“Micronido alla Pietraia ad Alghero, quale gestione?”

ALGHER – “Il consigliere comunale di Sinistra in Comune Valdo Di Nolfo, insieme a tutte e tutti i colleghi del centrosinistra, vogliono capire meglio quali ipotesi l’amministrazione Conoci intende seguire sulla gestione del nuovo micronido della Pietraia. L’opera pubblica è ormai ultimata, mancano solo gli ultimi ritocchi. Un’opera che Di Nolfo conosce bene, avendola seguita sin dal progetto preliminare con Romina Caula assessora alla pubblica istruzione. Ora che dopo anni di burocrazia finalmente il micronido vedrà la luce è importante accendere i riflettori sulla modalità di gestione. Ed è proprio per questo motivo che i consiglieri comunali del centrosinistra hanno chiesto la convocazione della commissione consiliare competente, inviando una missiva al presidente del consiglio e della commissione competente”.

Valdo Di Nolfo
Consigliere Comunale
Sinistra in Comune

Futuro Ex-Caserna, Lega: “Siano gli algheresi a decidere”

ALGHERO – “Bisognerebbe ascoltare cosa chiede la città, questo chi fa politica dovrebbe porselo come primo traguardo da raggiungere nel percorso scandito all’interno del programma da attuare all’inizio di ogni mandato alla guida della propria comunità. Parlare del tema Ex Caserma di Via Simon obiettivamente si apre a vaste interpretazioni che toccano branche primarie dell’urbanistica sino a coinvolgere ogni riferimento culturale e socio tematico, riguardante la storia della nostra Alghero. Oggi ci troviamo davanti alla nascita di un dibattito mosso da alcune forze politiche come invito ad una riflessione puntuale che si spinga oltre al concetto di riqualificazione edilizia dell’immobile a prescindere dall’ individuazione di una destinazione possibile e coerente con il contesto urbano sul quale insiste. Ebbene se dovessimo realmente pensare a cosa sarebbe meglio per la rivitalizzazione di questo luogo specifico del centro storico, dovremmo pensare a qualcosa che oggi non sarebbe possibile in base alle norme che tutelano il patrimonio edilizio storico, ma che magari creandone i presupposti potrebbe essere fattibile nei prossimi venti anni. Proviamo solo a pensare come cambierebbe il volto della città, abbattendo la Ex Caserma per restituire la bellezza delle mura storiche al suo contesto originario, ci troveremo davanti ad un monumento che restituirebbe vita al suo valore originario, la piccola Via Simon tornerebbe ad essere l’agorà prestigiosa dell’antica fortezza Catalana e i cittadini come i turisti godrebbero di un importante stimolo di aggregazione. Questa e mille altre ancora potrebbero essere le soluzioni e i progetti per i prossimi cinquant’anni della Barceloneta Sarda, ma è giusto ascoltare anche gli algheresi; pertanto, sarebbe utile organizzare una serie di incontri con i cittadini, invitando tramite la formula convegnistica esperti dei vari settori socioculturali, urbanisti e storici dell’architettura così da far emergere la migliore risposta sul destino dell’Ex Caserma e di tutta l’area al contorno compresa la Piazza Pino Piras. Alla politica come sempre spetterebbe la capacità di visione futura della città oltre che la giusta e diligente amministrazione della cosa pubblica, noi della Lega Salvini Premier siamo abituati a stare in mezzo alla gente ed è da questa che vorremo sentire come dovrebbe essere la città del futuro.

La Segretaria Cittadina Dott.ssa Monica Chessa

Sassari, Centro intermodale: approvato il progetto di fattibilità tecnico economica

SASSARI – Prosegue il lungo e complesso iter che porterà alla nascita del nuovo centro intermodale, come previsto dall’Amministrazione Campus. Oggi, martedì 5 settembre, la Giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per gli interventi sulla viabilità a supporto del centro stesso, presentati dal raggruppamento temporaneo di Professionisti Consorzio stabile Mythos S.c.a.r.l. che si era aggiudicato l’incarico. In base alla normativa attualmente in vigore, si dovrebbe arrivare al progetto definitivo entro la fine dell’anno.

Il progetto prevede la realizzazione di due rotatorie in porta Utzeri; di quella nelle vicinanze della chiesa di santa Maria in Betlem, di un’altra davanti al “dopo lavoro ferroviario” e infine di un’ulteriore rotatoria in via San Paolo. Sarà inoltre costruito un sottopasso pedonale tra santa Maria e Predda Niedda. Il tutto per un importo di 7.800.000 euro. Tutte opere che porteranno a un miglioramento della viabilità, con un aumento della sicurezza per automobilisti e pedoni. Le rotatorie porteranno all’eliminazione di tutti gli attuali semafori che interessano il tratto dell’ingresso alla città dalla strada di Alghero, quindi per chi arriva dall’aeroporto, dall’Argentiera e da tutta quella zona, con un notevole snellimento della viabilità per i mezzi privati oltre che pubblici urbani ed extraurbani.

La rotatoria di porta Utzeri, in particolare, libera l’incrocio di grande impatto tra via delle Conce, viale Regina Margherita e via Coppino mentre una ulteriore rotatoria in prossimità di questa, consentirà di mettere in sicurezza l’affluenza da e per via dei Gremi in entrambi i sensi di marcia. La rotatoria di santa Maria, la più interessata dal traffico sia di auto sia di mezzi pesanti, eliminerà l’attuale tappo del semaforo, all’incrocio, spesso sede di incidenti stradali, tra via padre Zirano, via Predda Niedda e via XXV Aprile e piazza Santa Maria.

Porta Utzeri. Sono previste due rotatorie. La prima e più grande sarà nella parte superiore dell’area, dopo il tracciato della metrotranvia. Una seconda rotatoria consentirà di dividere il traffico verso via dei Gremi e alleggerirà il flusso delle altre intersezioni. Il cantiere sarà anche l’occasione per il ripristino delle parti di basolato che nel tempo sono state rimosse o coperte con bitume. Sarà inoltre rifatto l’ampio marciapiede in pietrini, lungo la chiesa di santa Maria in lastre di granito.

Rotatoria santa Maria in Betlem. Sarà creata un’ampia rotatoria che faciliti le manovre anche dei mezzi articolati. Anche per questo intervento è prevista la riqualificazione dell’originale pavimentazione in basolato e le isole spartitraffico saranno in granito. Tutto il tratto tra Porta Utzeri e la nuova rotatoria sarà in basolato.

Rotatoria fronte “dopo lavoro ferroviario”. Sarà sostituito l’attuale incrocio regolato con semaforo con una rotatoria. Il traffico sarà più scorrevole e il riordino della viabilità, con l’accorpamento delle corsie in uscita oggi presenti, libererà spazio e renderà la mobilità più sicura. Anche in questo caso la rotatoria sarà anche in funzione dei mezzi pesanti, che rappresentano una buona percentuale del traffico di questa zona.

Rotatoria san Paolo. Sarà inoltre sostituito l’attuale incrocio a raso con isole spartitraffico e con una ulteriore rotatoria, studiata per far defluire con facilità il traffico anche dei mezzi articolati e pesanti.

Sottopasso a santa Maria. Sarà un’opera che garantirà la sicurezza sia dei pedoni, che avranno uno spazio che consentirà loro di non respirare lo smog delle auto, sia della viabilità perché saranno ampliate le carreggiate dell’attuale sottopasso, che includeranno anche la zona oggi destinata ai marciapiedi. Il sottopasso è stato espressamente richiesto dall’Amministrazione comunale proprio in funzione di un aumento della sicurezza per pedoni e automobilisti.

«Abbiamo posto oggi un nuovo pilastro di quello che ho definito il piano Marshall per il rilancio del centro storico, insieme al progetto Pinqua – commenta il sindaco Nanni Campus -. Quest’ultimo, lo ricordo, prevede la riqualificazione della parte bassa del centro storico, da Porta sant’Antonio, compreso il recupero a fini abitativi dell’ex hotel Turritania in stato di abbandono da decenni il cui relativo intervento è già in esecuzione e di alcune palazzine comunali, fino alle aree pubbliche nella zona di San Donato e delle Monache Cappuccine. A ciò si aggiunge la realizzazione già in atto di un nuovo mercato civico e degli interventi finanziati e programmati per via Torre Tonda e per il quartiere di san Donato».

A maggio la Giunta aveva già approvato i due progetti di fattibilità tecnico-economica per la costruzione del parcheggio di via XXV Aprile e per il restauro e riconversione funzionale del fabbricato “ex centrale elettrica”.

Per quanto riguarda l’area di via XXV Aprile, le opere consisteranno nella realizzazione di un vasto parcheggio con accesso da via XXV Aprile e di una piazza attrezzata sovrastante in continuità con corso Vico, il tutto per un importo di 6.700.000 euro. Intanto proseguono anche le operazioni di monitoraggio ambientale dell’area, così come richiesto da Arpas. Pertanto successivamente alla conclusione delle attività progettuali, con le indicazioni derivanti dal monitoraggio ambientale, si procederà all’appalto dei lavori.

Il secondo progetto approvato a maggio, per 4.800.000 di euro, prevede il recupero e la ristrutturazione del fabbricato dell’ex centrale elettrica che diventerà un centro servizi e un’area attrezzata per accogliere attività sociali e culturali. Poiché si tratta di un intervento di ristrutturazione e restauro, appena ottenute le autorizzazioni da parte degli enti preposti, l’opera sarà immediatamente appaltata.

Per velocizzare quanto possibile l’iter burocratico, nel marzo 2021 l’Amministrazione aveva diviso il complesso progetto del centro intermodale in quattro differenti interventi. Oltre ai due progetti approvati a maggio e a quello passato oggi in Giunta, è prevista la costruzione della stazione degli autobus per 7.900.000 di euro, che sarà realizzata nell’area acquistata dalle Ferrovie dello Stato su viale san Paolo che sarà collegata sia all’interno della stazione dei treni sia con la piazza della stazione.

Lido di Alghero, “Spiaggia facile” anche a settembre

ALGHERO – Prosegue anche per il mese di settembre il presidio della “spiaggia facile” sul Lido San Giovanni, l’area ad accesso facilitato fortemente voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Conoci, progetto che ha segnato il primo vero passo in favore dell’accessibilità sul litorale del Comune di Alghero: Sul campo, Protezione Civile “Aib Alghero” con partner Ecotoni e APS Anemone. Le attrezzature rimarranno disponibili per tutta la stagione balneare. Tra queste una sedia Job, rivelatasi utilissima, che è stata donata dall’Associazione Triskell già dalla scorsa stagione. La spiaggia è geolocalizzata anche su Google Maps, con i numerosi fruitori (punte anche di 10 ospiti giornalieri) rivelatisi di fondamentale utilità per suggerire migliorie. A loro, infatti, è stato somministrato un questionario che ha permesso di conoscere i target dei fruitori: utenti per la maggior parte residenti ad Alghero, seguono turisti fidelizzati ed occasionali, venuti a conoscenza del servizio grazie ai giornali, social o casualmente attraverso il passa parola. La maggior parte si dice disposta eventualmente a contribuire, pagando servizi integrativi. Dal questionario è emerso che gli utenti hanno apprezzato la passerella, le postazioni, la presenza dei servizi Igienici, la cortesia e disponibilità dei volontari presenti. Hanno inoltre proposto la possibilità di poter fruire in loco di servizi di terapia riabilitativa e assistenza dedicata, attività di animazione; ombrelloni e lettini riservati, un chiosco bar, un numero più elevato di postazioni, docce.

Alcuni di loro frequentavano la spiaggia dedicata a Platamona, ma hanno poi scelto la “spiaggia facile” di Alghero, segno evidente che il servizio era atteso e necessario. “Sono molto soddisfatto dell’andamento di questa iniziativa, una collaborazione con le associazioni e i volontari che già dalla scorsa stagione ha dato importanti frutti. Ci tengo a ringraziare tutti i volontari (passati e presenti) con l’auspicio che in futuro questo modello venga mantenuto e che le associazioni pronte a collaborare tra loro siano sempre di più. Esistono linee di finanziamento a cui si potrebbe partecipare in co-progettazione, che potrebbero consentire di migliorare ancora di più il servizio secondo le propositive indicazioni che abbiamo ricevuto” sottolinea l’assessore all’Ambiente Andrea Montis.

Traffico aereo, 25milioni per la Ct: “Nasce il Modello Sardo”

CAGLIARI – Il Consiglio regionale ha approvato un’importante emendamento per il potenziamento del traffico aereo della Sardegna.

Le risorse stanziate dal Consiglio regionale sono pari a 25 milioni di euro di cui 5 milioni per l’anno 2023 e 10 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025, finalizzate al potenziamento e sviluppo del traffico aereo da e per la Sardegna attraverso l’attivazione di nuove rotte non coperte da altri vettori.

Il provvedimento è finalizzato all’incremento di voli per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini sardi e per la destagionalizzazione delle presenze turistiche.

“Grazie a un emendamento – primo firmatario Michele Ennas capogruppo della Lega in Consiglio regionale – che richiama il DL della Giunta guidata da Christian Solinas, e all’assessore ai Trasporti Antonio Moro, siamo riusciti a portare a casa un risultato importante che consentirà di costruire un modello dei trasporti aerei sardi complementare alla continuità territoriale, così rafforzando, da un lato, il diritto alla mobilità dei Sardi e ampliando, dall’altro, l’offerta di trasporto aereo a fini turistici rendendo così accessibile la Sardegna tutto l’anno”.

“Ora, a maggior ragione, la Regione Sardegna deve essere protagonista nella programmazione dei trasporti e dei flussi turistici della Sardegna, che investono anche profili occupazionali da difendere” – conclude Michele Pais – “I nostri aeroporti sono infrastrutture strategiche rispetto alle quali è indispensabile il coinvolgimento della Regione che oggi, come sempre, interviene per sostenere i collegamenti aerei e gli investimenti negli scali”

Le parole del Presidente Michele Pais:

Pesca in Amp, Mulas: Tutela di ambiente e pescatori algheresi

ALGHERO – “Ci si è posti la domanda: dove è finita la marineria algherese? E non è una domanda retorica. La storia culturale umana di una tradizione che poco a poco si sta spegnendo per il cambio generazionale che non passa più tra padre e figlio, questo ci fa pensare a tante tradizioni culturali che con gli anni si stanno piano, piano perdendo, lo sviluppo dei mestieri e la lingua parlata hanno sempre un legame stretto con i luoghi in cui le cose avvengono e si vivono quotidianamente. Nel cuore della città storica di Alghero, tra i vicoli della città antica e dentro la cinta muraria storica, si è andato evolvendo per secoli, il particolare rapporto culturale ed economico tra gli algheresi ed il mare, ma soprattutto le tradizioni della pesca che ancora ad oggi cerca di rimanere viva con la possibilità di tramandarla. Una tecnica di pesca di tradizione è quella con la fiocina e la lampara, oggi praticata da poche imbarcazioni. A questo riguardo non si comprendono le restrizioni contenute nel disciplinare dell’Area Marina Protetta. In particolare si fa riferimento alla pesca del Barracuda. Addetta dei pescatori,tra le specie dei pesci per la pesca in questione quella del Barracuda è un predatore molto vorace che viaggia in branco, e la sua forte presenza nelle nostre coste va ridotta per non alterare l’equilibrio della fauna marina. A tale proposito la commissione ambiente verrà convocata per mettere a confronto gli interessati al problema alla ricerca di una soluzioni.

Il presidente della commissione consiliare Ambiente
Christian Mulas

Grande Pala-Tenda, anche Bamonti spinge: “E’ l’ora delle scelte audaci”

ALGHERO – Ritorna una proposta più volte, negli anni, avanzata da Algheronews. Ovvero la necessità, ovvia per un luogo che fa turismo, di una struttura piuttosto capiente al coperto. L’ideale, sempre per decentralizzare i flussi di traffico e persone, sarebbe realizzare un moderno “Pala-tenda” nell’area centrale dell’Anfiteatro di Maria. Struttura da concedere volta per volta a chi ne fa richiesta e soprattutto da decidare, come indica anche l’esponente dei Riformatori Sardi Alberto Bamonti, a grandi eventi connessi al turismo, agroalimentare, arte, cultura e settore congressuale.

“Alghero si conferma come la principale destinazione degli eventi estivi in Sardegna, grazie all’eccezionale qualità e alla vastità della sua programmazione. Questo merito va attribuito all’Amministrazione Comunale e alla Fondazione Alghero, che hanno realizzato un calendario di eventi straordinario, riportando in vita l’Anfiteatro di Maria Pia anche quest’anno. Tuttavia, ora è cruciale concentrare gli sforzi per estendere l’offerta al di fuori della stagione estiva”, scrive Bamonti.

“Un settore finora poco esplorato, ma con notevole potenziale, è il turismo legato a scopi professionali, di networking o alla partecipazione ad eventi specifici come conferenze, congressi, seminari e riunioni aziendali. Allo stesso modo, lo sviluppo del turismo sportivo è di grande interesse, data la crescente rilevanza delle attività sportive ad Alghero e i successi ottenuti in diverse discipline negli ultimi anni”.

“È giunto il momento di trasformare in realtà l’idea di dotare la città di un moderno centro polifunzionale, in grado di ospitare una vasta gamma di eventi, dai congressi ai concerti e agli eventi sportivi. Immaginiamo una grande arena al coperto, ispirata alle strutture già presenti in Italia, come l’Unipol Arena e il Mediolanum Forum. Una struttura di questo calibro permetterebbe ad Alghero di rompere la stagionalità, attrarre visitatori non solo dalla Sardegna, ma anche dalla Penisola e dall’estero”.

“Inoltre, tale infrastruttura contribuirebbe a risolvere la carenza cronica di strutture sportive segnalata da numerose società. Ora è il momento di prendere decisioni audaci e di mobilitare le risorse necessarie per dotare la nostra città di un’imponente struttura all’avanguardia, che segnerà una svolta significativa nel nostro panorama culturale ed economico”.

Pietraia, nuovo micronido comunale

ALGHERO – UnLa Commissione per i Lavori Pubblici, presieduta da Monica Pulina, capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, sta effettuando una dettagliata supervisione dei progressi delle principali opere pubbliche all’interno della città.
Durante la mattinata del 31 Agosto, la commissione ha attentamente valutato lo stato di avanzamento del Micronido comunale ubicato nel quartiere Pietraia, una zona densamente popolata. In occasione di questa valutazione erano presenti l’Assessore ai Lavori Pubblici, Antonello Peru, e il Responsabile Unico del Procedimento, Geometra Chelo. Questo progetto, avviato nel 2012 con la stesura di un progetto preliminare del valore di €450.000, ha attraversato una fase di finanziamento che è culminata nel 2017 con l’assegnazione di €360.000 da parte della Regione Autonoma della Sardegna (RAS) tramite l’assessorato alla Sanità e Servizi Sociali. Tale finanziamento è stato ottenuto attraverso i fondi FSC 2007/2013 al quale si è poi aggiunto un ulteriore contributo da parte del Comune portando la cifra a circa 700.000€ . Nel 2020 sono stati avviati i lavori, con l’obiettivo di completare la struttura in tempo per l’apertura prevista nel mese di ottobre, salvo eventuali imprevisti.

È bene ricordare che Alghero è parte integrante del network delle “Città Amiche della Famiglia,” un’iniziativa che sottolinea ulteriormente l’impegno dell’amministrazione nel favorire politiche familiari inclusive. Il Micronido comunale avrà la capacità di ospitare fino a 19 bambini, con un’età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. Questa struttura si inserisce all’interno del più ampio polo scolastico della Pietraia, il quale comprende già una scuola dell’infanzia, una scuola Primaria e una scuola Media. Il Micronido svolgerà un ruolo cruciale nel supportare sia i bambini stessi che le madri che lavorano, fornendo un sostegno prezioso durante la fase di crescita e sviluppo dei piccoli, fino al momento del loro ingresso nella scuola dell’infanzia.

Monica Pulina, presidente della Commissione Lavori Pubblici, ha commentato: “Siamo profondamente soddisfatti nel vedere il Micronido nel quartiere Pietraia prendere forma. Questo progetto rappresenta un tangibile segno dell’impegno dell’amministrazione nei confronti delle politiche familiari e del sostegno alle madri lavoratrici. La struttura non solo promuoverà il benessere dei bambini, ma costituirà anche una solida rete di supporto per le famiglie durante la delicata fase di crescita dei loro figli. Continueremo a lavorare instancabilmente per creare un ambiente in cui ogni famiglia possa sentirsi accolta e sostenuta.”

“L’Ex-Caserma diventi un polo della creatività e design”

ALGHERO – Il Direttivo e il Gruppo consiliare cittadini di Forza Italia plaudono agli importanti passi avanti fatti per il rilancio dell’ex Caserma dei Carabinieri di via Simon, oggetto di un finanziamento di oltre 3 milioni reperiti attraverso il Pnrr grazie all’impegno dell’Amministrazione e dell’Assessore Peru. Il recupero di alcuni spazi storici della città per fini pubblici è stato uno dei principali obiettivi programmatici realizzati dalle Giunte di centrodestra guidate da Forza Italia e Marco Tedde dal 2002 al 2011. Ricordiamo, solo a titolo di esempio, il Quarter e Piazza Pino Piras, Piazza Santa Croce, la vecchia Capitaneria di Porto, l’Ex Circolo Marinai, l’ex Ospedale che ospita attualmente il Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari, il Museo Manno e l’ex Carceretto dove è stato realizzato il Museo della città.

Per quanto riguarda l’ex Caserma dei Carabinieri, nel 2004 l’Amministrazione Tedde ne perfezionò l’acquisto dalla Provincia di Sassari e nelle strategie locali doveva essere recuperata strutturalmente e funzionalmente a sostegno di attività culturali, creative, artistiche, tecnologiche, educative, artigianali e a polo formativo per il Fashion design. Anche approfittando della presenza in città del grande Maestro Antonio Marras, e di tanti talenti locali che avrebbero potuto contribuire a creare un sistema del “Fashion design”. Ricordiamo che in quegli anni il genio di Marras venne letteralmente “brandito” per promuovere il territorio attraverso eventi annuali in cui Marras si coniugava artisticamente con grandissimi artisti in spazi comunali. Con Maria Lai presso il Caval Marì, Claudia Losi e Mario Cocco nella Ex Caserma dei Carabinieri, Carol Rama presso il Museo del Corallo. O in cui si cimentava in prove d’artista presso il Liceo “Manno. Eventi coperti mediaticamente dalla grande stampa nazionale e internazionale. Crediamo sia necessario recuperare questo progetto strategico, magari aggiornandolo, per costruire un forte “brand Alghero”, legandolo alla reputazione internazionale di Marras, ulteriormente corroborata dal suo recente connubio artistico e imprenditoriale con Sandro Veronesi, fondatore del Gruppo Calzedonia e titolare di prestigiosi marchi nel campo della moda. Magari progettando assieme alla Regione uno strumento per valorizzare tutta la creatività sarda intesa nella accezione più generale del termine, e dando a Marras un ruolo che ne esalti le sue visioni creative a fini di promozione dell’isola. Ma occorre programmare, scegliere, decidere e perseguire obiettivi strategici che abbiano ricadute benefiche durature su Alghero. Non limitiamoci alla riqualificazione. Rigeneriamo l’urbano con la visione di Alghero dei prossimi decenni. Noi ci siamo.

Ambulatori mobili: parte a settembre il progetto pilota della Asl 1

SASSARI – “Viaggio nel cuore della prevenzione e delle cure primarie. Siamo da te, con te, per te”: è il progetto sperimentale della Asl di Sassari che punta ad avvicinare medici e professionisti della salute alla popolazione del nord ovest della Sardegna più lontana dai grossi centri sanitari.

Si parte da Nughedu San Nicolò il 09 settembre 2023 per chiudere a Tergu
il 27 aprile 2024: sono venti, in questa prima fase, le amministrazioni
comunali coinvolte.
“In questo avvio di progetto abbiamo individuato una ventina di comuni,
tutti i sotto i mille abitanti (si va dai 109 di Monteleone Roccadoria
ai 763 di Nughedu San Nicolo’) e lontani dai centri di Sassari, Alghero
e Ozieri: saranno i nostri professionisti, a bordo di un Motorhome, una
sorta di ambulatorio mobile, a raggiungere la popolazione target e a
sottoporla a visite e esami a pochi passi dalle loro abitazioni”, spiega
il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi, che insieme
alla Direzione aziendale, ha fortemente voluto la realizzazione del
progetto che vede coinvolte le strutture di Prevenzione e promozione
della salute, i Distretti di Sassari, Alghero e Ozieri e la struttura di
Anestesia territoriale e cure palliative.

“Seguendo le linee di indirizzo strategico del Piano Nazionale e
Regionale della Prevenzione, abbiamo deciso di intercettare la
popolazione maggiormente a rischio di quelle che sono le malattie
croniche non trasmissibili (MCNT), quali le malattie cardiovascolari, i
tumori, il diabete, oltre alle malattie respiratorie, che rappresentano
, a livello mondiale, le principali cause di morte”, aggiunge il Dg
Sensi, “e che In Sardegna (dati 2018) sono ritenute responsabili di
circa il 93% dei decessi”.

In accordo con le amministrazioni comunali, la popolazione target verrà
invitata a sottoporsi, gratuitamente, alla visita a bordo
dell’ambulatorio mobile: sono due i motorhome a disposizione, oltre ai
locali messi a disposizione dagli stessi enti locali e un ambulanza
medica base.
La popolazione verrà sottoposta a visita e valutazione del diabetologo e
cardiologo per lo screening cardio-metabolico, del ginecologo per
screening ginecologico-ostetrico mirato alla valutazione di
problematiche inserenti le algie pelviche croniche, malattie
sessualmente trasmesse, gravidanza e menopausa, alla visita del
pneumologo per lo screening delle malattie respiratorie croniche, come
la broncopneumopatia cronica ostruttiva e l’enfisema polmonare, sarà
inoltre possibile ritirare i kit per la ricerca del sangue occulto nelle
feci per la prevenzione del tumore del colon retto e programmare
l’adesione agli screening per la prevenzione del tumore del seno e del
collo dell’utero.

Le errate abitudini alimentari, l’insufficiente attività fisica, il
consumo di alcol, l’abitudine al fumo rappresentano i principali fattori
di rischio modificabili delle malattie croniche non trasmissibili, ai
quali si può ricondurre il 60% del carico di malattia sia in Europa che
in Italia. Tali fattori di rischio comportamentali sono prevenibili e,
reversibili, qualora diagnosticate e trattate per tempo (si parla di
ipertensione arteriosa, sovrappeso/obesità, dislipidemia, iperglicemia,
lesioni precancerose e cancerose in fase iniziale).
“Per limitarne l’impatto la Asl di Sassari intende intercettare le fasce
di popolazione più vulnerabili e socialmente svantaggiate, considerato
che queste sono più esposte a fattori di rischio e che hanno un accesso
più difficoltoso ai servizi socio-sanitari. Da qui la decisione di
raggiungerli sino a casa. Questo è il primo dei progetti che la Asl di
Sassari sta avviando per invertire la tendenza che va verso lo
spopolamento dei territori, mettendo i piccoli comuni della nostra
provincia al centro delle principali istituzioni e dei servizi erogati
sul territorio”, conclude Sensi.

Durante gli incontri verranno inoltre diffuse informazioni sui corretti
stili di vita oltre all’indicazione, dove necessario, ad effettuare
ulteriori accertamenti di secondo livello secondo percorsi dedicati.