Orgosolo: controlli a tappeto

NUORO – Nel corso del pomeriggio di ieri, gli agenti del Commissariato di P.S. di Orgosolo e della Squadra Mobile della Questura di Nuoro hanno attuato un articolato servizio di prevenzione e controllo coordinato del territorio con il supporto di 3 unità operative del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta, 2 Unità Cinofile antidroga ed antiesplosivo e un’unità operativa della sezione antidroga della Squadra Mobile di Nuoro.

Nel corso del servizio sono state effettuate due perquisizioni domiciliari ad esito delle quali sono stati rinvenuti e sequestrati circa 15 grammi di marijuana che hanno comportato il deferimento al prefetto di Nuoro di un sedicenne per detenzione di sostanza stupefacente destinata ad un uso esclusivamente personale. Sequestrato anche un discreto quantitativo di semi di cannabis da destinare verosimilmente alla coltivazione della citata sostanza. Sono stati inoltre controllati n. 4 circoli privati e contestualmente elevata una contestazione di violazione amministrativa (€ 200,00 p.m.r.) per mancata esposizione dell’indicazione degli orari di apertura e di chiusura del circolo. Sono state, infine, complessivamente controllate n. 23 autovetture e n. 39 persone di cui n. 19 con vari precedenti di polizia e contestata una violazione al codice della strada.

Nella foto la Polizia

S.I.

Crisi: protesta all’aeroporto |video

ALGHERO – Protesta all’aeroporto. Un dipendente dello scalo ha inscenato una clamorosa azione. per puntare i riflettori sul suo caso di ex-dipendente della Sogeaal. Una tenda posizionata nei giardini fronte scalo per trascorrere notti e giorni all’addiaccio, una bandiera italiana e soprattutto una scritta “La vostra crisi noi non la paghiamo”.

Poche parole che vogliono dire tante cose soprattutto in un momento delicato come questo dove si il centro catalano avrebbe dovuto decollare e invece, forse, riesce a contenere i danni. Il silenzio desolante e gelido del video bene fotografa il difficoltà del momento che vive questa persona che si trova a palesare la sua situazione che, al netto delle ragioni giudiziarie, evidenzia la drammaticità degli eventi.

Nella foto la protesta di oggi all’aeroporto

S.I.

Hotel Romazzino: sequestrate 6 ville

SASSARI -In data odierna i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Sassari e i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Sassari, hanno dato esecuzione al decreto del 5.5.2016 del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tempio Pausania dott.ssa Elisabetta Carta che dispone il sequestro preventivo di 6 prestigiose ville sul mare nell’Hotel Romazzino, il più prestigioso albergo della Costa Smeralda.

Le ville e le rispettive piscine vicino il mare rinomate in tutto il mondo, vengono affittate a prezzi oscillanti tra i 15.000 e i 25.000 euro al giorno (ciascuna) e, in base alla lunga e complessa inchiesta sulla corruzione nel Comune di Arzachena dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e dal Procuratore della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi, sono state costruite in forza di una Concessione rilasciata dall’Ufficio Tecnico del Comune di Arzachena viziata da grave illegittimità, smascherata dagli investigatori e dai consulenti della Procura prof. Manlio Venditelli, arch. Maurizio Imperio e geom. Giovanni Battista Aisoni.

Per non compromettere la funzionalità dell’albergo nell’imminente stagione estiva, Il Procuratore Fiordalisi ha ritenuto di non richiedere il sequestro di alcune importanti parti costruite illegittimamente sulla base della medesima concessione edilizia illegittima e poste all’interno della struttura principale, perché di uso comune a tutti i clienti del prestigioso hotel.

Nella foto alcune costruzioni dentro il complesso del Romazzino

S.I.

“Giovanissimi, è allarme violenza”

CAGLIARI – “L’episodio dell’accoltellamento di un minore a Tempio ci riporta all’attenzione i problemi della sicurezza in tutto il territorio regionale”, dichiara il Coordinatore Regionale di Noi con Salvini, Daniele Caruso. “Questo è solo l’ennesimo fatto di violenza in un parco con protagonisti minorenni. Noi con Salvini intende impostare in tutta la Sardegna una politica della sicurezza che garantisca a tutti di circolare liberamente sul territorio senza paura di subire aggressioni. Esprimiamo solidarietà alla vittima di questa aggressione, sperando che l’aggressore venga sanzionato con pena esemplare”, conclude Daniele Caruso.

“A seguito del triste episodio con accoltellamento, intendiamo capire se la città di Tempio Pausania abbia un efficace piano di sicurezza. E’ impensabile che accadano episodi simili, per di più col coinvolgimento di minori. Lavoreremo per riportare a Tempio il giusto equilibrio che si è perso”, afferma Dario Musselli, Coordinatore Cittadino di Noi con Salvini a Tempio.

Nella foto Daniele Caruso

S.I.

Sa Segada, scuola-favela: basta

ALGHERO – Chi è nato in Italia è italiano. Doveri e diritti. Stesso discorso per quelli che per anni sono stati chiamanti “nomadi” divenuti col tempo stanziali. Secondo alcuni chiamarli “rom” sono algheresi. Probabilmente è giusto, la società ci civilizza e va avanti e anche queste popolazioni dobbiamo integrarle e non ghettizzarle. E allora, essendo spesso nati qui o comunque vivendoci da tanti lustri, non possono che essere considerati che algheresi a tutti gli effetti.

Ed allora è giusto, anzi doveroso, che anch’essi rispettino le leggi vigenti e non abbiano corsie preferenziali o pseudo tali. Certo perchè vivere in una scuola abbandonata non è certo un vantaggio, è ovvio. Ma sicuramente lo è rispetto a tutte quelle famiglie algheresi che da anni attendono un tetto dal Comune trovandosi nella graduatoria per le case popolari che però è ferma e non vengono assegnati alloggi da secoli.

Ed è così che cresce e aumenta la rabbia nel vedere il plesso di proprietà del Comune di Alghero, dunque di tutti noi, “occupato” da tempo da alcune famiglie nella borgata di Sa Segada. Un immobile immenso, tanti metri quadri lasciati in totale abbandono e disuso in un momento in cui poi vediamo gli assessori di turno parlare di taglio agli sprechi. Se veramente si volessero diminuire i costi eccessivi dell’ente con sede a Sant’Anna forse si dovrebbe iniziare col valorizzare il patrimonio immobiliare che invece, come in questo caso, vede alcuni nuclei che hanno fatto propria una struttura pubblica sotto gli occhi di tutti e in barba ad ogni legge. E, come ci segnalano da Sa Segada, non solo l’occupazione, ma anche “un mantenimento vergognoso del plesso totalmente in dispregio al valore di un bene pubblico come se fosse un un accampamento delle favelas”.

Nella foto la scuola fotografata e segnalata dal Comitato di Quartiere di Sa Segada

S.I.

Evade dai domiciliari: arrestato

SASSARI – Alle 22 circa di ieri i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Sassari hanno arrestato V. C., sassarese classe 82, gravato da diversi precedenti, per il reato di evasione dagli arresti domiciliari. I militari lo hanno sorpreso fuori dalla propria abitazione senza giustificato motivo e pertanto lo hanno accompagnato in caserma e dichiarato in stato di arresto. Dopo aver pernottato nella camera di sicurezza di questo Comando Provinciale, l’uomo nella mattinata odierna verrà sottoposto a udienza di convalida presso il Tribunale di Sassari.

Nella foto i carabinieri

S.I.

Furti nei tabacchi: arresto a Sassari

SASSARI – Nei giorni scorsi, personale della Squadra Mobile della Questura di Sassari ha dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal Gip del Tribunale di Sassari nei confronti di un sassarese pluripregiudicato di 29 anni, per furto aggravato. G. F., insieme ad altri individui, sarebbe stato il responsabile di una serie di furti attuati con le medesime modalità, ai danni di alcune rivendite di tabacchi nella zona di Sant’Orsola e Li Punti. Il gruppo di giovani, previo sfondamento della porta d’ingresso con l’utilizzo di una mazza per edilizia, si introduceva all’interno dell’esercizio commerciale sottraendo sigarette, tabacco, ricariche telefoniche e denaro contante.

Le indagini avviate subito dopo, anche con la visione di immagini degli impianti di videosorveglianza e con il riscontro degli atti di una volante che in una serata dei furti aveva fermato per un controllo uno dei responsabili dei crimini, si è potuti risalire all’identità di uno degli autori dei furti. In base agli atti acquisiti, personale della Squadra Mobile ha prodotto una completa informativa che ha permesso al Gip di emettere il provvedimento cautelare della custodia in carcere nei confronti del giovane che è stato notificato in carcere dove G.F. si trova attualmente ristretto per altra causa.

Nella foto un fermo immagine dal video di uno dei furti

S.I.

Caccia ai ratti nel centro storico

ALGHERO – Continuano gli interventi di derattizzazione e disinfestazione in città. L’Ufficio Ecologia in collaborazione con la Società Multiss sta attuando un programma di operazioni che hanno già interessato diverse zone della cinta urbana. Il prossimo intervento riguarderà, da Lunedì, il Centro Storico. Zona di Alghero dove c’è un invasione di ratti come denunciato già più volte dalla popolazione.

Gli addetti della società specializzata interverranno in tutte le vie del quartiere, dalle piazze ( Sulis, Civica, largo San Francesco, Forte della Maddalenetta, Santa Croce, Sannino, Juharia, Municipio, Sanna, del Teatro, Ginnasio ) alle strade principali, ai vicoli, alle vie minori. Oltre agli interventi organizzati e calendarizzati dall’Ufficio Ecologia, riguardanti quasi tutta la rete viaria cittadina con derattizzazioni mirate, i servizi verranno effettuati anche in base alle segnalazioni dei cittadini e degli organi di vigilanza che evidenziano presenze di ratti, blatte e insetti.

Nella foto alcuni topi

P.S.

Sassari, strada 131: rischio frana

SASSARI – Altro che Sassari-Olbia a quattro corsie. Sul collegamento tra le due città del nord Sardegna incombono massi e costoni di roccia, che minacciano di staccarsi e rotolare sulla carreggiata all’altezza delle gallerie all’uscita da Sassari. «Sarebbe meglio chiamarla Ploaghe-Olbia. Il primo tratto, che coincide con la 131, andrebbe chiuso in attesa di un intervento risolutore», fa notare Tore Piana, coordinatore regionale di Italia Unica.

Innanzitutto il rischio visibile. Si tratta di un costone di roccia proprio sopra le gallerie. Un intervento fu fatto nel 2006. Ma il problema non fu risolto del tutto. Adesso, anche a occhio nudo, la fenditura è più grande. Italia Unica ha interpellato alcuni geologi: i tecnici dicono che il pericolo è reale ed è alto. Se il costone si staccasse andrebbe a occupare tutta una corsia, quella di ingresso delle gallerie. Chi deve intervenire? Gli enti competenti sarebbero tre: il Comune di Sassari, per gli aspetti legati all’assetto idrogeologico; poi l’Anas, ma anche la Regione, dal momento che si tratta di un’arteria di grande traffico. «Dalle informazioni in nostro possesso risulta che non c’è in corso alcun intervento né ci sono finanziamenti appositi. Chiedo: ci devono essere per forza incidenti o fatti più gravi? Per questo ho intenzione di scrivere a sindaco, Regione e Anas», spiega Tore Piana. «Il tratto di strada va posto immediatamente in sicurezza. Il rischio frana è reale e non può essere minimizzato». In base a un veloce calcolo dei tecnici sarebbero necessari circa due milioni di euro per risolvere il problema sull’intero costone sopra le gallerie. Non è finita. Ci sono problemi pure al tratto di viadotto di Badde Olia – Scala di Giocca. Qui stanno cadendo pezzi di cemento anche di due kg. Tutto già segnalato, nuovamente un mese fa, a Vigili del Fuoco e Anas. Un intervento è stato fatto, ma non risolutivo.

«Ecco perché dico che non ha senso parlare di Sassari-Olbia. Più realisticamente, è preferibile limitarsi a Ploaghe-Olbia. Il primo tratto, quello della 131, è da chiudere. Una situazione gravissima, purtroppo trascurata dagli enti competenti – insiste il coordinatore regionale di Italia Unica –. Preannuncio che i nostri gruppi parlamentari presenteranno contestualmente interrogazioni al ministro delle Infrastrutture Delrio sia alla Camera che al Senato. Non è un problema solo di Sassari, ma riguarda tutta la Regione». L’ultima indiscrezione è relativa invece ai fondi dei ribassi d’asta sempre sulla Sassari-Olbia: sarebbero stati destinati all’ampliamento dell’aeroporto di Olbia. L’ennesima tegola sul nord ovest.

Nella foto un tratto della strada in pessime condizioni

S.I.

“Borlotti deve essere licenziato”

ALGHERO – Nuovo round nell’infinita vicenda tra Sogeaal e Umberto Borlotti. Ma questa volta arriva una pietro tombale riguardo la lunga vicenda del licenziamento e poi reintegro dell’oramai ex-direttore. Il Tribunale conferma il suo licenziamento. Un rapporto a dir poco tempestoso caratterizzato da querele, denunce a cui si aggiungono le tante pagine di intercettazioni che riguardano diversi lustri di gestione dell’aeroporto di Alghero. Situazioni che vedono le forze dell’ordine impegnate nel comprendere se ci siano dei reati rispetto l’andamento dell’attività aeroportuale dal principio fino ai giorni nostri. Non, dunque, un’inchiesta solo su fatti recenti.

Ma ritornando all’atavica querelle, è arrivata la conferma che, come confermano da Nuraghe Biancu, la Sogeaal aveva fatto bene a licenziarlo nel 2009. La sentenza della Corte d’Appello ribalta il primo grado e secondo questa sentenza del Tribunale “Borlotti deve essere definitivamente licenziato”, fanno sapere i legali della Sogeaal “questo quanto sentenziato nel secondo grado del processo che ci vede chiamati in causa con l’ex-direttore”. Il primo grado aveva dato ragione a Borlotti e c’era stato il reintegro, poi ancora dentro e fuori e adesso arriva la sentenza della Corte d’Appello che fa proprie le richieste dell’attuale management. Adesso ci sarà la possibilità di un terzo grado con la Cassazione. Sull’intera vicenda c’è anche un’altra denuncia di mobbing a firme dell’ex-dg contro la società.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.