Le Grotte di Nettuno di Alghero sono il sito più visitato in Sardegna. Boom dei musei

ALGHERO – Che l’anno appena trascorso fosse particolarmente positivo per presenze turistiche è un dato accertato a livello regionale. Oggi la conferma più attesa per la Riviera del Corallo, con la lettura dei dati ufficiali della stagione 2022: tutti i principali attrattori della città di Alghero registrano numeri record e confermano la Grotta di Nettuno quale sito ambientale più visitato in Sardegna, tra i più frequentati in Italia. Con 227.203 presenze in dodici mesi (+16% rispetto al 2019, quando i visitatori erano stati 195.738) per la prima volta nella storia lo straordinario complesso monumentale di Capo Caccia sfonda le duecentomila presenze, frutto anche di una ottimale gestione dei flussi di visitatori, grazie alle numerose migliorie strutturali apportate nel corso dell’anno con l’installazione di moderne attrezzature, la nuova illuminazione e la presenza della fibra che anticipa l’arrivo di nuove audioguide di ultima generazione.
Ma l’impennata di visitatori ha interessato prepotentemente anche il sistema museale cittadino. E’ l’effetto dell’Alghero Experience, il progetto di promozione turistica realizzato dalla Fondazione e dal Comune col contributo attivo del Consorzio Turistico Riviera del Corallo che unisce immagine e comunicazione, con la possibilità di acquistare anche online con l’Alghero Ticket esperienze ed emozioni, quelle che Alghero, col suo formidabile patrimonio artistico e ambientale assicura ad ogni visita, in tutte le stagioni dell’anno. 10.941 i visitatori registrati al MACOR – Museo del Corallo (+238% sul 2019), 5.666 quelli al MUSA – Museo Archeologico (+140%); sempre in crescita i visitatori nelle aree archeologiche: 27.589 al Complesso Archeologico di Palmavera (nel 2021 erano stati 17mila) e 16.035 alla Necropoli Anghelu Ruju (+4,58%). Musei e siti culturali che mai come nell’ultimo anno hanno aperto le proprie stanze con progetti coinvolgenti ed educativi alle famiglie ed ai bambini, contribuendo a rendere i luoghi della cultura più vivi e frequentati.
«La Fondazione Alghero è ormai un esempio virtuoso di come gestire con competenza e professionalità il nostro patrimonio storico e culturale, mettendo a sistema i diversi attrattori in un’ottica di crescita, che porti beneficio all’economia del territorio e a quella dell’Isola. E’ sul turismo culturale e ambientale che la Riviera del Corallo può continuare a puntare con sempre maggior convinzione, lavorando in sinergia con i territori della Rete Metropolitana ed i paesi vicini, ricchi di storia e saperi, così da rafforzare la destinazione e creare nuove opportunità di sviluppo, andando ad arricchire l’ampia offerta turistica da proporre ai visitatori» sottolinea il sindaco Mario Conoci. Di strategia e lavoro vincente parla anche l’assessore alla Cultura Alessandro Cocco. E’ lui a sottolineare “il grande lavoro di squadra portato avanti dal settore e dagli operatori culturali, che ha permesso di partecipare con successo ad importanti bandi nazionali, le cui risorse permetteranno di proseguire nelle azioni di promozione del patrimonio artistico e culturale col coinvolgimento attivo dei cittadini, al fine di aumentare la conoscenza e la fruizione del territorio in ottica turistica”.
“Si chiude con numeri di assoluto rilievo un anno da ricordare, ma al Quarter già si lavora sulla programmazione del 2023 e 2024 su tutti i fronti” conferma il presidente della Fondazione Alghero, Andrea Delogu, sottolineando anche “gli sforzi straordinari compiuti insieme all’amministrazione comunale per garantire e proporre un’offerta culturale di primissimo rilievo in tutti i periodi dell’anno”. Circa 110  le giornate di apertura del Teatro Civico Gavì Ballero per altrettanti spettacoli, tra commedie, danza e concerti apprezzati e affollati. A cui si sono affiancati nel corso dell’anno i grandi eventi identitari, la stagione dei concerti e i successi estivi nel rinnovato Anfiteatro Ivan Graziani di Maria Pia. Tutte iniziative supportate felicemente da una strategia comunicativa globale, che ha permesso di essere sempre presenti sui media tradizionali regionali e nazionali, con frequenze di tutto riguardo, ed ha garantito una copertura social di grande impatto, con migliaia di contenuti, più di 11 milioni di visualizzazioni e circa 1 milione di interazioni su Facebook e Instagram.

“Aeroporto, situazione drammatica: tagli e cig non giustificati, Sogeaal rilanci lo scalo”

ALGHERO – Le ultime vicende, anche e non solo conseguenti al bando sulla continuità territoriale, stanno facendo decalare la situazione dello scalo di ALGHERO da fortemente critica a drammatica. Le due cause principali sono da ricondurre ad una cattiva gestione della proprietà, carente sul piano degli investimenti ed alle troppe esitazioni e ritardi delle istituzioni competenti, nonostante detengano una quota cospicua del pacchetto azionario della Sogeaal. L’ auspicata gestione coordinata e sinergica dei tre scali sardi è stata completamente disattesa, con la conseguenza di voler risolvere il problema della crisi congiunturale dello scalo attraverso la messa in CIGS dei lavoratori. Riteniamo tale scelta incongruente e non giustificata, tenuto conto dei risultati di bilancio e di traffico in positivo , con più di 1.600.000 passeggeri transitati sullo scalo di Alghero nel 2022. La eventuale lieve flessione , paventata dal management per il 2023, sarebbe ancora figlia della crisi pandemica e dunque congiunturale e circoscritta, pertanto non giustifica il ricorso agli ammortizzatori sociali. A pagare le conseguenze, qualora si ricorresse alla CIGS, in primo luogo, sarebbero i lavoratori a cui viene chiesto il prezzo più alto e che già negli anni passati hanno subito tale provvedimento. Non meno importanti sarebbero le ricadute su tutto l’indotto legato alle attività dell’aeroporto; un’ulteriore tegola in capo ad un territorio ed un tessuto sociale già pesantemente colpiti dalla crisi pandemica. I lavoratori, riuniti in Assemblea unitaria il 23 u.s., si sono espressi a larga maggioranza contro il ricorso alla CIGS. E la nostra organizzazione sindacale intende appoggiare la ferma volontà espressa dai lavoratori che si oppongono alla firma di un accordo in tal senso., ritenendolo una forzatura”

Ugl,  il Segretario Provinciale Maurizio Muretti

9milioni ai Comuni che devono ancora adottare Puc e Pai

CAGLIARI – Nove milioni nel triennio per consentire ai Comuni di adottare gli strumenti urbanistici adeguati al Piano paesaggistico regionale, Ppr, e al Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino unico regionale, Pai. Il Consiglio regionale ieri, nell’ambito della discussione sulla Legge di stabilità 23-25 all’esame dell’Aula (Articolo 2), ha approvato l’emendamento della Giunta che attraverso l’adeguamento dei Puc consente una corretta pianificazione dello sviluppo dei territori.

“La tutela del territorio e del paesaggio e la loro sicurezza sono obiettivi che questa Giunta ha perseguito fin dall’inizio della Legislatura, recepiti nei numerosi provvedimenti adottati e nelle misure di carattere economiche che si sono dimostrate un valido supporto per rendere i territori più sicuri, fruibili, accessibili”, ha spiegato il Presidente della Regione, Christian Solinas. “Sostenendo i Comuni nell’adeguamento dei propri strumenti urbanistici – ha proseguito il Presidente – la Regione si dimostra ancora una volta attenta alle necessità dei Comuni, soprattutto dei più piccoli, e pronta a intervenire per garantire quella pianificazione strategica che tiene conto dell’espansione dei centri urbani e delle trasformazioni dei territori”.

Le risorse sono ripartite sul triennio: 3 milioni per l’annualità in corso e altrettante per il 2024 e il 2025. “La modernizzazione dei territori e la loro attrattività dipende anche dalla pianificazione strategica che chi li governa attua in chiave di sviluppo sostenibile, nel rispetto degli obiettivi del Piano paesaggistico regionale”, ha evidenziato l’Assessore della Programmazione e del Bilancio, Giuseppe Fasolino ricordando la necessità e l’urgenza di sostenere quanto più possibile gli Enti locali nel loro processo di sviluppo.

“Si tratta di un intervento di notevole importanza in un momento delicato, perché proprio a causa della mancanza di risorse molti Comuni non sono in grado di avviare i procedimenti per l’adeguamento dei Piani Urbanistici Comunali – spiega l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris – grazie a questo contributo la Regione si fa portavoce degli interessi dei territori”

Fratelli d’Italia: “Giusto riconoscere subito i Comitati di Borgata”

ALGHERO – “Nel recente incontro di Fratelli d’Italia Alghero con il Comitato di Quartiere di Fertilia si è
compiuto un significativo passo avanti nel pluridecennale percorso per il formale riconoscimento
dei Comitati di Quartiere e di Borgata da parte dell’Amministrazione Comunale.
Al costruttivo incontro con i rappresentanti del Comitato hanno partecipato per Fratelli d’Italia
Alghero il coordinatore cittadino Marco Di Gangi, l'Assessore Alessandro Cocco oltre che una
rappresentanza del direttivo cittadino del partito di Giorgia Meloni.
Oltre a fare il punto sullo stato della città di fondazione, sulle sue esigenze e sul suo pieno rilancio,
Il tema principale dell’incontro é stato quello di dare una accelerazione al processo di
riconoscimento istituzionale dei Comitati di Quartiere e di Borgata cittadini che attendono da un
ventennio che si compia questo atto indispensabile per dare piena legittimità a queste formazioni
spontanee di cittadini e garantire loro il ruolo di rappresentanti delle istanze delle comunità di
riferimento.
Si è ricostruito il quadro normativo di riferimento e si è individuato il percorso politico e
amministrativo da sviluppare, a partire dalla formulazione di un ordine del giorno condiviso fra
tutti i gruppi consiliari, senza distinzioni di schieramento, per impegnare l’Amministrazione a
predisporre gli strumenti necessari e portare a compimento questo iter.
L'Impegno preso è stato quello di far sì che la definizione delle regole comuni cui si dovranno
omologare i singoli comitati avvenga con la piena partecipazione di tutti gli attori. Ai comitati
dovranno essere garantite autonomia e libertà d’azione, coerentemente con il principio della
libertà di associazione.
A seguito dell’incontro, su iniziativa di Fratelli d’Italia e a cura dei suoi consiglieri Comunali
Monica Pulina e Giovanni Monti, si è provveduto alla condivisione dell’ordine del giorno avente ad
oggetto: “Riconoscimento istituzionale da parte del Comune di Alghero dei Comitati di Quartiere e
di Borgata e adozione del relativo Regolamento Comunale” con tutti gli altri capigruppo consiliari
che lo hanno convintamente sottoscritto.
La parola adesso al Consiglio Comunale cui lo stesso ordine del giorno verrà sottoposto per
impegnare Sindaco e Giunta alla predisposizione di uno specifico regolamento che stabilisca i
criteri necessari per il riconoscimento formale dei Comitati di Quartiere e di Borgata da parte
dell'Amministrazione comunale, per dare loro dignità, ruolo istituzionale e al fine di sancirne il
ruolo di rappresentanza dei cittadini.
Un atto doveroso, non più rinviabile e indispensabile a garantire la più ampia partecipazione della
comunità algherese alle scelte che la riguardano e per inaugurare una nuova e proficua stagione
nella vita dei Comitati di Quartiere e di Borgata”.

Coordinamento Fratelli d’Italia Alghero

Archeologia urbana nel centro storico di Alghero

ALGHERO – “La recente notizia diffusa dal Comune di Alghero di imminente inizio lavori di restauro del Forte della Maddalena e della ex caserma dei Carabinieri – luoghi lasciati per troppo tempo in stato di abbandono e di declino – non può essere accolta che con vivo interesse. I suddetti manufatti e monumenti di indubbio valore storico-architettonico, tutelati da specifiche norme dello Stato, costituiscono il patrimonio identitario dell’intera comunità algherese.

Auspichiamo che il loro recupero sia seguito da una scelta di destinazione ad uso pubblico
al fine di soddisfare il grande bisogno di spazi idonei e centrali per le attività istituzionali (v.
uffici pubblici, servizi alla persona, spazi culturali e di aggregazione) al cui scopo si
prestano i locali di via Simon. Con questo obiettivo nel 1995 venne avviata la procedura di
permuta concordata tra l’Amministrazione comunale di Alghero e la Provincia di Sassari
con la cessione a quest’ultima del plesso scolastico di via Degli Orti, risolvendo in tal modo
un problema strutturale dell’Istituto Tecnico Industriale – all’epoca la scuola era ospitata in
locali privati assolutamente inidonei nonché onerosi – per ottenere dalla Provincia l’edificio
dell’ex caserma dei Carabinieri il quale, dopo un adeguato recupero, avrebbe consentito di
razionalizzare la struttura degli uffici comunali. Alle associazioni che nell’ultimo decennio
sono state ospitate nella ex caserma di via Simon in base a regolari accordi con
l’amministrazione comunale svolgendo peraltro un importante ruolo culturale e di
aggregazione sociale nonché di custodia dell’edificio andrebbero garantiti altri spazi
idonei.
Altra soluzione auspicabile è costituita dal completo restauro del Forte della Maddalena
che, con un sapiente restauro, potrebbe costituire un teatro all’aperto come lo fu negli anni
‘80 e ‘90, ospitando concerti, rappresentazioni teatrali, eventi culturali e “cinema sotto le
stelle” con larghissima partecipazione di pubblico, così da sottrarlo al lungo stato di
abbandono e alle mire ormai dilaganti di soggetti privati. La felice posizione, la buona
acustica, il fascino delle mura e della torre ne farebbero un luogo di straordinaria
attrazione e facile fruibilità.
Fatte le suddette premesse, Sardenya i Llibertat propone all’Amministrazione comunale di
programmare una campagna di scavi mirata sulle due aree da attuare prima dell’avvio
degli appalti con un progetto di archeologia urbana preventiva da concordare tra Comune
di Alghero, Soprintendenza archeologica e Università degli Studi di Sassari, intervento
irrinunciabile per un Centro storico di valore ampiamente riconosciuto, interessato da una
continuità d’uso degli spazi urbani dal Medioevo ad oggi.
Ciò eviterebbe ogni sorta di imprevisti che spesso causano sospensione o rallentamento
dei lavori, contenziosi con le imprese appaltatrici, aggravio di costi e perdita di immagine,
come accade in molte città e non risparmia la nostra.
L’archeologia urbana fu messa in pratica in diverse città italiane a partire dai primissimi
anni ‘90, vista come un’operazione a vantaggio delle città, per restituire spazi sociali di
immediata centralità e al contempo aggiornare, come nel caso di Alghero, la
documentazione archeologica e storica.
Gli scavi serviranno a far luce sul nostro passato, rivitalizzando i luoghi, le loro stratificazioni e superfetazioni, consentiranno rilievi e restituirci informazioni e quindi documenti sulla vita economica e sociale della nostra città. Tutte queste informazioni insieme a quelle già ottenute con gli scavi urbani eseguiti iniziati nel 1997, durati oltre un decennio e diretti dal professor Marco Milanese, consentiranno una lettura più puntuale sulla storia di Alghero del suo ruolo in Sardegna e nel Mediterraneo”.

Sardenya i Llibertat, Il coordinamento

Continuità in crisi, “Permettere finanziamento a aeroporti e vettori” |video

Cagliari, 26 genn. 2023 -«Con l’ordine del giorno approvato oggi il Consiglio regionale intende lanciare un segnale forte al Governo nazionale e all’Unione Europea»-. Così il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde commenta il via libera al documento scaturito dal dibattito di questa mattina sulla continuità territoriale e sul caso Alghero nell’Aula di via Roma.
Il documento impegna il governatore e la Giunta regionale a difendere in sede europea, congiuntamente con il Governo e con i ministeri competenti degli Affari europei, degli Esteri e delle Infrastrutture, la procedura negoziata intrapresa per l’affidamento delle rotte per Roma e per Milano in regime di continuità territoriale ma contiene anche una serie di emendamenti, uno dei quali proposto proprio dall’esponente forzista. Nello specifico, l’emendamento inserito nell’odg a firma dell’ex sindaco di Alghero impegna la Regione a “ridisegnare, nelle more, il sistema dei collegamenti aerei da e per la Sardegna anche utilizzando gli orientamenti comunitari che consentano il finanziamento pubblico di aeroporti e compagnie aeree allorché siano coerenti con il principio dell’operatore in economia di mercato”.
«Si tratta di un emendamento che punta a ridare centralità e protagonismo al Consiglio regionale» afferma Tedde, secondo il quale «non possiamo limitarci a fare analisi. Il Consiglio regionale deve costruire tesi e proposte e, soprattutto, dare indirizzi stringenti alla Giunta».

Continuità limitata, “Lo Stato deve permettere la mobilità dei sardi”

ALGHERO – Un aeroporto che cresce in termini di presenze e investimenti, da un lato. Dall’altro il rischio isolamento che si fa sempre più preoccupante all’indomani del bando andato deserto per la continuità territoriale e ancora poche garanzie dal governo. Tutto questo, a quattro giorni dalla scadenza della procedura negoziata che dovrebbe servire a trovare una compagnia che garantisca il regime di continuità per Roma e Milano. Inaccettabile. Il diritto dei sardi di muoversi nel territorio italiano, è stato schiacciato sotto gli occhi di tutti, per rispondere a logiche di mercato incuranti del diritto alla mobilità. Arriva forte e chiaro il messaggio dall’assemblea generale che si è tenuta questa mattina al Cinema Miramare ad Alghero, promossa dalla Provincia di Sassari, dal Tips e dalla Rete metropolitana: basta soluzioni tampone, è il momento di pretendere una posizione netta e decisa da parte del governo italiano. Le istituzioni e il mondo delle imprese hanno risposto uniti questa mattina per puntare i riflettori sul caso Alghero; coinvolto anche il consiglio regionale a distanza che ha convocato in contemporanea una seduta straordinaria a Cagliari. In ballo non c’è soltanto un aeroporto, ma l’intero sistema socio economico della Sardegna che ha costruito una rete aeroportuale su Cagliari Olbia e Alghero e con enormi sforzi continua a far crescere i collegamenti, l’intera rete di servizi e di conseguenza l’indotto economico. La sala del Miramare era affollatissima, centinaia gli amministratori, rappresentanti delle istituzioni, sigle sindacali, rappresentanti di categoria. Folla anche fuori dalla struttura che per ragioni di sicurezza non ha potuto ospitare tutti. Da diversi comuni è stato istituito il consiglio comunale aperto, i sindaci sono arrivati da tutte le province compresi Nuoro, Oristano, Olbia, Macomer. Il coro è unanime: esiste un caso Sardegna che va valutato in base alle esigenze del territorio e non delle logiche del mercato europeo. Doccia fredda su Bruxelles: sarà stilato un documento che arriverà nei banchi della commissione europea per valutare la specificità del caso Alghero e che possa risolvere definitivamente la questione del diritto di mobilità dei sardi, che sono cittadini italiani come qualsiasi cittadino del “continente”.

Oggi stiamo scrivendo un pezzo importante della storia della Sardegna che deve garantire ai sardi un diritto inalienabile, che è quello di spostarsi nel territorio senza limiti.” Lo ha detto a toni molto accesi l’amministratore della Provincia di Sassari Pietro Fois che dopo aver promosso nei giorni scorsi, l’incontro con i sindaci e l’assessore regionale Antonio Moro, fa pressing sul governo affinchè arrivi a Bruxelles non solo il caso Alghero ma una visione di strategia territoriale che deve rispettare il principio di insularità e il diritto alla mobilità ancor prima delle strategie di mercato. “Non abbiamo ancora imparato a camminare sull’acqua e nemmeno a volare: gli aerei e le navi sono i nostri ponti di collegamento con l’Italia e il resto del mondo. Come il governo italiano spende miliardi di euro per le infrastrutture stradali e il potenziamento delle tratte ferroviarie, allo stesso modo non può storcere il naso per una continuità aerea che costerebbe 50 milioni di euro. Tra essere isole ed essere isolati c’è una sostanziale differenza”. E allo stesso modo anche Nanni Campus, presidente della Rete Metropolitana e sindaco di Sassari sottolinea il nostro gap infrastrutturale e specifica: “Non sono arrivate offerte in continuità territoriale perché l’Aeroporto di Alghero lavora per la maggior parte in  tariffa controllata, non produce dunque profitti come la tariffa libera che invece è più forte sui collegamenti da Olbia e da Cagliari. Questa situazione non agevola per ovvie ragioni la trattativa. Ma il punto è proprio questo: dobbiamo continuare ad essere ostaggio di logiche di mercato o dobbiamo pretendere di essere collegati come nel resto d’Italia? Chi lo dice che tre aeroporti sono troppi? Perché la Corsica può gestirli e noi in Sardegna no? E’ urgente che la politica porti a Bruxelles le ragioni “politiche” della continuità.”

E dal Tips il messaggio è il medesimo: “La mobilità è da ripensare sul modello Sardegna che ha un territorio diverso dal resto d’Italia e non può pagare la sua diversità.- ha dichiarato Pierluigi Ledda segretario generale della Cisl Sassari e coordinatore del Tips-. Oggi le istituzioni, l’Università, le categorie sindacali e i rappresentanti di categoria vogliono andare a Bruxelles non chiedendo un favore ma spiegando che il territorio ha il diritto di restare collegato al resto d’Italia e d’Europa senza limitazioni, stalli o incertezze.” Un messaggio forte e chiaro che arriva da tutti indistintamente, a partire dal sindaco di Alghero Mario Conoci, per arrivare a tutta la compagine di sindaci in fascia che hanno dimostrato ancora una volta di esserci e di essere in prima linea in questa battaglia. Che è la battaglia di tutti, indistintamente e senza alcun colore politico. Grande adesione e preoccupazione espressa anche dal rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti:  “Anche l’Università subisce un danno gravissimo con questa vertenza, pensiamo agli erasmus, alle università d’eccellenza che portano ogni anno studenti da tutto il mondo. L’Università è qui con voi ed è pronta a stilare un documento tecnico che supporti la politica a Bruxelles. Nessuno resta fuori, qui c’è la Sardegna tutta e unita che è pronta a far valere le sue ragioni”.  Sulla stessa linea d’onda il presidente del consorzio industriale provinciale Valerio Scanu: “L’”Isola che non c’è” invece c’è eccome ed ha il diritto di ricevere la stessa attenzione di tutte le altre regioni italiane”. “Oggi qui c’è tutta la Sardegna- sottolinea il presidente dell’Anci Emiliano Deiana- Stiamo combattendo per l’aeroporto di Alghero ma in generale per una vertenza che si chiama Sardegna e coinvolge aeroporti, sanità, energia, istruzione. Noi dobbiamo fare scudo e difendere il nostro territorio”. E cosi la “battaglia di popolo” viene sottolineata anche dal sindaco di Nuoro Andrea Soddu: “ Ci dobbiamo riappropriare dello spirito che si respira oggi in questa sala: dobbiamo proporre delle soluzioni dettate da indicazioni politiche chiare e definitive ed essere uniti. Non è la battaglia per l’aeroporto di Alghero ma per il sistema aeroportuale della Sardegna”. E lo stesso monito arriva dal sindaco di Bosa Piero Casula e di tutti i sindaci che hanno voluto esprimere la loro solidarietà e partecipazione da tutte le province sarde.

“La mobilità è un diritto che non ci può essere sottratto”

ALGHERO – “Per noi i collegamenti navali e aerei sono le autostrade che collegano Roma con Milano, Napoli con Bari. A Bruxelles si tratta di scardinare un principio rivolto più al mercato che alla tutela dei diritti. Eppure non mi pare che i principi fondanti dell’Ue prevedano disparità tra territori o cittadini. La mobilità è un diritto che non ci può essere sottratto, non una mera questione economica. Uno dei principi fondamentali della Comunità Europea è quello di mettere tutti i cittadini sullo stesso piano, di consentire a tutti i cittadini di avere gli stessi diritti e di poter esprimere al massimo le proprie potenzialità. La Sardegna in una gara immaginaria di cento metri viene fatta invece partire dieci metri dopo tutti gli altri. Questo non è evidentemente accettabile e quindi va sovvertito il principio. E se il confronto deve avvenire tra la regione Sardegna, i territori e i burocrati europei non va bene, non può più andar bene. Il dialogo e il confronto deve essere trasportato immediatamente sul piano politico, perché va tutelato un diritto che non ci può più essere sottratto”. Lo ha dichiarato il sindaco di Alghero, Mario Conoci, intervenuto questa mattina in occasione della grande manifestazione a sostegno del diritto alla mobilità dall’aeroporto di Alghero e dalle porte di accesso all’Isola, svoltasi al Cinema Miramare promossa dalla Provincia, dalla Rete Metropolitana del Nord Sardegna e dal Tips, il tavolo delle istituzioni e delle parti sociali che su questo tema, così come su altri, stanno agendo uniti e determinati a tutela dei diritti di tutti i sardi, al fianco della Regione. Unità straordinaria e grande partecipazione del mondo imprenditoriale e sociale del territorio, con numerosi Sindaci presenti all’incontro accorsi da tutte le province dell’Isola, rappresentanti delle istituzioni, il magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari, Gavino Mariotti, i sindacati e le associazioni, a dimostrazione dell’interesse e dell’importanza che l’aeroporto di Alghero conserva per tutta la Sardegna.

“Quello che è capitato ad Alghero, con queste regole, può capitare in futuro ad altri scali – ha sottolineato Mario Conoci – è un sistema che va modificato. Con la Regione c’è in corso un dialogo molto costruttivo e produttivo che deve arrivare a Roma per giungere e far cambiare linea a Bruxelles sulla continuità territoriale, quanto diritto e non elemento da affidare alle logiche del mercato”. Il coro è unanime, a partire dagli interventi dell’amministratore straordinario della Provincia Pietrino Fois, di Pierluigi Ledda segretario generale della Cisl Sassari e coordinatore del Tips, e Nanni Campus, presidente della Rete Metropolitana e sindaco di Sassari: esiste un caso Sardegna che va valutato in base alle esigenze del territorio e non delle logiche economiche. Sarà stilato un documento che arriverà nei banchi della Commissione Europea per valutare la specificità del caso Alghero, così da risolvere definitivamente la questione dell’inviolabile diritto di mobilità di tutti i Sardi.

Mobilitazione per l’Aeroporto, “Non si torna indietro, urge uno scalo pienamente operativo”

ALGHERO – Grande riscontro per la manifestazione a favore dell’Aeroporto di Alghero e in particolare in difesa della Continuità Territoriale. Questo dopo il bando deserto per la Ct da e per il Riviera del Corallo, il taglio dei voli, l’assenza ancora di un programma per i prossimi mesi, in particolare con l’estero, e soprattutto a seguito anche della richiesta di “ammortizzatori sociali” per i dipendenti da parte di Sogeaal.

Insomma tutta una serie di notizie non positive che hanno fatto accendere la luce rossa al territorio del Nord Ovest Sardegna che questa mattina si è riunito al Cinema Miramare di Alghero.. Una mobilitazione che ha visto presenti sindaci e consiglieri comunali del territorio, il mondo imprenditoriale e sociale. Forte l´appello rivolto alle istituzioni regionali e nazionali per fare fronte comune nei confronti dell´Unione europea, della Regione e anche del Governo.

Continuità, “caso Alghero”: L’Ue snobba il problema, la Regione non molli

ALGHERO – “La Regione sia intransigente e la mobilitazione avviata oggi sia permanente, fino al risultato. Si mobilitino anche i deputati europei di ogni colore politico. A chi mette in discussione la procedura negoziata, l’unica che garantirebbe la continuità territoriale dal 17 febbraio su Alghero, per ragioni subdole come fa l’Unione europea, si risponde con l’autorevolezza e l’unità politica, manifestate oggi ad Alghero, con la salvaguardia dei diritti costituzionali e con l’evidenza della realtà. È assurdo e gravissimo sentir dire dal direttore dei trasporti europeo che la continuità territoriale viene già garantita da Olbia per Alghero o che i voli per la penisola li garantisce su Alghero un vettore low-cost. Perché Olbia è a oltre 100 km da Alghero e il segmento low cost è invece complementare e non sostitutivo della continuità territoriale. Tra l’altro il sistema aeroportuale di Roma non è collegato e comunque gli oneri di servizio che la continuità aerea riconosce (tariffa, numero di frequenze, fasce orarie garantite e tipologia di aeromobili) non sono invece garantiti dai vettori low cost. Bene la risposta dell’assessore Moro che pone rimedio al pasticcio della gara andata deserta e a politiche dei trasporti regionali finora inadeguate. Ma questo è il momento dell’unità: si vada avanti nella procedura negoziata. È una battaglia cruciale che dobbiamo fare tutti insieme e con la massima forza e unità. Costi quel che costi”. Lo afferma Mario Bruno intervenuto oggi alla manifestazione al Miramare a nome dei gruppi di centrosinistra al Comune di Alghero