Alghero, lavori Circonvallazione in Commissione

ALGHERO – Lo stato di attuazione dei lavori della Circonvallazione ad Alghero è l’oggetto della Terza Commissione lavori pubblici, presieduta da Monica Pulina. “L’importante opera infrastrutturale, per la quale sono stati investiti 10.5 milioni di € è volta a risolvere,buona parte delle criticità della viabilità e a dare nuovo impulso al miglioramento dello sviluppo economico della città e del territorio.I 2000 metri del tracciato che congiungono la parte Nord della Statale 127 bis Alghero-Olmedo con la parte Sud(strada 292 per Villanova Monteleone-Viale della Resistenza, direzione Bosa),con una strada urbana a Quattro corsie, con 5 rotatorie, che intersecano le vie V.Emanuele, via Marconi, Carrabufas, Valverde e V.le della Resistenza,avranno uno spartitraffico centrale di tre metri, marciapiedi su entrambi i lati e una pista ciclabile.La Commissione lavori pubblici verrà programmata con regolarità nelle prossime settimane per fare una analisi dello stato di attuazione delle principali opere pubbliche i cui lavori sono già iniziati,la prossima convocazione prenderà in oggetto Il Cotonifici”, cosi la Pulina.

4 Corsie, Bruno: non ci sono più scuse

ALGHERO – “Il Ministro Giovannini è stato di parola: trovata l’intesa col presidente della Regione, come prevede la legge per le regioni a statuto speciale, lo stesso Solinas è stato nominato commissario per le opere della viabilità stradale in Sardegna. Tra queste la Sassari – Alghero, come avevamo chiesto con Marco Tedde congiuntamente qualche mese fa. Ora non ci sono più scuse. Reperite le risorse nel 2015 con lo “sbloccaItalia”, mantenute negli anni grazie ad un’azione incalzante sui governi, ribaltato il parere VIA negativo col governo Conte, mentre Solinas attendeva incautamente il TAR, ora, lo stesso Solinas deve accelerare sull’appalto entro fine anno per non incorrere in altre proroghe con emendamenti di legge. 150 milioni per un’opera da completare quanto prima nei chilometri che separano Rudas da Alghero, compresa circonvallazione e bretella per l’aeroporto. Un’opera fondamentale per la Sardegna i cui lavori, a questo punto, devono iniziare al più presto”, cosi l’ex-sindaco Mario Bruno.

Strade Commissariate, la 4 Corsie c’è: accolti i nostri appelli

ALGHERO – “La nomina del Commissario straordinario per la strada a 4 corsie Sassari – Alghero nella persona del Presidente Solinas costituisce un evento cardine per il rilancio del territorio del nord ovest della Sardegna.” Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta la tanto attesa nomina del Commissario per una infrastruttura viaria che il territorio attende da decenni. “Ora occorre andare spediti verso lo sblocco dei lavori e il completamento di questa infrastruttura essenziale per un corretto sviluppo del territorio del nord ovest della Sardegna –sottolinea Tedde-.”

Tedde ricorda che fin dal 20 luglio 2020, a distanza di qualche giorno dal varo del Decreto Semplificazioni poi convertito in legge dello Stato, Forza Italia sostenne la tesi secondo la quale era una norma perfettamente applicabile alla Sassari-Alghero, anche in relazione ai poteri attribuiti ai Commissari per l’esecuzione degli interventi e per la loro accelerazione. La norma prevede, infatti, che il Presidente del Consiglio dei ministri, con proprio decreto adottato previa intesa con il Presidente della Regione interessata, possa nominare un Commissario Straordinario per gli interventi infrastrutturali che comportano un rilevante impatto sul tessuto-socio-economico a livello regionale o locale. Da allora –ricorda Tedde- si sono susseguiti gli appelli delle forze politiche del territorio, di maggioranza e di opposizione, e dello stesso Consiglio Comunale di Alghero, e le interlocuzioni con il Presidente Solinas che ha sempre garantito con i fatti il suo impegno.”

Tedde sottolinea che secondo il decreto semplificazioni i Commissari straordinari possono essere abilitati ad assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante, operano in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici e provvedono ad esercitare le loro funzioni anche a mezzo di ordinanze. “Ora siamo certi che il Presidente Solinas, che ringraziamo per il sostegno dato al territorio in questa difficile fase, in questa sua nuova veste saprà applicare tempestivamente il Decreto semplificazioni per recuperare almeno in parte i decenni perduti –chiude Tedde.”

Strade, Solinas commissario:. 4 Corsie, la volta buona?

CAGLIARI – Il Presidente della Regione Christian Solinas è Commissario straordinario per la viabilità della Sardegna. La comunicazione è stata inviata dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Enrico Giovannini. È stata così accolta la richiesta di commissariamento per lo sblocco di dieci tra le principali opere stradali dell’Isola, del valore di oltre 1 miliardo di euro.
È una grande vittoria politica della Sardegna, dice il Presidente Solinas: l’Isola è protagonista delle proprie scelte e del proprio futuro. Abbiamo fin dall’inizio della Legislatura sostenuto come prioritario l’obiettivo di realizzare una moderna ed efficiente rete viaria che potesse creare le condizioni di sviluppo economico e sociale della nostra regione. Oggi arriva la riposta tanto attesa, che ci consentirà di porre rimedio alle gravi lacune relative alla sicurezza stradale e ad agevolare il trasporto delle persone e delle merci, oltre che a dispiegare importanti effetti nella lotta all’isolamento dei territori che questa Giunta ha individuato tra gli obiettivi prioritari, ha detto il Presidente della Regione Solinas.
Il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile Giovannini, continua il Presidente, ha condiviso con noi la necessità di adottare gli strumenti commissariali previsti dalla normativa vigente al fine di accelerare le opere in ritardo realizzativo, unico modo per realizzare collegamenti sicuri, veloci ed efficienti tra i territori.
Sul fronte dei costi, ha evidenziato ancora il Presidente, non è previsto alcun aggravio per le casse regionali dato che, così come da noi richiesto, al commissario non spetta alcun compenso o emolumento aggiuntivo a carico della finanza pubblica. Un altro importante segnale di attenzione che vogliamo dare alla Sardegna e ai sardi, ha detto il Presidente.
L’incarico ha durata fino alla consegna degli interventi realizzati. Il Dpcm. Il Commissario straordinario sovraintenderà alla programmazione, progettazione, affidamento esecuzione dei seguenti interventi infrastrutturali sulla rete stradale sarda

1. SS131, completamento itinerario Sassari-Olbia – potenziamento, messa in sicurezza della SS 131 dal km 192+500 al km 209+500 (1 lotto); SS131, completamento itinerario Sassari-Olbia – potenziamento, messa in sicurezza della SS 131 dal km 192+500 al km 209+500 (2 lotto)
2. SS 554, (ex 125) cagliaritana, connessione tra la 554 e la nuova SS 554
3. SS554 cagliaritana, adeguamento dell’asse attrezzato urbano ed eliminazione delle intersezioni a raso – primo intervento funzionale (dal km 1+500 al km 7+100)
4. SS554 cagliaritana, adeguamento dell’asse attrezzato urbano ed eliminazione dell’intersezione a raso, secondo intervento funzionale (dal km 7+100 al km 11+850)
5. SS130, eliminazione degli incroci a raso da Cagliari a Decimomannu dal km 3+100 a 15+600
6. SS291, lavori di costruzione del lotto 1 da Alghero a Olmedo in località Bivio cantoniera di Rudas (completamento collegamento Alghero-Sassari) e del lotto 4 tra Bivio Olmedo e aeroporto Alghero-Fertilia (bretella per l’aeroporto)
7. SS195 Sulcitana Cagliari-Pula, completamento dell’itinerario Cagliari-Pula; collegamento con SS 130 e aeroporto Cagliari-Elmas lotto 2
8. SS126, realizzazione nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’isola di Sant’Antioco e della circonvallazione di Sant’Antioco
9. Nuova SS125/133 BIS Olbia-Palau tratta Olbia Nord al km 330+800 San Giovanni; nuova SS125/13 BIS Olbia Palau tratta Arzachena-Palau da svincolo di Arzachena nord al km 351 dell’attuale SS125 – primo stralcio
10. SS125 tronco Tertenia-San Priamo: lotto primo, stralcio secondo.

Commissione su incendi, Pais: bisogna fare di più e subito

CAGLIARI – “Dobbiamo fare qualcosa e farlo subito, perché contro gli incendi è fondamentale la prevenzione ma nello stesso tempo abbiamo il dovere di guardare avanti, mettere in sicurezza i territori sostenendone la ripresa e la ricostruzione” comunità ”.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, aprendo l’incontro con la commissione Agricoltura della Camera, le categorie e le amministrazioni locali, sul tema degli incendi e della ricostruzione, svoltosi nell’aula consiliare.

A nome dell’esecutivo l’assessore Gabriella Murgia ha ricordato i primi interventi finanziari messi in campo, 20 milioni inseriti nella “legge omnibus”, 7.5 milioni provenienti della rimodulazione del Psr e 7 milioni della Protezione civile nazionale (da suddividere con Sicilia e Calabria). Prenderemo tutte le misure necessarie, ha assicurato la Murgia, ma occorre un grande progetto di ricostruzione del territorio per il quale contiamo sulla vicinanza delle istituzioni nazionali.
Appello raccolto dal presidente della commissione Agricoltura della Camera Filippo Gallinella, che ha garantito il massimo impegno della commissione, a partire dalle prossime scadenze parlamentari riguardanti alcuni decreti e più in generale la sessione di bilancio.
Successivamente hanno preso la parola i rappresentati delle categoria produttive, formulando idee e proposte operative nel quadro di una visione nuova del territorio e dell’agricoltura, fondata sulla figura dell’imprenditore rurale come “custode” dell’ambiente. Da Battista Cualbu Coldiretti è arrivata una sottolineatura sul rilancio delle attività locali tradizionali e sulla necessità di modificare in aumento il “carico” animale dei terreni, per favorirne il ripopolamento.

Il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana si è soffermato invece sull’urgenza di spendere le risorse fin qui disponibili entro la fine dell’anno, perché così “entrerebbero” nei bilanci comunali, Inoltre, ha suggerito un piano straordinario per i 316 Comuni sardi delle aree interne, sul modello di quello predisposto dall’Anci nazionale sulle “terre incolte” che attraverso il Pnrr potrebbero beneficiare di importanti misure strutturali: banda larga, viabilità, invasi idrici, elettrificazione.
La definizione di un quadro normativo chiaro anche col contributo della scienza e della tecnologia è stata poi auspicata dal presidente del Banco di Sardegna Antonello Arru che ha ricordato lo stanziamento di 100 milioni di euro a tasso zero che, finora, non ha fatto registrare un numero significativo di richieste, forse proprio per l’attesa di un riferimento tecnico giuridico complessivo delle istituzioni.

Il consigliere regionale Diego Loi, anche nella sua veste si Sindaco di Santu Lussurgiu (uno dei Comuni più colpiti dagli incendi di luglio), ha rilanciato un modello di pianificazione del territorio semplice e snello nella tempistica che veda gli Enti locali in prima fila nella ricostruzione della “filiera montagna-bosco”, contanto possibilmente sull’aumento del volume degli aiuti “de minimis”.
Dalla Copagri è arrivata, con il presidente Pietro Tandeddu, la raccomandazione di azioni più incisive in materia di prevenzione, basate sulla revisione delle attuali norme forestali e soprattutto sul concetto di “multifunzionalità agricola” già previsto dalla normativa vigente. Nella stessa direzione anche l’intervento di Luca Maria Sanna di Confagricoltura, secondo il quale le misure della fase “posti-incendi” dovrebbero confluire in un testo unico nazionale (recepito dalle Regioni) su multifunzionalità agricola, contrasto agli incendi ed al rischio idrogeologico col supporto di Università ed enti di ricerca, sostegno alle aziende anche per lo smaltimento delle macerie.

A seguire, gli interventi dei deputati della commissione Agricoltura. Hanno parlato Frailis (“sinergia Stato-Regione, prevenzione, inasprimento delle pene per gli incendiari”), Nevi (“censimento dei danni alla zootecnia, analisi del funzionamento del sistema di pronto intervento”), Gadda (“utilizzare il Pnrr come strumento di programmazione condivisa con i territori, revisione del sistema di emergenza a terra”), Viviani (“rilancio del dialogo fra istituzioni e della centralità della figura dell’agricoltore”), Caretta (“superamento della fase emergenziale con misure strutturali, istituzione di un osservatorio internazionale”), Cadeddu (“nuova visione del territorio con particolare attenzione alle aree difficili da vivere dove vanno potenziati i servizi”), Manca (“no al centralismo delle Regioni, deleghe ampie ai Comuni, difesa passiva del territorio anche nelle aree private”).
Al termine dell’incontro sono previsti un vertice con il presidente della Regione Christian Solinas ed un sopralluogo sulle zone più colpite dai gravi incendi dell’estate scorsa.

Ospedale Civile al collasso, solo passerelle

ALGHERO – “La situazione del reparto di medicina di Alghero è scandalosa, il Sindaco chieda immediatamente nuovo personale medico. Serve una mobilitazione senza precedenti. E’ insostenibile che due medici rimasti in organico, con turni diurni di 12 ore e con un solo riposo, possano far fronte ad un reparto al collasso. Ne va della sicurezza e della salute dei pazienti e dello stesso personale medico e infermieristico. In gioco la vita delle persone.

Ora basta! Si affronti in un confronto serrato con la Regione la problematica dei nostri ospedali e soprattutto dell’unità complessa di medicina, dove al 3 settembre vi erano 4 medici in servizio, ridotti poi a 3, e quindi ora a 2, per malattie degli stessi medici che hanno portato la Asl a ricorrere alla copertura dei turni di guardia notturna attingendo dalle altre strutture dell’ospedale e del reparto covid. Una situazione incresciosa, tra medici che si ammalano, dirigenti che si dimettono, specialisti in altre discipline che non svolgono con serenità il loro lavoro, costretti a sobbarcarsi anche il lavoro notturno in medicina che comporta competenze internistiche non sempre presenti.

Una situazione indescrivibile che mette in seria discussione la capacità organizzativa, con ripercussioni sulla cura delle persone più fragili. Le dimissioni della responsabile di medicina, alla quale hanno fatto seguito le malattie dei medici, la dimissione poi rientrata, come da copione, del direttore facente funzioni del presidio, l’affidamento del reparto al dottor Tucconi che deve dividersi fra Alghero e Ozieri, essendo anche responsabile della unità complessa di medicina del “Segni” di Ozieri, la dicono lunga sul caos al quale bisogna mettere la parola fine.

Una politica sanitaria, con sindaco e presidente del consiglio regionale che offrono solo passerelle, che non mette nelle condizioni i professionisti di operare bene, con serenità, con organici adeguati, merita una mobilitazione senza precedenti di tutto il territorio. Non solo Alghero. La deportazione verso Ghilarza e Sorgono dei pazienti, anche terminali, ricoverati a Ittiri, è l’esempio della considerazione che si ha delle persone fragili, spesso trattate come pacchi postali.

Mario Bruno
Gabriella Esposito
Pietro Sartore
Raimondo Cacciotto
Ornella Piras
Valdo Di Nolfo
Mimmo Pirisi

Sassari, venerdì Open day vaccinale

SASSARI – Le porte del centro vaccini dell’Aou di Sassari si apriranno per il secondo “Open day vaccinale” in programma venerdì 10 settembre, dalle ore 16 alle ore 22. L’appuntamento è aperto a tutte le fasce d’età e in particolare ai ragazzi dai 12 anni in su. L’Azienda di viale San Pietro rinnova anche questa volta l’invito alla popolazione alla più ampia adesione alla vaccinazione contro il virus del Sars-Cov-2. Non sarà necessaria la prenotazione per accedere all’hub situato nel centro didattico, sul retro del palazzo Clemente al primo sotto piano.

La giornata di venerdì potrà rappresentare anche una nuova chiamata per i ragazzi dai 12 anni in su, in previsione dell’imminente avvio dell’anno scolastico. Secondo i dati divulgati dal report del Governo, per quanto riguarda i giovanissimi, gli under 19, hanno già completato l’intero ciclo appena il 31,6%. Ma non solo.

«La fascia dei ventenni – afferma Antonello Serra, coordinatore del centro vaccinale Aou e responsabile della Sorveglianza sanitaria – quella nella quale ricadono gli studenti universitari ha superato appena il 56 per cento dei vaccinati con seconda dose. È necessario fare uno sforzo in più, anche perché è difficile immaginare che, per conservare la certificazione verde, lo studente si sottoponga a un tampone ogni 48 ore».

Ecco, allora, che l’appuntamento di venerdì potrà essere un’occasione anche per i lavoratori del settore Scuola, docenti e personale scolastico e universitario, e per gli studenti. Il decreto legislativo del 6 agosto scorso, il numero 111, relativo alle “Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti”, prevede che il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e universitario, nonché gli studenti universitari, dovranno possedere, e sono tenuti a esibire, la certificazione verde Covid-19.

Il report del Governo segnala che il 68,7% dei residenti in Sardegna ha già completo il ciclo vaccinale (1.021.006 di persone). Tra le fasce d’età, primeggiano gli anziani dai 70 ai 79 anni con l’86,7% che ha completato il ciclo, mentre nella fascia dai 30 ai 39 anni il dato cala al 54%. Con l’Open day l’Azienda ospedaliero universitaria offrirà, oltre alla corretta somministrazione del vaccino, anche punti informativi con esperti dell’Aou e dell’Università che saranno disponibili per una consulenza personalizzata sulle vaccinazioni e sul ruolo della prevenzione per le persone e la comunità.

«La vaccinazione – aggiunge il professor Paolo Castiglia, coordinatore dell’hub vaccinale Aou e direttore della struttura di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere – è l’unica strada per consentire un regolare e completo ritorno degli studenti alle scuole superando il difficile periodo della Dad. Siamo convinti che l’obbligo della certificazione verde, pure utile come estrema misura di tutela della salute della comunità, debba essere accompagnato da una profonda opera di informazione e convincimento del cittadino, anche nell’ambito di un colloquio diretto con medici esperti nel settore».

I minori che si presenteranno per la vaccinazione dovranno essere accompagnati da un genitore. Inoltre, dovranno avere con sé il modulo del consenso firmato da entrambi i genitori e una copia del documento di identità del genitore che, eventualmente, non dovesse essere presente.

Sospesi i primi tre operatori sanitari non vaccinati

SASSARI – L’Aou di Sassari dà corso alle sospensioni dal servizio per i primi tre operatori sanitari del Comparto non vaccinati. Le comunicazioni di sospensione sono state recapitate in questi giorni agli interessati: per due operatori la sospensione è partita da ieri, per il terzo avrà validità dalla giornata di domani.

L’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari applica così quanto previsto dal decreto legge numero 44 del 1 aprile 2021 (Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici), convertito nella legge numero 76 del 28 maggio 2021. Dalle disposizioni normative si evince l’obbligo per gli operatori sanitari di sottoporsi a vaccinazione gratuita contro l’infezione da Sars-Cov-2. La vaccinazione rappresenta quindi «requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati». La comunicazione di sospensione dell’Aou ai propri dipendenti rappresenta la parte conclusiva dell’iter amministrativo avviato dall’Ats Sardegna per individuare i soggetti non vaccinati.

«Dover sospendere i nostri dipendenti – afferma il commissario straordinario dell’Aou di Sassari Antonio Lorenzo Spano – è una cosa spiacevole ma non possiamo fare altrimenti. La norma è chiara e abbiamo il dovere di garantire la massima sicurezza ai pazienti e al personale sanitario e non che opera all’interno del nostro ospedale». Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore amministrativo e responsabile delle Risorse Umane dell’Aou di Sassari, Rosa Maria Bellu. «Una decisione obbligata – aggiunge – che deriva dal decreto legge in vigore da aprile scorso. È chiaro che saranno interessati da queste decisioni tutti quegli operatori che dovessero scegliere di non vaccinarsi. Sarà poi compito dell’Azienda, anche in considerazione delle carenze del personale, pensare, assieme ai direttori delle varie unità operative interessate, a una riorganizzazione dei vari settori e delle attività».

«L’operatore sanitario, medico o infermiere che sia, che rifiuta il vaccino – conclude il direttore sanitario Francesco Bandiera – ha sbagliato la propria scelta professionale. Negare la validità dei vaccini vuol dire non aver capito quanto il lavoro fatto dall’Ottocento ai giorni nostri, da scienziati del calibro di Jenner, Pasteur e Sabin, abbia portato enormi vantaggi all’umanità. Alla luce di questo ci auguriamo che gli operatori sanitari ritornino sui loro passi e ritrovino quello spirito che deve muovere il loro agire quotidiano, la tutela dello stato di salute dell’uomo e il suo benessere psichico e fisico». L’Azienda ospedaliero universitaria, così come fatto in passato, anche adesso resta a disposizione per favorire percorsi agevoli per i sanitari che intendano aderire, seppure in ritardo, all’obbligo vaccinale.

Iter amministrativo

L’Ats ha individuato, sulla base dei nominativi forniti dalle aziende sanitarie, gli operatori sanitari non vaccinati quindi li ha contattati, invitandoli a fornire la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione, l’omissione o il suo differimento, quindi la presentazione della richiesta di vaccinazione o l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale.

Scaduti i termini per la presentazione della documentazione richiesta, se questa non viene presentata l’Asl di residenza dell’interessato invita l’operatore a sottoporsi a vaccinazione. Decorsi inutilmente anche questi termini e accertata l’inosservanza dell’obbligo vaccinale, l’Asl la comunica all’interessato, al datore di lavoro e all’Ordine professionale di appartenenza. L’adozione di accertamento da parte dell’azienda sanitaria locale determina la sospensione di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o il rischio di diffusione del contagio.

Quando il datore di lavoro riceve la comunicazione di accertamento di inosservanza all’obbligo vaccinale può adibire il lavoratore anche a mansioni inferiori. Ma quando non è possibile fare questo il lavoratore viene sospeso sino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021. In caso di sospensione dalle mansioni non sono dovuti retribuzione, compensi o emolumenti.

87 profughi in Sardegna, l’arrivo |foto

CAGLIARI – – Il Popolo Sardo non è insensibile davanti alle sofferenza che molti cittadini afghani inermi stanno subendo ad opera di un regime totalitario. La Sardegna farà la sua parte. Così il Presidente della Regione Christian Solinas commenta l’arrivo in Sardegna, previsto alle 14,30 nel porto di Cagliari, di 87 profughi afghani che saranno ospitati nella nostra Isola. La Protezione civile regionale è stata attivata dal Presidente per garantire il supporto allo sbarco e alla prima accoglienza. Il modulo logistico è composto da tre tende e una tensostruttura, oltre a due tende della Croce Rossa, necessarie per le verifiche mediche e per l’effettuazione dei tamponi.

Per l’allestimento sono state attivate diverse organizzazioni di volontariato con 18 volontari che hanno operato fino a tarda notte per il montaggio del modulo. Oggi saranno presenti per supportare la prima accoglienza dei profughi e del personale medico di ATS, oltre a volontari psicologi e ai farmacisti con un camper attrezzato. La Protezione civile ha operato in maniera sinergica con la Croce Rossa, ATS, Caritas, 118 e forze dell’ordine per garantire le attività di supporto ed accoglienza dei profughi, i quali poi verranno accolti nelle quattro province e nei vari centri dell’isola.

“Il dovere della solidarietà nei confronti del popolo afgano ci trova pronti – sottolinea il Presidente Solinas – la Sardegna è presente con una particolare attenzione verso famiglie, donne, bambini, anziani che scappano da un luogo senza più libertà”. “Il sistema regionale di protezione civile – dice l’assessore Gianni Lampis – si è trovato ancora una volta pronto con le sue professionalità umane e con i suoi mezzi per predisporre tutte le necessarie operazioni di accoglienza”.

El Caminante, lettera agli algheresi

ALGHERO – “Cara Alghero, grazie! A nome mio, di mio marito Pedro e di tutta la squadra di El Caminante, vogliamo ringraziarvi dal profondo del cuore per queste due settimane di emozione e di allegria.

Sono nata ad Alghero e qui conservo i più bei ricordi della mia infanzia, con mia mamma e mio papà. Ho visitato il mondo, ma Alghero non ti ho mai dimenticata.

Arrivati al termine dello Show Cooking con El Caminante, sento il bisogno di scrivervi per ringraziarvi, sperando che questa lettera sia solo un arrivederci.
La vostra risposta è stata bellissima. Ho visto persone e volti felici.
Avete creato una bellissima atmosfera qui al Mirador Giuni Russo: una nuova amicizia nata a partire dall’affetto dei frequentatori abituali. Con loro è nato un rapporto d’affetto reciproco: ogni volta che abbiamo scambiato qualche battuta in algherese non ho potuto fare a meno di emozionarmi.
Moltissime persone ci hanno raggiunto per il tam tam che si è creato attorno alle nostre arepas. La vostra voglia di scoprirci è stata un crescendo e Pedro e io ve ne siamo grati.
Oggi in tanti ci chiedono di non andare via e a noi piacerebbe restare. Speriamo che quello di El Caminante sia solo un arrivederci e non un addio.

Da alcuni anni provavo a portare El Caminante ad Alghero: volevo tornare e condividere con tutti voi parte della mia esperienza: un assaggio di quello che è stato il percorso fatto da me e Pedro.

Pedro ed io lavoriamo nel mondo della moda: lui ha lavorato per tanti anni come modello e si è occupato di business administration, mentre io sono una fashion designer che ha collaborato con diverse case di moda.
Durante gli anni trascorsi in America ho visto i primi food truck. Sono rimasta affascinata: erano bellissimi, e mentre li vedevo sognavo di portarli in Italia. Dopo esserci sposati (ad Alghero, in spiaggia) ho convinto Pedro a seguirmi in questa scommessa. Lui mi disse “estas loca, tu sei matta”.

Per noi El Caminante non è solo una scommessa ma anche un cambio di vita.
Dietro c’è un grande investimento: un anno di pianificazione; una squadra di designer; uno chef per curare le ricette. Così è nato il primo foodtruck al mondo di cucina fusion italo-venezuelana.
L’unica cosa che ci manca è un ufficio stampa, perché crediamo nella qualità e nel passaparola ed è per questo che a scrivervi sono io.

Le nostre specialità sono le arepas: il pane tipico venezuelano a base di mais.
Lavoriamo gli ingredienti con la bassa temperatura sottovuoto: la carne cucina dalle 9 alle 18 ore e questo ci permette di lasciare intatte le qualità degli ingredienti. Il pesce è rigorosamente fresco e il pane viene preparato sul momento. Per gli ingredienti ci rivolgiamo ai produttori locali per valorizzare i prodotti locali. Le nostre arepas rappresentano al meglio la nostra filosofia: qualcosa di buono, con prodotti locali, che faccia bene al corpo e allo spirito.

Oggi El Caminante è famoso: siamo sulla guida del Gambero Rosso dal 2018 (di cui abbiamo vinto il premio speciale Street Food on the road nel 2019); abbiamo partecipato al reality Street Food Battle insieme allo Chef Simone Ruggiati; collaboriamo costantemente con chef stellati. Possiamo dirci soddisfatti: il nostro impegno è stato ripagato e la soddisfazione per aver condiviso tutto questo con Alghero è immensa.

A dispetto della bellissima risposta data dagli algheresi, qualcuno ha scelto di attaccarci. Confesso che abbiamo vissuto le polemiche con grande amarezza. Provo sempre grande gioia quando un algherese ha successo e mi rattrista se qualcuno lo attacca.
Hanno provato a descriverci come “stranieri”, e chissà quanti di loro son stati “aggiustati” dalle mani d’oro di mio papà, Dottor Pier Giovanni Cabras, che ha lavorato per tantissimi anni presso l’Ospedale di Alghero.
Qualcuno ci chiamati “caddozzo” per provare a denigrare il nostro lavoro, ma noi abbiamo spalle larghe, così hanno finito solo per attaccare i colleghi dello street food algherese che lavorano in città. Questo attacco è sintomo di profonda ignoranza su questo mondo e dice più di chi ci attacca che di noi che facciamo questo splendido mestiere. I nostri colleghi sono persone appassionate e sono stati tra i primi a sostenerci.
Alghero non ha alcun bisogno di persone che ostacolano le iniziative. Alghero ha tanto potenziale e persone come quelle che hanno provato ad attaccarci sono la ragione dei piccoli e grandi problemi della città.
Alghero merita di meglio e può contare su tante persone oneste, capaci, creative, instancabili, come quelle che abbiamo incontrato in questi giorni.

Voglio ringraziare il Sindaco Mario Conoci, gli Assessori Giorgia Vaccaro e Marco di Gangi e le istituzioni che hanno garantito il rispetto delle regole, schierandosi contro coloro che volevano che tutto rimanesse ancora una volta immobile.
El Caminante ha rispettato le regole, è stata riconosciuta la qualità del nostro progetto e noi ci abbiamo messo tutta la cura e la dedizione necessari.

Infine vorrei lanciare un messaggio a tutti i giovani di Alghero: care ragazze e ragazzi, lottate di più!
Potete contare sulla “sardità”, quella tenacia tipica di noi nati in quest’isola, abituati a combattere e raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo. A questa è fondamentale affiancare l’umiltà, che si impara nel confronto con gli altri. Vuol dire confrontarsi ogni giorno con gli altri e con sé stessi, cercando di migliorarsi. Là dove esiste meritocrazia, i sardi sanno sempre farsi notare.
Allora conquistatevi la libertà di sprigionare tutto il potenziale e l’energia di questa città. Non preoccupatevi di ciò che fa il vicino, impegnatevi per fare sempre bene, sempre meglio, e ricordatevi di gioire per le vostre vittorie e anche per quelle degli altri. L’unione fa la forza, anche nel mondo dell’impresa”.

Monica Cabras