“Turismo accessibile: Alghero capofila del progetto grazie all’assessore Cuccureddu”

ALGHERO – “Il Comune di Alghero, lo scorso mese, si è aggiudicato un importante finanziamento previsto dal bando “L’Isola che accoglie: turismo accessibile e inclusivo in Sardegna”, a sostegno di interventi e progetti per il turismo accessibile e inclusivo per le persone con disabilità.

È la prima volta che la Regione Sardegna emette un bando dedicato al turismo accessibile, grazie allo slancio impresso dall’assessore regionale al Turismo, Franco Cuccureddu. Fra le 18 amministrazioni che hanno risposto alla manifestazione di interesse, Alghero si è classificata prima, ottenendo 500 mila euro per rendere accessibili le spiagge del Lido, Maria Pia e Mugoni.

Il programma, finanziato con 1.769.523 euro del Fondo nazionale (DM 1 agosto 2024, Ministero per le Disabilità), coinvolge quattro Comuni costieri: Alghero, La Maddalena (Isola di Caprera), Orosei e Carloforte. Gli interventi prevedono la realizzazione di spiagge attrezzate, trasporti dedicati, percorsi garantiti, formazione del personale, inclusione lavorativa delle persone con disabilità e promozione su canali accessibili.

Dispiace dover sottolineare che, nel corso della precedente legislatura regionale, il bando non sia mai stato emanato: ciò ha privato Alghero delle premialità attribuite ai Comuni di altre regioni che partecipano con continuità, facendo perdere alla Sardegna importanti finanziamenti. La pubblicazione di quest’anno colma finalmente quel vuoto e consente alla Riviera del Corallo di rientrare nel circuito nazionale dell’accessibilità.

Non posso dunque che ringraziare l’assessore Cuccureddu per il grande impegno profuso in questa direzione, e la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. Non mi sento sicuramente di avallare i meriti proclamati da una certa parte politica che, quando al governo della Regione, poco o nulla ha fatto per elevare il livello delle nostre spiagge e, in generale, la qualità della vita nella nostra città”.

Ornella Piras, Assessora al Turismo

“Alghero merita un’altra Fondazione”

ALGHERO – “Cara Fondazione occorre un cambio di passo. E’ vero che un vecchio adagio recita “meglio tardi che mai” ma indire per l’11 del mese di giugno la conferenza stampa di presentazione degli eventi della stagione estiva appare sicuramente anacronistico rispetto al recente passato.
In che modo si può promuovere la stagione degli eventi e soprattutto consentire agli operatori del settore turistico di promuovere la destinazione Alghero per l’estate quando la stagione è già bella iniziata e le scelte della destinazione sono state già, nella maggior parte dei casi, già effettuate?
Quale ritorno di immagine si può avere? E soprattutto in che modo si riesce a respingere la concorrenza delle altre destinazioni turistiche sarde che già da tempo hanno presentato i loro cartelloni?
Alghero si è sempre distinta negli ultimi anni, anche grazie al prezioso lavoro della Fondazione per presentare una stagione, ricchissima, aggiungo, di eventi con largo anticipo, in modo da potersi fregiare il titolo di capitale estiva degli eventi. Anche nel travagliato 2024 la Fondazione approvò il programma estivo sin dal 31 marzo 2024 e negli anni precedenti già da fine aprile o primi di maggio l’intera programmazione, che giungeva sino a San Michele, era già promossa e pubblicizzata. Il nuovo corso invece va a rilento, con dei tempi che Alghero non si può permettere, e con il rischio, sempre più concreto, di perdere quel ruolo di capitale sarda degli eventi che si era consolidata negli anni.
Ma quello che ancora più preoccupa per il futuro è l’assenza di una visione strategica sulla missione della Fondazione, sia da parte della silente parte politica che dal management della fondazione.
nel leggere “la relazione strategica della fondazione, approvata a marzo dal Cda della fondazione, non si riesce francamente a comprendere che idea si abbia sulle strategie da seguire per lo sviluppo culturale del territorio, quale idea si abbia per conservare, valorizzare e gestire i beni del patrimonio culturale di Alghero, in che modo, si voglia realmente promuovere la destinazione oltre a semplici e disarticolati spot su eventi sportivi.
Ancora oggi la promozione della destinazione e degli eventi è praticamente assente, per cui non si ha alcun ritorno economico sulle risorse investite in eventi (uno su tutti il beach soccer).
Nel leggere la cosiddetta relazione strategica sembra di assistere ad un MERO esercizio didattico prodotto con l’ausilio di CHAT GPT senza nessuna visione dimenticando che la Fondazione non solo nasce ma è una Fondazione culturale di partecipazione e gestisce o dovrebbe gestire l’intero patrimonio museale e culturale della città, oltre che la Grotta di Nettuno, vero asset strategico per la realizzazione del progetto.
Ed invece niente di tutto questo viene anche solo accennato, addirittura si omettono (o non si conoscono?) i problemi che la Bolkestein potrebbe comportare per la stessa fruizione pubblica della Grotta di Nettuno, così ci si dimentica del progetto Alghero Ticket, il biglietto unico per visitare e promuovere la città di Alghero
Potremo continuare ancora per ulteriori temi dimenticati ma ci basta concludere con un invito, a questa maggioranza e al cda della Fondazione, di cambiare passo e soprattutto di sviluppare, al più presto, un vero progetto di ampio respiro come la nostra città merita, in modo da non correre il rischio di essere superati da tante altre destinazioni turistiche che di certo non hanno le peculiarità che Alghero è in grado di offrire“.

Segreteria Forza Italia

“Taglio delle tasse o Ryanair è a rischio”, “Turismo, poche ricadute: urgono hotel e servizi”

ALGHERO – Non c’è che dire: un incontro molto ben riuscito. Considerando il fatto che è sempre più difficile radunare anche una manciata di persone, ancora di più nel weekend e con temi piuttosto complessi come i trasporti, l’evento di sabato pomeriggio organizzato dal Partito Sardo d’Azione ha ottenuto un ottimo riscontro.

Non solo in termini di presenze, ma anche per la qualità degli interventi che hanno snocciolato al meglio il tema dei collegamenti aerei e in particolare dell’addizionale comunale e le connessioni con quella che dovrebbe essere l’industria del territorio ovvero il turismo.

Interventi. Christian Mulas (consigliere comunale del Psd’Az), Giuliano Tavera (segretario del Psd’Az), Marco Tedde (consigliere nazionale di Forza Italia), Michele Pais (capogruppo della Lega), Paolo Truzzu (ex-sindaco di Cagliari e consigliere regionale di Fdi), Mario Bruno (dirigente del Partito Democratico), Umberto Borlotti (ex direttore Sogeaal), Stefano Lubrano (imprenditore turistico ed ex-sindaco di Alghero), Francesco Sasso (presidente di Iniziativa Alghero), Alessandro Cocco (capogruppo di Fdi ed ex-assessore al turismo) e poi ha concluso Antonio Moro, presidente del Psd’Az.

Tema centrale, come titolo del convegno, l’eliminazione dell’addizionale comunale o tassa di imbarco. 6,50 euro che vanno quasi totalmente all’Inps “per saldare i contributi degli ex-Alitalia”, mentre ciò che avanza, quasi nulla, alla Regione. “Un tassa inutile e anzi controproducente e perfino ammazza sviluppo se pensiamo che, come detto dalle varie compagnie, in particolare Ryanair, senza essa il traffico dei passeggeri per la Sardegna potrebbe aumentare almeno di 2milioni di unità”, è stato detto.

Ma non solo, più volte è stato ricordato il fatto che, nell’attuale scenario “Alghero, nonostante sia località pioniera nel turismo e prima ad aver avviato le tratte low-cost, è l’anello debole del trasporto aereo isolano”, questo in considerazione anche dei numeri del bilancio delle società di gestione: “L’avanzo di Cagliari è di 12milioni, Olbia oltre 25milioni, Alghero 1,5 ovvero una sorta di pareggio del documento finanziario”. A questo si aggiunge “una cronica assenza di servizi e in particolare hotel che sta facendo esplodere, da anni, l’extralberghiero in maniera sconsiderata e senza alcuna pianificazione urbanistica, commerciale e di gestione dei rifiuti, coi pessimi risultati che si vedono tutti i giorni, senza considerare il “nero” che, come detto dall’attuale amministrazione si aggira a diversa migliaia di strutture”.

Detto questo, è il territorio che manca (collegamenti viari, trasporti su ferro e gomma, intrattenimento ed eventi di alto livello, adeguata promozione, etc) e che dovrebbe fare massa critica per garantire ricadute economiche che ad oggi sono molto esigue con un incidenza del turismo sul Pil regionale che è risibile ovvero di circa il 12%, una cifra che non può che far riflettere a fronte di arrivi e anche presenze che vengono definite, ogni anno, record senza che però a questo ci sia una reale crescita economica e dunque del benessere sia dei residenti sia dei stessi villeggianti. Tradotto: giusto tagliare l’addizionale per aumentare i turisti, ma senza un ritorno per i territori, tali incrementi sono solo dei palliativi utili, all’assessore di turno, per riempire di titoloni i giornali.

Inoltre, dall’interessante incontro, sono anche emerse critiche nella gestione di F2i, proprietaria della Sogeaal, che “aveva sbandierato colossali investimenti e aumenti dei voli e delle compagnie, soprattutto nei mesi di spalla” invece, come, non senza preoccupazione ha indicato Truzzu, attraverso un intervento preciso, chiaro e senza fronzoli, “senza garanzie sul taglio dell’addizionale e sulla programmazione dei vari scali, è probabile che Ryanair il prossimo inverno vada a dimezzare i voli”. Che, per Alghero, significherebbe, di fatto, morire. Ma qui non si parla di turismo, ma di isolamento, in quanto, a parte l’estate, senza le tratte delle compagnie irlandese, Alghero avrebbe solo i due collegamenti, minimi, con la pseudo-continuità: Roma e Milano; e, forse uno o due, col vettore di O’ Leary.

Nella foto l’incontro di sabato del Partito Sardo d’Azione

“G20, grazie al Centrodestra il riconoscimento delle Comunità Marine”

ALGHERO – Fratelli d’Italia Alghero esprime grande soddisfazione per l’annuncio dato dall’on. Gianluca Caramanna, responsabile nazionale del Dipartimento Turismo FdI, circa il deposito del disegno di legge per il riconoscimento giuridico delle Comunità Marine. Una proposta avanzata da Alghero insieme al network G20s e ora finalmente recepita dal Parlamento con la firma congiunta di tutte le forze della maggioranza di centrodestra.

“È una battaglia di giustizia istituzionale – dichiara Pino Cardi, coordinatore cittadino di FdI – che punta a garantire ai Comuni balneari, come Alghero, strumenti normativi e risorse adeguate per affrontare l’enorme pressione turistica a cui sono sottoposti nei mesi estivi. La politica non può più ignorare l’effetto fisarmonica che vivono queste città. Oggi arriva una risposta seria e concreta.”

“Da responsabile regionale del Dipartimento Turismo – sottolinea Marco Di Gangi – non posso che esprimere soddisfazione per un risultato che premia il lavoro portato avanti negli anni anche a livello locale, con la partecipazione di Alghero al G20s e il ruolo attivo nella cabina di regia del network. Ringrazio l’on. Caramanna per l’ascolto, l’impegno e la sensibilità dimostrata. Questa proposta rafforza la centralità del turismo nella visione di governo di Fratelli d’Italia.”

“Alghero – aggiunge il capogruppo consiliare Alessandro Cocco – ha fatto la sua parte fin dal 2021, aderendo al G20s e candidandosi, lo scorso anno, a ospitare l’edizione 2025 del Summit. Questo disegno di legge è anche frutto di quel percorso e conferma l’importanza di lavorare in rete, dentro e fuori le istituzioni. Ci auguriamo che ora tutto il Consiglio comunale faccia propria questa battaglia, senza distinzioni di parte.”

La Sardegna (Alghero compresa) ha smesso di produrre lavoro e benessere

ALGHERO – Non è vero che siamo tutti uguali. Nonostante, soprattutto, nelle periferie del Belpaese, come questa, si cerchi di praticare una massificazione verso il baso, che comporta “l’uccisione in culla” dei singoli virtuosismi, capacità e conoscenze a fronte di banalità e soprattutto mediocrità, però, spesso premiate, sussistono, quasi resistendo, differenze che puntano al meglio. E questo accade perfino in una condizione socio-politico ed economica piuttosto arida se non desertica.

Ragionamento che può riguardare diversi ambiti professionali (vedi giornalismo e comunicazione), culturali e artistici, ma in questo caso ci si sofferma su quelli apicali in ambito amministrativo. Ed è così che, a fronte di reiterate cantilene e soliti refrain, la classica “voce fuori dal coro” emerge. E lo fa in maniera preponderante e sonora tanto che quasi nessuno ne parla. Del resto, essere non partecipi del gregge, costa fatica e, troppo spesso, oblio. Ma, trattandosi di personalità strutturate, il modo di emergere lo trovano sempre. Con fatica, ma si trova.

E’ l’esempio dell’ex-presidente dell’Anci Sardegna e già sindaco di Bortigiadas, esponente del Partito Democratico, Emiliano Deiana che, da tempo, punta i riflettori sulle vere questioni. Senza fronzoli e senza, soprattutto, fare sconti, ma sempre all’interno della galanteria che richiede, nonostante tutto, la politica. Tra l’altro, fatto più unico che raro, ha rinunciato ad un incarico in Regione, con la Giunta Todde, nell’assessora all’Urbanistica di Spanedda per “differenze di vedute” che, già, questo fa comprendere abbastanza su quello che poi, come riportiamo qui di seguito, ha giustamente commentato Emiliano Deiana andando ad accendere i fari sul tema dei temi: la Sardegna non produce lavoro e ricchezza. E ciò a fronte ai grandi numeri in termini di arrivi e presenze turistiche che si registrano ogni anno.

A questo punto sorge spontanea la domanda: a cosa serve tutto carico antropico, concentrato in 4 mesi circa, se produce poco o niente e mette in sofferenze tutti i servizi? Alcuni, sbagliando, direbbero che bisogna vietare, limitare, bloccare. Troppo facile e, se ci si permette, puerile. La verità è che, come ogni processo, se non lo si governa si viene travolti. Altro che overtourism. I flussi dei visitatori, anche i movimenti interni, vanno studiati, gestiti e governati al fine di produrre benessere e ricchezza per molti e non, invece, tantissimo, come accade, per pochi e qualche briciola per gli altri. Ma, per fare questo, ad Alghero come negli altri luoghi, bisogna avere coraggio ad essere diseguali e non chini e proni a qualsivoglia capobastone.

La Regione Sardegna ha, finalmente, una legge di bilancio. Complimenti all’Assessore e Vicepresidente Giuseppe Meloni che ci ha lavorato cercando e trovando compromessi complessi. Non scrivo per dare un giudizio sulla manovra — attendo di leggere il testo definitivo — ma per proporre un ragionamento. Come sa bene chi mi conosce mi sono sempre occupato — dal lato enti locali (comune, Cal, Anci) — dei bilanci della Regione; ho una discreta memoria e un ottimo archivio. Analizziamo un arco temporale di 10 anni 2015-2025 e prendiamo gli anni “limite”.

“Nel 2015 la manovra di bilancio era di circa 8 miliardi. Governava Pigliaru e assessore del bilancio era Raffaele Paci. Sulla sanità si spendevano 3.3 miliardi di euro. Nel 2025 la manovra di bilancio è di 10 miliardi. Sulla sanità si spendono 4.05 miliardi di euro. Nel post-pandemia (2022) la spesa sulla sanità era già salita a 3.7 miliardi. In 10 anni il bilancio è cresciuto per le diverse fasi delle varie “vertenze entrate” (ricorsi, accordi etc) e per altre “piccole questioni”. Negli ultimi 5 anni 2020-2025 le compartecipazioni IRPEF sono diminuite: 2.35 miliardi nel 2020; 2.27 nel 2025″.

“Ciò che è aumentato in maniera esponenziale — invece — è la compartecipazione del gettito Iva”. Da 1.96 miliardi del 2020 a 2.90 miliardi del 2025. I consumi, dunque, “paiono” cresciuto. Ma la domanda è: quali consumi? Per la mia pratica di mondo — non avendo dati a disposizione ufficiali — mi sembra possa essere in gran parte addebitabili all’Iva sulla benzina che nel 2020 costava 1.431,09 e 1.803,42 del primo trimestre del 2025″.

“Alla fine le domanda che pongo (e mi pongo) sono poche: a) perché aumentando la spesa sanitaria di quasi un miliardo nell’ultimo decennio i servizi sono grandemente scaduti tanto da renderli unanimemente inaccettabili ? b) i conti della regione — con un aumento pauroso delle burocrazie pubbliche — per quanto tempo ancora reggeranno a fronte di 5.000 giovani all’anno che se ne vanno? c) come si produce lavoro e ricchezza in una regione che ha, sostanzialmente, smesso di produrre? Non avendo — per ora — risposte da dare mi sento di lasciare le questioni in sospeso in attesa che riprenda un dibattito pubblico sul tema”.

“Pasquetta a Porto Torres, persa ennesima occasione: il sindaco si attivi”

PORTO TORRES – “Abbiamo perso l’ennesima occasione per presentarci belli e in ordine agli occhi del turismo interno e al turismo esterno isolano. Un grande evento come quello di Pasquetta, unico evento importante in Sardegna per le festività pasquali, noi cosa facciamo? Come sempre ci facciamo trovare impreparati, con un corso polveroso e ancora cantieristico, invece se avessimo avuto una giusta programmazione avremmo potuto presentarci al grande pubblico degli eventi musicali, con un corso tirato a nuovo, un Lungomare finalmente completato e le piazze realmente pensate pronti per dimostrare a tutti, che anche noi possiamo esserci in questo nuovo mondo economico e di sviluppo per la nostra comunità, peccato.” Dichiara il Coordinatore Cittadino di Fratelli d’Italia Porto Torres Gian Mario Sircana e prosegue: “Noi di Fratelli d’Italia crediamo che non tutto sia perduto, quindi, ci rivolgiamo a te Caro Sindaco di Porto Torres, ora metti in condizione le nostre attività commerciali e di somministrazione del Corso, del Lungomare e di tutte le piazze e vie dove ci sarà sicuramente una grossa affluenza di pubblico, di poter usufruire del suolo pubblico per permettere di generare quella ricchezza temporanea necessaria per coprire gli alti costi sostenuti durante la bassa stagione. Ti chiediamo di essere dalla parte degli operatori economici e non di essere contro! Noi diciamo basta alla guerra contro chi, con la propria capacità, cerca di portare benessere nella nostra città!”

Gian Mario Sircana, coordinatore cittadino Fratelli d’Italia

Turismo, Eventi e Voli: “Stagione sarà positiva, ma Alghero merita di ritornare a crescere” | video

ALGHERO – Continua la nostra serie di interviste riguardo la principale industria del territorio: il turismo. Ogni anno, in questo periodo, è utile fare una verifica sulla situazione generale che, per la verità, sta cambiando (in meglio) di veramente poco, nel senso che l’agognato allungamento della stagione è ancora una chimera; restano da definire tutta una serie di servizi e di eventi da realizzare nei “mesi spalla” di cui, ancora, la Riviera del Corallo è carente.

Certo, c’è la Settimana Santa. Oggi, come da secoli. Non è una novità. D’altra parte, come emerge dai dati di queste settimane, la stagione sarà, anche questo come sempre da anni, favorevole. Ciò vuole dire che hotel e residence avranno una buona percentuale di riempimento e altrettanto l’extralberghiero. Ma, non è tutto rose e fiori, infatti, come detto, in apertura, restano nodi ancora irrisolti legati ad una maggiore ricaduta sul territorio che, di fatto, veda la sua economia, a parte qualche “bolla” felice, languire, ancora, un po’ troppo.

E, soprattutto, non si costruisce un hotel da 30 anni. Dunque i numeri non possono essere considerati, cosi come spesso accade, trionfalistici. Questo a fronte di un sistema ricettivo sempre più improntato su “seconde case” e “case vacanze” che, seppur garantendo posti letto, per mancanza di “piani di sviluppo”, concentrano masse di presenza turistica sempre nella medesima area baricentrica giù troppo urbanizzata e caotica

Per questo, come evidenziato da tempo da più parti e anche dall’ex-presidente della Fondazione Alghero e attuale segretario di Forza Italia Andrea Delogu, occorre “darsi una mossa” e soprattutto “smetterla di parlare di turismo e vettori low cost, dobbiamo fare in modo, invece, di dialogare con le varie compagnie e con la Sogeaal al fine di raggiungere un obiettivo che pare sempre più lontano ovvero quello di avere dei flussi turistici strutturati anche fuori dalla stagione calda”, mentre sugli eventi “avevamo costruito un sistema che funzionava e che andava implementato e rafforzato, ma non vorrei che possano esserci dei passi indietro”.

ECCO LE PAROLE DEL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA ANDREA DELOGU

Nella foto e intervista Andrea Delogu

Eventi, promozione e comunicazione: “Fondazione e Giunta Cacciotto assenti”

ALGHERO – “A meno di un mese dalla Pasqua, tradizionale data di avvio della stagione estiva, ancora nessuna comunicazione del programma degli eventi che si terranno ad Alghero e strumento di promozione indispensabile di ogni meta turistica”. Ad intervenire lanciando un allarme, Francesco Mortello responsabile delle politiche turistiche, insieme a Monica Chessa coordinatrice della sezione cittadina, che, al netto del pluricentenario evento religioso e tradizionale della “Setmana Santa” chiedono di conoscere quali siano le manifestazioni programmate utili ad ampliare la stagione, magari rivolgendosi al mercato estero come emerso dalle parole dell’attuale guida della Fondazione.

“A differenza di Porto Torres che già da inizio mese ha comunicato un ricco calendario di eventi con il concerto di Max Gazzè che si terrà a Pasquetta, la Fondazione Alghero e il Comune continuano a latitare, lasciando nell’incertezza totale gli operatori e dirottando i turisti verso altre mete, come appunto la vicina Porto Torres” continua Mortello.

“È evidente che se il buongiorno si vede dal mattino, nulla di buono ci si può aspettare. L’auspicio è che, ad horas, l’Amministrazione comunale e Fondazione comunichino il programma, che sarebbe opportuno venisse anche preventivamente condiviso con le associazioni di categoria del comparto che, ci risulta, non solo sono a disposizione ma sono pronte a collaborare per la migliore riuscita della stagione alle porte” concludono Mortello e Chessa.

Turismo, l’Italia supera la Francia: premiate le azioni del Governo Meloni

ALGHERO – “I dati ISTAT relativi al 2024 certificano un anno straordinario per il turismo italiano, con un nuovo record di 458,4 milioni di presenze, in crescita del 2,5% rispetto al 2023. Un risultato che non solo rafforza la posizione dell’Italia come destinazione privilegiata nel panorama mondiale, ma che ci consente di superare la Francia e collocarci al secondo posto in Europa, dietro solo alla Spagna. Questo successo è il frutto di un impegno costante nella valorizzazione del nostro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, nonché della visione lungimirante del Governo Meloni, che ha fatto del turismo un pilastro della strategia economica nazionale.” Lo dichiara Marco D. Gangi, responsabile del Dipartimento Turismo Sardegna di Fratelli d’Italia.

Motivo in più affinché Sardegna e località di riferimento, in particolare luoghi tra i primi ad avviare questo tipologia di “industria” come Alghero, riescano a “incanalare” al meglio questa crescita trasformandola in economie stabili e lavoro strutturato: invece di subire i processi, soprattutto per la Riviera del Corallo, sarebbe ora di governarli con un’adeguata regia tra Amministrazione, imprese, professionalità (anche del mondo dell’arte e comunicazione) e asset dei trasporti (porti e aeroporto).

“I dati del quarto trimestre – continua Gangi – confermano una crescita sostenuta, con un aumento dell’11,1% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2023. Ottobre ha registrato numeri record, con 10,2 milioni di arrivi e 33,4 milioni di presenze (+15%), mentre novembre ha visto una crescita del 7,8% negli arrivi e del 13,8% nelle presenze. Dicembre, pur registrando una lieve flessione negli arrivi (-2,5%), ha comunque segnato un incremento delle presenze del 2,8%, evidenziando una tendenza positiva.”

“La Sardegna, con il suo mix unico di natura incontaminata, tradizioni millenarie ed eccellenze enogastronomiche, ha dato un contributo fondamentale a questo straordinario risultato. L’aumento del 12,2% nelle presenze delle strutture extra-alberghiere dimostra come il turismo esperienziale e sostenibile stia diventando sempre più centrale nelle scelte dei viaggiatori. Il nostro impegno sarà quello di rafforzare questi trend positivi, destagionalizzando l’offerta e puntando su un turismo di qualità che possa garantire benefici concreti per l’economia locale e nazionale.”
“L’aumento delle presenze straniere (+6,8% sul 2023) è un ulteriore segnale della crescente attrattività del nostro Paese. Oltre 250 milioni di visitatori dall’estero hanno scelto l’Italia, certificando la qualità della nostra offerta e la rinnovata credibilità internazionale riconquistata grazie alle politiche del Governo Meloni. Questi numeri ci spronano a lavorare con ancora maggiore determinazione per consolidare la posizione dell’Italia come punto di riferimento nel turismo mondiale”, conclude Gangi.

Suoli Pubblici, Eventi e Promozione: Fratelli d’Italia dà la sveglia a Giunta Cacciotto e Fondazione | video

ALGHERO – “Un regolamento nato male e portato avanti peggio. Il nuovo documento sui suoli pubblici presentato in commissione rischia di trasformarsi in un ostacolo per le categorie produttive della nostra città. Ogni tavolino significa fatturato, posti di lavoro e un servizio per residenti e turisti. Eppure questa amministrazione sembra considerare le imprese non come una risorsa, ma come un problema”, cosi l’ex-assessore al Turismo Alessandro Cocco che commenta anche la situazione degli eventi e della promozione di Alghero che “è in netto ritardo e manca di adeguata comunicazione e promozione rispetto a quelli che sono stati i canoni del settore da diversi anni fino a pochi mesi fa con anche Sassari che, novità di quest’anno, ritorna, con organizzatori che operano da qualche anno anche ad Alghero, a proporre grandi eventi musicali estivi”.

Intanto “l’adozione di un nuovo regolamento sui suoli pubblici è un passaggio necessario ma richiede un approccio equilibrato e non ideologico. Speravano di lavorare, di concerto con i portatori di interesse, a una regolamentazione capace di garantire a tutti – residenti e ospiti – una città vivibile, per coniugare le esigenze di fruizione degli spazi pubblici con l’interesse degli operatori economici. Le regole devono essere chiare, condivise e ispirate al buon senso, evitando derive punitive che penalizzino chi lavora onestamente

“L’amministrazione invece sta procedendo in modo ideologico, mettendo in contrapposizione cittadini e operatori economici. La difesa della legalità e la lotta all’abusivismo non possono trasformarsi in una caccia alle streghe. Purtroppo, questa giunta, ostaggio di forze politiche irragionevoli, sembra non rendersene conto, portando avanti una visione punitiva del commercio e della ristorazione, anziché lavorare per una regolamentazione ragionevole”,

“Ci ricordiamo bene il disastro fatto dall’allora Giunta Bruno. Per questo Fratelli d’Italia non resterà a guardare mentre l’amministrazione Cacciotto porta avanti un regolamento senza un reale confronto con la città. Chiediamo subito un dibattito in commissione che coinvolga chi lavora ogni giorno per il futuro di Alghero. L’obiettivo deve essere un regolamento che garantisca ordine e rispetto delle regole, senza danneggiare chi crea occupazione e ricchezza per la città”.

ECCO LE PAROLE DELL’EX-ASSESSORE AL TURISMO e CAPOGRUPPO DI FRATELLI D’ITALIA ALESSANDRO COCCO

Nella foto e video Alessandro Cocco