regolamento unico per le manifestazioni estive. Un bando pubblico annuale, con criteri di qualità, sostenibilità e coerenza con l’identità locale. Creazione di un Osservatorio Locale sul Turismo e attivazione del Tavolo per il Turismo. Senza dati certi e dettagliati non è possibile fare alcuna scelta consapevole e programmare alcunchè. Una cabina di regia partecipata da operatori, residenti, enti pubblici, per analizzare i flussi, monitorare gli impatti e costruire una visione condivisa. Valorizzazione dell’accoglienza di qualità. Con una “Carta dell’Ospitalità” che premi chi innalza gli standard, disincentivando improvvisazione e pressapochismo. Investimenti in infrastrutture e servizi pubblici essenziali. Nessuna destinazione può davvero dirsi “di qualità” senza una base solida di servizi per residenti e ospiti. È indispensabile intervenire su parcheggi, servizi igienici pubblici, viabilità, aree pedonali, mobilità dolce, fino al miglioramento del decoro urbano e della manutenzione degli spazi pubblici. Una città bella non è solo quella fotografabile, ma quella che funziona: pulita, accessibile, ordinata e accogliente.

Alghero ha un futuro, ma va costruito insieme. La città ha le risorse, la bellezza, la storia e la centralità nei flussi internazionali. Ma non può più vivere di rendita, né sopravvivere nella logica del “basta che funzioni”.

Come Fratelli d’Italia siamo pronti a sostenere ogni iniziativa concreta che punti alla qualità, alla pianificazione e alla difesa dell’identità culturale e paesaggistica del nostro territorio, offrendo collaborazione ai Comuni, agli operatori e alle associazioni. La vera sfida oggi non è opporre élite e popolo, lusso e sagra, ma scegliere finalmente una strada chiara, dignitosa e duratura e farlo”.

Marco Di Gangi, responsabile Dipartimento Turismo Fratelli d’Italia Sardegna

“Ieri sera mi sono vergognata di essere algherese”

ALGHERO – “ieri sera sono uscita ad Alghero, ed è stato come assistere al funerale di una città che non si accorge nemmeno di essere morta. Il centro storico, quello che dovrebbe essere il salotto buono, era vuoto come un hotel a cinque stelle senza ospiti: mura catalane illuminate, ma nessuno a viverle.
E poi il paradosso: al Lido, la sagra della porchetta. Fumo, griglie improvvisate, balli di gruppo, la puzza di arrosto che ti resta addosso come un souvenir indesiderato. E questa dovrebbe essere la vetrina turistica di una città che sogna il lusso?
Sembrava di essere alla festa dell’Unità di una periferia di quart’ordine, dove mancavano solo i banchetti con gli umarell e il gnocco fritto.
Io, che cerco di vendere esperienze di pregio, mi ritrovo a pensare: ma davvero vogliamo attirare clienti altospendenti per poi mandarli a mangiare la porchetta sul lungomare?
Alghero sembra aver scelto la scorciatoia più facile: un cammino in discesa verso la sagra permanente, verso il ribasso, verso la mediocrità spacciata per folklore.
Il lusso non nasce tra la cenere delle griglie e sulla paglia gettata per terra. Il lusso è un fine lavoro di cesello, il racconto di una destinazione e la qualità si ottiene con le promesse mantenute di una destinazione con una forte identità locale.
Una città regge se vende valore, se mantiene la promessa di un borgo pulito, di un mare splendente e di tradizioni nostre, non importate. Chi viene ad Alghero viene per la Sardegna, e invece si ritrova catapultato nella mediocrità e nella sporcizia.
Se è questa l’Alghero che vi piace fatte pure ma personalmente ieri sera mi sono vergognata di essere algherese”.
Un’imprenditrice turistica algherese

Aumenta il “turismo povero”: è ora di voltare pagina

ALGHERO – “Aumentano i turisti, ma calano i ricavi: la stagione turistica 2025 ad Alghero non è da record. È il segnale che serve una svolta nelle politiche per il turismo”. Lo afferma Marco Lombardi, esponente della Lega Alghero, commentando i primi bilanci dell’estate in corso.

“Ci troviamo di fronte a una stagione di alti e bassi – spiega Lombardi – ma senza i segnali positivi registrati negli anni precedenti. I numeri delle presenze sono in crescita, ma il fatturato delle piccole e medie imprese locali non segue lo stesso andamento. I soggiorni si accorciano, le prenotazioni arrivano all’ultimo minuto, e gli operatori lamentano margini sempre più risicati. È un trend che deve preoccupare e far riflettere.”
Secondo Lombardi, le difficoltà attuali impongono un cambio di rotta deciso: “Non possiamo continuare a rincorrere le prenotazioni last minute. Serve un progetto turistico organico, che punti su eventi programmati, collegamenti stabili, qualità dei servizi, decoro urbano e valorizzazione del turismo nautico di alto livello”.
Tra le proposte avanzate dalla Lega:
 • Pianificazione di eventi culturali, musicali e sportivi con forte potenziale attrattivo, in grado di stimolare l’economia turistica ben oltre l’estate. “Basta guardare cosa accade in Gallura – osserva Lombardi – dove un singolo evento come il concerto di Vasco Rossi ha già esaurito le strutture da Olbia a Budoni. Alghero ha un potenziale simile, ma manca il coraggio di investire in iniziative strutturate”.
 • Rilancio dell’aeroporto di Alghero, da rendere nuovamente competitivo sul piano dei collegamenti nazionali e internazionali. “Senza una rete di voli stabile e accessibile – spiega – perdiamo terreno rispetto ad altre destinazioni. I trasporti sono la spina dorsale del nostro turismo, soprattutto per il comparto extralberghiero.”
 • Miglioramento della qualità urbana, con attenzione particolare al decoro, alla pulizia e alla sicurezza. “Chi sceglie Alghero lo fa anche per il suo fascino e l’accoglienza. Ma non possiamo tollerare disservizi, rifiuti fuori controllo o carenze nei controlli nelle zone turistiche. Serve un’immagine impeccabile della città.”
Altro punto cardine è la nautica di fascia alta, settore dalle enormi potenzialità per la città: “Alghero deve diventare un riferimento per il diporto di livello. Realizzare campi boe strutturati e regolamentati è il primo passo per attrarre grandi yacht, garantendo sostenibilità ambientale e servizi adeguati. È una battaglia che la Lega porta avanti con determinazione in Consiglio comunale.”
Secondo Lombardi, questo segmento di turismo può generare una filiera virtuosa che coinvolge numerose attività locali: “Dal ristoratore al fioraio, dal meccanico al parrucchiere: accogliere un turismo di qualità significa creare economia diffusa. Ma servono standard elevati, efficienza e una città all’altezza delle aspettative.”
Lombardi chiude con un appello all’amministrazione: “Questa stagione, nel migliore dei casi, sarà simile al 2024. Ma se vogliamo davvero cambiare passo, dobbiamo cominciare oggi a lavorare alla stagione 2026. Coinvolgiamo gli operatori, le associazioni, il mondo del commercio. Alghero ha tutte le carte in regola per essere protagonista nel panorama turistico del Mediterraneo. Ma servono visione, programmazione e concretezza. E, soprattutto, scelte coraggiose e lungimiranti.”

Grotta di Nettuno, + 10%

ALGHERO – “Abbiamo analizzato i dati relativi agli ingressi alla Grotta di Nettuno nel fine settimana dall’1 al 3 agosto 2025, confrontandoli con quelli dello stesso periodo dello scorso anno (venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 agosto 2024), e non possiamo che esprimere grande soddisfazione.
Nel 2025, in termini di presenze, abbiamo registrato un +10%
Per quanto riguarda i musei, anche in questo caso siamo orgogliosi di comunicare che, e nonostante gli adeguamenti tariffari, sempre nello stesso fine settimane, le visite al Museo del Corallo sono rimaste praticamente invariate passando dalle 320 persone del 2024 a 326 del 2025 con un incremento del 2% mentre, per quanto riguarda il Museo Archeologico, siamo passati dalle 185 persone del 2024 alle 152 per il 2025 con un decremento delle visite pari al 18% ma con un incremento, in entrambi i casi, delle entrate finanziarie pari al +48% per il Museo del Corallo e +28% per quanto riguarda il Museo Archeologico

Un risultato importante, frutto di un impegno condiviso che desideriamo riconoscere pubblicamente.

Un ringraziamento sincero va a tutti, e ribadiamo tutti, nessuno escluso, ai dipendenti della Fondazione, che hanno affrontato con dedizione e professionalità una fase di cambiamento non semplice, tra cui l’aggiornamento dell’informazione offline e online, l’organizzazione della nuova biglietteria al porto e la gestione di numerose persone, contemporaneamente, nella biglietteria delle Grotte, visto il raggiungimento della stessa attraverso la navetta e non attraverso mezzi propri.
Vogliamo ringraziare gli operatori delle cooperative per il loro contributo nella stipula delle nuove tariffe, il Parco di Porto Conte che con l’attivazione del nuovo parcheggio gratuito presso “La Stalla” ed il servizio navetta fino alla Grotta di Nettuno ha reso la visita via terra più agevole e piacevole per tutti i turisti.
Un sentito grazie anche agli operatori informatici che assistono la Fondazione, che ci hanno permesso di adeguare la tecnologia alle nuove esigenze mettendosi da subito, e durante tutto il percorso, a disposizione.
Un sentito grazie anche alla Ditta Cattogno che, in considerazione delle avverse condizioni marine di domenica 3 agosto, su nostra sollecitazione ha per la prima volta nella storia sostituito la mancanza delle motonavi mettendo a disposizione dei mezzi di trasporto terrestre dal Porto alla Grotta. Un’iniziativa tempestiva che ha permesso a numerosi visitatori di non rinunciare all’esperienza evitando, anche a noi, un mancato incasso e contribuendo al successo complessivo del fine settimana.
E per finire un sentito ringraziamento a tutti quelli che sicuramente ci stiamo dimenticando di citare in questo comunicato ma che non hanno mancato di stare a fianco a noi.

Grazie, grazie ad ancora grazie”

Presidente e CDA della Fondazione

“Alghero, gestione turismo senza alcuna pianificazione”

ALGHERO – “Il Consorzio Turistico Riviera del Corallo, ancora una volta, prende atto che deve apprendere dalla stampa un’informazione fondamentale che riguarda il sistema turistico locale, ovvero la nuova tariffazione e le regole applicative relative all’Alghero Ticket, che entrerà in vigore da oggi, 1° agosto 2025, con la stagione pienamente avviata e impegni già consolidati.

Si apprende dalla stampa locale di un aumento sostanziale del biglietto unico per i principali siti della città, introdotto senza alcun preavviso e senza adeguato confronto con gli operatori del territorio. Un incremento sostanziale che risulta ingiustificato rispetto all’offerta, che invece è rimasta invariata. Si tratta, di fatto, di un aumento delle tariffe motivato da esigenze di bilancio e da difficoltà gestionali interne accumulate nel tempo, che ricadono inevitabilmente sulle imprese e sui visitatori.

Senza voler sminuire il valore delle bellezze naturali e culturali del nostro territorio, il Consorzio, che ha già manifestato la propria contrarietà direttamente al Presidente Graziano Porcu e all’Assessora Ornella Piras, ha chiesto durante un incontro di posticipare l’applicazione di questa decisione alla nuova stagione, in maniera che si possa programmare e informare dell’aumento i partner commerciali in sede di rinnovo dei contratti annuali.

Questa ennesima e inaspettata iniziativa fa presupporre che uno dei comparti più importanti dell’economia della nostra città non faccia una pianificazione di medio-lungo periodo, il che rischia di compromettere la credibilità dell’offerta locale. È inevitabile, inoltre, segnalare la totale assenza di un coinvolgimento preventivo degli operatori, così come la mancanza di una programmazione condivisa e di trasparenza nelle scelte, che continua purtroppo a caratterizzare questo tipo di decisioni.

È fondamentale un cambio di passo: le strategie legate alla gestione dei flussi, ai servizi e alla promozione turistica del territorio devono essere frutto di un confronto costante tra tutti i soggetti coinvolti. Solo attraverso la condivisione si può costruire un modello turistico solido, sostenibile e rispettoso del lavoro di chi ogni giorno contribuisce alla crescita del settore”.

Il Consiglio Direttivo del Consorzio Turistico Riviera del Corallo

“Aumento dell’Alghero Ticket, scelta sconsiderata: subito un tavolo”

ALGHERO – “Operatori e associazioni hanno sempre garantito collaborazione. Ora si riapra il confronto per tutelare famiglie, imprese e reputazione della città”.  L’annunciato aumento dell’Alghero Ticket – da 25 a 35 euro per il biglietto individuale e da 50 a 70 per quello famiglia – comunicato a stagione turistica già abbondantemente avviata, ha generato comprensibili perplessità e proteste tra operatori e visitatori.
Fratelli d’Italia esprime forte preoccupazione per una decisione assunta in modo unilaterale dalla Fondazione Alghero, guidata dal Presidente Graziano Porcu (M5S), e dall’Amministrazione Cacciotto, senza alcun coinvolgimento degli attori del territorio.
«Una scelta intempestiva, che rischia di compromettere la fiducia e la collaborazione tra pubblico e privato – afferma Pino Cardi, coordinatore cittadino di FdI –. E che appare ancor più grave se si considera che Consorzio Turistico Riviera del Corallo e associazioni di categoria hanno appreso delle nuove tariffe soltanto a mezzo stampa, senza essere minimamente consultati».
Fratelli d’Italia ricorda come l’Alghero Ticket, istituito nel 2021 quando Marco Di Gangi ricopriva la delega al turismo, sia nato proprio per valorizzare l’offerta culturale e naturalistica della città, in stretta sinergia con gli operatori.
«L’obiettivo era duplice: sostenere la promozione turistica e rendere fruibili e accessibili i siti di interesse, grazie anche alla piattaforma Alghero Experience, costruita in collaborazione con il Consorzio – sottolinea Di Gangi –. Una strategia efficace, che nel 2024 ha dato risultati concreti anche grazie all’impegno dell’assessorato al turismo».
Fratelli d’Italia sottolinea che le associazioni del comparto turistico non hanno mai fatto mancare il proprio contributo e la propria disponibilità a lavorare insieme, nell’interesse della città e del territorio. Ma per costruire una governance efficace serve confronto, ascolto, programmazione.
«Aumentare le tariffe nel pieno della stagione, con pacchetti turistici già venduti e contratti in essere, è un errore strategico – prosegue Cardi –. Ma soprattutto è il segnale di una gestione che continua a essere chiusa, poco trasparente e poco rispettosa di chi opera quotidianamente nel settore».
Per Fratelli d’Italia è ancora possibile rimediare:
«Chiediamo che l’aumento venga sospeso per quest’anno e che si convochi subito un tavolo con il Consorzio Turistico e le associazioni di categoria. Il turismo è un bene comune e va governato con metodo e partecipazione, non con decisioni calate dall’alto. È in gioco la credibilità della destinazione Alghero», concludono Cardi e Di Gangi.

“Alghero Ticket, aumento assurdo: scelta miope”

ALGHERO – “Apprendiamo dalla stampa Nel leggere che la Fondazione Aa fine luglio ed in piena stagione turistica, con il plauso del sindaco e dell’assessore competente, AUMENTA di oltre il 33% (TRENTATRE PER CENTO SIGH!!!) il biglietto unico Alghero Ticket e Alghero Family non possiamo che trasecolare di fronte a cotanta improvvisazione. Evidentemente questa amministrazione si riempie la bocca di programmazione, di incentivazione ai flussi turistici solamente per dare aria ai denti.

Come si fa ad assumere un’iniziativa del genere senza concertalo con gli operatori del settore, con i buyers che hanno già venduto l’Esperienza Alghero e oggi si trovano un costo superiore di oltre un terzo

Ricordiamo che l’Alghero Ticket, nata nel 2011, agli albori della Fondazione, allora meta, con la Giunta Tedde e oggetto di un profondo restyling nel 2020 costituisce un fondamentale mezzo di promozione del territorio e soprattutto di conoscenza dei siti meno visitati, che infatti nell’ultimo quinquennio hanno visto un aumento esponenziale delle visite, anche grazie alla presenza, all’interno dell’offerta, della regina dei siti, la Grotta di Nettuno.

Il costo contenuto era una delle ragioni del successo di un progetto sposato dagli operatoti del settore, in primis il Consorzio Riviera del Corallo, con il quale nel 2020 si è creata un forte partnership sul biglietto unico con il progetto Alghero Experience

Chiudiamo con tre domande:

gli operatori turistici del settore sono a conoscenza di queste decisioni e di questi aumenti? Li hanno condivisi?

Gli aumenti riguardano forse, sempre in piena stagione gli altri siti? A partire dalla Grotta di Nettuno, per la quale già dal 2023 si era deliberato un sistema di tariffazione apposito per offrire un’esperienza diversa ai visitatori ospiti, anche con l’utilizzo delle audio guide, delle quali pare non vi sia più traccia. Sarebbe ancora più una beffa visto che i tour operator prenotano  i biglietti Grotta già ad inizio stagione

Aldilà dell’inopportunità dell’aumento, siamo sicuri che i regolamenti comunali in materia consentano un aumento così tranchant durante l’anno e che invece le tariffe non debbano essere stabilite entro l’anno precedente alla loro entrata in vigore?”

Per la segreteria cittadina di Forza Italia

Andrea Delogu

“Gestione rifiuti, alloggi in nero foglia di fico: cosa fa il Comune?”

ALGHERO – «L’ennesima crociata contro le locazioni turistiche, rilanciata dal consigliere Christian Mulas, rischia di diventare la comoda foglia di fico dietro la quale nascondere i veri nodi irrisolti della città: dalla gestione deficitaria dei rifiuti alle carenze infrastrutturali, fino all’assenza di un piano efficace per parcheggi e servizi pubblici.» Le cifre diffuse da Mulas – secondo cui vi sarebbero “almeno 5.000 case affittate in nero” – appaiono non solo iperboliche, ma prive di qualunque riscontro oggettivo. I numeri reali raccontano un’altra storia: da quando è stato introdotto il CIN (Codice Identificativo Nazionale), strumento essenziale per la tracciabilità delle locazioni turistiche, nella banca dati regionale risultano circa 3.400 unità regolarmente registrate nel Comune di Alghero. Un dato che certifica l’efficacia del sistema e l’emersione di una realtà economica finora troppo spesso ignorata o sottovalutata. Attribuire alle locazioni turistiche la responsabilità delle criticità nella gestione dei rifiuti significa individuare un comodo capro espiatorio, distogliendo l’attenzione dalle vere responsabilità amministrative. Non si può giustificare la presenza di sacchi abbandonati o i disservizi nel porta a porta senza prima interrogarsi su:
quali controlli effettivi svolga il Comune, quali informazioni siano fornite agli ospiti,
e soprattutto quali misure concrete siano state adottate per gestire con efficienza i flussi turistici.
Il problema va affrontato con realismo: ad esempio molti turisti lasciano gli appartamenti in giorni che non coincidono con quelli della raccolta porta a porta. Non avendo alternative valide, finiscono per disfarsi dei rifiuti come possono, spesso in modo scorretto. Per questa tipologia di ricettività, sarebbe perciò utile ipotizzare soluzioni diverse, definite attraverso un confronto con le rappresentanze del comparto.

Anche sul fronte dell’imposta di soggiorno, da anni associazioni e consorzi turistici chiedono trasparenza nella gestione e la destinazione di una quota del gettito a sostegno diretto del comparto, oltre a un reale cambio di passo nei controlli sull’abusivismo. Ora che esiste il CIN, il Comune ha tutti gli strumenti per completare l’opera, accompagnando chi non è ancora in regola a mettersi al passo”.

Marco Di Gangi, ex-assessore al Turismo