Zero nascite ad Alghero, Fadda chiede a Mulas di convocare la commissione

ALGHERO – “In qualità di vicepresidente della V^ Commissione consiliare, il sottoscritto Massimiliano Fadda richiede che il Presidente Christian Mulas voglia cortesemente convocare, con urgenza, la Commissione medesima, da tenersi presso l’Ospedale Civile di Alghero. L’oggetto della richiesta nasce dalla necessità di discutere sulla ormai atavica situazione di immobilismo in cui versano i Reparti di Ostetricia e Pediatria, cagionato dalla mancanza dei pediatri, con conseguente chiusura del Nido e Punto Nascita da 14 mesi e con la pediatria in h/12 dal lunedì al sabato. Si richiede la presenza del signor Sindaco, dell’Assessore competente estendendo l’invito ai Primari di Ostetricia e Pediatria ed al Direttore del Presidio Ospedaliero”.

Massimiliano Fadda, vice-presidente commissione sanità

“Altro che Capodanno, Alghero 3 anni senza punto nascite: dalla Todde solo promesse”

ALGHERO – “La notte di San Silvestro 2024 si è conclusa con una gioia inaspettata, quella di una nuova vita che è venuta al mondo presso l’ospedale di Aou di Sassari, Alle 19:40 del 31 dicembre 2024, nel reparto di Ostetricia e ginecologia, simbolo di speranza e di rinascita. Tuttavia, questa gioia è un sogno lontano per le famiglie algheresi, che da ormai tre anni non vedono più nascere un bambino nella propria città. Il 2021 segna l’anno in cui il Punto Nascita di Alghero è stato chiuso, un atto che ha privato la nostra comunità di un servizio essenziale e che ha creato una drammatica discontinuità nella storia della nostra città.

Nel 2024, mentre Sassari celebra un incremento delle nascite – ben 1412 neonati, con un aumento del 16% rispetto all’anno precedente – Alghero è destinata ad assistere impotente a un declino che sembra ormai irreversibile. Le mamme algheresi sono costrette a trasferirsi a Sassari per partorire, privandole del diritto di mettere al mondo i loro figli nella propria città. Non è più possibile nascere ad Alghero. Questa è la cruda realtà.

Da tre anni la Regione ha promesso e ripromesso interventi, risposte, soluzioni, ma ad oggi non c’è nulla di tangibile. Solo parole, e intanto Alghero resta isolata, senza un punto nascita e senza un futuro per la sua crescita demografica.
Le mamme algheresi sono costrette a fare sacrifici enormi, e la città perde ogni giorno un pezzetto della sua identità e cultura.
La chiusura del Punto Nascita non è solo una questione di numeri: è una ferita profonda che segna la fine di un servizio fondamentale per la nostra comunità.

Il dramma non sta solo nella perdita del Punto Nascita, ma anche nella consapevolezza che la Regione, dopo tre anni, non ha fatto nulla di concreto per sanare questa situazione.
Le promesse fatte si sono dimostrate vuote, e ad Alghero, giorno dopo giorno, diventa sempre più chiaro che non c’è più spazio per i bambini, né per le future generazioni.

Mentre Sassari festeggia le nascite e cresce numericamente, Alghero continua a subire l’assenza di un diritto fondamentale: quello di nascere nella propria città. I numeri parlano chiaro: nel 2024 sono stati 1412 i neonati a Sassari, ma la realtà di Alghero è ben diversa, fatta di famiglie che devono trasferirsi a Sassari per poter vivere la propria maternità. Un paradosso intollerabile che non possiamo più accettare.

La Regione non può continuare a ignorare la gravità della situazione. Alghero non può più aspettare.
8La nostra città ha bisogno di risposte concrete, non di promesse vuote. È urgente ripristinare il Punto Nascita ad Alghero, per ridare speranza e dignità a tutte le mamme e ai bambini che meritano di nascere e crescere nella propria terra.
Se da una parte Sassari piange di gioia per le nuove nascite, Alghero piange perché non può gioire di questa emozione”.

Christian Mulas
Presidente della Commissione Consiliare alla Sanità

Stop all’assurdità del Consiglio itinerante, arriva la nuova sede a Villa Maria Pia

SLGHERO – Anche se i lavori per la riqualificazione di Palazzo Civico in via Columbano sono ancora lontani dall’essere ultimati, l’Amministrazione Cacciotto, con in testa l’assessore Daga e il presidente del Consiglio Pirisi, hanno da mesi dettato la linea di poter trasformare parte di Villa Maria in una nuova sede per la massima assise cittadina. Una scelta certamente transitoria, ma azzeccata. Anche perchè, ed è sotto gli occhi di tutti, l’assenza di una naturale divisione tra maggioranza e opposizione e tra di esse tra i vari partiti e pure con gli assessori, ha probabilmente contribuito, in certi casi, ad una sorta di confusione tra i ruoli e una trasversalità che, seppur sempre esistita, da tempo pare la direttrice politica cittadina.

“A cinque mesi dal nostro insediamento, dopo la nascita dell’ AlguerHall, la migliorata sede della Secal, ecco Villa Maria Pia, un’altra meta verso la corsa alla razionalizzazione degli immobili comunali sta per essere raggiunta”, cosi l’assessore Enrico Daga sui social. “Mentre proseguono i lavori per ripristinare “Via Columbano” quale prestigiosa sede della casa comunale, abbiamo fatto un altro “salto quantico”: da un consiglio itinerante, svilito, che si riuniva scomodamente in teatro, o nella sala conferenze de Lo Quarter, abbiamo voluto una soluzione temporanea, ma che restituisse all’ assise cittadina il decoro che merita”.

“La Villa era da anni chiusa, semi abbandonata, con questo gesto togliamo il velo ad un immobile della collettività poco conosciuto ma dalle enormi potenzialità, che presto diventerà un ulteriore polo della vita socio culturale della nostra città. Sarà parte fondamentale di una visione che porterà il “Parco urbano Di Maria Pia” a diventare un ulteriore centro della vita sociale, sporiva, aggregativa, espositiva, a disposizione della nostra comunità. Siamo solo all’ inizio, ma abbiamo tanti progetti per far crescere e migliorare davvero la proposta di spazi culturali: lo dobbiamo soprattutto ai nostri figli”.

Nella foto la nuova sala consiliare

“Capodanno ed eventi, no a gare infantili: ascoltare comunità, professionisti e creare reali ricadute economiche”

ALGHERO – A chi (ben rappresentato in foto) anche il giorno di Capodanno, forse perché non avendo altro a cui dedicarsi prova a buttarla in politica, rispondiamo con la politica.
Le competizioni numeriche non sono la risposta alle difficoltà che stiamo affrontando.
In un momento in cui la Sardegna ha bisogno di politiche concrete per il lavoro, la sanità, la cultura e l’ambiente, non possiamo permetterci di distrarci con numeri vuoti che non risolvono alcun problema reale.
È il momento di concentrarsi sui veri problemi, quelli che toccano la vita quotidiana dei sardi e delle sarde.
La Sardegna ha bisogno di soluzioni concrete, non di competizioni sulla conta delle persone.
Mentre ci troviamo a fronteggiare gravi problemi che affliggono la nostra isola – dalla disoccupazione alle difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari, passando per la gestione delle risorse naturali e ambientali – assistiamo ad un’iniziativa assurda: la competizione per “contare” chi ha partecipato al concerto di Capodanno.
Certo, eventi come questi possono essere utili per la promozione del territorio, ma non possiamo permettere che tali iniziative ingorghino il dibattito sulle vere priorità.
Forse dobbiamo costruire un calendario di eventi che non sia solo una corsa a fare presenze, ma che sia capace di generare quanta più possibile economia diffusa, coinvolgendo le comunità locali, creando lavoro e opportunità su tutto il territorio.
Un calendario che valorizzi la nostra cultura, le nostre tradizioni, la fruizione dei nostri paesaggi e che non si limiti a conteggi insignificanti, ma che porti ricadute positive, concrete e durature per tutte le zone della Sardegna.
Abbiamo bisogno di politiche che guardino al futuro, alla creazione di lavoro, alla tutela dell’ambiente, al miglioramento dei trasporti e della sanità. L’impegno dovrebbe essere rivolto a contrastare la povertà, migliorare l’istruzione e promuovere l’innovazione.
Non a fare gare da asilo infantile”.

Enrico Daga, assessore al Bilancio e segretario cittadino del Partito Democratico

“Cuccureddu assessore comunale di Castelsardo, scopre l’acqua calda e penalizza Alghero”

ALGHERO – “L’assessore regionale al Turismo, Cuccureddu, ha recentemente lanciato una serie di “scoperte” che, a dir poco, sembrano suggerire che la Sardegna, o almeno una parte di essa, stia vivendo una fase di totale inesperienza nel settore turistico. Dopo aver assistito a una gestione dei fondi pubblici che ha visto ingenti risorse destinate a eventi di dubbio valore, tra cui artisti nazionali e agenzie dello spettacolo, la cui utilità per la crescita della nostra isola appare assai discutibile, ora l’assessore lancia nuove idee che sembrano più una ripetizione di concetti già ampiamente noti.

Parliamo, infatti, di “albergo diffuso”, di “grandi eventi” e della necessità di “allungare la stagione turistica”. Ma è davvero il caso di dire “ben svegliato, assessore regionale al Turismo Cuccureddu”? Queste non sono scoperte, sono solo iniziative che ogni amministratore regionale dovrebbe avere chiaro in mente fin dal primo giorno del suo mandato.

Mentre si cerca di coprire i fallimenti di una gestione che ha speso in maniera discutibile i soldi dei sardi (vedi la triste e misera figura fatta con i concerti di Capodanno), è sempre più evidente come il vero obiettivo dell’assessore sia quello di promuovere esclusivamente il suo territorio, Castelsardo. Non possiamo fare a meno di notare come l’organizzazione di eventi di grande rilevanza, come quello con la cantante più nota d’Italia, sembri una mossa politica piuttosto che una vera iniziativa per tutta la Sardegna. È come se si volesse organizzare una finale dei Mondiali nel piccolo e pittoresco Piano Cucuccure!

Ciò che è più grave, però, è la visione limitata che sembra animare questo governo regionale, che ignora le necessità e le potenzialità di territori come Alghero, una delle città turistiche più importanti della Sardegna. Non si può pensare che l’unico modo per fare crescere il turismo sia concentrarsi su pochi eventi di punta. Occorre innanzitutto migliorare i collegamenti tra le isole e il continente, garantire una continuità territoriale reale, e soprattutto pensare a un modello di sviluppo che comprenda tutti i territori, senza creare discriminazioni tra comuni.

L’assessore, forse per la paura di compromettere la propria futura carriera politica, pare dimenticare che l’interesse per tutta la Sardegna è quello che può realmente fare crescere il PIL e il turismo. Non possiamo più permetterci di vedere un aeroporto di Alghero o Olbia in crescita solo grazie al ritorno degli emigrati sardi durante le festività, con un misero aumento del 15%. Se davvero vogliamo una Sardegna più competitiva e accogliente, l’assessore Cuccureddu dovrebbe cominciare a guardare oltre i confini di Castelsardo e concentrarsi su politiche di sviluppo che beneficino tutti i cittadini dell’isola.

In conclusione, vorremmo suggerire all’assessore Cuccureddu di cambiare titolo, se davvero il suo interesse è solo quello di promuovere il borgo di Castelsardo. Altrimenti, si faccia carico del destino di tutta la Sardegna, iniziando a pensare, veramente, a un turismo che possa davvero crescere in modo uniforme e vantaggioso per tutti”.

Christian Mulas, capogruppo Orizzonte Comune

“Capodanno ed eventi, Cacciotto lasci posizioni estremiste e collabori con le opposizioni”

Capodanno, Cocco (FdI): “Alghero si conferma prima ma merita di più. Sindaco abbandoni alleati ideologici. Pensiamo alla città”

Alghero si conferma regina del Capodanno e batte le altre città sarde, ma merita maggiore impegno.

il Capodanno appena trascorso, prima vera prova di programmazione turistica dell’amministrazione di sinistra, poteva e doveva essere affrontato meglio.

I numeri parlano chiaro, più delle opinioni: a fronte del milione di euro investito si sono raggiunte le 20mila presenze totali in piazza contro le 60mila dello scorso anno; 0 euro da sponsor contro i 60mila raccolti nel 2023; appena 60mila euro raccolti dalla’assegnazione dagli stand di somministrazione rispetto ai 120mila dell’anno precedente. Un evento ridotto a due giornate invece di tre, con ricadute limitate per il commercio e le strutture ricettive, che sono rimaste aperte e hanno garantito che la città fosse accogliente, pur registrando tassi di occupazione inferiori rispetto al passato.

Questi risultati sono il frutto di posizioni ideologiche contrarie ai grandi eventi, sostenute da una parte degli alleati del Sindaco, che hanno penalizzato la città. A lui rivolgiamo un appello: isoli gli estremismi ideologici e collabori anche con l’opposizione per il bene di Alghero.

Anche per questo eravamo intervenuti nei mesi scorsi per sollecitare l’amministrazione, col solo obiettivo di scongiurare alcuni dei problemi che poi si sono verificati: i ritardi che hanno paralizzato gli uffici, le fughe di notizie, il poco interesse mostrato da parte dei privati, la concorrenza da parte delle altre città della provincia.

Nonostante tutto, il lavoro fatto su una manifestazione dalla storia ormai trentennale ancora da i suoi frutti. Perciò anche oggi, come gli scorsi anni, esprimiamo il nostro ringraziamento a tutti i professionisti – dagli uffici comunali ai tecnici, dalle agenzie artistiche ai volontari, senza dimenticare le forze dell’ordine e il personale medico – che con il loro impegno hanno reso comunque possibile lo svolgimento dell’evento in piena sicurezza.

Il Capodanno algherese deve rimanere un volano per la promozione turistica fuori stagione e la crescita economica del territorio. È il momento di ripartire dai risultati raggiunti, abbandonando posizioni preconcette e lavorando insieme per il futuro di Alghero”.

Alessandro Cocco, Fratelli d’Italia

“Ospedali, parcheggi a pagamento: introiti già inseriti nel Bilancio della Giunta Cacciotto”

ALGHERO – “Si sono presentati alle elezioni comunali come il cambiamento, parlando di città inclusiva e di condivisione nelle scelte. A ridosso delle festività natalizie hanno deliberato l’istituzione di parcheggi a pagamento sperando che i cittadini algheresi, distratti dal clima natalizio, non si accorgessero di nulla. Dopo il polverone che si è sollevato a seguito del nostro intervento, l’amministrazione comunale tenta di correre ai ripari sostenendo che la delibera adottata serva a migliorare il servizio sosta in città. Riguardo le aree parcheggi esterne agli ospedali parla di sosta parassita e fa intendere che le aree a pagamento sono istituite per risolvere tale problema. Tutto ciò non corrisponde al vero, in quanto le vere motivazioni a fondamento di tale scelta si trovano nell’altra delibera, la n. 381/2024, adottata in pari data, nella quale l’amministrazione da atto che “si tratta di nuove aree che consentiranno un più efficiente servizio all’utenza oltreché di nuove entrate da impiegare nei servizi di competenza comunale sempre più messi a rischio di contenimento a causa delle accresciute esigenze della collettività”. Il testo della stessa delibera continua sostenendo che “nel tempo alcuni stalli sono stati soppressi a seguito dell’avvenuto rilascio di concessioni per l’occupazione di suolo pubblico a favore di attività commerciali o per esigenze di ampliamento della sosta per residenti nella zona ZTL.”

“Quindi, dal testo degli atti si evince in maniera inequivocabile che i parcheggi a pagamento negli ospedali cittadini hanno la sola funzione di generare nuove entrate, peraltro inserite nel bilancio di previsione (per l’anno 2025 si prevede l’introito derivante dai parcheggi a pagamento di 3.850,000,00 euro)”.

“Inoltre, nelle due delibere adottate non si parla né di utilizzare le nuove tecnologie né di migliorare il servizio sosta in città, motivazioni queste utilizzate a posteriori solamente per cercare di placare gli animi degli algheresi, inorriditi dalle scelte dell’amministrazione. La nostra segnalazione era volta ad evidenziare le criticità di tale scelta, informare i cittadini e far riflettere gli attuali amministratori sull’opportunità di rivedere le loro decisioni. Come partito politico svolgiamo il nostro ruolo di controllo degli atti e riteniamo che la reazione scomposta di taluni amministratori sia fuori luogo. Nel diritto romano imperiale, era ritenuto colpevole di lesa maestà chiunque arrecasse oltraggio all’imperatore in qualità di capo dello Stato. Tale ipotesi mal si concilia con il sistema democratico in cui viviamo e per ottenere il quale ci siamo sempre battuti. Continueremo, nel rispetto di tutte le posizioni, a svolgere il ruolo che ci compete”.

Segretario Cittadino Psd’Az
Giuliano Tavera

LA DELIBERA SUI PARCHEGGI A PAGAMENTO
deliberazione n. 381-2024

Cagliari, il presidente del Consiglio Comunale: “Bilancio positivo, ringrazio tutti le consigliere e consiglieri”

CAGLIARI – Il 2024 si chiude con un bilancio positivo per il Consiglio comunale di Cagliari, che dall’insediamento ufficiale avvenuto l’8 luglio, ha lavorato con determinazione e spirito di collaborazione, raggiungendo obiettivi importanti per la città.

Con l’impegno congiunto di maggioranza e opposizione, l’attività amministrativa ha preso pieno ritmo a partire da settembre. Dalla costituzione delle Commissioni consiliari ad agosto e sino a questo mese di dicembre 2024, sono state svolte 220 riunioni di Commissione e 28 sedute del Consiglio comunale che ha approvato 96 atti (80 deliberazioni, 12 ordini del giorno e 6 mozioni).

Tra i traguardi più significativi figura l’approvazione del Bilancio previsionale entro dicembre, un risultato che non si registrava dal 2005. Questo passo consentirà agli uffici comunali di utilizzare le risorse già dai primi giorni di gennaio 2025, garantendo così un monitoraggio più efficace della spesa e la possibilità di effettuare aggiustamenti tempestivi durante l’anno. Un risultato che non solo migliora l’efficienza amministrativa, ma sblocca anche 32/33 milioni di euro di premialità, fondi legati alla capacità di spesa, affidamento e realizzazione tempestiva dei lavori già avviati.

Al centro delle priorità anche gli interventi per la sicurezza stradale, tra le voci più rilevanti del bilancio. Il Consiglio ha scelto di destinare ingenti risorse specifiche per affrontare una delle criticità più sentite dalle cittadine e dai cittadini.

Nel tracciare questo bilancio di questi primi 5mesi di attività del Consiglio comunale, il presidente Marco Benucci ha voluto esprimere gratitudine per il lavoro svolto. “Un ringraziamento particolare va a tutte le consigliere e i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. Nonostante le difficoltà e i ritmi intensi – ha rimarcato – hanno lavorato con dedizione, contribuendo al raggiungimento di questi obiettivi. Va inoltre sottolineato l’approccio costruttivo delle opposizioni, che hanno dimostrato collaborazione anziché ostruzionismo, un elemento essenziale per il progresso del Consiglio e lo sviluppo della nostra città”.

Benucci ha poi aggiunto: “Come presidente, sono onorato di guidare un Consiglio capace di lavorare con tale determinazione e spirito di squadra. Sono certo che questa collaborazione continuerà a produrre risultati significativi per la nostra comunità”.

Nella foto il presidente Benucci

Trasporti, nuova batosta in vista per i sardi: la denuncia di Silvio Lai

ROMA – Dal 2024 anche le compagnie di navigazione devono pagare per l’eccesso di produzione di
C02 in base ad una direttiva europea, la 2023/959, che ha applicato gli obblighi derivanti
dalla direttiva 2003/87/CE alle emissioni prodotte dal trasporto marittimo. “SI tratta di una
direttiva di 21 anni fa, ampiamente conosciuta anche perché aggiornata nel 2015 con la 757
che introduceva un monitoraggio e la comunicazione alle autorità preposte delle emissioni
di anidride carbonica generate dal trasporto marittimo.” Denuncia il parlamentare PD Silvio
Lai. “Eppure mentre nel nord Europa si sono attrezzati a modificare le navi con i sistemi di
propulsione tradizionali a gasolio, anche utilizzando risorse europee, oggi le compagnie che
non hanno usato questi 21 anni per ammodernarsi pretendono di ribaltare i costi dei ritardi e
e delle inefficienze sui cittadini e sulle piccole imprese di trasporto merci. È inaccettabile e il
ministero competente in Italia, quello dei trasporti di Matteo Salvini sta accettando quanto
sta avvenendo senza nessuna iniziativa e senza una reazione adeguata.”.

“Le compagnie di navigazione, che pure sono ormai ridotte a 2 grandi gruppi in Italia, uno
dei quali controlla sostanzialmente il terzo, sono in un regimo oligopolistico privo di una
reale concorrenza e hanno fatturati miliardari con utili da centinaia di milioni di euro e
neanche il loro stato di salute economica può quindi giustificare una iniziativa priva di senso.
Sarebbe come dire che ai taxi che vanno a gasolio fosse consentito di applicare una tariffa
pilata ai passeggeri per pagarne le emissioni di CO2 maggiore rispetto alle auto elettriche.
Peraltro gli armatori pagano per nave con riempimento medio da loro dichiarato ma fanno
pagare un sovrapprezzo per ogni passeggero o mezzo trasportato con evidenti rischi di
sovraincassi ingiustificati ed effetti inflativi sulle tariffe, su cui il Governo deve vigilare.”
Prosegue il parlamentare PD della commissione bilancio.
“Lo Stato rischia cosi di autorizzare contemporaneamente l’aumento del costo del trasporto
merci e insieme di finanziarlo attraverso le leggi che finanziano queste tratte come
alternative al trasporto su gomma nei percorsi lunghi sud – nord come dalla Sicilia a
Trieste .”

In questo contesto le isole sono particolarmente penalizzate in termini di costi dalla
mancanza di alternativa di trasporto su gomma e su ferro. Il trasporto di un camion da e per
la Sardegna subirà aumenti valutabili in 200 euro a tratta nel 2025 e di 300 nel 2026 con un
onere doppio se il mezzo viaggia solamente per portare merci necessarie all’isola senza
esportarne sulla penisola: da una prima valutazione nel 2025 potrebbe essere di oltre 100
milioni di euro il maggior costo di trasporto delle merci che le compagnie riverseranno sui
trasportatori con un ulteriore aumento dei costi delle merci prodotte in Sardegna facendole
diventare meno competitive sul mercato nazionale come delle merci importate nel mercato
sardo. E se questo è il maggior costo sulle merci quello che avverrà con il traffico
passeggeri le cui tariffe sono già insopportabili da almeno 4 anni, è facilmente prevedibile,
con una Sardegna sempre più fuori mercato e impossibile da raggiungere anche per gli
emigrati sardi.”
“Una tassa occulta sull’insularità sulla quale il Governo deve intervenire o bloccando gli
armatori, anche attivando le indagini delle authority naszionali preposte o trovando le risorse
per coprire questi maggiori costi che la Sardegna non può ne deve sopportare.” Conclude
Lai.

Nella foto Silvio Lai

“Parcheggi alle aziende ospedaliere, altro che fare cassa sugli algheresi”

ALGHERO – Come gruppo Fratelli d’Italia, ribadiamo la nostra proposta di affidare alle aziende ospedaliere la gestione dei parcheggi esterni agli ospedali Civile e Marino. Questa soluzione può garantire una gestione più efficiente e attenta alle esigenze di pazienti, familiari e personale sanitario, senza imporre nuovi balzelli ai cittadini. La viabilità in queste aree, infatti, deve essere concepita come un servizio essenziale, non come un’occasione per fare cassa.

Nei mesi scorsi, anche a seguito di incontri e colloqui con referenti delle aziende ospedaliere, abbiamo avanzato una proposta concreta in tal senso, sollecitando l’amministrazione comunale a considerare il coinvolgimento diretto delle strutture sanitarie nella gestione degli stalli. Tale approccio avrebbe il doppio vantaggio di ottimizzare l’utilizzo dei parcheggi e di garantire che eventuali introiti vengano reinvestiti nel miglioramento dei servizi ospedalieri.

Purtroppo, la sinistra ha scelto una strada diversa, introducendo parcheggi a pagamento che pesano sulle spalle di chi si reca in ospedale per motivi di salute, siano essi pazienti, familiari o dipendenti. Questa scelta, che la sinistra con argomentazioni poco credibili come la necessità di rotazione dei veicoli, appare come un mero tentativo di fare cassa. È evidente che, anziché eliminare sprechi e ottimizzare risorse, si preferisce adottare misure che colpiscono i cittadini nei momenti di maggiore vulnerabilità.

A tal proposito, condividiamo le preoccupazioni espresse dal consigliere Fadda, che ha sottolineato l’impatto negativo di questa misura, e sosteniamo l’urgenza di discutere l’Ordine del Giorno presentato dal consigliere Marco Colledanchise, ancora in attesa di essere trattato in Consiglio comunale. Solo attraverso un confronto serio si potranno individuare soluzioni realmente utili per la comunità, evitando che la salute diventi un pretesto per nuovi balzelli. Resta evidentemente al centro dell’agenda la necessità di affrontare il più ampio problema dei parcheggi in città e nel territorio”.

Alessandro Cocco, Fratelli d’Italia Alghero