Conoci su circonvallazione e 4 corsie

ALGHERO – Chiuso l’iter con il parere positivo della Regione. L’investimento di 10,5 milioni per cambiare la viabilità della città. La direzione generale del servizio infrastrutture di trasporto e sicurezza stradale dell’Assessorato regionale ai lavori pubblici ha approvato il progetto esecutivo dell’intervento denominato “ Completamento della nuova Sassari-Alghero 1° lotto – Circonvallazione di Alghero – tratta S.S.127 bis – S.S.292″.

La determinazione firmata ieri dalla Regione rappresenta il sostanziale via libera ai lavori per l’opera attesa in città da decenni per la cui esecuzione sono disponibili 10.500.000,00 euro ( 4 milioni stanziati nel 2008 Giunta Soru e 6,5 milioni stanziati nel 2010 Giunta Cappellacci ) di finanziamento regionale.

Manca ora l’ultimo passaggio con il quale nei prossimi giorni la Giunta approverà il progetto definitivo e finalmente si può dare inizio alle opere.

L’attesissima opera pubblica percorrerà i circa 2.000 metri che uniranno la parte nord di Alghero ( statale 127 bis Alghero – Olmedo ) con la zona Sud ( strada 292 per Villanova Monteleone – Viale della Resistenza direzione Bosa).

Sarà una strada urbana a quattro corsie, suddivisa in quattro segmenti separati da rotatorie progettate per consentire l’innesto con le viabilità di quartiere. Siamo pronti ad aprire il cantiere con un’iniziativa di grande impatto sulla mobilità cittadina, nonché una risposta forte al comparto delle opere pubbliche che in questo momento necessità di una ripresa l’opera interviene sulla funzionalità dell’intero sistema viario della città, che consentirà di scaricare parte del traffico dal centro di #Alghero, spesso congestionato in occasione dei flussi turistici estivi, in grado di garantire sicurezza e minori tempi di percorrenza per collegare le zone Nord e Sud.

Un iter lunghissimo, iniziato con la progettazione preliminare nel 2010 e che ha avuto un’accelerata dall’inizio di questa legislatura, con l’impegno del sottoscritto presso la Regione e con l’azione dell’Assessore ai Lavori Pubblici Antonello Peru che ha ripreso il progetto fermo ancora alla fase esecutiva.

C’è la necessità di superare problemi urbanistici irrisolti legati ad una area impegnata da una azienda privata. Il tracciato parte da viale della Resistenza, continua per la via Valverde e arriva in via Carrabuffas per poi finire il percorso al Carmine.

L’infrastruttura crea le condizioni per migliorare lo sviluppo economico dell’intero territorio ma non solo. Il varo di questa fondamentale opera si innesta ad un’altra infrastruttura indispensabile allo sviluppo dell’intero Nord Sardegna: il primo lotto della Sassari-Alghero, portando la quattro corsie da Rudas, dove ora finisce, fino all’ingresso di Alghero, raccordandosi appunto alla circonvallazione nella zona del Carmine.

Su quest’ultima opera la “strada” è ancora in salita ma confidiamo che la volontà unanime del territorio venga recepita dal Governo e, anche alla luce della attuale crisi economica, superi vincoli assurdi che bloccano un strada essenziale e con essa oltre 130 milioni di euro.

Mario Conoci da Facebook

“E’ l’ora delle scelte: Maria Pia può ospitare degli alberghi”

ALGHERO – “E’ l’ora delle scelte”. Come indicato anche dall’articolo di ieri di Alghero, uno dei tanti riguardo la necessità di imprimere una netta accelerata ai tanti progetti ancora irrealizzati di questo territorio, il Sindaco Mario Conoci ha risposto “presente”. Il Primo Cittadino evidenzia, ad un’emittente regionale, che “si tratta di terreni con vincoli paesaggisti, ma gli interventi si possono fare attraverso il necessario passaggio in Consiglio Comunale e coinvolgendo la città”.

Le recenti sentenze che hanno resa pubblica una notevole porzione di quell’area, è proprio il Comune, e dunque l’Amministrazione di Centrodestra in carica, che può finalmente intervenire e realizzare gli interventi attesi da decenni. “Se c’è un’area dove poter qualificare la propria offerta ricettiva è proprio quella di Maria Pia”. Parole, da parte di Conoci, che fanno ben sperare e che inducono a pensare che, a breve, si potranno attivare gli iter per realizzare degli interventi. Considerando anche la possibilità di creare, a ridosso del Palazzo dei Congressi, spazi per intrattenimento, svago e sport con un ampio parco sul litorale che attende solo di essere creato.

Chiusura Soprintendenza, il Psd’Az alza la voce

PORTO TORRES – “Apprendiamo con forte rammarico la notizia della chiusura della Sede operativa della Soprintendenza di Porto Torres, un altro pezzo della Pubblica Amministrazione che viene cancellato dalla nostra città nel silenzio più totale di chi dovrebbe difenderne la presenza e soprattutto senza nessun ragionamento alla base”. Così Ilaria Faedda segretario cittadino di del Psd’Az di Porto Torres.

“La sede era stata istituita al fine di garantire la tutela e la valorizzazione della colonia romana di Turris Libissonis, un patrimonio di altissimo valore culturale da preservare.Questa serie di tesori rischiano di rimanere senza tutela e senza un controllo diretto da parte di professionisti che ci lavorano da anni. Ricordiamo inoltre che, come abbiamo sempre detto, il nostro patrimonio archeologico rappresenta un fattore di crescita economica della città, un patrimonio da mettere a reddito e creare posti di lavoro ed è impensabile non averne il controllo in loco. I sardisti avevano già previsto quanto avvenuto, tanto che l’argomento è stato parte integrante del programma elettorale del nostro Presidente Regionale Christian Solinas.Nel programma si punta alla regionalizzazione delle soprintendenze da Roma a Cagliari, i beni archeologici e i beni culturali devono rientrare a capo della regione proprio per evitare questi problemi. Siamo consapevoli infatti che quando queste decisioni sono a capo dei ministeri italiani e ci sono da fare dei tagli, le prime a piangere sono le periferie”.

“Punteremo alla realizzazione di questo obiettivo, in attesa peròdobbiamo cercare di salvare il salvabile. La scorsa settimana è stata accolta dal Direttore della Conservatoria la nostra richiesta ad aprire una sede a Porto Torres per la Conservatoria delle Coste. Ci sembra assurdo recuperare uno spazio e perderne un altro di altrettanta importanza. Per questo invitiamo con urgenza l’Amministrazione a prendere contatti immediati con il Soprintendente per intraprendere azioni volte non solo a sospendere questa decisione ma anche e soprattutto a dare maggiore importanza e considerazione al sito. E’ il momento di alzare la voce e chiedere rispetto verso un territorio, il nostro, che punta alla rinascita economica”.

Giagoni ha mal interpretato, attuare indirizzi di Nieddu

ALGHERO – “Dispiace che l’On. Giagoni, che sappiamo essere capace e attento, abbia male interpretato il comunicato col quale si chiedeva all’Ass. Nieddu e al Commissario ATS Steri di intervenire per fare rispettare la loro volontà politica di riprendere gli interventi di chirurgia ortopedica per i casi di urgenza-emergenza presso l’Ospedale Marino di Alghero, che invece è stata disattesa.” Tedde sottolinea che il comunicato era molto chiaro in proposito, e ricordava che a seguito della grande manifestazione popolare del 15 febbraio su sollecitazione di Nieddu e Steri sembrava essersi avviato un percorso virtuoso, sfociato poi nella disposizione di ripresa dell’attività chirurgica urgente assunta a marzo  dal Direttore Sanitario ATS.

“Quindi, nessun attacco a Nieddu e Steri ma, al contrario, riconoscimento esplicito della loro azione politica tradottasi  nel provvedimento del Direttore Sanitario dell’ATS Locci del 12 marzo, col quale è stata disposta la ripresa degli interventi di chirurgia ortopedica. Ma a questa apprezzabile volontà politica non è stata data attuazione dagli organi competenti. E questo che noi chiediamo: Nieddu e Steri sollecitino l’attuazione e il rispetto  della loro condivisibile decisione. Chiarito il già cristallino senso dell’intervento, siamo certi che l’On. Giagoni condividerà che la difesa del diritto alla salute e della vita dei nostri concittadini necessariamente sfugge alle regole di schieramento –chiude Tedde-.”  

Virus e crisi, incontro della Commissione Attività Produttive

ALGHERO – “In videoconferenza, si è riunita la III Commissione consiliare presieduta da Piera Monica Pulina, con all’ordine del giorno l’analisi delle problematiche che investono il comparto delle attività produttive in questo difficile momento di emergenza da Coronavirus”. Cosi dall’amministrazione riguardo la commissione delle attività produttive, presieduta da Monica Pulina, che si è incontrata lunedi tramite video-conferenza.

“Il Presidente ha sottolineato come la serrata forzata sta mettendo a rischio la vita stessa delle imprese, che in questo momento hanno bisogno di sentire la vicinanza delle istituzioni. Chi riveste ruoli politici, pertanto, è chiamato a prendere decisioni spesso difficili, complesse, ma necessarie.In questo ultimo mese l’attività dell’Amministrazione Comunale è stata impegnativa e complessa, ma anche la risposta è stata celere ed efficace. C’è stata l’esigenza prioritaria di garantire il rispetto delle disposizioni del Governo finalizzate principalmente alla tutela e salvaguardia della salute e l’Amministrazione non si è fatta trovare impreparata, mettendo in campo un’organizzazione davvero imponente”.

“Contestualmente, ci si è impegnati per dare la prima assistenza al comparto produttivo, travolto come tutti dalle conseguenze dell’emergenza. Siamo consapevoli di aver fatto quanto nelle nostre possibilità per gestire il primo impatto, comunicando, informando, organizzando anche la struttura comunale in un modo diverso di operare.L’Assessore Giorgia Vaccaro ha ripercorso quanto è stato posto in essere in questo concitato periodo, che ha visto la chiusura degli Uffici, l’insediamento del COC, l’attivazione dei protocolli standard e il coordinamento di quanto necessario per garantire alla città la necessaria sicurezza. Ai lavori della Commissione ha partecipato anche il Dirigente, Ing. Giovanni Luca Balzano, che è entrato nei dettagli di tutte le attività svolte nel coordinamento delle operazioni di attivazione dei protocolli necessari a garantire la sicurezza dei cittadini e le azioni messe in campo fin da subito in materia di attività produttive”.

“Il Funzionario, Dott. Vanni Martinez, ha presentato alcuni dati che hanno evidenziato il diverso impatto che l’emergenza ha determinato sui comparti produttivi, dell’industria, del commercio, dell’artigianato, della pesca e dell’agricoltura, con un’analisi particolare su gli effetti del coronavirus sul sistema del turismo, sulla sofferenza delle imprese ad esso legate, sulla percezione degli operatori e sulle contromisure da adottare per superare le criticità. Numerosi e qualificati gli interventi dei Commissari, che hanno apprezzato il lavoro svolto dal servizio Sviluppo Economico e si sono impegnati a lavorare insieme in maniera proficua, con un alto senso di responsabilità, per definire una prospettiva unanimemente condivisa, anche con il contributo delle associazioni di categoria, reti d’imprese e gli altri soggetti impegnati ad elaborare le proposte per la definizione e attuazione di un modello dello sviluppo e della crescita per il rilancio dell’intero territorio algherese.

Chiude la Soprintendenza, altro schiaffo al Nord-Ovest

PORTO TORRES – “È ufficiale la chiusura delle Sede Operativa della Soprintendenza ABAP per le Province di Sassari e Nuoro, situata a Porto Torres in via Ponte Romano, un altro pezzo della Pubblica Amministrazione, dopo gli Uffici della Dogana, del Consorzio Industriale Provinciale (ex ASI), dell’Autorità Portuale, del Giudice di Pace, viene cancellato dalla nostra città. La Sede Operativa di Porto Torres, istituita con apposito Decreto Ministeriale nel 1978, fu inaugurata in concomitanza del momento di massima espansione della Zona Industriale e dell’area urbana di Porto Torres, ad essa furono assegnate circa cinquanta unità fra personale scientifico, tecnico e amministrativo”. Cosi le forze politiche di Porto Torre Impresa Comune, Partito dei Sardi, Sardegna Vera, Obiettivo Comune, Riformatori Sardi riguardo l’ennesima notizia negativa connessa al territorio del Nord-Ovest

“L’organizzazione data all’Ufficio Ministeriale garantiva sia la piena autonomia di funzionamento, sia l’efficacia e l’efficace della dell’azione di tutela del patrimonio archeologico Turritano. La direzione nel rispetto dei compiti istituzionali ha sempre operato in sinergia con le altre istituzioni del territorio per mettere in luce, per tutelare, per conservare e valorizzare i beni archeologici di Porto Torres. Il personale, coordinato dai direttori della Sede (spesso gli stessi Soprintendenti) che si sono avvicendati negli anni, ha fatto le più importanti scoperte degli ultimi quarant’anni nell’area urbana e periurbana di Porto Torres. Nonostante ciò la decisione della chiusura era nell’aria, tutto è iniziato con il trasferimento di una parte cospicua del personale a Sassari ed è proseguito per l’assenza di un turnover che non ha permesso di sostituire il personale che lasciava il servizio. Ci chiediamo però se da parte del Soprintendente, prima di prendere tale decisione, siano state intraprese iniziative per evitare la chiusura, con interpelli o richieste di immissione di nuovo personale”.

“Ma ci domandiamo soprattutto se l’attuale Amministrazione Comunale, pur essendo a conoscenza degli sviluppi, si sia attivata per evitare la chiusura. Siamo informati del fatto che un rappresentante del Comune di Porto Torres, non tanto tempo fa, sia stato ricevuto dal Ministro dei Beni Culturali in persona, fatto sicuramente importante. Però, considerati i risultati, ci chiediamo di cosa abbiano parlato. Altra preoccupazione nasce dall’assenza di notizie relative alla destinazione dei tecnici della ALES Arte Lavoro e Servizi S.p.A., società in house del Ministero che attualmente svolge gli interventi di manutenzione e conservazione dei monumenti nell’area archeologica di Porto Torres con un investimento di circa quattrocentomila euro all’anno”.

Come non manca la preoccupazione relativa ai controlli di prevenzione fino ad oggi attuati dalla Soprintendenza in occasione dei lavori pubblici, e per le richieste di finanziamento per le attività di conservazione e valorizzazione avviati dal personale scientifico e tecnico dell’Ufficio turritano. Sì, perché nel corso degli anni, il personale della Sede Operativa della Soprintendenza, non si è limitato unicamente ad esercitare attività di tutela e controllo, ma è stato sempre proteso alla programmazione di investimenti per opere di salvaguardia e valorizzazione dei beni archeologici allo scopo di garantire la conservazione e la fruibilità dei monumenti. Siamo convinti che una delle future alternative di sviluppo economico sulle quali il comune di Porto Torres potrà, e dovrà puntare sia quella del turismo culturale. Ricordiamo a questo proposito che il sito turritano è uno dei più importanti a livello nazionale, con grandi potenzialità di sviluppo.

“Non riusciamo a capire pertanto come mai l’attuale Amministrazione Comunale che tanto decanta la sua vocazione verso lo sviluppo turistico, non abbia seriamente ragionato ad una gestione propria del patrimonio archeologico e si lasci sormontare ogni volta da imposizioni che in alcun modo promuovono il potenziamento delle risorse esistenti. Riteniamo quindi sia inaccettabile considerare di far decollare un piano di sviluppo territoriale con la chiusura di un Ufficio così importante. Pertanto invitiamo il Soprintendente a sospendere il provvedimento e ad attivare un tavolo politico aperto anche alle parti sociali per ricercare soluzioni alternative alla chiusura”.

Declino Marino, Giagoni bacchetta Tedde

ALGHERO – “Nonostante le gravi priorità che incombono sulla regione Sardegna a causa dell’emergenza epidemiologica in atto covid-19,  nessun aspetto di carattere sanitario verrà trascurato”. Cosi il capogruppo della Lega Dario Giagoni riguardo l’ennesima segnalazione e intervento dell’ex-sindaco Tedde a favore della sanità locale e in particolare riguardo la condizione del Marino.

“Non condividiamo la necessità, in questa fase, di puntare il dito nei confronti dell’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu e del commissario ATS Giorgio Steri che certamente sono un facile bersaglio perché più esposti mediaticamente, e ci teniamo a ribadire che la situazione emergenziale che oggi stiamo affrontando in prima linea sarà per noi di stimolo e di impegno per rendere pienamente operativo il reparto di chirurgia ortopedica dell’ospedale di Alghero, servizio essenziale per i cittadini e in questo momento di totale riorganizzazione dei servizi sanitari”.

“Il nosocomio algherese non è stato trascurato né verrà dimenticato, tantomeno dalla nostra maggioranza di governo regionale di cui lo stesso Marco Tedde fa parte, e, quando la situazione emergenziale cesserà, verranno mantenuti con la massima priorità gli impegni assunti nei mesi scorsi con il territorio”.

Declino Marino, Tedde si appella (ancora) a Nieddu

ALGHERO – “Chi o cosa ostacola la riattivazione di chirurgia ortopedica presso l’Ospedale Marino di Alghero? Intervengano l’Assessore Nieddu e il Commissario ATS Steri a sbloccare un servizio essenziale per il territorio.” L’ex sindaco di Alghero Marco Tedde richiama l’attenzione sul fatto che il provvedimento del Direttore Sanitario dell’ATS Locci del 12 marzo, col quale è stata disposta la ripresa degli interventi di chirurgia ortopedica per i casi di urgenza-emergenza presso l’Ospedale Marino di Alghero, è stato completamente disatteso.

“Evidentemente ci sono ostacoli soggettivi o obbiettivi che gli algheresi vorrebbero conoscere –sottolinea Tedde-.” L’ex sindaco ricorda che a seguito della grande manifestazione popolare del 15 febbraio sembrava essersi avviato un percorso virtuoso, sfociato poi nella disposizione di ripresa dell’attività chirurgica urgente assunta dal Direttore Sanitario ATS, evidentemente su sollecitazione di Nieddu e Steri. “Purtroppo, dopo 2 o 3 piccoli interventi la chirurgia dell’Ospedale Marino è ritornata nell’oblio e i pazienti vengono dirottati ad Ozieri  -denuncia Tedde-. Rappresentando plasticamente la prosecuzione dell’opera di smantellamento iniziata ad aprile del 2017, allorché l ‘equipe anestesiologica iniziò a non offrire assistenza dopo le ore 14 presso i reparti di ortopedia e di riabilitazione del Marino, precedentemente sempre assicurata, impedendo l’esecuzione di interventi di chirurgia protesica e non assicurando assistenza anestesiologica notturna anche a pazienti in condizioni critiche”.

“Ancora non è dato comprendere – attacca Tedde- perché in questi tre anni è stata bloccata quella attività chirurgica d’avanguardia che caratterizzava l’Ortopedia algherese, degradando la preparazione chirurgica dei medici e l’attività dei ferristi, lasciando il reparto di ortopedia praticamente privo di operatività e determinando perdita di professionalità anche negli infermieri.” Tedde si appella all’Assessore Nieddu e al Commissario Steri, affinché invertano questa pericolosa china del glorioso nosocomio algherese,  disponendo l’attuazione immediata del provvedimento di ripresa dell’attività chirurgica ortopedica assunto dall’ATS su loro indicazione. “Confidiamo nella loro sensibilità e nella loro competenza per invertire questa pericolosa tendenza verso il degrado dell’Ospedale Marino ad ambulatorio –chiude Tedde-.”  

Maria Pia: basta parole, è l’ora di azioni e progetti

ALGHERO – Pubblica o privata, cambia poco. O meglio, sarebbe cambiato tanto se fossero state fatte delle scelte operative, anche di “lungo periodo”. Invece, ad oggi, Maria Pia è sempre più un’area di estremo valore economico e sociale, ma in totale abbandono. Addirittura, da anni, è stata scelta come deposito per la posidonia. Sembra, anche in questo caso, che manchi una visione dello sviluppo di questa città, mentre altre località hanno oramai bene individuato come e dove crescere e, dunque, creare occasioni di investimenti. Si dirà, occorre il Puc. E’ anche vero, ma intanto delle iniziative su quei terreni potrebbero già attuarsi, senza ulteriori rimandi.

A parte un paio di iniziative imprenditoriali, la condizione di quel limbo di terra, dalle immense potenzialità, è lasciato all’incuria. L’area esterna del Palazzo dei Congressi, come detto più di una volta, poteva e può ancora divenire luogo (all’aperto) per manifestazioni. Oltre l’Anfiteatro ci sono anche notevoli spazi (tra l’altro già riqualificati dall’amministrazione Bruno e poi non utilizzati) come la porzione tra il retro del Palacongressi e il litorale: non è altro che una preziosa area verde e dunque potenziale parco in riva al mare dove poter realizzare nuovi servizi e arredi.

Luoghi che ci invidiamo tutti e che invece non si riesce, ancora, a mettere a reddito. Dopo le bocciature (spesso pregiudiziali) di eventuali interventi alberghieri, si è passati almeno a ipotizzare a qualche struttura ricettiva con servizi annessi. Poi nulla. Questi mesi, connessi alla grave crisi causata dalla pandemia, viste anche le recenti sentenze del Tribunale che rimettono al centro il Comune di Alghero, devono essere anche un’occasione per rilanciare luoghi e aree che possono creare posti di lavoro e dunque salvare questo territorio dal baratro. E’ l’ora delle scelte, compatibilmente con gli impegni per debellare il virus, l’Amministrazione deve programmare delle linee di sviluppo riguardanti la messa a regime di tutto il territorio.

Maria Pia pubblica, avvio con la Giunta Tedde

ALGHERO – “Non possiamo non sorridere nel vedere il Consigliere Bruno tentare di mettere il cappello su procedimenti amministrativi avviati da altre amministrazioni.” Il Gruppo consiliare di Forza Italia interviene in merito al tentativo di Bruno di intestarsi i meriti dell’avvio della controversia giudiziaria tesa ad ostacolare il tentativo di privati di usucapire la proprietà di circa quaranta ettari in zona Maria Pia. Controversia conclusasi positivamente sia in primo grado che in appello.

“Bruno finge di dimenticare che l’incarico all’Avv. Sanna fu conferito dalla Giunta Tedde con delibera del giugno del 2010 e nel marzo del 2011 i detentori delle aree vennero formalmente diffidati al rilascio dei beni. Successivamente, dopo una fase di trattative bonarie, fu avviato il procedimento di mediazione e la successiva azione civile”, precisano i consiglieri del Gruppo di Forza Italia.

“Quindi, la ferma volontà amministrativa di rientrare nel possesso delle aree pubbliche fu espressa dalla Giunta di centrodestra che, peraltro, intendeva valorizzarle in chiave turistico-ricettiva. Smetta il consigliere Bruno di indossare gli abiti dell’agente della “Borsalino” ed eviti di mettere il cappello su tutto ciò che amministrativamente è positivo. Gli algheresi –chiudono gli azzurri- non hanno l’anello al naso.”