Sviluppo porto di Alghero, suggerimenti di Oliva

ALGHERO – Abbiamo letto con interesse la nota del Gruppo dei Riformatori in Consiglio Comunale sull’estrema urgenza di promuovere un dibattito per rilanciare e sviluppare l’economia turistica della città di Alghero. Le considerazioni espresse nel documento sulla struttura portuale e sulle possibilità di completamento per renderla operativa sono estremamente condivisibili e, in questa logica, ci permettiamo di dare alcune suggestioni sulla base della nostra esperienza imprenditoriale nel settore portuale, da oltre 60 anni. L’industria croceristica mondiale, seppure in questo momento attraversata da una grave crisi generata dalla pandemia da Covid-19 (il 99% della flotta è fermo nei porti), ha messo in campo ingenti risorse per la costruzione di nuove navi tecnologicamente sempre più avanzate con un’attenzione particolare alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente. I grandi e piccoli player del settore si preparano, dunque, a ripartire una volta che il pericolo pandemico sarà risolto e i cittadini del mondo potranno riprendere a viaggiare con rinnovato entusiasmo. La MSC Cruises, terza compagnia crocieristica al mondo, di proprietà e di interessi italiani, ad esempio, ha messo in campo un programma di sviluppo del valore di circa 11,3 miliardi di dollari per la costruzione da qui al 2027 di navi di avanzatissima tecnologia, tra cui 4 navi “categoria lusso” di medio tonnellaggio, capacità massima di 1.000 ospiti, destinate a soddisfare le esigenze di clienti alto spendenti. Alghero è presente nel sistema degli approdi per navi da crociera da 60 anni, se pensiamo all’arrivo della Virginia de Churruca per il retrobament catalano, il 25 agosto 1960. Ad oggi la città è il terzo scalo sardo, dopo Cagliari e Olbia, con una media di 20/22 arrivi di navi ed è certamente al primo posto per quanto concerne la qualità della clientela: il 90% delle navi che approdano sono di piccola/media stazza e di lusso. Possiamo dire “navi a misura di Alghero”. La città avrebbe tutti i requisiti per diventare un “port of call” di estremo interesse, dalla ricchezza storico/culturale (con un centro cittadino e una promenade sul mare tra i più belli del Mediterraneo) ai servizi di livello che offre, l’organizzazione mercantile, la ristorazione e le strutture ricettive di buona qualità, oltre a strutture sanitarie valide e un aeroporto internazionale ben attrezzato. Per raggiungere un così notevole traguardo, è necessario avere una visione di sistema sviluppata in un dettagliato “piano strategico di marketing territoriale e di comunicazione” che non si fermi ad Alghero ma che coinvolga tutti i principali player territoriali del Nord Ovest dell’isola (Amministrazioni locali, Regione Autonoma della Sardegna, Autorità portuale, Agenzie marittime, Operatori turistici, Produttori enogastronomici, Associazioni, Parchi, etc). È necessario predisporre una mappatura delle esigenze e delle richieste dei viaggiatori per individuare le migliori offerte turistiche segmentate per fascia di interesse. Porto Torres, ad esempio, con i suoi moli potrebbe aumentare e dare continuità all’attracco delle grandi navi diventando il punto di partenza per tutta una serie di escursioni alla scoperta della tipicità e della tradizione sarda. A livello pratico, tornando al porto di Alghero, la banchina del molo di sopraflutto, 250 metri di lunghezza e 18 di larghezza, fondata all’origine alla quota negativa di meno 9 metri, è un’ottima struttura se assistita nell’area di evoluzione di fronte da una profondità di almeno 7/8 metri. Una simile struttura sarebbe valida per l’ormeggio di navi di medio e piccolo tonnellaggio, grandi yacht, pescherecci che gravitano nel Mediterraneo Occidentale e hanno necessità di sbarcare il loro prodotto in un porto italiano collegato quotidianamente con i grandi mercati. L’idea di valorizzare il lato Nord della banchina di sottoflutto, per intenderci il Molo Rizzi, è altrettanto valida, anzi è posizionata in maniera tale che le operazioni di escavo per portare il fondale a una quota negativa di 7/8 metri sarebbero certamente meno impegnative dell’escavo alla banchina di sopraflutto e le manovre di avvicinamento ed accosto di una nave sarebbero più semplici. Il ruolo dell’Aeroporto di Alghero diventa centrale. Il maggiore sviluppo e traffico del porto e dell’aeroporto potrebbe accompagnarsi a vicenda in un quadro ove gli Armatori e le Compagnie Crocieristiche, viste le condizioni ottimali (future) della struttura portuale e considerata la centralità di Alghero nel Mediterraneo Occidentale, valutino la possibilità di effettuare “turn around” dei passeggeri o degli equipaggi nel porto con arrivi e partenze delle persone dall’aeroporto. In un’ipotesi di questo tipo si avrebbe uno sviluppo esponenziale della possibilità di fornire provviste di bordo fresche e conservate, migliori servizi, etc a tutto vantaggio dell’organizzazione mercantile della città. Non dimentichiamo che i prodotti alimentari freschi sardi sono tra i più ambiti dei mercati e che la Sardegna, unica nel Mediterraneo, è classificata Blue Zone (termine usato per identificare un’area demografica e/o geografica del mondo in cui la speranza di vita è notevolmente più alta rispetto alla media mondiale). Infine, sono necessarie scelte e decisioni coraggiose per razionalizzare e individuare nuove aree per l’assistenza alla nautica da diporto con particolare riferimento a quella categoria di yacht e barche a vela di proprietà di armatori continentali ed europei che potrebbero lasciare le loro imbarcazioni a svernare ad Alghero, piuttosto che a Porto Cervo o altri porti del Mediterraneo e del Tirreno, a grande vantaggio dell’economia della nostra città e della Sardegna Nord Occidentale.

Andrea Oliva, Agenzia Marittima Oliva Alghero

Ecobonus, opportunità da non farsi sfuggire

ALGHERO – “Il Governo, con il Decreto Rilancio convertito in legge a luglio scorso, ha introdotto misure urgenti per il sostegno al lavoro e all’economia, fortemente penalizzato dalla emergenza sanitaria da Covid-19,  contemplando, tra gli altri obiettivi, la ripresa economica di imprese e famiglie”. Cosi i consiglieri comunali di Centrosinistra riguardo le possibilità per i cittadini contenute nell’iniziativa del Governo nazionale.

“Fra gli interventi previsti, una particolare eco ha avuto il cosiddetto Superbonus, pensato per poter agire diffusamente nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio edilizio esistente non solo a beneficio di persone fisiche e condomini, ma anche per il patrimonio di edilizia residenziale pubblica.  L’amministrazione comunale non perda questa occasione, verifichi se AREA abbia avviato progetti o eventualmente vi collabori per una puntuale ricognizione del patrimonio edilizio pubblico ricadente nel comune di Alghero al fine di pianificare interventi di recupero e manutentivi compatibili con la misura di cui alla mozione.
Riteniamo utile, inoltre, che il Sindaco e l’amministrazione comunale promuovano una campagna di informazione e di comunicazione sulla opportunità di utilizzo delle misure per gli interventi di riqualificazione energetica e allo stesso tempo sulle procedure per il rilascio in tempi celeri di eventuali autorizzazioni”.

“Siamo sicuri che dalla concertazione con Associazioni di categoria, di cittadini, collegi e ordini professionali e la Camera di Commercio Industria ed Artigianato di Sassari, così come il coinvolgimento del Dipartimento di Architettura possano nascere importanti opportunità per il tessuto economico cittadino e per pensare progetti che, mettendo a valore il Superbonus con altri finanziamenti pubblici, valorizzino interi quartieri e parti di città. La  misura prevista dal governo nazionale rappresenta un’importante opportunità per rilanciare l’economia del settore edile dell’intera città e di una ripresa dell’attività edile beneficerebbero anche altre  categorie artigiane quali a titolo di esempio: fabbri, falegnami, elettricisti, idraulici, impiantisti e altre ancora. Un’opportunità che auspichiamo l’amministrazione comunale non si lasci scappare”.

Deposito scorie, si è insediato il Comitato tecnico

CAGLIARI – Si è insediato, questa mattina in videoconferenza, il Comitato tecnico-scientifico incaricato di predisporre un documento con le osservazioni alla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) per la realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, che ha individuato quattordici siti in Sardegna. “Grazie al coinvolgimento di esperti di grande professionalità ed esperienza – ha ricordato il presidente della Regione, Christian Solinas – la Sardegna fornirà argomentazioni di natura tecnica e scientifica per supportare e dare ulteriore forza alla posizione chiara e netta di contrarietà, già espressa dai Sardi e dalle Istituzioni regionali, all’ipotesi di realizzare nell’Isola il sito di stoccaggio delle scorie nucleari”

Il Comitato, coordinato da Andreina Farris, direttore generale dell’Assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, è composto da Massimo Cappai e Roberto Lonis (Arpas, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna), Antonio Funedda e Biagio Saitta (Università di Cagliari), Vincenzo Pascucci e Michele Comenale Pinto (Università di Sassari), Giancarlo Carboni (Ordine dei Geologi), Riccardo Locci e Monica Stochino (Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Cagliari), Gabriella Gasperetti e Daniela Scudino (Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Sassari) e si potrà avvalere anche di eventuali collaborazione di altri assessorati regionali. Dopo l’approvazione del regolamento del Comitato, è stato deciso di costituire alcuni sottogruppi di lavoro per approfondire specifiche materie: aspetti geologici; trasporti; insediamenti antropici; valenze ambientali. Il prossimo appuntamento del Comitato è in programma lunedì 8 febbraio

Superiori, studenti a scuola: aiuto dalle associazioni

ALGHERO – Domani, 1 Febbraio riprenderanno le attività didattiche in presenza delle scuole superiori di secondo grado.  Al fine di prevenire eventuali situazioni di criticità dettate dal verificarsi di possibili assembramenti, la locale Protezione Civile, sotto il coordinamento della Direzione Generale Regionale, ha registrato la disponibilità di diverse associazioni che offriranno il proprio supporto negli orari d’ingresso ed uscita delle scuole per garantire attività d’informazione, distanziamento e assistenza  con riguardo alle misure di sicurezza tese a prevenire  e fronteggiare l’emergenza epidemiologica in atto. Alle associazioni  Misericordia Alghero -Polisoccorso Alghero – Protezione Civile Olmedo O.D.V. va il ringraziamento dell’Assessor Andra Montis per le operazioni che andranno a compiere in questi giorni  sull’informazione in merito alla sicurezza sanitaria. 

Aou Sassari, in Ti 30 posti letto attivi e utilizzabili

SASSARI – Sono attivi e utilizzabili tutti i 30 posti letto della TI 30 Covid della stecca bianca. Nella fase attuale dell’emergenza è stato impiegato il personale utile per la gestione di 23 posti letto, cioè tre volte il numero dei pazienti che, da qui a pochi giorni, sarà ricoverato nella nuova struttura. Si tratta, comunque, di un numero maggiore rispetto a quello registrato durante il picco pandemico di novembre, quando si superò la capacità ricettiva delle tre TI Covid attive contemporaneamente.

Il personale in caso di necessità può essere prontamente implementato a seconda delle necessità richieste dall’emergenza.

Al momento l’unità operativa è occupata da 3 pazienti, trasferiti giovedì sera dalla terapia intensiva di Malattie infettive. Nei primi giorni della prossima settimana, invece, tutti i pazienti (al momento 5) saranno spostati dalla Rianimazione 1 del Palazzo Clemente. I posti occupati saliranno così a 8.

Sono le precisazioni dell’Aou di Sassari necessarie – a seguito di alcuni articoli di stampa apparsi oggi – a fare chiarezza sui posti letto della nuova struttura della stecca bianca inaugurata il 23 gennaio scorso.

L’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, inoltre, chiarisce che per quanto riguarda il personale si potrà attingere alle figure presenti in azienda, come accaduto nelle precedenti fasi emergenziali di questa pandemia.

Ulteriore personale medico potrà essere impiegato attraverso il reclutamento dalla graduatoria dei 39 idonei del concorso regionale per dirigenti medici di anestesia e rianimazione che, proprio di recente, l’Aou ha concluso. L’Azienda sta già procedendo con le relative chiamate di cui beneficeranno anche tutte le aziende del sistema sanitario regionale.

È sempre attiva e continua, inoltre, la ricerca del personale infermieristico dalle graduatorie attive, nelle more della conclusione della selezione regionale avviata dall’Aou di Cagliari. Relativamente alle altre due TI – Malattie infettive da 6 posti e AR1 da 8 posti letto –, queste resteranno a disposizione, strutturalmente attrezzate per ogni evento imprevisto.

Deidda (Fdi) in Parlamento, soldi per gli aeroporti sardi

CAGLIARI – “Ho partecipato all’iniziativa, sotto il Consiglio regionale della Sardegna, in cui i dipendenti dell’Aeroporto di Cagliari hanno lanciato il loro grido di aiuto e lo abbiamo raccolto depositando un’interrogazione all’attenzione del Governo dimissionario ed, eventualmente, del prossimo”, così Salvatore Deidda, Deputato di FdI che annuncia un’interrogazione in cui chiede al Governo fondi e provvedimenti per l’Aeroporto di Cagliari ma anche per Alghero e Olbia; 

“Nella legge di Bilancio hanno previsto e annunciato 400 milioni come primo aiuto per tutti gli aeroporti italiani (da sottolineare la Germania con 1 miliardo e 300) ma considerato che l’associazione Aeroporti Europei preannuncia che anche nel 2021 la crisi del trasporto aereo continuerà, servono misure strutturali e che l’Italia batta i pugni con la Commissione Europea”, spiega Deidda; 
“L’Aeroporto di Cagliari è rimasto aperto anche con pochissimi voli. Dobbiamo pensare anche al futuro, permettendo di volare con certificati di negatività come accade già in molti paesi europei e sul volo Roma-Milano. Non bisogna dimenticarci che la Sardegna e Cagliari non possono fare a meno dei loro scali e delle professionalità che vi lavorano”, conclude l’esponente di FdI

Pista di atletica, 350mila per il restyling

ALGHERO – Affidati i lavori di riqualificazione e messa a norma pista di atletica nell’impianto sportivo di Maria Pia. Il procedimento è giunto in questi giorni alla fase della formalizzazione dell’esito della gara espletata dal settore Opere Pubbliche. I fondi da utilizzare per la messa a nuovo della pista, 350 mila euro provenienti dal bando “Fondo Sport e Periferie” al quale il Comune di Alghero ha partecipato con il progetto definitivo – esecutivo del 2018 per i lavori previsti secondo le prescrizioni Fidal – Coni, dovranno rigenerare la parte dell’impianto sportivo destinato all’atletica all’interno del complesso polivalente. L’impresa che dovrà occuparsi delle opere, previa verifica nei termini di legge dei requisiti di ordine generale e speciale,   è la Cis Costruzioni Srl – San Sperate (SU) in avvalimento con Olimpia Costruzioni Srl – Forlì. L’impianto comunale di Maria Pia attualmente affidato in gestione, sarà quindi interessato da ulteriori interventi per la riqualificazione e ammodernamento più che mai necessari. Sul solco del programma di rigenerazione dei campi sportivi e per il tempo libero, il programma dell’Amministrazione procede con ulteriori tappe.

È di questi giorni la definizione di due procedure che riguardano altrettanti impianti messi a bando : il campo da baseball di Maria Pia e l’impianto del tennis di via Tarragona. Per quest’ultimo si tratterebbe di una importante svolta per la gestione del centro sportivo che comprende tennis e calcetto, che andrebbe ad integrarsi con la rinnovata  gestione integrata del limitrofo Parco Tarragona, affidato anch’esso in questi giorni dal settore Demanio e Patrimonio.

Sardegna arancione, ricorso della Regione

CAGLIARI – “Difendiamo i legittimi interessi e i diritti della Sardegna contro un provvedimento immotivato, che danneggia gravemente il nostro tessuto economico e produttivo affliggendo la Sardegna con un nuovo insopportabile atto di prevaricazione”.

Il Presidente della Regione Christian Solinas accompagna con un duro commento politico il deposito del ricorso presentato al Tar Sardegna, contro il provvedimento con il quale oggi il Ministro della Salute ha confermato la qualificazione della Sardegna come “zona arancione”. “Dietro questi colori – ricorda il Presidente – ci sono persone, attività economiche e produttive. Oggi tutti gli indicatori consentono di mantenere la Sardegna in zona gialla, permettendo al nostro sistema economico e produttivo, già duramente provato dal perdurare della pandemia, di continuare il proprio lavoro”.

“Tuteliamo dunque le ragioni e i diritti della Sardegna. La collocazione in arancione – prosegue il Presidente Solinas – appare immotivata, e nemmeno è possibile individuare con certezza a quali dati si sia fatto riferimento per adottarla. I dati da noi trasmessi dopo essere stati tardivamente avvisati dal Ministero, prosegue, quelli pubblicati da Agenas e il confronto con gli indicatori di altre regioni in zona gialla, confermano l’ingiustizia del provvedimento adottato, tanto più che sono stati attivati numerosi nuovi posti in terapia intensiva e l’indicatore RT non è mai stato tale da giustificare la collocazione in arancione. Non vi è alcun sovraccarico dei servizi assistenziali. L’ultimo rapporto Gimbe, pubblicato ieri, conferma una situazione pienamente sotto controllo e in continuo miglioramento. Il Ministro della Salute, con l’ordinanza impugnata, ha quindi stabilito sussistesse la necessità e l’urgenza di collocare la Regione Sardegna in zona “arancione” e vi ha dato corso senza che in merito l’Amministrazione abbia potuto concretamente esprimersi o apportare i propri elementi di valutazione (che certo avrebbero consentito di pervenire a conclusioni differenti), applicando un D.P.C.M. pubblicato il venerdì della stessa settimana cui si riferivano i dati presi in considerazione. La Regione, ritenendo tale decisione ingiusta e ingiustificata, ha chiesto, con spirito di leale collaborazione, che il provvedimento venisse modificato, in ragione delle non corrette modalità di adozione del provvedimento e dell’insussistenza dei presupposti per l’applicazione delle misure in esso previste, ma senza esito. Ciò sebbene l’art. 2, comma 3, del D.P.C.M. 14.1.2021, attribuisca al Ministro della Salute il compito di aggiornare l’ordinanza adottata, a seguito di verifica settimanale del permanere dei presupposti che ne hanno giustificato l’adozione. Il Ministro non ha ritenuto di provvedere in tal senso e, dopo ore di discussione con gli organi tecnici sulle misure da adottare, alle 19 di oggi ha deciso di tenere la Sardegna in zona arancione.La Lombardia, invece, nel giro di due settimane ha fatto il doppio salto dalla zona rossa a quella arancione a riprova dell’ampia discrezionalità del Ministro in materia. La Regione Sardegna si vede quindi costretta a chiedere l’annullamento dell’ordinanza impugnata all’intestato Tar, con richiesta di urgenza e di intervento immediato inaudita altera parte. Richiesta motivata dal fatto che il procedimento ministeriale di rivisitazione della tipologia di colore da attribuire ha una cadenza settimanale, con la logica conseguenza che essendo decorsa la giornata di oggi senza comunicazione di rettifiche e/o cambiamenti, la Sardegna sarà obbligata ad almeno un’altra settimana forzata di chiusura “arancione” con grave ed irreparabile danno per l’intera collettività regionale. In diritto ciò che si contesta è il mancato coinvolgimento della Regione Sardegna, il difetto di istruttoria nel non prendere in esame i nuovi riscontri inviati sulle terapie intensive effettivamente occupate nelle settimane monitorate (in numero inferiore alla soglia minima richiesta) oltreché l’apertura di nuovi 30 posti in terapia intensiva”.

Rete Metropolitana, subito il Commissario per la 4 Corsie

SASSARI – Giungere alla nomina del Commissario per arrivare nel minor tempo possibile alla realizzazione del completamento della strada 4 corsie che collega Sassari ad Alghero e la nuova circonvallazione. I Sindaci della Rete Metropolitana hanno deliberato ieri all’unanimità quanto è nella volontà di un intero territorio in relazione al completamento della strada.  La Rete Metropolitana, su proposta del Sindaco Mario Conoci, si esprime formalmente conferendo  mandato al Presidente della Rete, il Sindaco di Sassari Nanni Campus,  “ad assumere tutte le iniziative istituzionali nei confronti della Regione Autonoma della Sardegna e del Consiglio dei Ministri, accompagnandole con le azioni politiche di sostegno ritenute più opportune, al fine di ottenere una rapida applicazione del Decreto Semplificazioni del 16 luglio 2020 n. 76, convertito con legge n. 120/2020, nella parte in cui all’art. 9 consente al Presidente del Consiglio dei Ministri con proprio Decreto, adottato previa intesa con il Presidente della Regione interessata, di consentire la nomina di un commissario Straordinario per la realizzazione degli interventi infrastrutturali della strada a quattro corsie Sassari-Alghero”.  

Gian Vittorio Campus (Sindaco di Sassari) Mario Conoci (Sindaco di Alghero) Antonio Maria Capula (Sindaco di Castelsardo) Massimo Mulas (Sindaco di Porto Torres) Nicola Sassu (Sindaco di Sennori) Fabrizio Demelas (Sindaco di Sorso) Marco Muretti (Sindaco di Valledoria), Antonio Diana  ( Sindaco di Stintino ),  sottolineano  “che la strada a quattro corsie Sassari-Alghero  costituirà infrastruttura moderna e strategica per la mobilità dei cittadini sardi nonché opera di fondamentale importanza ai fini della ripresa economica e turistica dell’interro territorio regionale. Ed è proprio ai sensi e per gli effetti della norma – spiegano in delibera i Sindaci –  i Commissari Straordinari, nell’esecuzione degli interventi, possono essere abilitati ad assumere direttamente le funzioni si stazione appaltante, operando in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici e provvedendo ad esercitare le loro funzioni anche a mezzo di ordinanze”. La rete Metropolitana ha avuto un ruolo fondamentale nello sblocco della procedura della 4 corsie, con l’ampia mobilitazione dei Sindaci dei Comuni del territorio, oltre a quelli facenti parte della Rete, in merito al completamento dell’intervento che si concretizzò il 25 gennaio 2020, presso il Teatro Civico di Alghero, unitamente ai rappresentanti dell’Amministrazione Regionale e del Consiglio Regionale della Sardegna, ai Parlamentari del territorio, al rappresentante della Provincia di Sassari, ai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e di Categoria.   

Il percorso si è poi consolidato con la deliberazione del n. 67 del 16.10.2020 con la quale il Consiglio comunale di Alghero (Comune aderente alla Rete) demanda al Sindaco ed alla Giunta di assumere tutte le iniziative istituzionali nei confronti della Regione Autonoma della Sardegna e del Consiglio dei Ministri, al fine di ottenere una rapida applicazione del Decreto Semplificazioni, e con la successiva nota del  Sindaco di Alghero,  trasmessa il 22 ottobre scorso al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro per le Infrastrutture ed al Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, con la quale lo stesso, nel ribadire ed evidenziare l’importanza strategia dell’opera e le conseguenti ricadute economiche sul territorio regionale legate alla realizzazione della medesima, richiede con forza la nomina di un Commissario Straordinario.

Regione, 300mila euro per i pescatori subacquei

CAGLIARI  Sono in arrivo 300mila euro di aiuti per i pescatori subacquei professionali. Lo ha deciso la Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia. “L’emergenza sanitaria – spiega l’esponente della Giunta Solinas – ha inciso pesantemente in termini economici sull’attività di un’intera categoria. Queste nuove risorse si aggiungono a quelle già messe in campo dalla Giunta per sostenere un comparto che sta continuando a subire i contraccolpi di una crisi senza precedenti”.

Gli interventi saranno finanziati dal Fondo di solidarietà della pesca e dell’acquacoltura grazie al quale la Regione può erogare aiuti alle imprese che si trovino in particolari condizioni di bisogno per la ripresa produttiva a causa dei danni dovuti a calamità naturali, emergenze sanitarie, altri eventi eccezionali e ed eventi meteoclimatici avversi.

Ai titolari di autorizzazione alla pesca professionale subacquea dalla riva sarà concesso un aiuto forfettario di mille euro, 2mila euro se l’attività di pesca viene effettuata mediante imbarcazione d’appoggio (più la persona preposta all’ausilio e al soccorso) e fino a 3mila euro se sulla stessa imbarcazione ci sono due pescatori subacquei più la persona preposta all’ausilio e al soccorso. Responsabile dell’attuazione degli aiuti (emanazione dell’avviso, ricevibilità, ammissibilità delle domande, emanazione dell’atto di concessione, registrazione dell’aiuto e liquidazione) è l’agenzia Laore. I contributi saranno erogati secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda