Eventus International: quali saranno gli eventi del 2021?

ROMA – Anche quest’anno Eventus International propone all’attenzione degli interessati una vasta gamma di eventi e piattaforme per il gaming e per tutti gli appassionati degli e-sport. I vari eventi si terranno in numerosi Paesi dell’Europa, dalla Germania all’Ucraina, e rappresenteranno un vero e proprio festival del gioco. Eventus International, in effetti, non ha bisogno di alcun tipo di presentazione da quel punto di vista. Si tratta a tutti gli effetti di una società che ha già contribuito moltissimi nel realizzare piattaforme sia per i professionisti che per i dilettanti. Tutto ciò che serve è semplicemente scegliere l’evento a cui partecipare ed essere pronti a una concorrenza a dir poco agguerrita. Come sempre, tutti gli eventi targati Eventus International avranno addosso le attenzioni di quasi tutto il mondo. E allora non bisogna sbagliare.

I nuovi eventi di Eventus International

Tra i vari eventi da considerare spicca l’All-In Gaming Ukraine, un evento del tutto nuovo che si terrà in Ucraina il 14-15 giugno e ospiterà professionisti del gaming provenienti da tutto il mondo. Poco prima, invece, ci sarà in Russia un altro evento nuovo: il Russia iGaming Summit and Expo (il 20-21 maggio). Senza dimenticarsi dell’iGaming Germany. Quest’ultimo si terrà sempre a maggiore, precisamente il 10-11 e ospiterà un gran ventaglio di professionisti impegnati in tutti i generi di e-sports. Tutti e 3 gli eventi non solo sono nuovi, ma hanno anche delle enormi potenzialità di crescita. Grazie agli stessi sia i già affermati esperti del gaming che i talentuosi novellini potranno mettere in mostra le loro abilità nei giochi di vario tipo. Chiunque lo volesse potrà usare le piattaforme di betting online, come Eurobet, in modo da divertirsi e vincere scommettendo sui partecipanti!

Eventus International: la piattaforma scandinava

Non ci si può dimenticare, inoltre, della “solita” piattaforma per tutti gli esperti del gaming. Quest’ultima non ha niente di nuovo e sarà realizzata in Scandinavia (precisamente a Stoccolma, in Svezia) tra il 9 e il 10 settembre. Qui tutti i professionisti avranno modo d’incontrarsi durante l’Annual Scandinavian Gaming Show. Tale evento riunirà ancora una volta i vari partecipanti del settore. Ci saranno tante discipline e varie regioni del gioco. Oltre al gaming, qui si cercherà di prestare attenzione anche alla varie conferenze relative al settore. Molti specialisti potranno sfruttare l’opportunità di fare del networking con i propri colleghi

Anniversario Brigata Sassari, Solinas: forza di pace

CAGLIARI – “La Brigata Sassari rappresenta un patrimonio e un motivo di orgoglio per tutta la Sardegna, simbolo identitario di un Popolo e di una terra che oggi, a testa alta, affrontano una fase storica delicata e complessa, facendosi forza tutti insieme fiduciosi in un prossimo ritorno alla normalità. Ora più che mai a tutti noi siano di esempio lo spirito di sacrificio e l’impegno quotidiano che hanno contraddistinto i nostri fanti nel corso dei decenni, vissuti in prima linea esportando nel mondo i valori di pace e solidarietà”. Lo afferma il Presidente della Regione Christian Solinas nel giorno del 106° anniversario della costituzione della Brigata Sassari, avvenuta il 1° marzo del 1915.

“La Brigata Sassari raggiunge oggi un traguardo importante, confermandosi un’istituzione sempre viva e vitale, profondamente radicata nel cuore di tutti i sardi. Ai Dimonios esprimo i migliori auguri e un profondo senso di gratitudine, anche a nome della Giunta, per il prezioso e fondamentale contributo dato sia a sostegno delle forze armate impegnate a garantire la sicurezza nel Paese sia nell’ambito delle missioni all’estero, ultima in ordine di tempo quella di pace dell’Onu in Libano, che hanno ulteriormente certificato il valore e la professionalità dei nostri soldati, apprezzati ambasciatori della più autentica sardità”, conclude il Presidente Solinas.

Riqualificazione cimitero, al via i lavori

ALGHERO – Interventi di ripristino quanto mai attesi in alcune parti del cimitero, il cui stato di deterioramento ha reso negli anni molto problematica la frequentazione dei visitatori. Sono due gli ambiti dei lavori previsti nel cimitero e inclusi nella procedura negoziata conclusa in questi giorni dall’Assessorato ai Lavori Pubblici. Il progetto che l’impresa Lumen Srl di Sassari, aggiudicataria, metterà in atto con un investimento di 420 mila euro con fondi di bilancio, si prefigge di mettere fine ai disagi nelle parti di loculi coperti realizzate negli anni 80 ed a fine anni 90.
La parte più degradata è quella realizzata negli anni ottanta, nella quale si dovrà finalmente riordinare il sistema di raccolta delle acque è così risolvere il problema delle infiltrazioni. Problemi strutturali, lesioni da risanare, impermeabilizzazioni, sono le opere previste e non più rimandabili al fine di evitare l’aggravarsi delle condizioni.
L’altra parte delle opere riguarda le “palazzine” dei loculi realizzate con un progetto che prevedeva, oltra ai cinque piani sovrapposti dei loculi, anche una soluzione inefficace di convogliamento delle acque della copertura. Anche in questo caso, le infiltrazioni hanno creato diversi problemi che spesso hanno causato l’impraticabilità dell’accesso.

“Le opere ci consentiranno di mettere fine ad un disagio che ha reso difficile lo svolgimento delle visite a tanti cittadini; un problema molto sentito da parte di una grossa fetta di cittadini che più volte hanno esposto lamentele al riguardo a cui ora finalmente verrà posto rimedio”, spiega così l’Assessore alle Opere Pubbliche Antonello Peru.

Alghero e fondi Ue, occasione unica: urge un Ufficio Europa

ALGHERO – “Occorre che il Comune di Alghero si attrezzi per partecipare ai bandi e per predisporre progetti per intercettare le straordinarie risorse finanziarie che a breve arriveranno dall’Europa”-. Secondo il Commissario cittadino di Forza Italia Tedde all’interno del Quadro finanziario pluriennale europeo 2021 – 2027 di 1074 miliardi di euro, integrato dai 750 miliardi di Nex Generation EU, la Sardegna si prepara ad esercitare in Italia un ruolo di rilievo, avendo la possibilità di ricevere una vera e propria cascata di risorse finanziarie. Miliardi di euro la cui corretta programmazione e un’ efficace capacità di spendita determineranno la positiva proiezione della Sardegna verso decenni di riscatto e prosperità. “In questa fase preliminare è fondamentale il ruolo dei comuni –commenta l’ex sindaco di Alghero- che debbono necessariamente inserirsi in modo autorevole e collaborativo all’interno della governance multilivello che mette in comunicazione la UE e gli uffici delle pubbliche amministrazioni isolane. Da ciò –precisa Tedde- deriva l’assoluta necessità che il Comune di Alghero si doti di un Ufficio programmazione che sia in grado di proiettarlo nello spazio UE e che funga da raccordo fra le strategie locali, quelle regionali e quelle dell’unione Europea.”

Tedde è fortemente convinto che lo sviluppo territoriale sia legato alle nuove strategie europee. E che Alghero deve essere pronta a fruire delle misure previste dal Bilancio Europeo, integrato dai fondi del Recovery Fund, con una struttura che elabori e candidi progetti e faciliti la spendita delle risorse che per la Sardegna saranno rilevantissime. Fra politiche di coesione, Recovey fund e Intesa stato – Regione stipulata dal Presidente Solinas e dall’Assessore Fasolino nel novembre del 2019, secondo l’ex sindaco di FI non è improprio parlare di circa 10 miliardi di euro che potranno essere utilizzati in Sardegna per infrastrutture e collegamenti, energia, sanità, servizi. Un fiume di denaro che deve essere speso bene per realizzare in tempi rapidi una cappa di prosperità per la Sardegna dei prossimi decenni, creando opere pubbliche strategiche e sostenendo gli investimenti e la crescita delle imprese isolane. C’è la possibilità di vedere gli effetti di un secondo Piano Marshall, che fu in effetti il primo Recovery Program.

“Ma per fruire di queste risorse Alghero deve costituire un vero e proprio “Ufficio Europa” -sottolinea l’esponente politico che con la sua Giunta negli anni 2002 – 2010 fu supportato da un efficientissimo Ufficio programmazione-. Un Ufficio che raccolga la sfida del settenato 2021-2027 nell’attività di intercettazione dei fondi europei per lo sviluppo territoriale, culturale, ambientale e crei un ponte fra cittadini algheresi e Unione Europea per consentire loro di approdare in tempo reale a flussi di informazioni e di conoscenza della programmazione europea nelle politiche legate alla istruzione, cultura, giovani, ambiente e turismo. Facciamo ancora in tempo, ma occorre lavorare per “sgabbiare” per primi e avere più possibilità di giungere al traguardo quantomeno nelle prime posizioni –chiude Tedde-.”

Riaperture serali: ecco gli orari per bar e ristoranti

CAGLIARI – “Da domani in Sardegna ci sara’ una riapertura graduale. L’ordinanza che entrera’ in vigore consentira’ a tutti ristoratori di tenere aperti gli esercizi fino alle 23, i bar fino alle 21 e tardera’ l’orario del coprifuoco”. Lo ha detto Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna, prima zona bianca d’Italia, ospite di Maria Latella al Caffe della domenica su Radio24. “Se nel corso della prima settimana di allentamento vedremo indicatori con segno positivo procederemo con la riapertura di palestre, piscine e scuole di danza, fino al ritorno alla tanto agognata nuova normalita’”, ha aggiunto il governatore.

Banda Dalerci, nuovo direttivo

ALGHERO – Nuovo Consiglio Direttivo della Banda Musicale Antonio Dalerci, eletto in data 26 febbraio 2021. Il Consiglio Direttivo, in carica per il biennio 2021-2023, è composto da:

Massimo Chessa Presidente
Manuele Costantino Vice Presidente
Raimondo Scarpa Tesoriere
Giovanni Copersito Consigliere
Paolo Porcheddu Segretario

Zona bianca, non abbassare la guardia

CAGLIARI – Un grande risultato ottenuto grazie all’impegno di tutti i cittadini sardi, ma un punto di partenza piuttosto che di arrivo.

Con soddisfazione ma anche con estrema prudenza il Presidente della Regione Christian Solinas commenta la classificazione della Sardegna come “zona bianca”, stabilita dal Governo.
È il risultato, dice il Presidente Solinas, dei tanti sacrifici fatti in questi mesi dai sardi, delle loro attenzioni e dello scrupolo posto nell’osservanza delle regole di sicurezza, della loro partecipazione allo screening di massa che sta entrando nella sua fase numericamente più rilevante.

Per questo, prosegue il Presidente, dobbiamo considerare questo riconoscimento come un motivo in più per mantenere alta la guardia contro il virus, affinché lo sforzo non sia vanificato da atteggiamenti imprudenti.
La zona bianca, prosegue il Presidente, non rappresenta certamente un invito al “liberi tutti”, alla mitigazione delle precauzioni e delle norme di sicurezza; deve essere anzi interpretata da tutti noi come una sprone alla massima responsabilità.

Da questo risultato può scaturire una ripresa graduale di attività produttive che in questi mesi hanno sofferto danni gravissimi, fiaccando la nostra economia.

Ma tutto, prosegue il Presidente, deve essere fatto con prudenza e attenzione.

Confermo, prosegue il Presidente Solinas, il mio fermo intendimento di proteggere la Sardegna con tutti gli strumenti che possano garantire severi controlli sanitari per coloro che entreranno nel nostro territorio regionale, a tutela della salute, che non impedirà ma anzi faciliterà la libera circolazione delle persone. Ho già avuto interlocuzioni con il Governo e con il Ministro Speranza al quale ho chiesto l’intesa. Confidiamo che con il nuovo Governo Draghi possa concretizzarsi una piena condivisione nei confronti di un sistema che sarà garanzia per i sardi e per i turisti, e che farà della Sardegna, conclude il Presidente Solinas, una terra sicura e sempre più ospitale.

Sardegna zona bianca: ecco cosa si può fare

ALGHERO – La Sardegna è zona bianca. L’Isola è la prima regione a ottenere le misure di contenimento minime. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato oggi l’ordinanza dopo che per la terza settimana consecutiva nell’isola le cifre sono state confortanti, tali da giustificare una riduzione delle misure di contenimento della pandemia. Infatti, l’Rt è il più basso in Italia (0.68) con 29,47 casi per 100.000 abitanti.

Inoltre, nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 70 nuovi casi, con un tasso di positività sceso all’ 1,7%. I decessi ieri sono stati ancora alti, cinque, ma sono calati sotto i 250 i posti letto occupati da pazienti Covid negli ospedali sardi (-5) nei reparti di medicina, mentre è rimasto invariato il numero di ricoverati nelle terapie intensive.

In zona bianca si torna alle libertà ormai dimenticate del passato. Cessano, infatti, di applicarsi le misure restrittive previste dalle regole stringenti per combattere il coronavirus. Via le restrizioni da area rossa, arancione e gialla, ma le attività si svolgeranno in base a protocolli specifici. Dunque in queste zone potranno essere adottate, sempre con dpcm, misure restrittive ad hoc legate alle attività rilevanti dal punto di vista epidemiologico. Non si applicheranno più le misure urgenti di contenimento del contagio, previste dall’articolo 1 del dpcm, relative alla sospensione o al divieto di esercizio delle attività, alle quali si applicano le misure anti contagio. I nuovi protocolli sono allo studio, ma il decreto prevede esplicitamente che riprenderanno le attività sospese o vietate previste dal giro di vite per combattere l’espandersi dei contago da Covid-19. Quindi bisognerà continuare a rispettare il distanziamento, usare la mascherina, ma saranno aperte palestre, piscine, bar e ristoranti.

Nasce il polo aeroportuale del Nord-Sardegna

OLBIA – L’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda passa sotto il controllo di F2i e dei partner Blackrock e Fondazione Sardegna
Completata l’acquisizione dello scalo da Alisarda, nasce, con Alghero, il polo aeroportuale del Nord Sardegna (4,4 milioni di passeggeri nel 2019). Confermato l’impegno come azionisti della Regione Sardegna e delle Camere di Commercio Milano-Olbia, 26 febbraio 2021 – E’ stata completata l’acquisizione da Alisarda SpA dell’80% circa di Geasar SpA, società di gestione dell’aeroporto Olbia Costa Smeralda, da parte di F2i Ligantia, la holding controllata da F2i Sgr e partecipata da Fondazione Sardegna e Blackrock Infrastructure. L’aeroporto di Olbia è il secondo per numero di passeggeri in Sardegna ed uno dei principali hub in Europa per l’aviazione generale (jet privati).
Si sono infatti realizzate tutte le condizioni per il completamento dell’operazione, incluse le autorizzazioni delle competenti autorità (AGCM per i profili concorrenziali, Presidenza del Consiglio rispetto alla normativa golden power) e l’espressione di gradimento da parte dei soci pubblici locali, Camere di Commercio di Sassari e Nuoro e Regione Sardegna, che rimarranno nell’azionariato di Geasar, con circa il 20% del capitale, confermando il loro impegno nello sviluppo delle infrastruttura aeroportuale.
F2i Ligantia, che oltre all’aeroporto di Olbia controlla quello di Alghero, viene così a consolidare le attività aeroportuali del Nord Sardegna (circa 4,4 milioni di passeggeri totali nel 2019). Nel dettaglio, F2i Ligantia è oggi controllata da due Fondi gestiti da F2i (il Fondo ANIA-F2i con il 45% circa ed il Terzo Fondo F2i con il 34% circa) e partecipata dalla Fondazione di Sardegna (5%) e da due società (11% e 5% rispettivamente) gestite da fondi Blackrock Infrastructure.
“Nonostante la perdurante crisi sanitaria, che sta colpendo gravemente tutto il settore aeroportuale a livello globale, F2i conferma il proprio sostegno allo sviluppo del polo aeroportuale del Nord Sardegna, certi che questo territorio abbia tutte le caratteristiche per beneficiare di una ripresa relativamente più rapida. Siamo lieti di avere accanto a noi in Olbia la Regione Sardegna, già nostro partner in Alghero, e le Camere di Commercio di Sassari e di Nuoro, così come la Fondazione di Sardegna che ha condiviso con noi il progetto industriale e Blackrock che rappresenta uno dei leader in Italia e nel mondo nel panorama degli investitori finanziari ed infrastrutturali. Fondazione di Sardegna e Blackrock Infrastructure sono già investitori nei fondi F2i e hanno altresì scelto di affiancare F2i direttamente, nell’investimento, in virtù della rilevanza degli aeroporti per il territorio e del loro potenziale di sviluppo”, ha commentato Renato Ravanelli, Amministratore Delegato di F2i.
F2i Sgr detiene partecipazioni negli scali di Milano, Napoli, Torino, Alghero, Trieste, Bologna, e indirettamente Bergamo, con circa 62 milioni di passeggeri complessivi (32% del traffico nazionale) e 630 milioni di tonnellate di merce (57% del traffico cargo nazionale) nel 2019.
F2i SGR è il maggiore gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali, con asset under management per circa 5 miliardi di euro. Le società che fanno parte del network di F2i costituiscono la principale piattaforma infrastrutturale del Paese, diversificata in settori strategici per il sistema economico: trasporti e logistica, energie per la transizione, reti di distribuzione, reti e servizi di telecomunicazione, infrastrutture. Guidato dall’Amministratore Delegato Renato Ravanelli, F2i attraverso le sue partecipate coinvolge lavorativamente 19 mila persone in Italia la cui attività consente a milioni di persone di utilizzare i servizi e le infrastrutture essenziali per la vita quotidiana. F2i SGR vanta tra i propri soci primarie istituzioni finanziarie, tra cui Fondazioni di origine bancaria, Casse di previdenza e Fondi pensione nazionali ed esteri, Asset manager nazionali e internazionali e Fondi sovrani. I fondi gestiti da F2i SGR sono sottoscritti da primarie istituzioni italiane ed estere.

Navi da crociera, Legambiente: si alle boe di ormeggio

ALGHERO – Anche Legambiente per il turismo crocieristico, ma che salvaguardi l’ecosistema marino del Golfo di Alghero. “Attivare nella rada di Alghero un paio di boe di ormeggio per navi da crociera ė una scelta civile e razionale. Evita che le navi usino pesanti catene e ancore, che danneggiano irreversibilmente i delicati fondali di posidonia, e crea un servizio di ormeggio e qualche posto di lavoro. Inoltre, nell’area portuale, dovrebbe essere pensata una struttura di accoglienza per i turisti che sbarcano, prima di avviarli alla visita del centro storico e del territorio. A questo servono i porti”, cosi dalla più importante associazione ambientalista nazionale.