Csm, scritte e bombola: denuncia

ALGHERO – I Carabinieri della Compagnia di Alghero hanno identificato la persona che il 30 novembre con una bomboletta spray di vernice rossa aveva deturpato e imbrattato le auto di servizio e le pareti del Centro di Salute Mentale di via Paoli di Alghero. I Carabinieri della Stazione di Alghero, a seguito di una repentina e puntuale attività investigativa, sono riusciti a scoprire l’autore: si tratta di un trentottenne algherese, in cura al centro che sembra abbia commesso il gesto con l’idea di attirare l’attenzione dei medici curanti per avere una maggior attenzione nelle cure a lui devolute.

Il 14 dicembre il 38enne si è reso nuovamente responsabile di un altro gesto: davanti alla porta d’ingresso del C.S.M. aveva posizionato una bombola di gas con un coperchio trasparente collocato sopra. Messa in sicurezza l’area ed accertata l’inoffensività del manufatto, lo stesso è stato rimosso ed il predetto è stato nuovamente identificato quale autore del gesto del quale si è definito artefice senza però giustificarne il motivo. I carabinieri lo hanno consegnato al personale sanitario che ha provveduto ad eseguire un trattamento sanitario obbligatorio. L’algherese è stato infine nuovamente denunciato all’autorità giudiziaria questa volta per procurato allarme.

Nella foto la caserma dei carabinieri di Alghero

S.I.

Blitz notturno: chiuso il Palladium

ALGHERO – Blitz dei Carabinieri ad Alghero. Nella notte appena trascorsa (tra sabato e domenica) i militari del Nucleo Oeprativo e Radiomobile si sono recati presso il locale notturno Palladium e, dopo una lunga perquisizione e serie di controlli, hanno posto sotto sequestro l’attività. Non è passata inosservata l’azione che ha visto l’intervento di quattro pattuglie e diverso personale agli ordine della compagnia di via Don Minzoni.

La verifica è durata dalle 23 fino alle 2.00 di notte. Al termine sono stati posti i sigilli a seguito del riscontro del reato 252 del Codice di Procedura Penale ovvero “sequestro conseguente a perquisizione”. Non è chiaro, perchè ancora non è giunta una nota ufficiale, quali siano le motivazioni che hanno portato a tale decisione. Ma pare che ci siano stati dei fermi e delle verifiche. Ciò in attesa, ovviamente, di ulteriori sviluppi.

Nella foto i sigilli posti al Palladium

S.I.

Servizio elisoccorso: c’è Alghero

CAGLIARI – Quasi 91 milioni di euro per l’attivazione, otto anni di affidamento, tre elicotteri, tre basi (in corrispondenza di altrettanti aeroporti). Sono i numeri del nuovo servizio di elisoccorso regionale, definito dall’Assessorato regionale della Sanità e deliberato oggi dalla Giunta, su proposta dell’assessore Luigi Arru. L’esponente dell’Esecutivo ha ricordato che, nel 2012, è stato affidato alla Asl di Lanusei il compito di predisporre le procedure di gara per l’affidamento del servizio di elisoccorso e la realizzazione di due elibasi: allora a Lanusei furono assegnati oltre 20 milioni. Ad essi, nel corso di quest’anno, se ne sono aggiunti altri sei per la messa a norma delle elisuperfici, risorse assegnate a Lanusei ma che saranno poi trasferite all’Areus.

“Per supportare la Asl di Lanusei – ha ricordato Arru – abbiamo deciso l’istituzione, a novembre dello scorso anno, di un Gruppo tecnico regionale sull’emergenza urgenza e l’elisoccorso. Anche alla luce del lavoro da loro fatto, abbiamo scelto basi, mezzi e durata del servizio”. L’affidamento, quindi, avverrà per otto anni e il servizio dovrà svolgersi con cosiddette ambulanze aeree attrezzate. Le basi individuate – per ora – sono, per il Sud, quella aeroportuale di Elmas e, per l’area Nord, le basi aereoportuali di Alghero e Olbia. “L’Areus – sottolinea Arru – nei prossimi due anni potrà, qualora le condizioni epidemiologiche lo rendessero necessario, ridefinire le sedi delle basi. Per quanto riguarda l’area aeroportuale di Olbia, la scelta è stata fatta per garantire la tempestività del servizio oltre che per la popolazione della Gallura anche per quella di La Maddalena e per la popolazione dell’Ogliastra settentrionale. Le tre basi rafforzano il progetto di attuazione della nuova rete ospedaliera e consentono una migliore riorganizzazione dei servizi assistenziali sul territorio”. Le basi di Elmas e Alghero dovranno avere una operatività massima del servizio pari a 12 ore e trenta minuti, mentre quella di Olbia sarà attiva h24, così da tener conto delle condizioni orografiche del territorio e del fatto che il servizio di elisoccorso nelle ore notturne viene utilizzato prioritariamente per i trasporti secondari (che nell’area Sud e nell’area Nord-Ovest possono essere garantiti in tempi accettabili con il trasporto in ambulanza). L’attività annuale regionale complessiva è stimata in circa 1.100 ore di volo.

Il personale dell’elisoccorso dovrà essere dedicato al servizio: Olbia avrà sette medici e sette infermieri, a Elmas e Alghero – dove il servizio sarà h12 – ci saranno quattro medici e quattro infermieri per base. In tutto ci sono quasi 91 milioni di euro: oltre 18 sono già stati erogati alla Asl di Lanusei. I due milioni e mezzo trasferiti per le elibasi dovranno essere utilizzati prioritariamente per la realizzazione dell’elisuperficie dell’Azienda Ospedaliero-universitaria di Sassari e la restante parte per l’adeguamento e messa a norma delle altre elisuperfici, sulla base delle indicazioni tecniche che saranno impartite dall’Areus.

Nella foto un elicottero in azione

S.I.

Processo Fondi: giorni decisivi

ALGHERO – Procede spedito il processo sull’utilizzo dei “Fondi ai gruppi del Consiglio Regionale”. Dopo un paio d’anni, il 12 dicembre scorso c’è stata l’ultima arringa difensiva per 14 “onorevoli” della legislatura 2004-2009. Queste le richieste del Pubblico Ministero Marco Cocco per i restanti rappresentanti politici ancora in attesa di sentenza. Carmelo Cachìa 4 anni, Giuseppe Atzeri 7 anni, Tore Amadu 3 anni, Mariolino Floris 5 anni, Maria Grazia Caligaris 5 anni, Oscar Cherchi 4 anni, Sergio Marracini 4 anni, Raffaele Farigu 4 anni, Salvatore Serra 4 anni, Alberto Randazzo 3 anni, Vittorio Randazzo 3 anni, Giommaria Uggias 2 anni e due mesi, Raimondo Ibba 2 anni e due mesi e Pierangelo Masia 2 anni e due mesi. Udienza fissata il 20 febbraio quando arriverà la sentenza.

Intanto, come detto, negli ultimi mesi il il Tribunale di Cagliari ha sicuramente dato un’accelerata per giungere al più presto alla chiusura definitiva del processo. Sempre della legislatura 2004-2009 è stata archiviata la posizione di Marco Espa, Giuseppe Luigi Cucca, Francesco Sanna ed Eliseo Secci per non aver commesso il fatto ovvero l’utilizzo dei soldi non è soggetto al reato di peculato. Il Gip Massidda ha accolto, anche in questo caso, la richiesta di Cocco. Tutti esponenti, questi ultimi, della Margherita che dunque esce definitivamente di scena infatti quel partito poi è confluito nel Partito Democratico, forza che invece vede coinvolti numerosi esponenti su cui a breve il Tribunale deciderà.

Adesso, infatti, si arriva alla chiusura dell’iter di indagine anche agli altri partiti tra cui Progetto Sardegna, forza politica di cui era tesoriere l’attuale sindaco di Alghero Mario Bruno anche lui, com’è noto, coinvolto nella vicenda con molti altri ex-colleghi, in totale l’inchiesta ha visto sul banco degli imputati un’ottantina di politici. A breve, pure per il Primo Cittadino catalano, arriverà la richiesta di rinvio a giudizio o l’archiviazione. Pare che la decisione sia imminente, proprio per accorciare i tempi e giungere a breve alle sentenze definitive.

Nella foto il Tribunale di Cagliari

S.I.

Militari a Surigheddu: sequestro lotti

ALGHERO – Non c’è pace per Alghero. La Rivera del Corallo sembra, anzi è, finita dentro un incubo e ogni giorno si registrano problemi, anche molto gravi, sulle principali questioni del territorio. Ultima, in ordine di tempo, è il sequestro penale dell’azienda agricola di Surigheddu e Mamuntanas,. Sigilli dunque ai lotti che si estendono per oltre 1200 ettari e sono di proprietà del Demanio regionale. La Procura di Sassari ha iscritto nel registro degli indagati gli allevatori che da diversi anni operano nelle terre e nelle strutture demaniali.

Nella mattinata di ieri cinquanta uomini del Corpo forestale, coordinati dai Carabinieri della compagnia di Alghero, si sono nascosti in una decina diversi punti dell’azienda, per poi interventire e apporre i sigilli e notificare gli avvisi di garanzia agli allevatori. L’attività degli inquirenti parte dalla denuncia della Regione, che nei mesi scorsi aveva ribadito che l’occupazione di quei terreni fosse abusiva. I reati contestati sono invasione di terreni ed edifici, pascolo abusivo e introduzione e abbandono di animali nel fondo altrui con l’intento di farli pascolare.

Nella foto Surigheddu

S.I.

Coltello in gola: furto a porta-pizze

ALGHERO – Terrore sabato notte nel centro di Alghero. Due giovani a bordo di uno scooter hanno teso una trappola nel Piazzale della Pace ad un “pony-express” di una pizzeria d’asporto ubicata nel quartiere della Pivarada. Una volta individuato, l’hanno fermato, gli hanno puntato un coltello alla gola per minacciarlo e portagli via tutti i soldi e anche il cellulare che aveva addosso dentro il suo giubotto.

Quasi 400 euro. Un bottino importante per una piccola attività locale. Il “porta-pizze” aveva con sè l’intera somma derivante dalle varie consegne della serata. Grande paura e timore di essere ferito che hanno causato uno shock al ragazzo che, una volta raggiunto dai proprietari dell’esercizio commerciale, è stato trasportato al Pronto Soccorso per dei controlli. Subito è stato denunciato il fatto alle forze dell’ordine. Ma ancora non ci sono novità. Resta alta l’attenzione per i tanti episodi di microcriminalità.

Nella foto il Piazzale della Pace

S.I.

Alghero: toro imbufalito in strada

ALGHERO – Un toro semina il panico sulla S.S. 127 bis in loc. Surigheddu. Nel pomeriggio di domenica, un toro di quattro anni, ha seminato il panico tra gli automobilisti. Il bovino infatti, raggiunta la libertà per cause all’esame delle autorità competenti, vagava a bordo strada sulla trafficata S.S. 127-bis, in località Surigheddu. Immediatamente allertata la Polizia Locale di Alghero è intervenuta a sirene spiegate per impedire che la presenza dell’animale sul manto stradale potesse essere causa di incidenti.

Sul posto il Comandante Calzia e il Responsabile Operativo della Protezione Civile che, non senza fatica, sono riusciti a condurre il bovino all’interno di uno stazzo e rinchiuderlo, prima di allertare i pastori e gli allevatori della zona, così da riuscire a reperire il proprietario e ricondurlo alla stalla. Il successivo sopralluogo ha consentito di accertare che l’animale era riuscito ad aprire un piccolo varco nella recinzione dell’azienda agricola.

P.S.

Incidente mortale: arresto ad Olbia

OLBIA – I Carabinieri del Reparto Territoriale hanno arrestato per omicidio stradale F. P., olbiese di 24 anni, che si trovava alla guida della VW Polo che a Pittulongu, intorno alle ore 22,30 di ieri, invadendo la corsia opposta si è scontrato frontalmente con una Citroen C3 condotta dall’ingegnere trentaduenne di Olbia Vito Sparta. Quest’ultimo è apparso ai soccorritori in gravissime condizioni ed è stato estratto dalle lamiere grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno dovuto lavorare intensamente per circa due ore a causa delle condizioni del veicolo, completamente deformato dal violento impatto.

Il giovane è deceduto durante il trasporto all’Ospedale di Olbia, durante la quale ogni tentativo di rianimarlo è stato vano per via dei gravi traumi subiti. I rilievi effettuati dai militari della Sezione Radiomobile sono andati avanti per diverse ore sulla SP.82 altezza Pozzo Sacro, teatro della tragedia. Da quanto appurato dagli investigatori, Vito Sparta stava percorrendo regolarmente la strada di Pittulongu in direzione di Olbia quando poco prima di una curva è arrivata a forte velocità la VW Polo condotta da F.P., la quale invadendo la corsia opposta non ha lasciato scampo all’ingegnere che non ha potuto evitare il violentissimo urto. I primi tentativi di rianimazione sono stati effettuati dal personale del 118 in attesa dell’arrivo dei Vigili del Fuoco.

Il debole battito cardiaco si è interrotto definitivamente pochi minuti dopo, durante la corsa in ospedale. Sia il conducente della VW Polo che un ragazzo che si trovava a bordo dell’auto hanno riportato lievi ferite. F.P., recidivo perché già in passato era risultato positivo all’alcoltest, è stato subito sottoposto ad esami ematici i quali hanno evidenziato un tasso alcolemico almeno due volte superiore al limite consentito e per lui, in forza della recente normativa, sono scattate le manette con l’accusa di omicidio stradale.

Nella foto l’incidente mortale di ieri notte

P.S.

Alghero, appalto rifiuti: primi indagati

ALGHERO – Primi indagati nell’inchiesta sull’appalto del Comune di Alghero per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. Le indagini della Guardia di Finanza di Sassari avrebbero portato all’individuazione di alcuni dipendenti comunali sul cui comportamento gli inquirenti stanno attuando delle verifiche [Leggi]

“Per questo motivo – fa sapere l’Agenzia Ansa – i militari si sono presentati di nuovo negli uffici del Comune, hanno notificato l’avviso di garanzia e portato via diversi documenti, a iniziare da quelli relativi al capitolato di gara sino alle buste con le offerte tecniche ed economiche delle società che hanno partecipato. Il percorso del nuovo appalto parte nel 2012. L’anno scorso il servizio è stato aggiudicato ad Ambiente 2.0, consorzio di cui fa parte anche Aimeri, aggiudicataria del vecchio appalto, che ha operato in proroga sino a pochi mesi fa”.

Nella foto la Guardia di Finanza

S.I.

Finanza sui rifiuti. Altra tegola per Bruno

ALGHERO – La notizia circolava da diversi mesi. Era noto da tempo, infatti, che la Guardia di Finanza stesse facendo più volte visita a Sant’Anna e non sicuramente per farsi qualche selfie o per un caffè ma, come poi è stato confermato dalla notizia data in anteprima da Sardinia Post [Leggi], dobbiamo registrare l’ennesimo grave problema in seno al Comune di Alghero: indagini sull’appalto di igiene urbana.

A ciò si lega una sequela di questioni negative che sta investendo da qualche anno il centro catalano dove oramai in ogni settore si registrano gravi complicazioni nel rapporto tra tessuto sociale e istituzione locale. Una su tutte, forse la più importante, non fosse altro per la cifra che costa l’appalto (60milioni circa), è proprio la gestione della nettezza urbana. Questo nonostante le ultime due amministrazioni abbiano vinto elezioni puntando quasi tutto sul fare meglio rispetto al passato, soprattutto in tema di ambiente e decoro, ma la città, al contrario, è precipitata dentro un baratro.

L’inchiesta della finanza al netto della disamina tecnica e contabile degli incartamenti punta dritto al cuore dell’amministrazione trascinandola verso chiare responsabilità politiche riferibili a chi gestisce quei settori dal momento della fine del precedente appalto. Dunque, dal 2012 ad oggi. Due commissari e due sindaci (Lubrano e Bruno) e i rispettivi assessori che, tra l’altro, nel caso di Caciotto hanno seguito fin dal principio la vicenda essendo anche già stato presidente della commissione ambiente poi, com’è noto, è avvenuto il passaggio di testimone a Selva. Un percorso che ha visto gli attuali governanti gettare acqua sul fuoco e puntare il dito contro il passato. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: proroga record (entriamo nel quinto anno) e adesso la Magistratura (che già si sta occupando delle nomine alla Meta e del Parco di Porto Conte).

Ad oggi l’amministrazione di Mario Bruno ha assegnato ad Ambiente 2.0 il servizio. Su tale iter ci sono stati i ricorsi di De Vizia e Ciclat. Nel frattempo la gestione è passata ad EnergeticAmbiente ovvero siamo sempre nella “galassia” dell’Aimeri. Insomma un pasticcio che non potrà che creare nuovi e gravi problemi al decoro e pulizia di Alghero. Un vero e proprio scandalo se si considera che l’alleanza politica che ha conquistato Sant’Anna aveva sempre garantito di mettere l’ambiente al primo posto. Ecco, invece, accadimenti alla mano: siamo nel periodo più buio proprio nella gestione dell’Ambiente.

Nella foto il Comune di Alghero con sede a Sant’Anna

S.I.