Alghero: arresto per tentato omicidio

ALGHERO – Come anticipato da Algheronews, i militari della Compagnia Carabinieri di Alghero fanno sapere con una nota stampa che “hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Sassari, su richiesta di quella Procura, nei confronti di Patrizio Giovanni Iacono, 20enne algherese, responsabile dei reati di tentato omicidio, minacce aggravate, detenzione e porto illegale di pistola”.

“L’attività d’indagine condotta dagli stessi militari della Compagnia Carabinieri di Alghero ha appurato che il giovane è l’autore del tentato omicidio di un 26enne algherese avvenuto il 26 gennaio scorso nel centro storico della città di Alghero. Patrizio Giovanni Iacono in quell’occasione aveva estratto una pistola e sparato nei confronti del malcapitato che veniva ferito alla coscia destra, a pochi centimetri dall’arteria femorale”.

“Inoltre, – fanno sempre sapere i carabinieri – a seguito di ulteriori indagini effettuate in sinergia con il Commissariato di P.S. di Alghero, l’arrestato è stato anche accusato di essere l’autore dell’atto intimidatorio avvenuto in Alghero il 25 gennaio scorso, allorquando era stata rinvenuta una testa di equino e cartucce da caccia davanti ad un cancello di ingresso ad una palazzina. Entrambi i fatti sembrerebbero correlati tra loro e verosimilmente scaturiti per questioni sentimentali riguardanti una ragazza del posto”. L’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Sassari-Bancali a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Nella foto la caserma dei carabinieri

Sparatoria: arrestato un algherese

ALGHERO – Arresto ad Alghero per la sparatoria avvenuta in città lo scorso 27 gennaio [Leggi]. In quell’occasione era stato ferito alla mano e ad una gamba un 27enne (possibile anche un suo fermo). Non è trascorsa neanche un settimana che i Carabinieri della locale stazione sarebbero risaliti al responsabile. Nel pomeriggio di ieri (mercoledi), infatti, è stato fermato e arrestato un 20enne algherese ritenuto responsabile del ferimento. Non sono ancora note le motivazioni. Mentre l’arma utilizzata sarebbe una scaccia cani modificata. Durante la perquisizione nella casa dove vive sembra sia stata trovata anche della droga. In giornata sono attesi sviluppi e altre informazioni da parte dei militari.

Nella foto i carabinieri

S.I.

Ancora una strage di cani |foto

ITTIRI – Ancora una strage di cani. Negli scorsi giorni alle volontarie di Ittiri, che ci occupano da tempo della cura degli animali e cercano di far trovare sistemazione agli esemplari abbandonati, è stata segnalata la presenza di sei cuccioli di cane con la loro mamma che è riuscita a scappare nel tratto di strada che conduce a Romana. Una volta notata la condizione precaria degli animali, hanno avvisato il ritrovamento alla Polizia Municipale del locale commando.

Per fargli affrontare la notte nel migliore dei modi hanno costruito una cuccia provvisoria con dei cartoni nello stesso punto dove sono stati trovati. La mattina successiva sono andati a controllarli e c’è stata l’amara scoperta. Una scena raccapricciante. Il riparo costruito la sera prima completamente distrutto e i cuccioli e anche il cane più grande morti con delle tracce di sangue vicino alla bocca e sull’asfalto vicino. Per le volontarie non c’è ombra di dubbio che siano stati uccisi da qualcuno infastidito dalla loro presenza. “Un ennesimo atteggiamento indegno che manifesta la miseria umana di alcune persone”, hanno commentato le operatrici che nel frattempo hanno inoltrato un regolare denuncia al presidente dell’associazione “Baloo per la difesa per il cane”.

Nella foto i cani uccisi

S.I.

Sparatoria ad Alghero: ferito un 27enne

ALGHERO – Ancora un episodio di cronaca ad Alghero. Questo pomeriggio, intorno alle 16.30, un giovane è stato trasportato a bordo di un auto all’ospedale. Qui è arrivato ferito ad una mano e alla gamba da un colpo di pistola. Il 27enne (le cui iniziali sono A.M.) non ha fornito alcun preciso dettaglio sulla dinamica. Ha solo affermato che il ferimento è avvenuto nel centro storico e in particolare nelle parte iniziale di via Gilbert Ferret, nei pressi di alcune attività commerciali.

Le indagini sono affidate ai carabinieri che sono stati avvisati una volta che il giovane è giunto al Pronto Soccorso. Ancora non ci sono novità riguardo il responsabile, ma continuano i controlli a tappeto da parte dell’Arma. Resta l’allarme in città per i numerosi e anche inquietanti avvenimenti come la testa d’asino ritrovata fuori dall’abitazione di un imprenditore in via Kennedy e anche la particolare condizione che sta cambiando il tessuto commerciale locale.

S.I.

Piazza di spaccio: arresti a Sassari

SASSARI – A conclusione di una complessa ed articolata attività d’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Sassari da ottobre scorso, sono state eseguite oggi cinque misure cautelari, delle quali tre in carcere, una agli arresti domiciliari ed una con obbligo di dimora, nei confronti di altrettanti soggetti, tutti resisi responsabili in concorso tra loro di spaccio aggravato e continuato di sostanze stupefacenti. I provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Sassari sono stati operati a seguito delle indagini – coordinate dal Sostituto Procuratore dott. Mario Leo – effettuate per diversi mesi dai militari dell’Arma nel centro storico, precisamente nelle vicinanze della scuola di San Donato (asilo ed elementari), dove era stato notato un frequente viavai di noti tossicodipendenti. Sono stati necessari lunghi e faticosi appostamenti per individuare con precisione il luogo in cui avvenivano gli scambi e le dinamiche della cessione dello stupefacente, per giunta in un contesto ambientale ostile agli investigatori, caratterizzato da un non facile accesso e dalla presenza di “vedette” in grado di dare l’allarme al passaggio di forze di polizia. La prassi era sempre la stessa: dopo che il potenziale acquirente effettuava la richiesta dello stupefacente a colui che era in strada con il compito di “procacciare” clienti, la persona veniva monitorata a distanza da altri componenti della banda che, qualora la situazione non presentasse particolari sospetti o anomalie, inviavano allora un corriere con il compito di effettuare materialmente lo scambio denaro-droga.

Nel corso dei servizi di osservazione appositamente predisposti, i Carabinieri in borghese della Compagnia di Sassari, una volta compreso il meccanismo, sono riusciti a fare una serie di riscontri e avere così la prova materiale che i tanti incontri tra i tossici e i sospettati non erano affatto casuali. Chi si recava in quella precisa zona e prendeva contatti con quelle determinate persone, lo faceva con l’unico scopo di approvvigionarsi dello stupefacente. Raccolte prove sufficienti e avuto il via libera dai magistrati, è scattato il blitz. Dopo aver individuato i nascondigli degli spacciatori, i militari dell’Arma hanno fatto irruzione in alcune abitazioni e, nel corso delle relative perquisizioni, sono stati rinvenuti e sequestrati alcuni grammi di eroina, oltre 1000 euro in contanti, frutto di tutta la droga spacciata in precedenza, e vario materiale utile al confezionamento dello stupefacente. Si sono quindi aperte le porte del carcere di Bancali per i cittadini nigeriani Victor Omigo (classe 1988), Paul Okhaforh (classe 1990) e Ahanor Gods Power (classe 1988), dove i tre dovranno restare a disposizione dell’Autorità Giudiziaria con l’accusa di spaccio aggravato e continuato in concorso tra loro. Il sassarese Paolo Stangoni (classe 1993) e il marocchino Mahmoud Ibnou Errida (classe 1993), che hanno avuto un ruolo minore nell’attività di spaccio, restano invece, rispettivamente, sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora nel Comune di Sassari.

L’attività odierna è frutto della costante attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nel centro storico della città di Sassari che, lo scorso mese di luglio, ha visto i militari dell’Arma chiudere una “centrale dello spaccio” ed eseguire 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti cittadini nigeriani nella zona di Largo Infermeria San Pietro e, nel corso del 2016, ha fatto registrare complessivamente 8 ulteriori arresti di spacciatori, con il sequestro di oltre 5 kg di varie sostanze stupefacenti e di circa 8000 euro in contanti.

Nella foto i carabinieri a Sassari

S.I.

Tenta furto in villa: algherese in cella

ALGHERO – Nei giorni scorsi, personale della Sezione Volanti del Commissariato P.S. di Alghero ha tratto in arresto per tentato furto un 43enne, algherese, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Lo stesso, conosciuto agli operatori della volante per i suoi precedenti, è stato notato mentre usciva all’esterno della recinzione di una villa alla periferia della città, oggetto poco prima di un tentativo di furto.

Una volta bloccato il soggetto, i poliziotti hanno proceduto al controllo a seguito del quale il 43enne è risultato avere a suo carico la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno nel comune di Alghero, nonché la misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Dopo quest’ultimo episodio, il P.M. presso la Procura della Repubblica di Sassari, ha disposto la sospensione dell’affidamento in prova ed emesso il relativo ordine di carcerazione, pertanto l’uomo è stato tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Sassari – Bancali.

Nella foto il Commissariato di Polizia

S.I.

Sestu, chiude Sky? Pigliaru assente

CAGLIARI – “La paventata chiusura del Contact center Sky di Sestu è estremamente preoccupante, un altro tassello in quel processo che sembra inarrestabilmente impoverire la Sardegna. Se dovesse rispondere a verità sarebbe una catastrofe, con mille famiglie sul lastrico e un danno spaventoso per il territorio dell’Area metropolitana di Cagliari e di Sestu in particolare, dove molti dei lavoratori risiedono. È assolutamente prioritario scongiurare la chiusura di una infrastruttura dotata di personale altamente professionalizzato, uno dei più importanti centri di assistenza telefonica d’Europa. Eppure non si è sentita nessuna presa di posizione da parte della Giunta regionale, che sbandiera fantomatici accordi con Huawey e Microsoft ma assiste impassibile alla tragedia che si sta consumando a Sestu.” Lo denuncia il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa, che chiede un intervento urgente di Pigliaru sul Governo nazionale per mettere in campo ogni azione utile ad impedire l’eventualità dell’ennesima delocalizzazione nell’Est Europeo di una importante realtà economica italiana.

“I Riformatori non sono certo anti europeisti. Ma diventa sempre più difficile comprendere un’Europa che impedisce a Regioni come la Sardegna di applicare forme di fiscalità di vantaggio e nel contempo favorisce questa sorta di inaccettabile dumping occupazionale, una concorrenza sleale di Paesi che permettono lo sfruttamento dei lavoratori, praticamente privi di ogni tutela e perciò più a buon prezzo”, conclude Cossa.

Nella foto il centro Sky di Sestu

S.I.

Alghero: rumeno ricercato arrestato

ALGHERO – La Polizia di Frontiera di Alghero, durante gli ordinari servizi di vigilanza aeroportuale, ha controllato un cittadino rumeno che si trovava all’interno dell’aeroporto in attesa di imbarcarsi sul volo della mattina seguente, per rientrare nel suo paese di origine. La pattuglia della Polizia di Stato ha identificato l’uomo il cui comportamento nervoso ha fatto insospettire gli agenti, che hanno deciso di accompagnarlo presso i propri Uffici. Dopo avere effettuato le verifiche del caso, i poliziotti hanno accertato che lo stesso risultava essere ricercato, in quanto condannato a 11 mesi di reclusione, per vari furti in abitazioni e pertanto lo hanno tratto in arresto. Dopo le formalità di rito, il cittadino rumeno è stato accompagnato presso il carcere di Bancali a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Nella foto aeroporto di Alghero

S.I,

Droga in auto, oggi interrogatorio

SASSARI – Ha destato grande scalpore l’arresto di Cinzia Olmeo, la 39enne di Sassari trovata con un enorme carico di droga. Al suo arrivo a Porto Torres, nel fine settimana, è stata fermata dalla polizia che, dopo aver notato un esagerato profumo nella macchina e una cannuccia sul sedile del passeggero, ha deciso di controllare meglio l’auto da lei condotta. Forse convinti che la commerciante trasportasse qualcosa, grazie ad indagini precedenti, la Citroen C3 è stata portata in un’officina di Predda Niedda e smontata fino a scoprire in un vano del portellone posteriore alcuni involucri per un totale di 6 chili di eroina e 600 grammi di cocaina. La donna è stata accompagnata in commissariato e poi nella giornata di sabato nel carcere di Bancali. L’accusa è molto grave: traffico di ingente quantitativo di droga. Oggi ci sarà l’interrogatorio di garanzia. Gli inquirenti stanno già lavorando per scoprire chi fossero i destinatari dell’ingente quantitativo di droga.

Nella foto (da facebook) Cinzia Olmeo

S.I.

Lutto per Elisabetta, morto il padre

SASSARI – Grave lutto per Elisabetta Canalis. Il padre della soubrette sassarese, è morto a Los Angeles, dove vive la figlia. Cesare Canalis, 78 anni, nato a Tresnuraghes, era molto noto a Sassari per aver diretto per anni la clinica radiologica dell’Università. Si trovava a Los Angeles per passare del tempo libero e una vacanza con la figlia e la nipotina Skyler. L’annuncio della morte giunta per cause naturali a seguito di un improvviso malore, è arrivato dall’ex rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino, che lo ha ricordato attraverso un post su Facebook. “Non so se tutto questo sarà lo stesso senza di te, noi ci proveremo babbino mio. Ti voglio tanto tanto bene”, scrive la Canalis sul suo profilo Instagram. Cordoglio non solo dal mondo accademico, ma anche da ex-alunni del professore e soprattutto da tanti amici e amiche della famiglia Canalis, a prescindere dalla carriera di Elisabetta, ben voluta dai concittadini e oltre.

Nella foto Cesare ed Elisabetta Canalis

S.I.