Chiusura Soprintendenza, il Psd’Az alza la voce

PORTO TORRES – “Apprendiamo con forte rammarico la notizia della chiusura della Sede operativa della Soprintendenza di Porto Torres, un altro pezzo della Pubblica Amministrazione che viene cancellato dalla nostra città nel silenzio più totale di chi dovrebbe difenderne la presenza e soprattutto senza nessun ragionamento alla base”. Così Ilaria Faedda segretario cittadino di del Psd’Az di Porto Torres.

“La sede era stata istituita al fine di garantire la tutela e la valorizzazione della colonia romana di Turris Libissonis, un patrimonio di altissimo valore culturale da preservare.Questa serie di tesori rischiano di rimanere senza tutela e senza un controllo diretto da parte di professionisti che ci lavorano da anni. Ricordiamo inoltre che, come abbiamo sempre detto, il nostro patrimonio archeologico rappresenta un fattore di crescita economica della città, un patrimonio da mettere a reddito e creare posti di lavoro ed è impensabile non averne il controllo in loco. I sardisti avevano già previsto quanto avvenuto, tanto che l’argomento è stato parte integrante del programma elettorale del nostro Presidente Regionale Christian Solinas.Nel programma si punta alla regionalizzazione delle soprintendenze da Roma a Cagliari, i beni archeologici e i beni culturali devono rientrare a capo della regione proprio per evitare questi problemi. Siamo consapevoli infatti che quando queste decisioni sono a capo dei ministeri italiani e ci sono da fare dei tagli, le prime a piangere sono le periferie”.

“Punteremo alla realizzazione di questo obiettivo, in attesa peròdobbiamo cercare di salvare il salvabile. La scorsa settimana è stata accolta dal Direttore della Conservatoria la nostra richiesta ad aprire una sede a Porto Torres per la Conservatoria delle Coste. Ci sembra assurdo recuperare uno spazio e perderne un altro di altrettanta importanza. Per questo invitiamo con urgenza l’Amministrazione a prendere contatti immediati con il Soprintendente per intraprendere azioni volte non solo a sospendere questa decisione ma anche e soprattutto a dare maggiore importanza e considerazione al sito. E’ il momento di alzare la voce e chiedere rispetto verso un territorio, il nostro, che punta alla rinascita economica”.