Akènta conquista il Vinitaly, è “Official Wine”

ALGHERO – Il vino prodotto dalla Cantina Santa Maria La Palma e affinato nelle profondità del mare di Alghero e del Parco di Porto Conte è stato selezionato come Official Wine di Vinitaly and The City, l’evento che apre il Vinitaly.  Il vino subacqueo sardo conquista Verona e il Vinitaly: le bollicine di Akènta Sub apriranno l’evento Vinitaly and the City il 31 marzo, inaugurando di fatto l’inizio della manifestazione internazionale.

È la prima volta che un vino proveniente dalla Sardegna viene selezionato per questa prestigiosa
occasione, così come è inedita anche la scelta di una bottiglia affinata sotto al livello del mare.
La storia di Akènta Sub inizia nel 2011, quando la grande cantina di Alghero ha avviato una
sperimentazione dedicata all’affinamento subacqueo con una selezione di bottiglie di spumante
Akènta, prodotte da uve di Vermentino di Sardegna DOC coltivate nei terreni del Parco Naturale
Regionale di Porto Conte, situati proprio di fronte al mare.

Il progetto è nato come una grande azione di sistema territoriale composta da diversi fattori: la
coltivazione di un vitigno (il Vermentino) che beneficia della vicinanza con il mare, la crescita culturale
e di prospettiva dei soci, la volontà di fare rete con diversi attori locali e la valorizzazione
dell’ubicazione dei vigneti presenti all’interno dell’area del Parco Naturale Regionale di Porto Conte,
elemento che ben si coniuga con le politiche di qualità e di rispetto ambientale della Cantina Santa
Maria La Palma.
Una speciale selezione di bottiglie di Akènta viene lasciata affinare tra i 30 e i 40 metri di profondità
per un periodo dai 6 ai 12 mesi all’interno della Cantina Subacquea: qui il vino evolve in maniera
unica, grazie a delle condizioni ambientali eccezionali date da elementi come pressione, temperatura
costante, umidità, assenza di luce e ossigeno. Quando ritorna in superficie è pronto a raccontare il
suo viaggio dentro ogni calice, mentre ogni bottiglia diventa un pezzo unico, decorato dal mare.
Nel corso degli anni dalla sperimentazione si è passati alla produzione ufficiale: ogni anno vengono
prodotte e vendute alcune migliaia di bottiglie di Akènta Sub, un prodotto diventato una vera
eccellenza territoriale, come certificato dalla scelta del Vinitaly.

Giovedì 31 marzo Akènta Sub riemergerà dai fondali in occasione del brindisi di inaugurazione di
Vinitaly and the City, presso la Loggia di Fra Giocondo in Piazza dei Signori, dalle ore 18.00,
rendendo questo vino della Sardegna protagonista dell’importante manifestazione.
«Siamo orgogliosi di questo risultato, è un premio all’impegno di tutti i soci che lavorano ogni giorno,
rappresentando un territorio intero», sottolineano dalla Cantina Santa Maria La Palma, una delle più
grandi e importanti aziende vitivinicole della Sardegna, con 800 ettari coltivati e una produzione di
oltre 5 milioni di bottiglie. «Crediamo che Akènta Sub rappresenti in un unico prodotto più elementi
preziosi: la creatività, la grande qualità delle produzioni sarde e l’ambiente eccezionale che
quest’isola possiede. Tutti elementi che ci impegniamo a valorizzare, giorno dopo giorno».

Odissea Ct aerea, ““Un vettore unico per i tre scali sardi”

CAGLIARI – “Da mesi la Uiltrasporti indica come unica strada percorribile per risolvere l’annoso problema della continuità territoriale aerea la creazione di una compagnia di riferimento sotto il controllo di Ita Airways, con la partecipazione di altre regioni, come ad esempio la Sicilia”.  Lo scrivono in una nota il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca e la segretaria regionale Elisabetta Manca.

Questa iniziativa, secondo la Uiltrasporti sarda, consentirebbe alla Sardegna di avere un vettore unico per i tre scali sardi, non essere più sotto il ricatto della compagnia di turno e, cosa fondamentale, recuperare le tante professionalità del settore disperse negli ultimi anni.

“Avevamo chiesto al Presidente Solinas coraggio e lungimiranza nel saper cogliere un’opportunità importante per la Sardegna con la creazione di un’infrastruttura fondamentale per l’isola a garanzia del diritto alla mobilità dei sardi e dello sviluppo economico della nostra regione – scrivono i sindacalisti -. Dopo diverse interlocuzioni però non abbiamo più avuto alcune risposte in merito. Per noi l’unica strada percorribile resta la creazione di una compagnia con partecipazione pubblica che faccia capo a Ita Airways, oggi la compagnia aerea di riferimento nazionale. Questa è la proposta che metteremo sul tavolo della Regione”.

“Si cancelli la tassa sui diritti d’imbarco, ma Conoci recuperi i crediti”

ALGHERO – “Ha ragione l’AD di Ryanair, quella tassa sui diritti d’imbarco va cancellata e ridotto il prezzo del biglietto aereo. Di tutti i biglietti aerei. Sul tema dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco passeggeri, in particolare, concordo col Sindaco di Alghero. In comune, nonostante la tassa si chiami comunale, arrivano solo briciole. Dal Sindaco Conoci però mi sarei aspettato più determinazione nel proseguire la battaglia per recuperare dallo Stato un credito di oltre un milione di euro. Il Comune con la mia giunta aveva aderito alla class action formata da altri dodici comuni italiani che chiedevano allo Stato il riconoscimento delle spettanze mai riscosse. Un credito vantato dal 2005. Lo avevamo fatto aderendo all’iniziativa della Consulta Città aeroportuali dell’Anci, a Roma. Una battaglia che va combattuta ancora con tutti gli strumenti giuridici e politici a disposizione. Le tasse aeroportuali, di vario genere, incidono per circa il 40% del prezzo finale del biglietto aereo. L’addizionale comunale è una tassa di 6.5 euro per biglietto che andrebbe girata al Comune sede di aeroporto e invece resta nelle casse ministeriali. Quando fu istituita il legislatore motivò con l’esigenza di offrire ‘una misura di sostegno, agli enti locali che sopportano la ricaduta della presenza di un aeroporto’. L’addizionale comunale sui diritti di imbarco è stata istituita dalla legge finanziaria per il 2004. Originariamente si pagava 1 euro per passeggero imbarcato. Fondi destinati a vari aspetti della sicurezza. Nel corso degli anni l’importo è cresciuto da 1 a 6,50 euro a passeggero. Di questa somma 5 euro sono destinati all’Inps, 50 centesimi al servizio antincendio negli aeroporti. Un euro viene invece ripartito da Enav per i costi sostenuti per garantire la sicurezza ai propri impianti e al “comparto sicurezza” per il finanziamento di misure di prevenzione e contrasto della criminalità e per il potenziamento della sicurezza di aeroporti e stazioni ferroviarie. Solo una piccola parte di questo euro è destinata ai comuni. In ogni caso, dal 2005 sono stati erogati ai Comuni, a titolo di addizionale sui diritti di imbarco, importi sensibilmente inferiori rispetto a quelli che, ai sensi di legge, sarebbero stati di effettiva spettanza degli stessi, con un flusso di finanziamenti discontinuo e contrassegnato da mancate assegnazioni e non rispondenza degli importi dovuti con il totale dei passeggeri viaggianti. La perdita di gettito per i Comuni aeroportuali è stata dunque molto consistente; il versamento parziale delle quote dell’addizionale è stato giustificato da una finanziaria dello Stato del 2008 che prevede che le somme in entrata derivanti dall’addizionale comunale contribuiscano a ridurre l’indebitamento dello Stato; tuttavia, a quanto risulta all’Ancai, l’Associazione nazionale comuni aeroportuali, che ospitano un aeroporto sul proprio territorio, è stata decurtata esclusivamente la quota parte destinata ai Comuni. E va recuperata”.

Mario Bruno, consigliere comunale ed ex-Sindaco

Filiera di qualità: Alghero valorizza i sui prodotti

ALGHERO – Si è tenuto ieri, nella sala conferenze del Quarter, un incontro promosso dall’Amministrazione comunale finalizzato alla creazione di un percorso per la valorizzazione delle produzioni di eccellenza del territorio di Alghero. All’incontro rivolto in particolar modo ai ristoratori, che hanno partecipato sia in forma individuale sia attraverso i rappresentanti di categoria, presenti il sindaco Mario Conoci e l’assessore alle Attività produttive Giorgia Vaccaro, il direttore dell’azienda speciale Parco di Porto Conte Mariano Mariani e il presidente dell’Accademia Sarda del Lievito Madre Giovanni Antonio Farris. L’Amministrazione comunale, infatti, è impegnata nel programmare un importante progetto con il quale intende coinvolgere i produttori agricoli e agroalimentari, nonché ristoratori e albergatori, nella valorizzazione della ristorazione tipica. L’idea nasce dall’esigenza di elaborare in modo condiviso un disegno strategico di valorizzazione complessiva del territorio che fa leva sull’agricoltura di qualità, sulle eccellenze del patrimonio agroalimentare locale e sui prodotti freschi e genuini capaci di raccontare un territorio e la sua storia, ma anche sulle attività extra-agricole ad esse connesse.

«L’iniziativa – afferma il sindaco Mario Conoci – rappresenta un intervento innovativo per lo sviluppo della logica di filiera delle aziende del settore primario ed il più vasto mondo dei servizi turistici. Ciò anche grazie alla recente costituzione del Distretto rurale di Alghero, in considerazione del ruolo strategico che il modello distrettuale rappresenta, quale metodo di governance dei sistemi rurali, capace di perseguire una molteplicità di obiettivi privati e collettivi». «Le produzioni di eccellenza troveranno sbocco finale anche nei ristoranti cittadini che, aderendo all’iniziativa e impegnandosi ad utilizzare prodotti di qualità certificata, verranno facilmente identificati con un marchio messo a disposizione e promosso dall’Amministrazione comunale nell’ambito del progetto denominato Sistema Integrato di Ospitalità. All’interno degli stessi esercizi, gli avventori potranno trovare la Carta dei Pani tipici di Alghero» spiega l’Assessore Giorgia Vaccaro.

Comune e Parco insieme per valorizzare il prodotto

ALGHERO – Nei giorni scorsi l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Alghero, Giorgia Vaccaro, ha incontrato il direttore del Parco di Porto Conte, Mariano Mariani, e il professor Antonio Farris, presidente dell’Accademia sarda del lievito madre. Al centro del confronto lo sviluppo della filiera cerealicola e gli sbocchi che potrebbe creare sia a livello occupazionale, sia per una maggiore conoscenza del territorio. Diversi gli obiettivi: ampliare la produzione della filiera e coinvolgere i ristoratori e le attività produttive non solo nella vendita dei prodotti finali, come il pane tipico con lievito madre, ma anche nella creazione di una carta ad hoc sui Pani tipici di Alghero, in modo tale da far conoscere e valorizzare il prodotto locale, così come era stato fatto in passato con la Carta dei vini. Un altro obiettivo raggiungibile è l’utilizzo nelle pizzerie delle farine certificate del Parco. Attualmente il Parco di Porto Conte con gli imprenditori della filiera produce circa 700-800 quintali di farine di grano Karalis che vengono utilizzati anche per la produzione dei pani tipici di Alghero con il lievito madre. «Coinvolgendo più attori in questo progetto col Parco e con l’Accademia del lievito madre, con l’iscrizione alle città del pane e soprattutto con la valorizzazione dei nostri prodotti tipici si possono creare nuove opportunità per il nostro territorio» dichiara l’Assessora allo Sviluppo Economico, Giorgia Vaccaro, che a breve convocherà un incontro con gli operatori del settore.

L’Aeroporto di Olbia annuncia i voli con Parigi, Bilbao, Marsiglia, Valencia e Tolosa

ALGHERO – Mentre ad Alghero si manifesta per mantenere vivo l’Aeroporto, a Olbia continuano ad annunciare voli per l’’imminente stagione. Tratte principalmente con l’estero. Durante la conferenza odierna di oggi al’aeroporto Costa Smeralda, Volotea ha annunciato nuove destinazioni in partenza per la prossima summer: Parigi Charles de Gaulle, Bilbao, Marsiglia, Valencia e Tolosa. Si aggiungono alle già annunciate Firenze, Nizza, Lille, Barcellona e Madrid.

Ritorna a Porto Rotondo la grande “Fiera Nautica di Sardegna”

OLBIA – “Dopo il successo della prima edizione nel porto turistico di Olbia, che aveva registrato migliaia di presenze, la ‘Fiera Nautica di Sardegna’ si trasferisce a Porto Rotondo. Sarà un importante momento di promozione nautica in Sardegna, un settore strategico sul quale la Regione ha deciso di investire e che promette grandi soddisfazioni”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione della manifestazione, organizzata dal Cipnes Gallura (Consorzio industriale provinciale nord est) e dal Comune di Olbia, con la collaborazione dell’Assessorato regionale del Turismo e il patrocinio di Confindustria Nautica, che si terrà, dal 21 al 25 aprile, nella Marina di Porto Rotondo.

Durante l’evento saranno in vetrina sia la cantieristica navale (in Sardegna sono presenti oltre 1.600 imprese) che la portualità turistica (211 aziende sparse nel territorio regionale). La gestione dei porti turistici, la costruzione di yacht, l’albergo nautico, le ricerche per l’ecosostenibilità del settore saranno alcuni dei temi trattati durante la Fiera, che presenterà anche momenti di dibattito, sport e spettacolo.

“Un settore in continua espansione, parte integrante della filiera turistica, con importanti ricadute anche sotto il profilo occupazionale – ha aggiunto l’assessore Chessa – Una Fiera in grado di generare sviluppo e promozione, proponendo la Sardegna come una destinazione dalle caratteristiche uniche, fino a farla diventare un polo nautico d’eccezione nel Mediterraneo. Dobbiamo consolidare in tutti i settori la nostra offerta turistica legata all’economia del mare, proponendoci come meta di riferimento dei flussi nazionali e internazionali. L’imminente Fiera di Dusseldorf, alla quale la Sardegna sarà presente dal 21 al 29 gennaio, rappresenta un’ottima occasione per proporre anche la Fiera Nautica”

Cantina S M La Palma e l’artista D’Elia raccontano la nuova selezione di vini

ALGHERO – Un grande viaggio attraverso mare, natura, artigianato e storia della Sardegna, in uno scenario da sogno disegnato da un artista e videomaker locale. È l’idea della Cantina Santa Maria La Palma per raccontare la nuova immagine di alcune storiche etichette, insieme al lancio di tre nuovi vini.

«Il 2023 inizia con una bella novità», sottolineano dall’azienda «Abbiamo rinnovato la grafica di un’ampia selezione delle nostre etichette grazie all’attento lavoro di Alberto Deiana dell’agenzia Quom3. Tra le bottiglie oggetto di restyling figurano vini di grande importanza come Cagnulari, Vermentino Papiri, Vermentino Blu, Valmell, sino al Punta Rosa, il Cannonau Rosato premiato al Concour Mondiale de Bruxelles».

Per raccontare la novità la prestigiosa azienda algherese ha affidato il progetto a Bruno D’Elia, artista di origine piemontese, stabilmente residente ad Alghero. D’Elia nel corso degli ultimi anni ha lavorato a importanti video musicali collaborando con artisti come Samuele Bersani, Niccolò Fabi, Lucio Dalla, Marta sui Tubi, Daniele Celona. Il suo video abbina i vini a scenari e oggetti legati alla Sardegna, in un lungo viaggio che mostra elementi distintivi dell’isola.

«Accanto alle etichette storiche siamo felici di presentare tre nuovi vini: Naramae, Cannonau di Sardegna Riserva; Timbenia, Cannonau di Sardegna DOC; Zeniosu, Monica di Sardegna DOC», continuano dall’azienda «Tre rossi che raccontano due vitigni distintivi della nostra isola, a cui sono legati anche nel nome: Naramae ricorda il sardo “Nàrami”, raccontami, perché il vino è fatto per accompagnare storie e bei momenti; Timbenia vuole celebrare il sito archeologico di Sant’Imbenia, importante porto di scambio da cui si commerciavano vini sin dall’antichità; Zeniosu significa “geniale, brillante, capace di intuizioni illuminanti” ed è il nome che abbiamo scelto per il nuovo Monica superiore, un vino che può sorprendere».

 

Una selezione di etichette accompagnata da un payoff preciso: vini con la Sardegna dentro.

«Immaginiamo i vini della nostra selezione come i protagonisti di un viaggio che parte da Alghero e si muove in tutta la Sardegna, per raccontarla e rappresentarla. La storia della Cantina Santa Maria La Palma è quella di una grande famiglia di oltre 300 viticoltori che lavorano insieme e producono vini di alta qualità che partono dal territorio di Alghero per diffondersi in tutta l’isola e nel mondo. È un grande sogno iniziato nel 1959 che continua a crescere: per questo abbiamo deciso di lavorare con Bruno D’Elia, che con il suo stile onirico ha rappresentato il passaggio dei diversi vini attraverso diversi scenari della nostra Sardegna».

Il video completo è disponibile sull’account Youtube della Cantina Santa Maria La Palma al link https://bit.ly/selezioneSantaMariaLaPalma.

Fois nuovo presidente Apos, l’Organizzazione produttori olivicoli di Coldiretti

ALGHERO – È Antonello Fois il nuovo presidente di Apos, l’Organizzazione regionale dei produttori olivicoli che fa riferimento a Coldiretti Sardegna. Quarantadue anni di Alghero Antonello Fois è titolare con il fratello Alessandro dell’azienda agricola olivicola biologica Accademia olearia, leader in Sardegna nella produzione di olio extravergine di oliva Sardegna Dop. L’Apos, nata nel 1978 come associazione olivicola provinciale si è trasformata in organizzazione di produttori nel 2005 per poi assumere nel 2020 valenza regionale. Conta circa 1000 soci in tutta la Sardegna per oltre 2.200 ettari ed una produzione annua media di olio extravergine di 1.600 quintali, circa il 50 per cento della produzione sarda (in media dal 2018 al 2021 di 3.416 tonnellate).

Affiancheranno il neo presidente nel consiglio di amministrazione dell’Organizzazione il vice presidente Alessandro Ibba, e i componenti Alessandro Fois, Salvatore Loriga, Corrado Fenu, Nanni Pinna, Antonello Cannavera, Angelo Vaira e Ilario Fois.

Il nuovo direttivo si è insediamo in un momento particolarmente difficile a cominciare dal caro prezzi che sta condizionando non poco anche il settore olivicolo sardo: “argomento molto delicato che ci fa viaggiare su molte incertezze – afferma Antonello Fois -. Sono cresciuti sia i costi di produzione che quelli di preparazione e raccolta, dove incide in particolare l’aumento del costo del gasolio, ma quello di trasformazione con il costo dei chilowatt quadruplicato. Aumento che influisce anche su chi ha investito sul fotovoltaico in quanto non essendo ancora dotati delle batterie di accumulo per l’energia le strutture non sfruttano a pieno l’energia verde perchè il lavoro si concentra in un periodo in cui si ha poca luce”.

L’annata per l’olivicoltura quest’anno non è stata delle migliori a livello internazionale, con il crollo della produzione che ha investito anche il Paese maggior produttore, la Spagna. In Italia la produzione rispetto allo scorso anno ha segnato quasi -40%. La Sardegna è più o meno in linea con questo dato, condizionato soprattutto dagli oliveti del centro Nord Sardegna, mentre nel sud la produzione è stata positiva rispetto a quella disastrosa dello scorso anno.

Secondo il presidente di Apos “il motivo del calo produttivo è dovuto da una parte all’alternanza insita nella tipologia di coltivazione e dall’altra ai fenomeni di temperature molto elevate in un periodo delicato per l’annata che è quello della fioritura e allegagione fino ad inizio raccolto. Le alte temperature e le poche precipitazioni hanno quindi fatto soffrire le piante ed influito nella fruttificazione e quindi sulla produttività, ma hanno invece favorito la qualità dell’oliva e quindi dell’olio in quanto il caldo è l’antidoto della mosca, evitando gli attacchi alle olive e consentendo di non fare trattamenti. Questo ci ha consentito di avere un prodotto più sano e di maggiore qualità”.

Atecap: Giuseppe Ruggiu è il nuovo Presidente

SASSARI – Giuseppe Ruggiu, Presidente Confindustria Centro Nord Sardegna, è stato eletto, durante l’Assemblea tenutasi oggi, presidente dell’Atecap, l’Associazione di Federbeton che da oltre trent’anni rappresenta i produttori italiani di calcestruzzo. Ruggiu è amministratore di Guido Ruggiu Srl, società che da oltre cinquant’anni opera nel settore della produzione e vendita di inerti e calcestruzzi preconfezionati nella provincia di Oristano.

In allegato il comunicato stampa, di seguito il commento con cui il Presidente di Federbeton, Roberto Callieri, augura buon lavoro e ringrazia il presidente uscente Andrea Bolondi:

«Federbeton accoglie con un caloroso benvenuto il nuovo Presidente dell’Atecap Giuseppe Ruggiu. Siamo certi che con la nuova Presidenza e col supporto dei quattro Vicepresidenti, proseguirà la proficua collaborazione tra le nostre realtà associative, una collaborazione volta alla valorizzazione del calcestruzzo come materiale principe per le costruzioni, volano per l’economia, prodotto sicuro, sostenibile e fondamentale nella vita di ogni giorno – commenta Roberto Callieri, Presidente di Federbeton -.  Un altrettanto caloroso ringraziamento va, inoltre, al Presidente uscente Andrea Bolondi che ha saputo guidare l’Atecap con dedizione ed entusiasmo. Mettendo al servizio della vita associativa esperienza e professionalità, ha contribuito a realizzare progetti fondamentali per diffondere la cultura del costruire in calcestruzzo».