“Pd nemico della Zona Franca”

CAGLIARI – “Per smentire le bufale del segretario del Partito Democratico è sufficiente ricordare che l’istanza per il riconoscimento della zona franca, già promossa nel Febbraio del 2013, è stata reiterata con nota n. 9015 dell’11 Dicembre 2013, ma allora il presidente del Consiglio si chiamava Enrico Letta. Nei quattro anni successivi hanno governato Renzi e Gentiloni a Roma e Pigliaru in Sardegna. Le fake news del segretario Cucca e i fatti confermano che il PD è un nemico giurato della zona franca e la seconda che sono dei professionisti della mistificazione. E’ grave e triste – ha concluso Ugo Cappellacci, coordinatore di Forza Italia – che tentino di rifilare questa disinformazione ai sardi”.

Nella foto un incontro di Forza Italia

S.I.

La Maddalena, arresto per droga

LA MADDALENA – Nel corso della serata di ieri, sempre nel corso di un controllo effettuato da una pattuglia, i Carabinieri della Stazione di La Maddalena hanno arrestato D. A., cameriere 40enne incensurato residente a La Maddalena, responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari sono arrivati a lui grazie alle segnalazioni di alcuni maddalenini che si erano lamentati del continuo via vai di giovani a qualsiasi ora e che avevano manifestato dei sospetti su alcune persone.

Giunti presso l’abitazione, D.A. si è dimostrato subito collaborativo ed ha consentito di rinvenire circa 100 grammi di marijuana nascosta dentro un armadietto della cucina. Successivamente è stato necessario recarsi presso un’altra abitazione in uso allo stesso e in casa, sempre in cucina e sempre nascosta all’interno di un pensile, è stato trovato altro stupefacente, oltre a materiale vario per il confezionamento, un bilancino di precisione e due coltelli, tutto sottoposto a sequestro.

Al termine della perquisizione D. A. è stato dichiarato in arresto e accompagnato in caserma. L’Autorità Giudiziaria ha disposto che venisse accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa della direttissima che si è tenuta nella mattinata odierna presso il Tribunale di Tempio Pausania. Nel corso del rito breve, D. A. ha patteggiato una pena di 4 mesi di reclusione ed ha ottenuto la sospensione condizionale della pena.

Nella foto il materiale recuperato dai Carabinieri

S.I.

5milioni per i Consorzi di Bonifica

CAGLIARI – Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha approvato nei giorni scorsi la delibera che suddivide per i 9 Consorzi di Bonifica sardi 5milioni di euro destinati a coprire i costi di funzionamento dell’annualità 2017, ma anche quelli delle pregresse annualità. Tali fondi si aggiungo ai 2milioni già stanziati per il Consorzio di Bonifica dell’Oristanese con le stesse finalità di spesa.

Ripartizione delle risorse. I 5milioni sono così ripartiti: 850mila al Consorzio di Bonifica della Nurra, 200mila a quello dell’Ogliastra, 300mila a Sardegna Centrale, 400mila per Nord Sardegna e 100mila a quello del Cixerri. Altri 550mila vanno al Basso Sulcis, 1milione e 80mila all’Oristanese, 350mila alla Gallura e 1milione 170mila al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale.

L’assessore. “Abbiamo deciso di intervenire con tali risorse – ha spiegato Caria – tenendo conto anche della difficile situazione climatica dovuta alla siccità di quest’ultimo triennio che ha portato a durissime restrizioni idriche e a un aumento delle spese gestionali. Con una situazione simile abbiamo quindi fatto in modo di non gravare sulle spalle dei consorziati mettendo a correre risorse importanti che non facessero aumentare le loro spese”.

Nella foto il Consiglio Regionale

S.I.

Tirrenia, Giunta Pigliaru intervenga

CAGLIARI – “Non è vero che la Giunta non può fare nulla sulla continuità marittima, forse non vuole”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta le dichiarazioni alla stampa sarda del presidente Pigliaru. “Dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 230 del 2013, ottenuta grazie ad un ricorso della Giunta regionale di centro-destra, la Regione non solo può ma deve essere coinvolta nelle scelte relative ai collegamenti marittimi.

“Pigliaru non può tentare di prendere in giro i sardi in maniera così sfacciata e fingere di non saperlo, visto che il 7 Agosto del 2014 la Regione ha firmato l’intesa che dava via libera a delle modifiche della convenzione che hanno determinato vantaggi solo per la compagnia di navigazione. Tutti ricorderanno la propaganda del centro-sinistra sul cambio di sede di Tirrenia, del tutto inutile, e tutti hanno presente che i prezzi sono ben diversi da quelli annunciati dal duo Renzi-Onorato, con tanto di ringraziamento a Pigliaru, dal palco della Leopolda 2015″.

“Ricordiamo anche che ormai da due anni è scaduto il primo triennio, trascorso il quale è prevista la revisione della convenzione: perché Governo e Giunta, nonostante le nostre interrogazioni, si guardano bene da effettuare questo passaggio? Spieghi anche questo il presidente che, senza arrossire per l’imbarazzo, in occasione del G7 dei trasporti ciarlava senza arrossire proprio dal ponte di una nave Tirrenia. A questo punto – ha concluso Cappellacci-, chiarito che la Giunta può intervenire, vorremmo sapere se vuole intervenire. E’ una questione di volontà e di coraggio, ma evidentemente mancano l’una e l’altro”.

Nella foto una delle navi Tirrenia

S.I.

Agnello, crollo prezzo: batosta

CAGLIARI – “Un anno nero, da dimenticare, che si chiude male così come è iniziato sul versante della riduzione dei prezzi dei prodotti ovicaprini: dal latte alle carni, passando per la lana”. Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, nel commentare l’allarme lanciato da Coldiretti Sardegna sul crollo del prezzo delle carni d’agnello che dopo Natale sono scese sotto i tre euro al chilo, addirittura intorno ai 2,8 euro.

“Come Assessorato – ha proseguito Caria – siamo pronti ad aiutare di più il Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna IGP, così che migliori il suo operato e il suo ruolo di tutela sul mercato delle nostre produzioni locali. Riuscire a difendere la tipicità e la qualità delle carni nate e allevate in Sardegna è fondamentale nelle dinamiche di posizionamento sulle piazze di vendita. Ribadisco quindi al presidente del Consorzio di tutela e presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu, tutta la disponibilità che può competere all’istituzione che rappresento per fare in modo che a pagare il prezzo più pesante non siano più e solo i produttori primari: i pastori”.

S.I.

Elisoccorso, rinvii e polemiche

CAGLIARI – La convenzione coi Vigili del Fuoco per il servizio di elisoccorso sarà prorogata prima della scadenza. Cosi dall’ufficio stampa della Regione, che fa sapere che “sono state avviate da settimane tutte le procedure da parte dell’Assessorato della Sanità, che autorizza l’Ats a siglare l’accordo per la copertura del servizio fino al 30 giugno prossimo e con le stesse modalità operative e la stessa forma di contributo per le spese di gestione del servizio espletato nell’anno 2017. La comunicazione inviata all’Ats lo scorso 20 dicembre è stata contestualmente mandata alla Direzione generale dei Vigili del Fuoco della Sardegna”.

Ugo Cappellacci. “Annuncio dopo annuncio, l’estate del 2017 per Arru è diventata quella del 2018 e molto probabilmente si andrà anche oltre”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta la proroga fino al 30 Giugno del 2018 della convenzione tra la Regione e i Vigili del Fuoco in attesa della partenza del nuovo servizio di elisoccorso. “Quindi – domanda l’esponente azzurro- aspettiamo il 1 Luglio, possiamo aspettare che l’assessore stappi lo spumante per quella data o sei mesi diventeranno un altro anno? Prima hanno parlato di inaugurazione entro l’estate del 2017, poi “in estate”, poi hanno propinato un “si parte a settembre” all’opinione pubblica e hanno salutato la nomina del direttore dell’AREUS Lenzotti con un trionfale “elisoccorso entro l’anno”.

“Il risultato è che l’annuncio è stato tradito ancora una volta e che della materia non si occuperà neppure il direttore dell’AREUS ma il ‘viceré’ Moirano. E i sei mesi di attesa dichiarati dall’asso del volo Arru sono destinati sicuramente ad aumentare. Tutto questo accade perché hanno chiuso in un cassetto il piano elaborato da noi per adottarne un altro che costa di più per coprire meno territori, scelto non si sa in base a quali indicazioni scientifiche se non quelle dell’assessore ‘trasvolatore’. Per ora – ha concluso Cappellacci- volano solo gli aerei di carta dei comunicati stampa e il nuovo elisoccorso resta al palo”.

Nella foto il servizio di Elisoccorso

S.I.

Agnello sardo, crolla il prezzo

CAGLIARI – Crolla il prezzo dell’agnello. Dopo una lieve ripresa culminata con un 4,70 centesimi al kg a peso vivo pagato al pastore, intorno al 15 dicembre, il prezzo è improvvisamente crollato a 3 euro prima di Natale e sta continuando a scendere fino ai 2.80 euro/kg di ieri. Un ulteriore colpo per l’economia pastorale al termine di un anno che ci conferma fino all’ultimo giorno pessimo, tra i peggiori mai vissuti in campagna.

Una stagione da archiviare quanto prima con il prezzo del latte ai minimi storici (50 – 60 centesimi al litro), nevicata straordinaria a gennaio, siccità lunghissima e pesantissima (oltre ai premi comunitari perennemente in ritardo). La vendita degli agnelli rappresenta per i pastori la prima entrata della nuova annata agraria che arriva dopo l’estate e l’autunno quanto le pecore sono in asciutta e quindi per l’azienda ci sono solo delle spese per il sostentamento del bestiame e la preparazione della nuova annata. Ed era particolarmente attesa quest’anno visto il lievitare dei costi di gestione per l’assenza di pascoli dalla primavera (che si protrae fino ad oggi perché la ripresa delle piogge dopo mesi è coincisa con le gelate) che ha costretto i pastori a sostituire l’erba con mangime e fieno pagato a peso d’oro a causa della penuria.

“Un bel regalo di fine anno per i pastori stremati da una stagione in cui al crollo del prezzo del latte, che abbiamo più volte denunciato – commenta il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – si sono aggiunte diverse calamità naturali che hanno dimezzato le entrate e più che raddoppiato i costi di gestione. Anche le pecore stanno cominciando l’annata non in ottime condizioni, perché sono venuti a mancare i pascoli ed i pastori con le tasche vuote non hanno potuto surrogare adeguatamente con mangimi e foraggio. Per questo, oltre alla produzione di meno latte, come abbiamo evidenziato nei giorni scorsi (nelle prime due settimane di dicembre calato del 20% rispetto allo stesso periodo del 2016) anche gli agnelli sono più piccoli e necessitano di più tempo per crescere”.

“Dopo i prezzi bassissimi dello scorso anno quest’anno il costo dell’agnello sembrava in ripresa – spiega il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – ed invece è arrivato l’improvviso crollo, di ben 1,70 euro in pochi giorni: dai 4,70 euro/Kg a 3 euro prima di Natale. E con la ripresa delle macellazioni dopo Natale sta continuando anche a scendere, siamo a 2,80 euro. Un crollo difficile da capire e interpretare che merita di essere analizzato in modo trasparente e con dati alla mano. Serve un accordo di filiera partendo dal presupposto che senza i pastori verranno a mancare anche i macelli”.

“Cosa succede – si chiede Coldiretti Sardegna – nel mercato nazionale? Ci sono delle speculazioni come per il latte? Stanno arrivando agnelli dall’est europeo che stanno surrogano i sardi?”. L’appello di Coldiretti Sardegna è duplice. Ai macellatori innanzitutto: “è fondamentale il loro impegno per la tutela e la valorizzazione di una della nostre migliori eccellenze, un simbolo dell’agroalimentare sardo che ci contraddistingue. Chiediamo – dicono – che mettano in campo tutto l’impegno e gli strumenti per non svalutarlo ma anzi difendere l’agnello sardo che si fregia del marchio Igp”. E ai consumatori: “è importante l’impegno ed il contributo di tutti, dal campo alla tavola. L’invito è al consumo di agnello sardo e non solo a Natale, stando sempre attenti all’etichetta (quello sardo riposta la dicitura Igp di Sardegna). In questo modo non solo si aiutano i pastori sardi ma anche il nostro territorio oltre che la propria salute essendo un prodotto che si nutre (come da disciplinare) dal solo latte materno, di pecore allevate al pascolo”.

Nella foto agnello cotto

S.I.

Olmedo, Consiglio per debiti

OLMEDO – Il Consiglio comunale di Olmedo è convocato per il giorno 29 dicembre alle ore 15.30 in seduta straordinaria e urgente per il riconoscimento di nuovi debiti fuori bilancio per un importo di oltre 63.000 euro, di cui: € 5.528,00 per un decreto ingiuntivo emesso su ricorso del comune di Tergu per il mancato pagamento di fatture per il conferimento di rifiuti relativi al 2013.

€ 25.082,61 in forza della sentenza esecutiva n. 1630/2016 resa dal Tribunale di Sassari che ha condannato il Comune di Olmedo, rimasto contumace, al pagamento di danni causati da un allagamento. € 32.657,89 per il mancato pagamento di fatture di somme dovute al Comune di Sassari per il conferimento di rifiuti nelle annualità 2013/2014. Pertanto, a solo 18 mesi dall’inizio del mandato, l’amministrazione guidata dal Sindaco Toni Faedda ha dovuto far fronte al pagamento di oltre 150.000,00 euro per debiti fuori bilancio e spese legali. Spese impreviste, che non solo rendono ancor più grave la già precaria situazione economico-finanziaria dell’Ente, ma soprattutto sottraggono risorse essenziali per garantire i servizi primari ai cittadini.

Malgrado la scarsità di fondi, nel corso del 2017, l’amministrazione comunale ha profuso il massimo impegno per il miglioramento del decoro e della pulizia del paese; per la riqualificazione e la messa in sicurezza delle aree giochi e degli impianti sportivi, anche in collaborazione con ditte e associazioni locali quali la Simec e il G.S.D. Olmedo basket. La particolare attenzione per le famiglie e i minori si è manifestata anche nel servizio di mensa per le scuole in cui, nonostante l’incremento del prezzo dei pasti, l’amministrazione ha mantenuto invariato anche per l’anno scolastico 2017/18 il costo a carico degli utenti.

Nella foto la presentazione della lista del sindaco Faedda

S.I.

Aree di crisi, proroga della mobilità

CAGLIARI – La Giunta regionale, su proposta dell’assessora del Lavoro, Virginia Mura, ha approvato le linee di indirizzo per definire il Progetto di Politiche attive del lavoro nelle Aree di crisi industriale complessa di Portovesme e Porto Torres che consentirà ai lavoratori, beneficiari al 1 gennaio 2017 di un trattamento di mobilità ordinaria o in deroga, di ottenere un’ulteriore proroga fino al 30 giugno del 2018. “Stiamo dando piena attuazione alle disposizioni normative nazionali e ai decreti ministeriali rivolti alle aree di crisi complessa. Si tratta di un sollievo parziale in alcuni territori particolarmente colpiti dalla pesante crisi industriale e dalla conseguente emergenza occupazionale”, è il commento dell’assessora Mura. Le risorse finanziarie assegnate alla Sardegna dal Ministero del Lavoro sono complessivamente 12 milioni e 735 mila euro, di cui 1 milione e 363 mila già impegnati per la proroga di 12 mesi della cassa integrazione straordinaria per le società che si trovano nelle aree di Portovesme.

I restanti 11 milioni saranno destinati per le autorizzazioni delle mobilità in deroga. Come da accordo siglato con i sindacati lo scorso 8 novembre, sono interessati dal provvedimento 970 lavoratori (630 provenienti dall’area di Portovesme, il resto dall’area di Porto Torres). L’elenco dei nominativi dei lavoratori sarà ora validato dal competente servizio della Direzione generale dell’Assessorato e poi trasmesso al Ministero del Lavoro. Successivamente si provvederà ad autorizzare la spesa delle risorse e la gestione dei provvedimenti di trattamento della mobilità. La Giunta, con due precedenti delibere, ha già approvato le linee di indirizzo per definire il Progetto di Politiche di Flexicurity nelle aree di Portovesme e Porto Torres. La delibera approvata oggi dà mandato all’ASPAL perché integri l’elenco dei lavoratori. La stessa ASPAL, individuato come soggetto attuatore, dovrà erogare le misure di politica attiva nei confronti dell’ulteriore contingente di lavoratori in questione. Tra questi sono ricompresi tutti i lavoratori di Portovesme che gravitano nel ciclo dell’alluminio, settore che sta per ripartire grazie all’accordo tra Regione, MISE e Invitalia per il rilancio degli impianti Alcoa, la cui cessione al nuovo investitore sarà definita, come annunciato venerdì scorso dal Ministro Calenda, il prossimo 15 febbraio.

“L’ulteriore proroga ai lavoratori in mobilità è condizionata all’erogazione di misure di politica attiva individuate in un apposito piano regionale. Si tratta – precisa l’assessora Mura – di un Progetto che non rappresenta una soluzione alternativa al rilancio delle aziende coinvolte, che la Regione pone come questione prioritaria, ma è funzionale al riavvio delle produzioni e all’accesso alle opportunità occupazionali che deriveranno dal Piano Sulcis e dalle altre azioni previste per l’area di Porto Torres. L’avvio delle misure di politica attiva avverrà contestualmente alla fruizione dell’ammortizzatore sociale. Infatti, sono già stati definiti gli ulteriori passaggi finalizzati a ottenere l’autorizzazione che consentirà all’INPS di procedere con l’erogazione dei trattamenti. L’approvazione di questa delibera – aggiunge l’assessora Mura – era stata annunciata ai lavoratori nei giorni scorsi, alla vigilia della visita del Ministro Calenda a Portovesme per la firma dell’accordo sulla cessione di Alcoa che dà una prospettiva concreta per il riavvio della fabbrica e il reimpiego delle maestranze. Infine, restiamo fiduciosi che all’interno della Finanziaria nazionale possa essere inserita una norma per consentire l’ulteriore proroga della mobilità in deroga ai lavoratori delle aree di crisi complessa fino al 31 dicembre 2018”.

Nella foto Porto Torres

S.I.

La Maddalena, Lai soddisfatto

ROMA – “Prima la metanizzazione, l’accordo con la difesa, poi l’intesa sull’Alcoa e il sistema dell’alluminio, ora quella su La Maddalena. Già così è un bel bilancio di legislatura. Per la Sardegna si chiude definitivamente un’altra pagina di problemi che vengono da lontano e sono stati affrontati e risolti in questa legislatura. Tutti passi in avanti che ci permettono di guardare con maggiore fiducia al futuro. Energia e industria sono parti essenziali di un sistema economico adeguato per incrementare occupazione stabile che può convivere, in un rapporto fecondo, con le vocazioni della nostra terra: bellezza, ambiente, cultura e turismo”. Lo dichiara il senatore dem Silvio Lai, impegnato in questa legislatura, con i colleghi sardi, a trovare le soluzioni a molte problematiche che da tempo riducevano la competitività e lo sviluppo dell’isola.

“Non tutto è risolto, servono migliori trasporti e continuare a dare gambe al nuovo patto per la Sardegna ma è indubbio che ci sono atti concreti che segnano un deciso cambio di passo nel rapporto tra lo Stato e la Sardegna e non è un caso che sia stato il premier Gentiloni a voler apporre la sua firma sul patto istituzionale che riconsegna l’ex arsenale de La Maddalena alla gestione della regione dopo un decennio di incuria”.

“Radici, cultura e storia si rafforzano quando si incrociano con innovazione e sostenibilità – conclude il sen. Silvio Lai – in questa direzione abbiamo lavorato in parlamento per far emergere le criticità e dare risposte conseguenti e concrete. La manovra economica con il decreto fiscale e il decreto Sud attestano questo. Cosi come le intese ora raggiunte: risultato di un lungo lavoro tra Regione e Governo.”

Nella foto il senatore Silvio Lai

S.I.