Costa Smeralda, parte il rally storico

PORTO CERVO – Si sono da poco concluse le operazioni di verifica del 2° Rally Storico Costa Smeralda che vedrà al via dal Molo Vecchio di Porto Cervo, sessantasei equipaggi così suddvisi: trentatrè nel rally compresi i dieci in lizza per il Trofeo A112 Abarth, cinque nella regolarità sport e ventotto in quella a media.

Tra i partecipanti, equamente divisi tra rallysti e regolaristi, spiccano nella prima categoria, i nomi dei primi due classificati lo scorso anno: Agostino Iccolti con Giulia Zanchetta su Porsche 911 RSR e Giorgio Costenaro il quale, oltre ad aver scelto la Ford Sierra Cosworth 4×4, ha anche un diverso navigatore rispetto al 2018, visto che ci sarà Giuseppe Ferrarelli sul sedile di destra.

Entrambi, per tentare di bissare i risultati della prima edizione del Costa Smeralda Storico, dovranno fare sicuramente i conti con Giambattista Conti e Marco Demontis che quest’anno si affidano ad una performante Lancia Delta Integrale, e sicuramente nella bagarre per la vittoria entreranno anche Tiziano e Francesca Nerobutto con l’Opel Ascona 400; ma attenzione anche a due grandi esperti quali Bruno Bentivogli e Brunero Guarducci: il primo su Ford Sierra Cosworth con Salvatore Musselli, il secondo affiancato da Federico Riterini sulla BMW M3. Da tener d’occhio anche i respondi cronometrici di Matteo Luise con la Fiat Ritmo 130 TC che dividerà con Flavio Zanella e sicuramente emozionati sul palco della partenza, saranno i locali Pietro Pes di San Vittorio ed Alessandro Cossu al debutto in un rally con l’impegnativa Opel Kadett GSI. Tra le scuderie, la parte del leone la fa il Team Bassano che schiera un gran numero di equipaggi provenienti dalle diverse regioni d’Italia e si candida per la vittoria nella speciale classifica.

Tutta da seguire anche la sfida che chiuderà il Trofeo A112 Abarth che porta per la prima volta al Costa Smeralda le piccole Autobianchi della Serie organizzata dal Team Bassano, le quali ritroveranno un buon numero di esemplari che corsero il Trofeo sugli sterrati, nel periodo 1978 – 1984 e che si cimenteranno nella gara di regolarità a media, quest’ultima decisiva per l’assegnazione del Campionato Italiano di specialità; domani sera, infatti, si conosceerà chi tra Maurizio Vellano e Giovanni Molina su Audi 80 Quattro e Marco Gandino con Danilo Scarcella su Saab 96, potrà fregiarsi del titolo di Campione 2019.

Tra i tanti nomi, infine, spiccano anche quelli di Maurizio Verini già vincitore della prima edizione del 1978 su Fiat 131 Abarth, che sarà in gara con una Fiat Ritmo 130 Tc nella regolarità, e quello di Mauro Pregliasco il quale, invece, avrà il ruolo di apripista “0” nel rally.

Nella foto il Rally Costasmeralda

S.I.

Trofeo A112 Abarth, sfida al Costa Smeralda

PORTO CERVO –  Ultima sfida stagionale per il Trofeo A112 Abarth Yokohama che fa debuttare nella Serie, un rally dal nome altisonante e già teatro di epiche battaglie a cavallo tra gli anni ’70 e ’80: il Costa Smeralda. Nella gara che si svolgerà venerdì 18 e sabato 19 sugli asfalti della Gallura, saranno dieci gli equipaggi a sfidarsi; un numero più che soddisfacente considerando l’impegnativa trasferta, oltre al fatto che il titolo è stato già assegnato, ma restano comunque da designare le altre posizioni del podio e le classifiche speciali.

Ad aprire le partenze saranno proprio i freschi vincitori Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni, i quali affronteranno la gara per onorare il titolo e cercare di aumentare il già ricco palmarès di vittorie parziali. Per Giacomo Domenighini, il “Costa” sarà gara decisiva per salire sul podio assoluto e dovrà approfittare al meglio delle assenze di Cazzaro e Fiora; al suo fianco, Vincenzo Torricelli. Presenti anche Giancarlo Nardi e Paola Costa e si rivedranno al via anche Matteo Armellini con Marco Comunello alle note. In cerca di gloria anche i due equipaggi sardi, con il debuttante Gabriele Ruzittu in coppia con Paola Pirina, e Nicolino Catgiu con Matteo Grosso a dar loro manforte nella sfida di casa.

Il gruppo ritrova poi Marco Gentile che sarà affiancato da Genny Maddalozzo e Giuseppe Cazziolato con Giancarlo Nolfi alle note; dalla Valle d’Aosta, oltre a Domenighini, arrivano Denis Letey ed Erik Robbin e, con l’unico esemplare “di serie”, chiudono il gruppo Maurizio Ribaldone e Guido Zanone. Il programma prevede le verifiche nella mattinata di venerdì presso il Molo Vecchio di Porto Cervo, da dove scatterà nel pomeriggio la prima tappa con tre prove speciali; le restanti sei, al sabato con l’arrivo previsto a partire dalle 18.

Nella foto uno degli equipaggi

S.I.

Sanità: Ozieri e Alghero da separare |video

ALGHERO – Ieri tappa ad Alghero e Ozieri da parte della Commissione Regionale della Sanità guidata dal presidente Gallus. Dell’organismo fanno parte anche i consiglieri regionali Antonello Peru, Gianfranco Ganau e Nico Mundula. I commissari hanno visitato prima l’ospedale Antonio Segni del comune logudorese, dopo di che, insieme al Sindaco Conoci ai rappresentanti della Giunta e Consiglio, hanno verificato la condizione del Civile e Marino.

Una verifica che, come già avvenuto negli ultimi 15 anni, ha palesato le arcinote criticità: personale, strumentazione e spazi. Niente di nuovo, dunque. Quello che si attende, oramai da secoli, è l’attesa creazione di una nuova struttura o di un ampliamento del presidio di via Don Minzoni. Nel frattempo, come detto, restano sul tavolo le solite urgenze a cui se ne aggiungono di nuove come quella emersa in questi giorni del grave stop alle sale operatorie del Marino. Problema che sarà risolto con l’arrivo di nuovi anestesisti.

Passaggio non sufficiente per dare una svolta alla Sanità algherese che attende scelte importanti, da tempo. Intanto arriva da Ozieri un’indicazione ufficiale, cosa che dalla Riviera del Corallo era solo “chiacchierata, ovvero non legare più Alghero al loro Comune. “Sono due realtà distanti e distinte che vanno gestite in maniera diversa”, ha commentato il presidente della Commissione Gallus che abbiamo intervistato come Algheronews.

Nella foto l’intera Commissione e Sindaco. Nel video il presidente Gallus

S.I.

Aias e Turchia, stop al Consiglio Regionale

CAGLIARI – La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il presidente ha sospeso la seduta riconvocando l’Assemblea per le 15.00. Alla ripresa dei lavori il Consiglio, sull’ordine dei lavori, il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha sollecitato il rispetto degli orari dell’Aula, criticando i ripetuti rinvii della seduta odierna. Cocco ha chiesto poi l’inversione dell’ordine del giorno assegnando priorità alla risoluzione della commissione speciale sull’Aias, in considerazione del fatto che i dipendenti attendono ancora di ricevere ben 11 mensilità arretrate.

Il consigliere dei Progressisti Laura Orrù, sempre sull’ordine dei lavori, ha chiesto una presa di posizione del Consiglio sulla recente offensiva lanciata dalla Turchia contro il popolo curdo al fine di evitare una tragedia annunciata, mentre già ora le operazioni militari hanno causato molte vittime. La Sardegna, ha sostenuto, deve intervenire anche per evitare la destabilizzazione di una parte importante della vicina area mediterranea.

Il presidente ha richiamato il consigliere al rispetto del regolamento, ricordando che l’argomento può essere portato all’attenzione dell’Aula con altre modalità. Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha chiesto la convocazione della conferenza dei capigruppo, anche alla luce della richiesta formulata in precedenza dal capogruppo di Leu Daniele Cocco. Il presidente, accogliendo la richiesta, ha sospeso la seduta per 10 minuti.

Alla ripresa dei lavori, il presidente ha comunicato che, sulla base delle decisioni della conferenza dei capigruppo, il Consiglio sarà riconvocato per giovedì prossimo alle 10.00 con all’ordine del giorno, come primo punto, la risoluzione sull’Aias e a seguire l’esame del dl n.51 sugli enti locali. Il presidente ha poi convocato i capigruppo nella sala della commissione Bilancio per un incontro con una delegazione di lavoratori Aias.

Nella foto il Consiglio Regionale

S.I.

Marino: scelte miopi, ora urge rilancio

ALGHERO – “L’Ospedale Marino di Alghero deve tornare ad essere un riferimento sanitario d’eccellenza. Condividiamo e sosteniamo il lavoro del Sindaco di Alghero Mario Conoci che sta intervenendo presso la Direzione dell’Ats Sardegna e presso l’Assessorato Regionale alla Sanità della Regione per il ripristino dell’operatività delle sale operatorie, senza creare inutili allarmismi, ma puntando ad ottenere il risultato da tutti auspicato, scegliendo la concretezza.

Riteniamo che il Marino debba uscire dalla situazione di difficoltà in cui si trova, non certamente a causa di scelte recenti.  Eppure si tratta della stessa struttura ospedaliera che non più tardi di nove anni fa garantiva eccellenti livelli di assistenza a fronte di richieste che pervenivano anche da altre località della Sardegna, per via della rinomata professionalità ed esperienza che ha sempre caratterizzato il nosocomio algherese. Nel tempo, infatti, l’Ospedale Marino di Alghero era riuscito a diventare un riferimento sanitario d’eccellenza per tutto il territorio regionale.

Oggi il Marino pare essere solo un lontano ricordo di quell’eccellenza. Le scelte politiche miopi volutamente errate operate dalla precedente amministrazione regionale, nel silenzio locale, per depotenziare la sanità algherese, hanno dato i loro “amari frutti” le cui vittime sono purtroppo gli algheresi.

Senza trascurare che il dirottamento dei pazienti di Alghero presso Sassari ed Ozieri contribuirà ad accrescere la forte pressione che le due strutture sanitarie già sopportano, a probabile discapito del diritto alla salute delle persone. Siamo convinti che il Marino debba essere rilanciato, cominciando dal colmare le carenze e proseguendo con un percorso di riaffermazione dei livelli per il cui raggiungimento serve un sostegno forte della nostra comunità”.

I capigruppo

Nunzio Camerada, Christian Mulas, Alberto Bamonti, Nina Ansini, Maurizio Pirisi, Monica Pulina e Roberto Trova

Turismo Crocieristico, si punta sul “multiscalo”

CAGLIARI – “ Occorrono scelte coraggiose e forti con un deciso cambio di passo per far sì che il turismo crocieristico possa incrementare i flussi. E questo si può fare solo attuando il sistema del multiscalo”. Ne è convinto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa che, nel corso della presentazione dell’Italian Cruise Day, in programma a Cagliari il prossimo 18 ottobre, ha lanciato la proposta agli esperti che prenderanno parte all’annuale forum di riferimento in Italia del comparto croceristico. 

“ Un evento – ha detto l’assessore Chessa – che serve anche a fare delle riflessioni per il futuro,  per rafforzare i rapporti commerciali e vedere come il traffico crocieristico possa essere incrementato”. I numeri sono importanti. Quasi 500 mila passeggeri sbarcati in Sardegna nel 2019 di cui 297 mila solo a Cagliari. “Negli ultimi anni i croceristi hanno dato una grossa mano d’aiuto anche di conoscenza della nostra Isola.  Poi c’è l’aspetto dell’accoglienza che a me preme di più perché l’accoglienza è promozione dell’immagine della Sardegna. Mi interessa il futuro e sono convinto che l’esperienza del multiscalo sia vincente. Noi dobbiamo puntare su questo. Come Regione – ha detto ancora l’assessore Chessa – chiederemo agli esperti del settore di fare uno sforzo, facendo giustamente la nostra parte. Io sono convinto che tutte le persone che vengono in Sardegna, conosciuta per il bellissimo mare, insistano sul turismo balneare. Per questo è necessario cominciare a cambiare passo. Non può essere che un Isola come la nostra, possa vivere quattro mesi all’anno e non dodici. Dobbiamo cominciare a costruire dei percorsi all’interno della Sardegna pieno di tradizioni, storia, enograstronomia, artigianato e archeologia.”

Il motivo è semplice quanto efficace. Al crocerista che scende a Cagliari offriamo dei pacchetti turistici variegati, dei veri e propri circuiti turistici dell’interno. Prepariamo dei percorsi e aumentiamo l’offerta in modo che ai croceristi sia data la possibilità di andare per uno o due giorni nell’entroterra per poi farli reimbarcare magari in un altro porto del nord Sardegna. Questo è il doppio scalo. Per noi è un fatto importante e sono convinto che sia un’idea vincente. Dobbiamo solo cercare di perfezionarla. Andare oltre il Porto, guardare verso l’entroterra e puntare sui grandi eventi.

“Finanzierò quelli da metà ottobre a metà maggio – ha sottolineato Chessa –  i cosiddetti mesi di spalla dove la Sardegna ha qualche problema. Sono i mesi critici per il turismo dove c’é un forte calo delle presenze perché il mare si vende da solo per quattro mesi all’anno. I croceristi sono una grande risorsa e non possiamo perderli. Se uniamo le forze e facciamo sistema, i risultati arrivano. Diamo servizi, ma per farlo bisogna anche ampliare le infrastrutture, dai porti agli scali aerei, dalla rete viaria alle piccole strade interne dove manca la segnaletica stradale turistica. Tutte situazioni critiche che ben conosciamo e che vogliamo assolutamente cancellare.

Nella foto l’assessore Chessa

S.I.

Aeroporto, strade al buio e segnaletica carente

ALGHERO – Nonostante promesse, dichiarazioni, interviste, comunicati e tante parole, parole e parole ad oggi la strada che collega all’Aeroporto Riviera del Corallo è ancora priva di adeguata segnaletica e soprattutto di illuminazione. Sia per chi arriva da Fertilia o da Alghero oppure anche dai centri limitrofi tramite strada “4 Corsie”, che ancora si interrompe proprio nell’approssimarsi dello scalo, sono assenti delle indicazioni (magari anche di fattura moderna e accattivante) che vadano oltre il semplice cartello stradale e soprattutto, come detto, non è tutto al buio.

Forse non esiste Aeroporto al mondo, almeno nell’area civilizzata, dove le strade che conducono ad una simile infrastruttura sia totalmente prive di illuminazione. Quando si esce dallo scalo del Nord-Ovest Sardegna pare essere proiettati dentro un romanzo di Stephen King. A parte tale evidente esagerazione che, però, può anche rendere bene l’idea, è assurdo che ancora ad oggi, dopo che il problema è sui “tavoli della politica” da almeno 20 anni, non si riesca ad attivare e definire la progettualità utile per rendere meno indecoroso e problematico l’accesso e uscita dall’Aeroporto.

La strada, bitumata dopo innumerevoli segnalazioni, è provinciale, dunque tale intervento è in capo a Palazzo Sciuti, ma se ovviamente si tratta di un intervento utile a tutti i Comuni del Nord-Ovest Sardegna a partire ovviamente da Alghero. Parlare di turismo è, spesso, facile, realizzare anche servizi basici, altrettanto spesso, pare utopico.

Nella foto l’accesso all’aeroporto. Le strade pubbliche sono tutte al buio

S.I.

Anno prossimo si vota per le Province

CAGLIARI – La commissione Autonomia, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega), ha approvato, ieri sera, a maggioranza il Disegno di legge n. 51 “Disposizioni in materia di enti locali”. La Commissione ha nominato relatori per l’Aula il presidente Saiu per i gruppi di maggioranza e Roberto Deriu (Pd) per quelli di minoranza. Il testo è stato inserito, oggi, come primo punto all’ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale del 10 ottobre.

“E’ un provvedimento che definisce un regime provvisorio di pochi mesi per arrivare finalmente al riconoscimento di un principio democratico: le Province saranno governate da amministratori scelti dal popolo”. Lo ha affermato il presidente della commissione Autonomia, Pierluigi Saiu. “Un principio per noi irrinunciabile che troverà applicazione con le elezioni a suffragio universale,  previste dal disegno di legge entro la prossima primavera. Fino ad allora la situazione transitoria sarà gestita da amministratori straordinari. Con questo provvedimento – ha continuato Saiu – viene riconosciuto il primo punto del nostro modello di governo del territorio, che riconosce un principio democratico elementare, negato dalle leggi nazionali e regionali della sinistra: che siano i cittadini a scegliere da chi essere amministrati. Su questo punto non arretreremo di un passo, né abbiamo paura di sfidare il Governo nazionale se provasse a impedire che il governo dei nostri territori sia scelto dai cittadini. Sono molto soddisfatto del lavoro fatto dalla Commissione, – ha concluso Saiu – che consentirà al Disegno di Legge di essere esaminato dall’Aula nella seduta del 10 ottobre”.

Critico Roberto Deriu (Pd), relatore dei gruppi di minoranza. “Il Disegno di Legge della Giunta regionale in oggetto è stato presentato affermando che ”la Giunta regionale ritiene fondamentale avviare un processo di riforma che porti ad un testo unico degli enti locali della Sardegna”, ha affermato Deriu, “Ci si sarebbe pertanto aspettati di seguito, il disvelarsi della complessa trama del profondo disegno istituzionale annunciato dalla Giunta regionale nelle premesse e prefigurato nella critica all’insufficiente e velleitaria opera del legislatore statale. Invece, in un solo capoverso, tanto tuonare non ha prodotto che la sbrigativa ed asciutta comunicazione che recita: ”si prevede pertanto la nuova nomina degli Amministratori Straordinari”. In particolare, Deriu ha evidenziato che si tratta di una proposta di legge di basso profilo in cui di riforme non si parla affatto e che contiene “una probabile causa di impugnazione da parte del governo”, dovuta all’inserimento “dell’ennesimo, antidemocratico, illegittimo, immorale, immotivato, tracotante rinvio della definizione democratica degli organi di un ente territoriale previsto dalla Costituzione, e assolutamente necessario alla vita civile come le province”.

Nella foto Palazzo Sciuti

S.I.

Festa dei Nonni, centenaria dal Sindaco

ALGHERO – Ieri la festa dei Nonni, la giornata dedicata a valorizzare il ruolo fondamentale che gli anziani svolgono nelle famiglie e nella nostra società. Il Sindaco Mario Conoci ha voluto celebrare questa ricorrenza in forma ufficiale, attribuendo al momento il significato più importante, abbracciando la signora Maria Sechi, 104 anni, che ha preso parte alla festa organizzata poco prima nella scuola elementare Sacro Cuore. Insieme ai familiari è stata ricevuta a Porta Terra dal Sindaco con il quale si è intrattenuta raccontando aneddoti della sua gioventù trascorsa nel centro storico di Alghero, dove è cresciuta. All’incontro ha partecipato l’Assessore alle attività produttive Giorgia Vaccaro.

Nella foto Il Sindaco con alcune nonne tra cui la centenaria Maria Sechi

S.I.

Ospedali, aggressioni personale: appelli

SASSARI – Due appelli, uno alle autorità, un altro alla cittadinanza perché si isolino i violenti e si ponga fine alle aggressione degli operatori sanitari in ospedale. A farli è la direzione strategica dell’Aou di Sassari all’indomani dell’ennesima aggressione subita da un medico in reparto.

Questa volta l’episodio si è verificato nel reparto di Medicina dell’ospedale civile Santissima Annunziata. Un uomo, che già in precedenti ricoveri avrebbe aggredito i medici dei reparti nei quali era stato ricoverato, la mattinata scorsa si è scagliato contro il dirigente medico in servizio. Alla base dell’aggressione ci sarebbe la pretesa del paziente di rimanere ricoverato nel reparto. Infatti, il medico – si racconta nella relazione presentata alla direzione sanitaria – avrebbe comunicato al paziente le dimissioni nella giornata. Una decisione che, evidentemente, non sarebbe stata gradita dall’uomo che si è scagliato contro il medico, colpendolo con pugni sul viso e alla testa.

Il medico ha dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso che gli ha assegnato alcuni giorni per infortunio sul lavoro. Il medico – è riportato nella relazione – avrebbe anche cercato di avvisare il posto di polizia al pronto soccorso che, però, alle 14 era già chiuso. Ha quindi presentato denuncia in questura.

«Stigmatizziamo quanto avvenuto e siamo vicini al nostro medico – affermano i direttori aziendali –. È l’ennesimo atto di aggressione contro chi, operatore sanitario, con abnegazione e tra molte difficoltà, cerca di dare ai cittadini il miglior servizio. Sono atti non più tollerabili. Per questo motivo ci appelliamo alla coscienza civica dei cittadini, perché si isolino i violenti, e rivolgiamo un ulteriore appello alle autorità perché attraverso un tavolo di lavoro sia possibile concertare un’azione comune per arginare questi episodi. Nei prossimi giorni presenteremo una formale richiesta al Prefetto di Sassari per un incontro» .L’episodio si aggiunge alle 15 aggressioni verbali e 5 fisiche che sono state registrate al pronto soccorso da luglio scorso

Nella foto l’ospedale di Sassari

S.I.