Isola arancione, richiude il Mase

ALGHERO – Con grande entusiasmo e volontà di superare l’attuale difficile momento, solo pochi giorni fa, in linea con le prescrizioni governative in materia anti-covid, il Parco naturale regionale di Porto Conte con il direttore artistico Massimiliano Fois avevano deciso di riaprire il Mase. Ma sono passati solo pochi giorni e con le reiterate restrizioni, in vigore da domenica 24 gennaio, tramite ordinanza del ministro Speranza il linea col Dcpm del Presidente Conte, viene nuovamente vietata la fruizione dei musei e dunque pure della Torre Nuova dove risiede il museo dedicato ad Antoine de Saint-Exupéry.

Nella speranza che tali limitazioni possano durare solo per la settimana entrante, la direzione artistica del Mase e il Parco di Porto Conte lavorano per una prossima riapertura che vedrà anche diverse nuove iniziative e progettualità volte a valorizzare il sito museale. Per quanto riguarda gli altri spazi e siti, resta sempre fruibile l’area de Le Prigionette con l’apertura ai visitatori nei weekend (sabato e domenica dalle 9.00 alle 17), mentre per le sale di Casa Gioiosa dedicate al Piccolo Principe con le opere del Maestro Pulli, le Aule Didattiche, il museo della memoria  “G. Tomasiello” e Teleia (museo virtuale dell’Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana) le giornate di apertura con orari annessi saranno rese note prossimamente tramite i canali comunicativi del Parco naturale regionale di Porto Conte anche in questo caso in relazione alle prescrizioni e limitazioni previste dai prossimi atti del Governo.

Isola arancione per i ricoveri con nuovi 44 posti, assurdo

CAGLIARI – “Assistiamo a un paradosso. Mentre inauguriamo nuovi posti letto in terapia intensiva, ben trenta, e altri quattordici sono già pronti a Cagliari, nella struttura Covid del Binaghi, il Ministero decide il passaggio della Sardegna in zona arancione per il superamento della percentuale dei ricoveri. Noi riteniamo che questo calcolo sia sbagliato e già da ieri abbiamo manifestato allo stesso Ministro tutte le nostre perplessità e la contrarietà assoluta a una decisione di questo tipo”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione, Christian Solinas, che oggi, a Sassari, ha inaugurato il nuovo reparto di Terapia intensiva Coivd dell’Azienda ospedaliero-universitaria, allestito nella “Stecca bianca”, al piano terra della struttura di viale San Pietro. Trenta i posti letto ospitati nel nuovo reparto i cui lavori per la realizzazione sono partiti il 7 dicembre e si sono conclusi, con grande rapidità, il 6 gennaio.

“Si realizza una struttura capiente e moderna – precisa il Presidente – con il meglio delle tecnologia presente. Oggi servirà per affrontare l’emergenza Covid e ci auguriamo che molto presto possa essere dedicata all’attività clinica dell’Università e a tutti i reparti che offrono assistenza sanitaria al nord-ovest della Sardegna”.

Critica, invece, la posizione del Presidente verso l’inasprimento delle restrizioni deciso dal governo: “Dietro quei colori ci sono persone, attività economiche e produttive. Oggi tutti gli indicatori consentono di mantenere la Sardegna in zona gialla, permettendo al nostro sistema economico e produttivo, già duramente provato dal perdurare della pandemia, di continuare il proprio lavoro. Tuteleremo le ragioni della Sardegna in ogni sede”.

Il presidente ha infine concluso facendo il punto sulle vaccinazioni: “La campagna procede secondo i piani, purtroppo abbiamo subito un rallentamento dovuto alla ristrettezza di dosi trasferite dallo Stato alla Sardegna. Il contratto tra la Pfizer e lo Stato prevedevano una certa dotazione, l’azienda ne ha fornito meno e la Sardegna sta pagando un prezzo in questi termini. Tuttavia grazie alle scorte che abbiamo messo da parte contiamo di vaccinare tutto il personale sanitario con la seconda inoculazione e quindi di rendere immuni tutti i centri ospedalieri”. 

Sulla decisione del governo è intervenuto anche l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, presente a Sassari per l’inaugurazione del nuovo reparto: “La pressione sulle strutture sanitarie è diminuita, così come l’indice di occupazione degenze ordinarie, mentre restano stabili le terapie intensive, con un’occupazione di circa cinquanta posti letto. Per i meccanismi contorti di questa zonizzazione, ci ritroviamo un passaggio della Sardegna in zona arancione con un indice RT migliore rispetto a quello per ci aveva garantito il mantenimento dell’Isola in zona gialla. Le restrizioni non aumentano perché i nostri numeri vanno male, ma per il ‘rischio elevato’, secondo quanto stabilito da Roma, che questi possano peggiorare. Una valutazione che solleva parecchie perplessità”.

L’assessore infine si dice soddisfatto per la realizzazione della terapia intensiva nella struttura ospedaliera di Sassari: “Un risultato non facile da ottenere in così poco tempo e che rispetta gli impegni presi con l’adozione del Piano regionale dell’emergenza. Con la realizzazione della nuovo reparto abbiamo centrato due importanti risultati: il potenziamento della terapia intensiva del nostro sistema sanitario, in risposta alla pandemia, e il rilancio di un progetto arenato da oltre sei anni. Questo consentirà, conclusa l’emergenza, di restituire un reparto moderno a servizio dell’area sassarese e non solo”. (vm)

Isola arancione, scelta ingiusta e assurda

CAGLIARI -“Il Governo prosegue l’assurdo gioco della colorazione regione per regione, seguendo criteri e parametri che appaiono sempre meno chiari e comprensibili, mentre le piccole imprese arrancano per sopravvivere”. Così Dario Giagoni, capogruppo in Consiglio Regionale Lega Salvini Sardegna sulle decisioni del Governo Conte.

“Declassare la Regione Sardegna a zona arancione è inaccettabile, ancor più in osservanza dei dati degli ultimi giorni e dell’indice Rt che alla data del 22 gennaio si attestava allo 0,95. Non si rendono conto del danno che stanno causando all’economia dell’isola, già abbondantemente provata e in affanno, non si rendono conto di quanto rischiosa sia quest’eterna incertezza in cui versano i nostri imprenditori, non si rendono conto di quanto intollerabile sia questo voler proseguire il percorso apparentemente più facile, ossia. quello delle chiusure senza preavviso, a quasi un anno dall’inizio dell’emergenza”

“Non resta che domandarsi se medesima determinazione e perseveranza venga messa in campo dai componenti dell’esecutivo nazionale e dal commissario straordinario, attualmente impegnato a reclutare una nuova figura nello staff a seguito dell’arresto poco piacevole di ieri,  anche per ciò che riguarda le dosi vaccinali da assegnare al nostro Paese, visto e considerato che le Regioni le attendono assai più di assurdi diktat!”

Sardegna arancione? Il Governo ascolti la Regione

CAGLIARI – “Si rincorrono le voci di una Sardegna che dalla zona gialla passerebbe in quella arancione.
È indubbio che la lotta al virus debba essere totale e le misure di prevenzione massime, per garantire la salute dei cittadini e la tenuta del sistema sanitario”. Così il presidente del consiglio regionale Michele Pais riguardo paventato ritorno a restrizioni più dure.

“I sardi, da parte loro, hanno dimostrato e stanno dimostrando responsabilità e grande spirito di sacrificio che pone la Sardegna tra le ultime per indice di trasmissione rt sotto il famigerato “1”. Ma un inasprimento delle misure, che vede la “sola” chiusura di bar e ristoranti già in ginocchio, in maniera unilaterale e non condivisa col governo regionale, sarebbe un colpo pesantissimo per la categoria, letale per le attività più fragili”

“Sia chiaro, delle evidenze scientifiche si prende atto e di conseguenza si attuano le misure necessarie. Ma questo non può prescindere da una corretta e responsabile interlocuzione con la Regione, senza steccati ideologici, capace di evitare quei pasticci che il caso Lombardia ci insegna possano capitare. A carissimo prezzo. Il Governo ascolti la Regione, che porta la voce dei sardi, e assieme si valuti la scelta migliore. Senza incomprensibili imposizioni calate dall’alto, che hanno il solo risultato di lacerare i rapporti tra Istituzioni ma sopratutto penalizzare, ancora una volta, una Terra e un Popolo rispettoso e responsabile”.

Sardegna in arancione, Isola vicina al tracollo

ALGHERO – Nonostante l’indice Rt della Sardegna sia sotto la soglia per cambiare colore (0,95 a fronte del limite 0,97), il ministro di Artcolo Uno/Leu, Speranza, ha firmato l’ordinanza (questa notte) dove si prevede che da domenica 24 gennaio l’Isola abbandona il giallo per il colore più scuro e con più restrizioni. Nello specifico si prendono di mira ancora una volta le attività come bar e ristoranti e pure musei e mostre che, dopo un timido tentativo di riapertura (visto anche il diffuso maltempo e assenze di pubblico), dovranno di nuovo chiudere i battenti.

Un nuovo duro colpo all’economia della Sardegna (con dati tra l’altro riferibili alla settimana dall’11 al 17, dunque neanche Natale e neppure Capodanno) che è già vicina al tracollo e dove i ristori non possono diventare un sostitutivo per il lavoro già esiguo. Non resta che sperare nella Regione a guida del presidente Solinas che possa impugnare tale provvedimento e impedire che si possa proseguire in questo andamento schizofrenico nella gestione delle limitazioni che non può condurre a nulla di buono. Del resto, in queste settimane, non c’è stata alcuna evidenza di picchi nei contagi, ma la diffusione (seppur sempre considerevole) resta costante, ma non in crescita.

Circovallazione, ok espianto ulivi. 4 Corsie: ancora pressing

ALGHERO – Con l’adozione di ieri del Consiglio Comunale della variante urbanistica al P.R.G. dell’area in località Galboneddu, da zona omogenea E2 a zona D2 l’Amministrazione chiude la serie di provvedimenti amministrativi correlati alla realizzazione della Circonvallazione della città. Il progetto di costruzione dell’infrastruttura tanto attesa, dopo la fesa successiva alla firma del contratto avvenuta nei mesi scorsi, sta interessando tutte le parti in cui sono presenti i circa 650 ulivi da espiantare.

L’operazione sta ora concentrandosi appunto sull’espianto degli alberi in previsione di un riposizionamento lungo le aiuole del tracciato che inizia dalla 127 bis e arriva alla strada per Villanova. La variante urbanistica approvata ieri dal Consiglio comunale con i soli voti della maggioranza riguarda l’azienda di manufatti in cemento “Brundu” che ha la sua sede nel tracciato interessato dalla Circonvallazione, in località Carrabuffas. L’impresa sta già smobilitando con destinazione Galboneddu, in quel terreno che ora, con l’adozione della variante di ieri, ottiene la destinazione urbanistica specifica per il proseguo dell’attività. 

“Un atto indispensabile per chiudere definitivamente la fase amministrativa, mentre l’opera sta entrando nel vivo. L’area di Carrabuffas sarà quindi libera senza far rallentare i lavori della circonvallazione, un opera di forte valenza sulla mobilità urbana – spiega l’Assessore all’Urbanistica Emiliano Piras”. I lavori della Circonvallazione, aggiudicati dall’impresa Angius di Sassari per un valore complessivo di 10,5 milioni di euro, arriveranno quindi nella zona di Carrabuffas, dove sorgerà la prima delle cinque rotatorie previste dal progetto, già libera dagli impianti. La prossima settimana, condizioni meteo permettendo, è previsto un sopralluogo del Sindaco Mario Conoci e dell’Assessore Antonello Peru nel cantiere dove sono in corso i lavori di espianto degli alberi. 

L’opera pubblica tra le più importanti della città sta ingranando la marcia, dopo fasi di cantiere dedicate alla preparazione, per lo sviluppo delle opere che dureranno 810 giorni. L’opera sarà collegata alla 4 corsie Alghero – Sassari, per la cui realizzazione il Sindaco Mario Conoci, facendosi portavoce della volontà del Consiglio Comunale di Alghero, ha chiesto di giungere alla nomina del Commissario con una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Conte, al Ministro per le Infrastrutture De Micheli e al Presidente della Regione Solinas. Attività proseguita dal primo cittadino  anche con i riferimenti in Regione, in relazione al Decreto Legge del 16 luglio 2020 – Decreto Semplificazione -convertito in legge n.120/2020, a cui corrisponde il quadro operativo dell’opera pubblica a 4 corsie.

Nasce il Contratto di quartiere, si parte dalle Borgate

ALGHERO – Delibera che va verso le borgate quella proposta, e approvata dalla giunta, dall’Assessore all’Ambiente Montis unitamente all’ Assessore all’urbanistica Piras e alle Manutenzioni Peru, e sostenuta dall’Assessora alle finanze Caria. Si da avvio allo strumento del “Contratto di quartiere” quale modalità d’intervento per la riqualificazione ed il recupero urbano di quartieri segnati da criticità spesso superabile anche con piccoli interventi. Il principio ispiratore dello stesso si basa su: Raccogliere le segnalazioni pervenute, integrandole con le verifiche effettuate in situ dall’Amministrazione. Individuare una settimana durante la quale effettuare nel quartiere tutti gli interventi necessari, coordinando l’attività dei diversi Servizi dell’Amministrazione che devono essere coinvolti, riguardanti le manutenzioni, la cura del verde la pulizia la segnaletica etc. Coinvolgere, per quanto possibile, gli abitanti del quartiere che intendono collaborare nella fase d’intervento, così come positivamente sperimentato con il progetto “Cittadinanza attiva”. Migliorare il decoro e lo stato di conservazione dei beni pubblici (strade, marciapiedi, aiuole, segnaletica) Migliorare l’immagine che ogni quartiere e borgata dà di sé, anche a favore delle attività che vi si sono insediate.

Molti quartieri e borgate hanno costituito un proprio Comitato, al quale sono note diverse delle criticità esistenti e che, grazie alla costante presenza e al ruolo di cerniera tra cittadini e Amministrazione, questi organismi sono in grado di raccogliere dagli stessi abitanti e mettere insieme le segnalazioni di problematiche che richiedono un intervento lieve ma risolutivo. Attraverso gli stessi Comitati è possibile agevolare la partecipazione dei volontari alle attività d’intervento. Per la realizzazione dei piccoli interventi necessari si è dato mandato di stanziare circa 30.000 euro per l’anno in corso, si partirà delle borgate. Nei prossimi mesi gli assessori competenti faranno dei sopralluoghi congiunti chiedendo di essere accompagnati dai comitati e pianificando via via gli interventi.

“Un segnale di vicinanza e attenzione con interventi specifici coordinati che si aggiungeranno agli ordinari” dichiara l’assessore Montis “un progetto che mira al coinvolgimento diretto e fattivo degli abitanti delle borgate nelle scelte dell’amministrazione, che nel prossimo futuro replicheremo anche negli altri quartieri”, continua Piras. “Un piano di interventi mirato ad una più proficua soluzione delle problematiche di ogni singolo quartiere e borgata afferma l’Assessore Peru. “Un impegno che si manifesta nel dovere di recuperare le risorse necessarie a supporto di iniziative finalizzate alla cura delle zone periferiche della città” aggiunge e chiude l’assessore Caria.

4 Corsie, è l’ora della svolta: Solinas intervenga su Conte

ALGHERO – Lettera al Presidente della Regione Christian Solinas  con la quale  Forza Italia, Psd’Az, Udc e Gruppo Misto (del Consiglio Comunale di Alghero) mettono in evidenza che in relazione alla strada Sassari-Alghero è arrivato il momento della svolta e chiedono  l’applicazione del Decreto Semplificazioni del 16 luglio dello scorso anno. Decreto che all’art. 9 prevede che il Presidente del Consiglio dei ministri, con proprio decreto, adottato  previa intesa con il Presidente della Regione interessata, possa nominare un Commissario Straordinario per gli interventi infrastrutturali che comportano un rilevante impatto sul tessuto-socio-economico a livello regionale o locale. “A nostro avviso pare  una norma scritta appositamente per la Sassari-Alghero. Anche perché, per l’esecuzione degli interventi e per la loro accelerazione, i Commissari straordinari possono essere abilitati ad assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante, operano in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici e provvedono ad esercitare le loro funzioni anche a mezzo di ordinanze”.

“Un’applicazione tempestiva e rigorosa della norma consentirebbe di recuperare almeno in parte i decenni perduti, e di dare ascolto alle legittime istanze della Provincia di Sassari che alla luce della crisi che da troppi anni la affligge ha sempre più necessità di attenzioni tempestive. Per tali motivi i firmatari chiedono a Solinas di intervenire presso il Presidente del Consiglio dei Ministri affinché lo nomini  Commissario in attuazione del Decreto Semplificazioni, con facoltà di nomina di sub commissari”.

Bowling, molla il gestore: allarme crisi. Subito azioni virtuose

ALGHERO – Dopo il Mc Donald, entra in crisi un’altra attività simbolo ovvero il Bowling. Lo spazio presente nei locali sopra il ristorante Poco Loco vede la cessazione della storica gestione, anche se ritornerà, salvo intoppi, ad essere riaperto nei prossime mesi (ovviamente dopo marzo, in linea con le restrizioni anti-Covid). Purtroppo, dopo mesi di pandemia e ristori più o meno efficaci (spesso meno), è chiaro, che si è arrivati al limite. Le restrizioni stanno diventando una “condanna a morte” per moltissime attività in particolare nel settore Horeca. Ma pure per gli altri non va bene perchè, come noto, viviamo in un’era di “economia circolare” dove se un porzione viene a cessare anche il resto ne soffre fino a venire meno.

Inutile cercare le responsabilità. E’ evidente che si poteva fare molto meglio e di più da parte, soprattutto, del Governo Centrale. Ma ora è inutile ragionare col torcicollo. Certamente, come detto, la “deadline” (in tutti i sensi del termine inglese) è arrivata, siamo in piena emergenza sociale e la linea tra rischio pandemia e rischio morte economica e sociale è sempre più sottile. Per questo i prossimi mesi, anche da parte delle Amministrazioni locali, gli sforzi dovranno essere tutti concentrati nell’attuare azioni volte a “fare girare” quel po’ di economia possibile (anche se locale e regionale) e soprattutto individuare progetti volti a sostenere le attività, tutte. Ci vogliono idee e velocità di attuazione. Sono tempi difficili, i più difficili di sempre. La rinascita ci sarà, ma dovrà, purtroppo, passare attraverso anche qualche ulteriore mese di estrema difficoltà che non può contemplare scelte errate e non concernenti la vita reale.

Qui di seguito la lettera / post su facebook del titolare del Bowling di Alghero dove annuncia il suo addio nella gestione dell’attività (che comunque resta aperta):

Buonasera amici miei!Sono ormai diversi mesi che non scrivo un post o vi aggiorno sulla situazione attorno al Bowling Alghero.In tutto questo tempo ho cercato di lottare con tutte le mie forze per trovare una soluzione e rimanere a galla.Mi hanno costretto a chiudere definitivamente la sala da ormai 4 mesi ed in tutto questo tempo abbiamo ricevuto solo un misero aiuto/contentino, assolutamente non sufficiente per sostenere le spese di gestione del locale.Tantissime attività hanno avuto la “fortuna” di poter almeno ripartire, a noi purtroppo non ci è stato permesso.Con la tristezza ma soprattutto amarezza nel cuore, vi comunico che il Bowling Alghero ha DEFINITIVAMENTE CHIUSO!Questi anni insieme a voi sono stati gratificanti dal punto di vista umano, ho conosciuto tantissime belle persone e vedervi andare via felici dopo aver giocato, per me è sempre stata una gioia.Soprattutto la vostra partecipazione a tutto ciò che di nuovo portavo, promozioni, eventi giornalieri, fidelity card, è stata un costante stimolo per rinnovare il Bowling anno dopo anno.Ora mi ritrovo a dover ripartire nuovamente da zero, senza un lavoro ma con un mutuo e un bimbo piccolo da crescere.Sarà dura, nella vita si cade spesso ma ci si rialza sempre! Con la speranza che tutti voi stiate bene e di rivederci presto, vi auguro il meglio da questo 2021.

Nuova terapia intensiva a Sassari

SASSARI – La nuova terapia intensiva Covid (Ti30) della stecca bianca sarà inaugurata sabato 23 gennaio alle ore 11,30, alla presenza del presidente della Giunta regionale Christian Solinas. Alla presentazione della nuova struttura saranno presenti, inoltre, i rappresentanti delle istituzioni regionali e cittadine. Ad accompagnare le autorità saranno il commissario straordinario dell’Aou Antonio Lorenzo Spano, il direttore amministrativo Rosa Maria Bellu e il direttore sanitario Bruno Contu.

Nei giorni scorsi nella struttura, che ha una superficie di circa 1300 mq, sono stati installati i primi letti, i monitor parametrici, le pompe infusionali, i telefoni, i computer, i separè tra i letti, gli armadi, i carrelli medicali e asservitori.

Si sono chiusi in queste ore gli ultimi interventi e allestimenti utili a consentire, nel più breve tempo possibile, il trasferimento dei pazienti dalle terapie intensive Covid del Palazzo Clemente e delle Malattie infettive.

I lavori edili di adeguamento della terapia intensiva Covid da 30 posti si sono conclusi il 6 gennaio, cioè dopo soli 30 giorni dal loro avvio e come previsto dalla delibera di Giunta regionale 58/3 del 20 novembre 2020 (piano dei 40 giorni). Si è trattato di opere urgenti realizzate a tempo di record e hanno riguardato la realizzazione delle pavimentazioni e dei rivestimenti, il completamento e adattamento all’emergenza degli impianti elettrici, telefonici e trasmissione dati, degli impianti di sicurezza, telecamere, antincendio, condizionamento e gas medicali. I lavori erano stati consegnati il 2 dicembre al raggruppamento temporaneo di impresa formato dalla Intercantieri Vittadello Spa di Pordenone e dalla Tepor Spa di Cagliari. Il 7 dicembre gli operai avevano iniziato le opere edili per concluderle il 6 gennaio scorso. La conclusione dei lavori edili ha dato il via agli interventi di allestimento. Finita la pandemia, seguirà una ulteriore fase di lavori che porterà la Rianimazione alla sua conformazione definitiva, con 23 posti letto.