Lirico, Pigliaru: progetti in vista

CAGLIARI – Il Presidente della Regione Francesco Pigliaru ha incontrato ieri, insieme all’Assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino e a quello della Programmazione Raffaele Paci, il sovrintendente del Teatro Lirico Claudio Orazi.

Il Sovrintendente ha illustrato la situazione organizzativa e finanziaria del Teatro, nonché la nuova programmazione, accolta favorevolmente dagli abbonati e improntata a una gestione artistica sostenibile, che tenga conto della qualità ma anche del budget. Il Presidente e gli Assessori hanno discusso con Orazi della situazione di bilancio e del contributo ordinario della Regione, ma anche delle nuove prospettive di collaborazione.

In particolare, è stata avanzata l’ipotesi di progetti specifici da costruire nell’ambito del turismo culturale, dell’internazionalizzazione, della lotta alla dispersione scolastica, del rapporto con il territorio. Da ultimo, sono state sottolineate le grandi opportunità offerte, anche nei settori dell’arte e della cultura, dall’Agenda Digitale, ambito a cui la Regione guarda con particolare favore.

Nella foto il Teatro Lirico

Corallo e bogamarì: appuntamenti

ALGHERO – Sabato, 6 febbraio alle ore 9,30 presso Lo Quarter la rassegna Rosso di Mare prevede il convegno “Ripensare il Corallo.” Ripartire dal Corallium rubrum per ripensare un’attività artigianale che è alla base dell’identità locale di Alghero. L’oro rosso di Alghero è al centro di diverse iniziative: mostre collettive, esposizioni di elaborati, presso gli atelier esterni al complesso de Lo Quarter e nella Torre di San Giovanni.

Domani, venerdì 5 febbraio, intanto, fanno sempre sapere dal Comune, inizia la sagra del bogamarí presso gli spazi allestiti dai ristoratori algheresi. Le mattinate e l’ora di pranzo saranno caratterizzate dal percorso gastronomico itinerante che invade la città a partire dal centro storico e che propone originali e piacevoli degustazioni a base di riccio di mare e abbinamenti con altri prodotti del territorio, nello spirito delle tapas spagnole. Il tutto accompagnato da tanti momenti di animazione musicale curati dalle Associazioni Alguer Terra Mia e Nova Alguer. I due cori accompagneranno il percorso delle tapas del riccio offrendo ai clienti un colorato e vivace aperitivo.

Nella foto i ricci di mare

M.S.R.

Nasce la “Guido Beltrami Acadamy”

ALGHERO – Nasce ad Alghero la “Guido Beltrami Academy”. Un contenitore multidisciplinare che attraverso corsi tenuti da lui e da altri professionisti ed esperti in vari settori fornirà gli strumenti per formare nuove professionalità o semplicemente accrescere la conoscenza di affascinanti discipline. Si spazia dalla musica, all’arte alla cultura in senso generale, alla cucina. Fondatore e ideatore dell’accademia è Guido Beltrami, 33enne algherese, con alle spalle numerose e importanti esperienze a livello internazionale che gli hanno permesso di specializzarsi nel mondo del Wedding, Interior design, passando per l’organizzazione di eventi e tanto altro. L’esperienza più importante è stata sicuramente quella milanese. Nel capoluogo lombardo, casa della moda italiana e delle innovazioni in diversi campi a livello internazionale, Beltrami ha collaborato con le più importanti case di moda ma anche come locationist per grandi marchi automobilistici e ancora come decoratore e curatore di ambienti nei grandi alberghi stellati.

L’idea dell’Academy nasce dalla volontà di rispondere a numerose richieste che in questi anni il professionista ha ricevuto da parte di tante persone che si vogliono avvicinare a determinate attività che negli ultimi tempi sono cresciute e che stanno prendendo piede anche nella nostra città. Il legame con Alghero, dopo tanti anni passati tra l’Italia e l’estero, l’ha portato, nel 2015, ad aprire il suo atelier artistico in via Manzoni 87.

La “Guido Beltrami Accademy” partirà ufficialmente con il primo corso di Wedding Planner il prossimo 23 febbraio. 6 giorni intensi di attività con un dettagliato programma d’insegnamento che prevede 60 ore di lezione, tenute dallo stesso Guido Beltrami e da vari esperti e professionisti, sulla figura del Wedding Planner passando per il catering, l’uso di fiori, nastri, pizzi e tessuti, creazione di un evento in location e la scenografia del matrimonio. Per informazioni sull’Academy e sul primo corso di Wedding Planner il contatto e-mail è info@guidobeltrami.it mentre quello telefonico 333/2151231
E’ consultabile anche la pagina Facebook “Guido Beltrami Academy”.

Nella foto Guido Beltrami

M.S.R.

Alghero: La natura è casa nostra

ALGHERO – “L’associazione “Si fa così 2.0” presenta “Libere e Liberi con i Libricini 2.0”- La natura è casa nostra – Cura, rispetto, educazione e cultura ambientale, saranno i fili rossi che uniranno la serata di venerdì 29 Gennaio alle ore 18:00 presso la Torre Sulis ad Alghero, pensata, ideata e realizzata a partire dal punto di vista delle bambine e dei bambini. Un’iniziativa in rete per tutti, ma in particolare rivolta alle insegnanti, educatori, genitori, nonni e famiglie”. Cosi dal Comune di Alghero.

“Sarà una serata per conoscere, riflettere, condividere e sorridere insieme, una straordinaria collaborazione tra Enti pubblici e aziende private, le quali, a partire dalle 19.00 circa, offriranno un delizioso aperitivo. Iniziativa ideata e organizzata L’associazione “Si fa così 2.0” grazie alla collaborazione del Banco di Sardegna S.P.A, Comune di Alghero, Parco Naturale Regionale di Porto Conte, Fondazione Meta, Azienda Vitivinicola “I Carpini”-vini d’arte- , F.lli Pinna, Panificio Artigiano Luigi Riu e DesignLadyoak- reaching creative mass-.”

Nella foto Torre Sulis

S.I.

Giorno Memoria: film ad Alghero |trailer

ALGHERO – Anche quest’anno, la Società Umanitaria di Alghero celebra il Giorno della Memoria «per le vittime della Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che si sono opposti allo sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato delle vite e protetto i perseguitati».

Mercoledì 27 Gennaio alle ore 20.00 al Cinema Miramare di Alghero verrà proiettato Il labirinto del silenzio, film tedesco del regista italiano Giulio Ricciarelli, candidato agli Oscar 2016 nella categoria Miglior Film Straniero. Teso e appassionante, il film ricostruisce una pagina importante della storia della Germania postbellica, il momento in cui il popolo tedesco comincia a fare i conti con l’orrore dei campi di sterminio.

Mescolando personaggi reali (il giornalista Thomas Gnielka e il procuratore Fritz Bauer, a cui il film rende omaggio) e di finzione (il protagonista ‘composto’ da tre procuratori esistiti), l’autore realizza un dramma giuridico e personale storicamente irreprensibile. Film-dossier sobrio ed efficace, Il labirinto del silenzio scorre una pagina rilevante della storia in fondo alla quale il male avrà finalmente “un nome, un viso, un’età, un indirizzo”. Giovedì 28 e venerdì 29, presso la Sala della Mediatecva di via Marconi 10 ci saranno altre due proiezioni sul tema, riservate ai tesserati.

Infine, le iniziative della Società Umanitaria per il Giorno della Memoria non potevano non prevedere un momento dedicato alle scuole. Nelle mattine dei tre giorni gli studenti delle scuole medie della città potranno vedere il film Corri Ragazzo Corri di Pepe Danquart. Il film, ispirato al best seller “Corri ragazzo” di Uri Orlev, racconta la storia vera di Yoram Friedman, un bambino ebreo di otto anni che si finge polacco per scampare alle truppe naziste.

Trailer del film “Il labirinto del silenzio”

Trailer del film “Corri ragazzo corri”

Alghero Multiculturale: protocollo

ALGHERO – Firma ad Alghero del Protocollo d’Intesa sulla Multiculturalità. Col sindaco Mario Bruno l’impegno del comune di Castelsardo, dell’Università di Sassari, del Parco di Porto Conte e quello di numerosi enti, associazioni pubbliche e private, con l’obbiettivo di migliorare e rafforzare le politiche per l’integrazione con lo scopo di creare le migliori condizioni per una società moderna e multiculturale attraverso un sistema di azioni sinergiche.

Ecco il video dell’intervento del sindaco Bruno:

Nella foto la presentazione del protocollo

S.I.

Alghero vince Brigata Show Cooking

ALGHERO – Ancora una volta, l’Alberghiero di Alghero si aggiudica un premio prestigioso: il primo posto assoluto nella competizione show coocking voluta dalla Regione Sardegna per stimolare nei giovani sardi la conoscenza reciproca e la riscoperta della tradizione identitaria attraverso la creatività in cucina.
La brigata dell’Alberghiero di Alghero, capitanata dall’alunna Eleonora Camerada, della classe quarta B, affiancata da Sara Polese, della stessa classe, da Davide Casu, della quinta e da Camilla Enna, della seconda A, preparata e guidata dal professor Raffaele Rondello, è approdata alla finale regionale dopo aver vinto tutti gli scontri diretti in provincia di Sassari. Alla fase finale sono state ammesse due brigate di ciascuna delle quattro province storiche dell’isola: Sassari, Nuoro, Oristano e Cagliari e due brigate straniere: una della scuola di Valencia ed una della scuola di Barcellona.

Alghero ha vinto con un giudizio unanime della giuria specializzata. Una vittoria, l’ennesima di questa scuola che da anni si fa onore in tutte le competizioni alle quali partecipa, che ha molte e valide motivazioni: la scelta strategica, effettuata nell’anno scolastico 2000/2001, di investire sulle materie prima di qualità, sui prodotti autoctoni e sulle biodiversità di Alghero e della Sardegna;
la ricerca costante, con lo scopo di coniugare la tradizione storica alle esigenze del cliente di oggi;
la preparazione attenta, oculata e mirata degli alunni, rivolta all’obiettivo finale: la soddisfazione del cliente. Le immagini televisive, trasmesse dalla emittente sarda Videolina, hanno mostrato la sicurezza degli allievi algheresi nella preparazione dei piatti, lo spirito di collaborazione, la serietà e la serenità del loro lavoro, nonostante il clima di tensione generato dalla competizione.
La brigata dell’Alberghiero di Alghero ha vinto il primo premio assoluto, consistente in una coppa e in un assegno di 5.000 € che saranno investiti per un viaggio di studio per gli alunni e per il coach in alcune delle migliori e più qualificate realtà dell’enogastronomia italiana ed europea. Per confrontarsi e per crescere ancora.

Questi i due piatti che hanno consentito ad Alghero di ottenere l’apprezzamento entusiastico della giuria: Malloreddus, con ragù di capretto e carciofi alla menta; Soffio di vento, dessert. E’ una mini millefoglie di cialde di pane carasau farcita con torrone morbido al miele di castagno, nocciole e pompia candita, accompagnata da una salsa di fragole al Grand Marnier. Il dolce è realizzato con prodotti di eccellenza del territorio: dal miele di castagno al pane carasau, dalle nocciole di Aritzo alla pompìa di Siniscola. Il giudizio sui primi piatti, prima ancora del verdetto finale, è stato oltremodo significato. Uno dei giurati, al termine della degustazione, ha parlato di “un gran bel piatto equilibrato” e, a proposito del dolce, ha elogiato la “gran bella idea degli abbinamenti che, al gusto, sono diventanti una esplosione di sapori. Perfetto”.

Il giudice Deidda, subito dopo la premiazione, ha voluto ribadire le ragioni profonde del risultato della brigata dell’Alberghiero di Alghero, parlando di meticolosità nella preparazione, nella scelta degli ingredienti, nell’artigianalità della preparazione della pasta, sottolineando come un grande piatto nasca dalla alta qualità delle materie prime impiegate, riconoscendo così il valore della scelta strategica assunto quindici anni fa dalla scuola algherese. La dirigenza dell’Istituto ha deciso di organizzare un evento allo scopo di porre all’attenzione generale l’eccellente lavoro svolto dagli alunni e dai docenti, coinvolgendo le famiglie degli alunni, le rappresentanze delle imprese che operano nell’ambito della ristorazione e del turismo e quelle del mondo della scuola.

Nella foto il professor Rondello nelle cucine dell’Alberghiero

S.I.

Luci e Colori della Sardegna

ALGHERO – Col patrocinio della Fondazione Renzo Laconi il Comune di Alghero e M.E.T.A. , il 29 Dicembre 2015 ore 17,30 presso la torre San Giovann ad Alghero si inaugura la IV° edizione della Collettiva di Pittura organizzata da sei artisti algheresi che si confrontano su un tema legato alla propria terra: Luci e Colori della Sardegna.

Sei punti di vista dal più classico al contemporaneo rivisitato con tecniche differenti. Maria Filomena Mura, Cici Peis, Sergio Serratrice, Gianni Mattu, Nina Trudu, Carlo Gatto Solinas. La mostra è inserita nel programma delle manifestazioni del “Cap d’Any a l’Alguer organizzato dalla Fondazione Meta e rimarrà aperta sino al 10 Gennaio. orari di apertura: 10,30 – 12,30 / 17,00 – 20,30.

Nella foto Cici Peis al lavoro

M.S.R.

Manlio Masu: al via la mostra |video

ALGHERO – Ieri presentazione-inaugurazione presso le sale espositive de Lo Quarter della mostra antologica di pittura a cura di Manlio Masu. La grande pittura sarda fa tappa ad Alghero con “Vint anys: 1995|2015 Opere”.

E’ il titolo dell’esposizione che il pittore algherese ha scelto per la mostra voluta fortemente dall’Amministrazione comunale e organizzata in collaborazione con la Fondazione Meta, all’interno degli appuntamenti del Cap d’Any a l’Alguer che quest’anno celebra proprio il ventennale con un ricco programma. 56 le opere esposte tra nuove produzioni e quelle appartenenti a collezioni private, presentate venerdì sera in occasione di un partecipato incontro alla presenza del sindaco Mario Bruno, dell’assessore alla Cultura, Gabriella Esposito, il presidente della Fondazione Meta, Pietro Alfonso e Joan Adell, rappresentante del governo catalano in Italia.

Applausi per quello che è considerato uno dei grandi artisti locali dei nostri tempi. La sua figura e le sue opere sono state raccontate ed esposte al pubblico da Alma Casula, docente di Storia dell’Arte all’Accademia delle Belle Arti di Sassari. La mostra è visitabile fino al 10 gennaio, dalle ore 11.30 alle 13.00 e dalle 17.30 alle 20.30, con ingresso libero.

Nella foto un momento dell’inagurazione

Il video dell’inaugurazione di ieri della mostra di Manlio Masu:

S.I.

L’opinione: Manconi sul vino

ALGHERO – Ultimamente (Vedi articolI di Lai e Crisponi) si sono verificate numerose manifestazioni di dissenso nei confronti delle attività comunitarie volte a normare il settore vitivinicolo. Non è possibile, tuttavia, non evidenziarne talune lacune di fondo responsabili di distorsioni interpretative. Per esigenze comunicative cercherò di essere necessariamente sintetico, riservando ad altri contesti eventuali approfondimenti. Di contro, il tema abbisogna del precipuo richiamo legislativo. Tra i principali vini sardi dobbiamo ascrivere, senza dubbio, le denominazioni “Vermentino di Gallura DOCG”, “Vermentino di Sardegna DOC” e “Cannonau di Sardegna DOC” citate nei predetti comunicati stampa.

Tali denominazioni fanno capo al DPR 930 del 12 luglio 1963, emanato dopo che dal 1937, con la Legge n.1266, quindi per ben 27 anni, l’Italia dovette assistere ad un problematico vuoto normativo proprio nel settore vitivinicolo. Il DPR recita al suo art. 1 “Per denominazioni di origine dei vini s’intendono i nomi geografici e le qualificazioni geografiche delle corrispondenti zone di produzione – accompagnati o NON con nomi di vitigni o altre indicazioni – usati per designare i vini che ne sono originari e le cui caratteristiche dipendono essenzialmente dai vitigni e dalle condizioni naturali di ambiente”. Successivamente la normativa venne ulteriormente perfezionata con la Legge n. 164 del 10 febbraio 1992 la quale, sempre all’art. 1 recita “Per denominazione di origine dei vini si intende il nome geografico di una zona viticola particolarmente vocata utilizzato per designare un prodotto di qualità e reputato, le cui caratteristiche sono connesse all’ambiente naturale ed ai fattori umani”.

Con quest’ultimo strumento legislativo scompare, pertanto, la possibilità di menzionare nella denominazione d’origine il vitigno; nascono, infatti, solo per citare alcuni esempi nostrani, le DOC “Alghero” e “Cagliari”. D’ora in avanti sarà il terroir (componente ambientale, geopedologica, climatica, umana, di un particolare contesto territoriale) a definire le Denominazioni ad Origine piuttosto che quel particolare vitigno (che pur permane in etichetta ai fini di un maggior dettaglio – es. “DOC Alghero Vermentino”). Perché se è vero che, fatte le dovute eccezioni, differenti vitigni possono trovare dignitosa dimora in tutte le aree a vocazione vitivinicola, lo stesso non si può dire per le condizioni di substrato, climatiche e per il bagaglio di tradizioni umane che, almeno come trinomio, difficilmente risultano eguagliabili in altre aree da quelle, per l’appunto, “a denominazione”.

Nelle more della semplificazione che, come da introduzione, vorrei caratterizzasse queste mie riflessioni, mi trovo costretto a non addentrarmi ulteriormente nei procedimenti legislativi precursori delle singole denominazioni e a chiedermi, fin da ora, il motivo di questa battaglia di donchisciottiana memoria. Trovo del tutto anacronistico sostenere, oggi, una imposizione di copyright nei confronti dell’uso di quel particolare vitigno in etichetta escludendo, di fatto, tutti coloro che potrebbero (oppure lo fanno già da tempo – vedi Australia) vantarne la paternità. Lo si poteva fare, forse, prima del 1992, ma oggi appare quantomeno bizzarro o, comunque, fuori tempo massimo.

Non è una particolare cultivar che porta nel vino quel quid pluris tale da renderlo così apprezzato dal consumatore, né il solo substrato pedologico, né l’esposizione, il clima, né, tantomeno, quella particolare tecnica produttiva, ma è la summa di tutte queste condizioni a determinarne l’inimitabilità e la menzione esclusiva. Esiste una bella definizione che i francesi impiegano per il nostro equivalente vino IGT (Indicazione Geografica Tipica), vale a dire “Vins de pays”: vini del paesaggio, (inteso nella più ampia accezione di territorio, popolazioni e tradizioni). Ricordiamocene ogni qual volta vorremo attribuire ogni merito alle sole uve.

Ferdinando Manconi
Dottore Agronomo
Ispettore Autorità Pubblica Controllo Vini a DO e IG