No al ritorno del Marino all’Asl, Centrodestra: “Mulas convochi la Commissione”

ALGHERO – Non c’è pace per la sanità algherese. Dopo anni di incontri, comitati, consigli comunali, aperti o meno, commissioni, note stampa, etc, pare essere sempre “punto e a capo”. Anzi, forse, peggio vista la recente questione del Marino che, come un pacco postale, passa da un ente all’altro senza che pare esserci una seria regia e visione atta a connettere lo sviluppo e le istanze del territorio anche alle necessità sanitarie, oltre che a quelle legate ai servizi, viabilità, strutture ricettive, intrattenimento, litorali, urbanistica e tanto altro. Restando sul tema principale, sono tutte le opposizioni di matrice Centrodestra a chiedere al presidente Mulas di convocare una nuova commissione, questa volta direttamente all’ospedale Regina Margherita, al fine di “stoppare” il suo, giudicato negativamente, ma previsto dalla riforma della Giunta Regionale di sinistra, ritorno all’Asl.

“Premesso
Avuto notizia della approvazione in data 21.8. c.a, da parte della Giunta Todde del DL dal
titolo “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale
del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24.
Che l’art. 6 comma 3, testualmente prevede: “Il comma 3 dell’articolo 18 è sostituito dal
seguente:
“3. Ai fini del rispetto dei requisiti e degli standard necessari al mantenimento dei DEA di I
livello in capo al Presidio ospedaliero di Alghero-Ozieri, e con l’obiettivo di garantire una
governance complessiva unitaria dell’assistenza ospedaliera, sanitaria e socio-sanitaria nel
distretto di Alghero, il plesso ospedaliero “Ospedale Marino Regina Margherita” di Alghero è
trasferito, con decorrenza dal 1 gennaio 2025, dall’Azienda ospedaliero-universitaria di
Sassari all’Azienda socio-sanitaria locale n. 1 di Sassari”
Che una decisione di tale entità, come denunciato dai Comitati della Salute Algheresi,
potrebbe compromettere l’operatività dell’ospedale Marino di Alghero, oggi a pieno regime;
Che noti esponenti dell’attuale maggioranza, tra cui il Segretario cittadino del PD e
assessore Bilancio, avevano smentito tale possibilità considerandola destituita di
fondamento e altri si sono detti dubbiosi;
Considerato che una decisione simile, incidendo sui livelli di offerta sanitarie del distretto
sanitario di Alghero, abbisogni di una discussione in Consiglio comunale dove è stata
depositato un OdG con oggetto proprio il paventato trasferimento in parola;
Che tuttavia, nelle more della discussione in Consiglio regionale, è necessario affrontare il
tema in Commissione consiliare competente;
Tutto ciò premesso
I sottoelencati Consiglieri comunali chiedono al Presidente della Commissione consiliare
Sanità, Christian Mulas, la convocazione, con carattere di urgenza entro i prossimi 7 gg, di
una seduta di Commissione da svolgersi preferibilmente negli spazi dell’Ospedale Marino
medesimo, alla presenza del Sindaco e con il coinvolgimento del DG Aou, dei direttori dei
reparti e delle strutture sanitarie ivi operanti e di ogni altro soggetto che il presidente
ritenesse utile audire”.

Firmato dai capigruppo consigliari di Centrodestra

Sanità, Cacciotto difende la Riforma Todde: “E’ un atto aperto a contributi e migliorie”

ALGHERO – “Nel disegno di legge di modifica del sistema regionale sanitario della Giunta regionale in carica si prevede il mantenimento delle attività formative nei presidi territoriali per le scuole di specializzazione, da formalizzare con protocollo attuativo di intesa tra Asl e l’Università al fine di estendere la rete formativa regionale: è una scelta intelligente. Rimane l’apporto dell’Università nei nostri ospedali, ma la gestione dei presidi rimane al territorio, cioè alla Asl.
Anche per avere finalmente i requisiti del DEA di primo livello. Da qui deve partire la discussione nel territorio, con i cittadini, i comitati, gli operatori e le forze sociali e sindacali, con un approdo in consiglio comunale in tempi rapidi, prima comunque dell’approvazione della legge in Regione. La proposta dovrà infatti essere tradotta in legge dopo il percorso in commissione e aula con possibilità di ulteriori modifiche da condividere con i territori.

In questi anni si è navigato a vista, con interventi tampone e nessuna azione strutturale: solo parole e pochi fatti. L’operatività dell’Ospedale Marino, che continua ad essere precaria e deficitaria è stata garantita in questi anni dalla professionalità di medici e infermieri e operatori sanitari.
E’ stata aperta, con ritardo, una sola sala operatoria su tre, e per le altre due mai sono iniziati i lavori per metterle in sicurezza. Si è fatto ricorso a prestazioni aggiuntive e a gettone che non danno garanzie di stabilità nel futuro. Continuiamo a chiedere con forza, e vigileremo in tal senso, la disponibilità della Regione e della ASL ad assegnare il personale necessario per il funzionamento ed il potenziamento dell’Ospedale Marino, quali infermieri e strumentisti, medici ortopedici, anestesisti e della riabilitazione, pur riportando però gli ospedali nella gestione territoriale. L’Università continuerà a svolgere il suo ruolo nei presidi territoriali, ma la gestione degli ospedali dovrà essere unitaria.

Detto questo, non ci sottraiamo al confronto sul tema, che così come ampiamente dimostrato in questi mesi, al contrario di quanto ha fatto il centrodestra nella passata consiliatura. Per cui, non temano i forzisti algheresi. Ma è curioso che ciò venga chiesto a poche ore dalla pubblicazione di una Delibera di Giunta regionale che di fatto apre ad un percorso di discussione che dovrà fare il suo iter in Commissione e in Consiglio regionale, e quindi aperta certamente a modifiche e ad integrazioni. Nessun timore quindi, per l’apertura al confronto. Lo abbiamo già fatto peraltro in commissione consiliare e continueremo a farlo, confidando nel contributo di tutti e sicuri che ai cittadini interessa solo una cosa, cioè che i servizi e le prestazioni mediche vengano garantiti”.

Forza Italia, “No alla Riforma della Todde, Cacciotto batta un colpo”

ALGHERO – Diciamo con forza no al disegno di legge di riforma della sanità che ha il fine di destrutturare la sanità sarda per sostituirne i vertici, e che prevede anche la retrocessione dell’ospedale Marino di Alghero alla ASL. Siamo preoccupati per il religioso silenzio sul tema della sanità algherese del Sindaco Cacciotto-. Forza Italia Alghero interviene sul disegno di legge approvato oggi dalla Giunta regionale che mira a riformare la sanità sarda e retrocede l’Ospedale Marino di Alghero dall’Università alla ASL. “Siamo sempre stati convinti che in tema di sanità occorra accantonare le logiche di schieramento -sottolineano i consiglieri Tedde, Caria, Peru e Bardino-. Tant’è che quando nella scorsa legislatura regionale la maggioranza di centrodestra decise il trasferimento dell’Ospedale Marino alla Azienda Ospedaliera Universitaria con la legge 24 del 2020, noi avviammo una serie di iniziative in città per protestare contro una decisione che ritenevamo non ponderata e priva delle risorse finanziarie per il rilancio della struttura algherese. E forti contestazioni facemmo allorché venne stipulato il Protocollo di intesa fra Università e Regione, che ritenevamo privo dei necessari contenuti e delle indispensabili risorse finanziarie. Da allora -precisano gli Azzurri algheresi- sono trascorsi alcuni anni nei quali alcuni significativi risultati sono stati raggiunti. Sono state ristrutturate le sale operatorie, si è arrivati ad effettuare circa 600 interventi chirurgici ortopedici, l’Università ha dotato il Marino di medici anestesisti e ortopedici e di qualificato personale infermieristico. E’ cresciuto in modo esponenziale il numero degli interventi pur potendo utilizzare una sola sala operatoria. Non tutte le criticità sono state eliminate: due sale operatorie attendono di essere completate e messe in funzione, così come si attende una TAC e una Risonanza magnetica, e si soffre l’impossibilità di poter intervenire su pazienti con malattie gravi con limitazioni importanti. Insomma, c’è ancora molto da fare. Ma la Todde e il campo largo sbagliano politicamente, assumendosi pesanti responsabilità sociali, allorché progettano con una proposta di legge la riforma della sanità sarda, prevedendo anche la retrocessione del Marino alla ASL. Una palese manifestazione di furia iconoclasta contro le politiche del centrodestra che rischia di creare danni difficilmente quantificabili alla sanità algherese e sarda e può conseguire l’unico obbiettivo che oggi interessa la Todde e la sua coalizione: destrutturare il sistema con legge al limitato fine di sostituire i vertici delle aziende e soddisfare la voracità di posti di potere della maggioranza. Diciamo chiaramente che siamo contrari a questo modo di concepire la sanità. La salute dei sardi non può essere utilizzata come terreno di conquista di incarichi e di poltronificio per sodali politici. E che ci opporremo con ogni mezzo alla occupazione militare, prima ancora che politica, di un servizio primario per i cittadini al solo scopo di rimpinguare il poltronificio che la Todde sta assemblando per i suoi agitati alleati. Ma chiediamo al Sindaco Cacciotto di uscire da dietro l’angolo politico in cui s’è comodamente rifugiato e di battere un colpo. Faccia finalmente sentire forte la voce della politica e della comunità algheresi a difesa della nostra sanità -chiudono da Forza Italia-.”

“Sanità, la cura della Sinistra: fame di poltrone e lotte intestine. Marino retrocesso all’Asl, assurdo”

ALGHERO – “Parrebbe che la Giunta Todde, con un blitz, oggi abbia approvato il DL di “riforma sanitaria”. Il testo, praticamente identico a una versione precedente disconosciuta dalla stessa Giunta e da autorevoli esponenti della sinistra, rivela dubbi sulla sua legittimità e utilità” – lo dichiara Michele Pais, coordinatore regionale della Lega Sardegna.

“Un disegno di legge che di riforma ha solo il titolo, che nulla dice di come far funzionare meglio il sistema sanitario regionale, di come ridurre le liste d’attesa o le file interminabili ai Pronto soccorso in affanno, sulla carenza di personale medico o anche su come mettere una “pezza” all’ultimo pasticcio fatto con la fibromialgia, ma che tradirebbe l’unico vero obiettivo perseguito, ovvero la sostituzione dei DG in carica. Male, molto male!” – continua Pais – “Si risolverebbe tutto in una questione di potere e in un regolamento di conti politici. Nulla di esigenze sanitarie”

“Un disegno di legge che anche nelle sue finalità sostitutorie dei manager, sarebbe completamente illegittimo, privo di motivazione e che darebbe corso ad abusi amministrativi, esponendo la Regione a cause di risarcimento milionarie” – conclude Michele Pais – “Ma il diritto alla salute dei sardi, interessa a qualcuno? Ancora una volta, la sanità pubblica sembra piegarsi a interessi politici”.

“Inoltre, si conferma il passaggio dell’Ospedale Marino di Alghero dall’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) alla Asl di Sassari a partire dal 1° gennaio 2025, che come denunciato dai Comitati della Salute di Alghero, creerebbe difficoltà operative difficilmente superabili, con conseguente blocco dell’attività sanitaria, oggi finalmente a pieno regime. Un vero e proprio pasticcio, l’ennesimo poltronificio, distante dall’interesse ad una buona sanità dei sardi”.
La Lega in Regione con l’on. Alessandro Sorgia e nei Consigli comunali, si opporrà a simili atti inutili e dannosi, promettendo battaglia per difendere il diritto alla salute dei sardi.

Giunta Regionale, ecco le ultime delibere approvate

CAGLIARI – Convocata dalla presidente Alessandra Todde, si è riunita questa mattina a Cagliari la Giunta regionale. Di seguito, le delibere approvate.

Su proposta della presidente, la Giunta ha deliberato di proporre ricorso dinanzi la Corte costituzionale per richiedere che sia dichiarata l’illegittimità costituzionale della legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione”. Secondo l’Esecutivo, “le disposizioni contenute nella legge sono irrimediabilmente in contrasto con molteplici norme della Costituzione e dello Statuto speciale della Regione Autonoma della Sardegna e, per l’effetto, risultano lesive della sfera di attribuzioni costituzionalmente garantita alla Regione Sardegna”. La rappresentanza e la difesa della Regione è stata affidata agli avvocati Mattia Pani e Giovanni Parisi, dell’Avvocatura regionale della Regione, e agli avvocati proff. Antonio Saitta, Omar Chessa e Andrea Deffenu.

In materia di enti locali, su proposta dell’assessore Francesco Spanedda, la Giunta ha disposto l’assegnazione, in comodato d’uso gratuito al comune di Pula, di alcuni immobili di proprietà regionale, in questo momento in disuso e in cattivo stato di manutenzione. Si tratta di due fabbricati ricadenti nella località “Santa Margherita”, che il comune ha recentemente chiesto di avere in comodato per valorizzarli e restituirli all’uso pubblico della comunità destinandoli a scuola materna e ad asilo nido comunale.

L’Esecutivo ha quindi approvato i criteri per l’assegnazione del “Premio Luigi Crespellani” volto all’individuazione ed al riconoscimento pubblico degli enti locali sardi che si sono distinti per innovazione organizzativa nella gestione delle funzioni associate.
“Lo scopo del Premio, intitolato al primo presidente della regione Sardegna – ha spiegato Spanedda – è quello di avviare o rafforzare le comunità territoriali, funzionalmente o fisicamente contigue, perché sviluppino una maggiore coesione economica, sociale e culturale e continuino la progettazione territoriale congiunta per i servizi alla collettività locale”. Saranno valorizzati i progetti tesi a potenziare l’esercizio associato delle funzioni mediante le quali i Comuni, associati nelle forme e nei modi delle vigenti leggi, possano offrire nuovi servizi, più efficienti o innovativi per garantire il soddisfacimento delle esigenze dei cittadini in continuità con le precedenti edizioni del Premio. Questi gli ambiti d’intervento: tutela e la valorizzazione del paesaggio; obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030; promozione della solidarietà e l’inclusione sociale; promozione della valorizzazione e conservazione del patrimonio storico, artistico e culturale materiale e immateriale; rigenerazione urbana. In accordo con la Conferenza Permanente Regione-Enti Locali, la delibera adottata autorizza, per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, la spesa di 100 mila euro. I progetti premiati saranno inseriti nella graduatoria stilata da una commissione composta da rappresentanti della Regione, ANCI e Centro studi “Luigi Crespellani”.

Su proposta dell’assessora della difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi, la Giunta ha deciso di sottoporre a procedura di V.I.A. l’intervento denominato “Interventi di disinterramento delle bocche a mare degli stagni di Colostrai e Feraxi Pontis”, proposto dal Comune di Muravera.

Deciso anche di non sottoporre all’ulteriore procedura di V.I.A. l’intervento denominato “Ricostruzione totale e adeguamento idraulico del canale tombato sito lungo Corso Umberto”, proposto dal Comune di Dorgali, a condizione che siano recepite alcune indicazioni.

Su proposta dell’assessore dell’igiene e sanità Armando Bartolazzi, l’Esecutivo ha approvato gli indirizzi sull’organizzazione dei cosiddetti “percorsi di tutela”, ossia le procedure attivate da parte degli enti del servizio sanitario regionale per consentire l’accesso ai servizi specialistici qualora il paziente non abbia la possibilità di fruire della prestazione entro i tempi previsti dalla classe di priorità prescritta dal medico. “Con la delibera – spiega Bartolazzi – sono stati definiti specifici indirizzi volti a rendere uniforme l’operato delle diverse aziende sanitarie in materia di “percorsi di tutela” e con lo scopo di affrontare le problematiche rappresentate dalle liste di attesa e dal mancato rispetto dei tempi di priorità nell’erogazione delle prestazioni sanitarie”. Sarà ora la direzione generale dell’assessorato della sanità assieme con l’ARES, Sardegna IT e aziende sanitarie ad occuparsi dell’adozione degli adempimenti di loro competenza per l’attuazione della delibera.

La Giunta ha poi deliberato l’assegnazione di contributi, per l’annualità 2024, agli enti autorizzati alle adozioni internazionali con sede nel territorio regionale. La cifra complessivamente stanziata è pari a 150 mila euro. Ciascuna associazione riceverà un contributo sulla base di criteri individuati con atto dirigenziale e fino ad esaurimento della disponibilità finanziaria stanziata. Disposto anche un regolare monitoraggio fisico, procedurale e finanziario e l’attivazione di un sistema di controllo a campione su ciascuna associazione beneficiaria.

Sempre in materia di sanità, è stata approvata la Procedura Operativa per l’organizzazione del trasporto materno assistito (STAM) e del trasporto in emergenza del neonato (STEN) nella quale sono stati definiti i ruoli, le competenze e le responsabilità degli operatori sanitari e delle strutture coinvolte, le indicazioni al trasporto assistito materno e neonatale d’urgenza, le modalità di trasporto, i tempi massimi di attivazione e l’equipaggiamento necessario al trasporto in sicurezza. Sono state inoltre date indicazioni in merito alla formazione del personale sanitario impegnato nelle procedure e quelle relative al coordinamento e la verifica dell’efficacia ed efficienza del sistema.

L’Esecutivo ha inoltre approvato le modalità e criteri per la selezione della rosa dei candidati idonei alla nomina del ruolo di direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna “G. Pegreffi” (IZS), attualmente vacante. Nelle more della conclusione della procedura selettiva, è stata nominata quale Commissaria straordinaria dell’Istituto Simonetta Maria Cherchi, il cui nominativo risulta incluso nell’apposita sezione dell’elenco nazionale dedicata ai soggetti idonei alla nomina di direttore generale presso gli Istituti zooprofilattici sperimentali.

L’Esecutivo ha infine licenziato il disegno di legge “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale”, con l’obiettivo di rimodulare in maniera più coerente al contesto, in ragione anche delle forti criticità rilevate nell’organizzazione e gestione del sistema, l’attuale governance del Servizio Sanitario Regionale (SSR) attraverso, da un lato, fondamentali interventi interpretativi di alcune norme non adeguatamente applicate da parte degli enti del SSR, dall’altro le essenziali, puntuali e rilevanti modifiche volte a migliorarne il suo livello di adeguatezza rispetto all’attuale condizione, caratterizzata appunto dalle accennate gravi criticità.

Forti piogge, “la macchina della Protezione Civile ha funzionato”

SASSARI – «Quanto successo lunedì pomeriggio in molte zone della città certifica l’urgenza di
misure strutturali contro il rischio idrogeologico e per l’adattamento ai cambiamenti
climatici». Così il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, sui disagi provocati dalle
abbondanti piogge registrate il 19 agosto in pochissime ore.
Protezione civile comunale, polizia locale e compagnia barracellare, coordinate sul
campo direttamente dal vicesindaco e assessore della Transizione ecologica, Tore
Dau, hanno eseguito numerosi interventi nelle campagne di Sassari e nella parte più a
valle della città, tra viale San Pietro, via Amendola, via delle Croci, piazza Santa
Caterina e Predda Niedda. Tombini scoperchiati dalla forza dell’acqua, cantine
allagate, strade chiuse e corsi d’acqua esondati hanno impegnato la macchina
comunale, che ha retto grazie al gran dispiegamento di uomini e mezzi. «Occorre
ovviare a problemi che alcune zone della città si trascinano appresso da troppo tempo
– afferma Dau – vanno essere rimossi una volta per tutte».
La necessità di far fronte al rischio idrogeologico in modo articolato si innesta nel
percorso partecipativo che il sindaco Mascia e l’amministrazione intendono avviare per
ridisegnare il progetto del canalone nella valle che va dal Fosso della Noce all’Eba
Giara. Dopo l’aggiudicazione definitiva dell’appalto integrato finanziato dal governo 5
milioni di euro, il sindaco aveva detto di voler usare la fase propedeutica al rilascio dalla
Regione della Valutazione di impatto ambientale per ridiscutere con gli aggiudicatari il
progetto esecutivo definitivo. «Consulteremo i portatori di interesse e gli enti coinvolti
per coniugare l’esigenza della riduzione del rischio idraulico con quella di preservare e
valorizzare le specificità ambientali della vallata, restituendo il polmone verde alla città contenimento del rischio idraulico dovrà servire come modello, nel metodo e nelle
finalità, per tutte le altre opere urgenti – auspica oggi – giunta e consiglio alla ripresa
dei lavori saranno investiti della necessità di individuare risorse adeguate e avviare la
costruzione di una città in grado di far fronte ai mutamenti del clima».
Intanto Palazzo Ducale registra l’ottimo funzionamento della macchina operativa della
protezione civile, che fa capo alla polizia locale. «Tra l’ospedale, Piandanna, Predda
Niedda e l’agro ci sono stati oltre venti interventi, un impegno che ha scongiurato il
peggio», riferisce il vicesindaco Dau, che ha assistito alle operazioni e ha eseguito i
sopralluoghi con la protezione civile e il personale del settore cui è delegato, al quale
compete anche la pulizia degli alvei e dei sistemi di scolo lungo le strade comunali.
Con la protezione civile e la polizia locale hanno operato la compagnia barracellare e le
associazioni di volontariato accreditate per quest’attività: Misericordia, New Life e
Sassari Soccorso. «Un episodio tutto sommato contenuto come quello di due giorni fa
non può provocare un’emergenza simile – conclude Tore Dau – dalla gestione degli
alvei stradali al dimensionamento dei canali di scolo, elimineremo le storture».

“Centrodestra modello di gestione comunale? Palese menzogna. Cocco sia serio”

ALGHERO – “L’ex Assessore Cocco ha evidentemente preso l’abitudine di trarre deduzioni quantomeno ardite con interpretazioni singolari delle notizie, gettando fumo negli occhi ai cittadini dai quali ha peraltro ricevuto una sonora bocciatura proprio per il suo operato. Il Partito Democratico e i suoi rappresentanti di giunta, insieme alla maggioranza di governo cittadino, ritengono indispensabile imprimere un forte cambiamento che segni una tangibile discontinuità in linea con le indicazioni ricevute dalla comunità che ci ha eletti . Per fare questo, è necessario assestare una macchina amministrativa efficiente e pronta alle sfide che la città ci chiede di intraprendere.
Portare ad esempio la passata esperienza del centrodestra elevando a modello la “costruzione di una macchina comunale stabile ed efficiente” è la dimostrazione di una palese menzogna. L’Ex Assessore intende far passare come modello di efficacia una serie di giravolte e valzer di sostituzioni fatte ad un mese dalla fine del suo mandato. Un caos che ha portato, questo sì, ad uno smarrimento della macchina comunale che questa amministrazione con una Delibera della Giunta sta cercando di rimettere in ordine con l’ambizione di mettere al centro una seria riorganizzazione dell’apparato dirigenziale con l’obiettivo di dare stabilità e prospettiva ai futuri cinque anni di ricostruzione e rilancio della città. Questa Giunta lo fa oggi, e non ad un mese dalla fine del suo mandato. L’ex Assessore Cocco e colui che arditamente lo espone a pessime figure come questa, è evidentemente ossessionato da Enrico Daga, sbagliando anche bersaglio, per motivi che ancora sfuggono ai più, ma presumibilmente dovuti alla calura del Ferragosto con conseguente calo di capacità di concentrazione. Gli atti assunti in merito alla selezione dei dirigenti deliberati dall’intera giunta comunale, e non dal singolo assessore, consentono di addivenire ad una definizione delle figure dirigenziali in tempi brevi, in economicità, utilizzando, per uno dei dirigenti tecnici, la procedura dell’ “interpello pubblico”, una forma prevista dalla legge che reperisce le figure idonee nelle graduatorie per dirigenti, presenti in altri Comuni, utilizzando selezione e graduatoria finale già espletate.
Cocco, ed è tutto dire, non sa (a cosa pensava nelle sedute di giunta in cui lo deliberavano?) che la stessa procedura è stata utilizzata dalla giunta di cui faceva parte, in cui, il Comune di Alghero, si è avvalso nel 2020, per l’assunzione di un dirigente a tempo indeterminato, tuttora in servizio presso il nostro ente, senza che ciò inducesse Cocco a mettere mano al manganello.
Siamo sgomenti per come egli, per cinque anni, fosse un decisore su cui poggiavano le sorti della nostra comunità.
Sarebbe opportuna più serietà e meno allarmismi, soprattutto se, come volevasi dimostrare, si ritorcono contro come boomerang all’incauto consigliere”.

Partito Democratico Alghero

“Alghero, Città del disordine e della sporcizia”

ALGHERO – “Ho lasciato passare il Ferragosto, anche per evitare di fare pubblicità negativa a quella che era la “porta d’oro del turismo”. Oggi è la Città del disordine, della sporcizia, del traffico e parcheggi selvaggi, degli accessi alla città tra i più incurati delle città turistiche d’Europa.
Una perla di Città lasciata alla deriva, abbandonata all’autogestione di cittadini e turisti, non sempre educatissimi. Il servizio della nettezza urbana poi, penso che pessimo come quest’anno, non sia mai stato. Tutto un abbandono. Alghero, che dolore vederti ridotta così!2, queste le parole del coordinatore regionale della e consigliere comunale della Lega Michele Pais riguardo la pulizia e il decoro nel territorio comunale di Alghero.

Nella foto alcune immagini diffuse da Pais

Ingressi di Alghero e rotatorie in pessime condizioni, Forza Italia: “Cacciotto intervenga”

ALGHERO -“Ancora una volta il Gruppo consiliare di Forza Italia Alghero propone una iniziativa di “cittadinanza attiva” per rendere presentabili la rotatoria sulla strada provinciale dei Due Mari, in direzione Aeroporto, e quella sulla Strada Provinciale 55 bis, in pieno Parco di Porto Conte, che gestisce il traffico per Porto Conte e le sue spiagge e per Capo Caccia. Due ingressi della città strategici, che meritano ben altre attenzioni, purtroppo completamente trascurati dalla Provincia. I “Moschettieri azzurri” algheresi Tedde, Caria, Peru e Bardino lanciano un appello al sindaco Cacciotto: “non vogliamo fare polemiche, ma rimbocchiamoci le maniche, e con il coordinamento dell’amministrazione coinvolgiamo cittadini, associazioni, consiglieri comunali e assessori e con il supporto tecnico dell’Alghero in house riqualifichiamo le due rotatorie. Ripristiniamo tutti assieme un minimo di decenza per due importanti biglietti da visita di Alghero. Sarebbe anche uno straordinario modo per risvegliare il senso civico e l’amore dei cittadini algheresi verso il decoro e il bello. Non possiamo rassegnarci a questo stato di abbandono. Non lo merita la città e non lo meritano i nostri operatori turistici -chiudono gli esponenti del partito che in città ha avuto più consensi nelle ultime consultazioni elettorali regionali e cittadine-.”

Strisce blu gratis per i dehors dei locali

SASSARI – Stop al pagamento a favore di Saba Italia degli stalli utilizzati per i propri dehors. Ad annunciarlo nei giorni scorsi alle attività interessate è stata proprio la società che gestisce le “strisce blu” in città. La rinuncia da parte di Saba alle spettanze relative ai 19 stalli interessati dalla decisione è frutto di un accordo stabilito con il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, e l’assessore delle Attività produttive, Lello Panu. L’amministrazione si è impegnata a individuare ulteriori spazi da destinare alla sosta a pagamento e da affidare alla gestione di Saba Italia, consentendo ai pubblici esercizi un notevole risparmio, dato che il costo annuo del suolo pubblico passerà da 6mila a mille euro.

«È un primo segnale di attenzione che abbiamo voluto rivolgere al sistema produttivo», spiega l’assessore Panu prima di annunciare che «il regolamento sull’occupazione del suolo pubblico necessità comunque di una complessiva modifica» e che «intendiamo realizzarla insieme agli operatori e solo dopo esserci confrontati con loro». Un confronto che riguarderà il sistema economico nel suo complesso, per discutere insieme dei problemi, delle aspettative e delle idee degli operatori, ma anche delle iniziative e dei progetti attraverso cui l’amministrazione comunale intende facilitare l’avvio di una nuova fase di rilancio per l’economia locale. «Il primo appuntamento è già fissato per l’inizio di settembre – annuncia ancora Panu – sarà quella l’occasione per stabilire un patto per la crescita e concordare metodo e ambiti di confronto»