Prostituzione: i nomi degli arrestati

ALGHERO – Nelle prime ore della giornata odierna, nella provincia di Sassari e Cagliari, i Carabinieri della Compagnia di Alghero hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di 5 misure cautelari, 2 in carcere e 3 arresti domiciliari, a seguito di indagini coordinate della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari nell’ambito di investigazioni nei confronti di 11 soggetti, italiani e dell’est Europa, indagati a vario titolo di associazione a delinquere, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento si inquadra in un’articolata attività di indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di Alghero che in pochi mesi, con l’ausilio di metodologie tradizionali e attività tecnica, ha consentito di scoprire un’organizzazione criminale finalizzata al reclutamento dall’Italia e dall’estero di giovani nonché al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’organizzazione si occupava dalla locazione degli immobili, al reclutamento delle ragazze, dei ragazzi e dei transgender, ai vari spostamenti, all’alloggiamento, alla fornitura di biancheria e materiale da sexy shop per l’attività di meretricio, alla gestione delle inserzioni anche con un servizio di “centralino” per lo smistamento e la gestione delle chiamate. In alcune occasioni alle prostitute veniva inoltre fornita della sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Un giro d’affari di migliaia di euro. L’Autorità giudiziaria ha disposto il sequestro delle 5 case d’appuntamento in Alghero e Sassari utilizzate dall’organizzazione per l’attività di meretricio, frequentate da numerosi clienti alla ricerca di ogni tipo di prestazione sessuale a pagamento. Gli arrestati sono: Ildiko Edina Meszaros, ungherese 29 enne residente a Sassari con precedenti di polizia (O.C.C. in carcere); Ugo Poggi,53 enne di Sassari, disoccupato, pregiudicato (O.C.C. in carcere); Alessandra Deriu, 32 enne di Decimomannu (CA), disoccupata (O.C.C. agli arresti domiciliari); Deborah Oneddu, 22 enne di Porto Torres, con precedenti di polizia; Marco Costantino Francesco Carboni, 29 enne di Sassari, con precedenti di polizia.

Nella foto la conferenza stampa di questa mattina

M.S.R.

Prostituzione: arresti ad Alghero

ALGHERO – Dalle prime luci dell’alba è in corso un’operazione di servizio della Compagnia Carabinieri di Alghero con l’esecuzione di misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di un gruppo criminale dedito allo sfruttamento della prostituzione.

Ed infatti era ben visibile l’elicottero dell’Arma che volava sulla Riviera del Corallo per monitorare le operazioni a terra da parte dei militari intenti a consegnare gli atti nella abitazioni e portare verso Sassari i responsabili dei reati contestati. I particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Sassari.

Nella foto i carabinieri in azione

S.I.

Sindacopoli: bufera sulla politica sarda

ALGHERO – Nuova bufera sulla politica sarda. In attesa (pare che la firma degli atti dal parte del Pm Cocco sia una questione di ore) della definizione dell’inchiesta sui fondi regionali ai gruppi con l’invio delle richieste di rinvio a giudizio riguardanti il secondo gruppo di politici, scoppia il caso “sindacopoli”legato ad alcuni lavori pubblici realizzati in Sardegna.

La Procura di Oristano ha ordinato altri 17 arresti, 3 dei quali in carcere, 13 agli arresti domiciliari e uno con obbligo di dimora. Questo in relazione a diversi appalti pubblici che sarebbero stati pilotati e in particolare alla strada che dovrà collegare Sassari con Olbia. I provvedimenti sono stati eseguiti da agenti del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza e dai carabinieri della compagnia di Tonara. Tra le persone coinvolte ci sarebbero amministratori pubblici, politici e funzionari di enti che avrebbero intrattenuto rapporti illeciti con imprenditori e professionisti.

Tra le persone coinvolte, già sindaci, oggi consiglieri regionali, ci sono Antonello Peru e Angelo Stochino. Questi gli altri nomi che rientrano nell’indagine: Andrea Ritossa, Giovanni Pietrio Cassitta, Fulvio Maurizio Pisu, Carlo Bernardini, Giovanni Zallocco, Girolamo De Santis, Agostino Sandro Urru, Giovanni Chierroni, Mimmo Lai, Antonio Piras, Walter Quarto, Francesco Lai, Nicola Dinnella e Paolo Manca. Durante la giornata ci saranno ulteriori sulla notizia che comunicheremo su Algheronews.it

Nella foto la Finanza fuori dal palazzo della Regione

S.I.

Drug test: controlli nel sassarese

SASSARI – Nel corso della mattinata odierna, la Sezione della Polizia Stradale di Sassari, con la diretta collaborazione del personale dell’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Sassari e di un’unità cinofila antidroga della Questura di Oristano, ha attuato specifici servizi di controllo per il contrasto della guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti o psicotrope ed in stato di ebbrezza alcolica. In particolare nell’abitato del Comune di Sassari, sono stati effettuati accertamenti volti alla verifica dell’alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti mediante l’utilizzo dell’apparecchiatura DragerDrug Test (fornita dall’Ania).

L’iniziativa che si svolge in tutto il territorio nazionale è stata disposta dal Servizio Polizia Stradale del Dipartimento della P.S. e si prefigge di mettere in pratica le nuove misure organizzative per l’ottimizzazione dell’attività di accertamento finalizzate alla repressione della guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, sperimentando altresì nuovi rapidi metodi di acquisizione non invasiva dei liquidi biologici, direttamente sulla strada al momento del controllo da parte degli operatori della Polizia Stradale ed effettuati unitamente a personale medico della Polizia di Stato, da mettere poi a disposizione del laboratorio del Centro di Tossicologia Forense della Polizia di Stato di Roma, per le successive analisi. Durante il servizio odierno sono stati controllati 80 veicoli, 90 persone, di cui 5 sottoposte al controllo con DragerDrug Test e sono state contestate 7 violazioni
amministrative al codice della strada.

Nella foto il controllo della polizia

S.I.

“Cagliari ostaggio dei clandestini”

CAGLIARI – “L’ennesima protesta dei clandestini per le vie di Cagliari ci mette davanti a un problema di ordine pubblico che non può più essere sottovalutato. La città è ostaggio degli immigrati, e questo ci fa preoccupare, perché è chiaro che la situazione non sia assolutamente sotto controllo”. Cosi Noi con Salvini Sardegna riguardo l’invasione del centro del capoluogo sardo da parte dei migranti sbarcati negli scorsi giorni. Persone che chiedono di lasciare la Sardegna, questo il paradosso più grande.

“Chiediamo al Prefetto di Cagliari di mettere finalmente mano al problema di ordine pubblico e sicurezza dei cittadini generato dalla circolazione, per la città, di clandestini, alcuni dei quali malati di scabbia, che agiscono al di sopra delle regole che si impone di rispettare ai cittadini, e di intimare all’Amministrazione comunale la massima collaborazione nel riportare sotto controllo la situazione di disagio, degrado e pericolo che mette a dura prova la sopportazione dei cittadini, giorno e notte”.

Nella foto via Roma chiusa per la protesta dei clandestini

S.I.

Migranti: Centrosinistra vile e pilatesco

CAGLIARI – “Quello attuato in Sardegna è un modello di accoglienza sbagliato, che tradisce il fine umanitario e i primi a contestarlo sono gli stessi migranti”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna, dopo la nuova protesta dei migranti a Cagliari.

“Sbarcare migliaia di persone disperate nell’isola – prosegue l’esponente azzurro- è pura follia e non si comprende quale sarebbe la logica di porre nuovamente il mare tra i migranti e la loro destinazione e tenerli qui, esasperando gli animi. L’impressione è che la Sardegna venga usata solo per far fare una deviazione ai flussi migratori per contenere l’onda umana proveniente dal Mediterraneo da parte di un Governo totalmente piegato al volere delle potenze europee. Un anno e mezzo fa – ricorda Cappellacci- presentammo una mozione per impegnare il presidente della Regione a negoziare con il Governo mezzi e risorse adeguati ad affrontare l’emergenza, ma il centro-sinistra si concesse il lusso di respingerla senza proporre nessuna alternativa”.

“Si è persa perfino la memoria di un vertice convocato da Renzi con i governatori per non dire nulla, con una promessa di aggiornamento mai mantenuta. Dopo le passerelle al porto canale – evidenzia Cappellacci- Pigliaru e i notabili del PD hanno mantenuto un atteggiamento vile e pilatesco, lasciando che fossero solo le forze dell’ordine, i volontari e i cittadini a farsi carico di una questione di proporzioni gigantesche. Fino a quando il centrosinistra intende scappare dalle proprie responsabilità e coprire la fuga del Governo Renzi?”

Nella foto il caos nel centro di Cagliari con le proteste dei migranti e la polizia questo pomeriggio

S.I.

Chiuso il Kill Time di Nuoro

NUORO – In data odierna personale della Polizia di Stato – Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Nuoro – ha notificato al titolare del locale notturno Kill Time, il provvedimento di sospensione dell’attività commerciale per mesi 10 ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza. Molteplici, infatti, sono stati gli episodi di violenza avvenuti all’interno del locale nel corso degli ultimi mesi che hanno reso necessaria l’adozione del provvedimento sospensivo. In particolare, lo scorso 11 ottobre un individuo veniva aggredito da diversi avventori riportando lesioni personali. Un’altra aggressione si ripeteva in data 22 novembre 2015 nelle immediate adiacenze dell’ingresso e, infine, la sera di Natale, si scatenava una rissa in prossimità del locale in cui rimanevano coinvolti numerosi giovani e diversi minorenni allontanatisi dal luogo poco prima dell’intervento delle Forze dell’Ordine.

L’ultimo e più grave episodio di illegalità si è verificato la notte del 12 marzo scorso, tra la mezzanotte e le tre del mattino, in occasione della festa “Fluo Party”, organizzata on-line e rivolta, in particolare, agli studenti delle scuole superiori cittadine. In tale occasione, il numero dei giovani intervenuti, dopo aver acquistato in prevendita il rispettivo biglietto d’ingresso, superava di circa tre volte la capienza massima del locale, determinando situazioni di rilevante pericolo per l’incolumità degli avventori.

La calca della folla, stimata in diverse centinaia di persone che con calci e pugni cercava di spingere la gente per entrare nel locale, ostruendo anche le relative vie di fuga, determinava il necessario intervento delle Forze dell’Ordine, reso oltremodo indispensabile anche dalle condizioni di numerosi avventori in palese stato di ebbrezza alcolica. Per quest’ultimo episodio i soci del “Kill Time” sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Nuoro per inosservanza della normativa sui locali d’intrattenimento nonché per somministrazione di bevande alcoliche a minorenni e a giovani già visibilmente ubriachi. Si tratta del secondo provvedimento ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S. adottato dal Questore Fassari in ambito provinciale, che segue quello adottato il mese scorso nei confronti del Circolo Privato “Iguana” di Irgoli.

Nella foto la polizia mentre chiude il locale di Nuoro

S.I.

Attentato a Cocco: solidarietà di FI

CAGLIARI – “Esprimiamo la nostra più sincera vicinanza al sindaco di Bottidda e collega consigliere, Daniele Cocco, di cui apprezziamo la pacatezza dei toni e lo spirito di servizio alla comunità. La solidarietà, però, non può essere quella delle parole di circostanza: occorre rispondere a questa continua scia di atti intimidatori con la politica, nel senso nobile del termine”. Così il capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis sul nuovo atto intimidatorio commesso ai danni di un amministratore in Sardegna.

“Chiediamo più sicurezza per chi amministra la cosa pubblica e per l’intera comunità, ma la risposta dello Stato deve essere anche un’inversione di tendenza rispetto ad un disimpegno dai territorio ormai evidente. Laddove viene meno la presenza dello Stato, dei presidi istituzionali, si concede spazio a fenomeni che minano la nostra compagine sociale. Ecco perché la reazione deve essere sociale, culturale, di popolo per isolare sempre più chi vuole turbare la normale dialettica democratica e garantire quella giustizia delle leggi e sociale fondamentale per una società civile”.

Nella foto Pietro Pittalis

S.I.

Traffico di armi: arrestato algherese

ALGHERO – I Carabinieri della Compagnia di Alghero, nell’ambito di una operazione finalizzata al contrasto del traffico illegale di armi, hanno tratto in arresto il cittadino algherese P.F. di 21 anni per detenzione illegale di armi e munizioni.

A seguito dei recenti furti di armi avvenuti, tra cui 4 fucili e 2 pistole a Olmedo, nella serata del 31 marzo è scattata l’operazione dei militari del Nucleo Operativo e Nucleo Radiomobile. Nel corso del bliz, i militari coordinati dal Maresciallo Michele Lobrano Comandante del Norm di Alghero, hanno sequestrato un fucile semiautomatico e 50 cartucce fra le quali i micidiali proiettili calibro 357 Magnum e calibro 38 Special, provenienti proprio dal furto in abitazione perpetrato in Olmedo.

Nella foto i carabinieri e le armi recuperate

S.I.

Alghero: scoperta truffa su Iphone

ALGHERO – La Polizia di Frontiera di Alghero ha scoperto una imponente truffa ai danni delle compagnie delle telefoniche posta in essere nel nord Sardegna da due marocchini per ottenere iphone di ultima generazione con abbonamenti da 30 rate mai pagate. A seguito dell’intensificazione dei controlli antiterrorismo nell’aeroporto di Alghero, gli operatori di frontiera, guidati dal Dirigente, Dott.ssa Gallo, insospettiti dal trasporto di 10 iphone nuovi, ancora confezionati, nel bagaglio a mano di un passeggero, ponevano in essere una articolata e complessa indagine di polizia che consentiva di accertare il modus operandi dei truffatori.

I marocchini, attraverso numerosi prestanomi, reclutati spesso fra tossicodipendenti e disoccupati, facevano stipulare abbonamenti per l’acquisto a rate di iphone di ultima generazione e di sim, garantendone il pagamento con proprie carte di credito che sapientemente venivano dichiarate smarrite. In seguito portavano all’estero i telefoni per rivenderli, ottenendo un guadagno immediato.

“Le compagnie telefoniche si accorgevano degli insoluti solo dopo qualche mese ma non riuscivano a recuperare il credito in quanto i prestanomi erano nullatenenti. La Polizia invita i commercianti a fare attenzione, evitando di stipulare contratti in situazioni simili ma avvisando immediatamente la Polizia di Stato per gli accertamenti”, cosi dalla Questura.

Nella foto un Iphone

S.I.