Caos Consiglio, Bilancio ok in 11

ALGHERO – Musi lunghi, facce spaesate e in generale un clima abbastanza surreale. Questo il Consiglio Comunale di ieri. Una seduta che aveva in discussione il principale atto di un’amministrazione: il Bilancio di Previsione. Documento che, da sempre, ha visto in Aula le forze politiche discutere, confrontarsi, scontrarsi, ma una condizione generale piuttosto confusa, di diffuso malumore e soprattutto, per diversi motivi, di apatia, ha dato vita ad una seduta per, molti aspetti, inedita. Pietro Sartore, in apertura, illustrando a grandi linee i principali passaggi del Bilancio, ha provato a incanalare il dibattito verso un binario di normalità, ma subito sono emersi altri aspetti.

A partire dall’assenza dell’intero collegio dei revisori dei conti. Si tratta di professionisti incaricati dalla stessa maggioranza che, vista la responsabilità di esprimere il loro parere sul Bilancio, ricevono un compenso annuale. Ma a prescindere da questo aspetto, sottolineato in Aula da diversi consiglieri, compreso il Presidente Matteo Tedde (responsabile dei lavori dell’assemblea), che ha detto, dopo la segnalazione di Giusi Piccone, che farà nota ufficiale ammonendo tale comportamento che potrebbe causare anche le dimissioni dei revisori stessi, resta il fatto che non erano presenti in Aula i tecnici a cui chiedere eventuali spiegazioni sul documento in discussione e approvazione.

Inoltre, altro aspetto oramai organico a tale schema, l’assenza dei numeri certi. 11 in totale i consiglieri di maggioranza (a fronte dei 13 utili per governare), con i due esponenti del Pd (Daga e Pirisi) che si sono astenuti sulle varie votazioni, compreso il Bilancio, andando a palesare il fatto che, senza la loro presenza, anche oggi sarebbe saltato il Consiglio. A ribadire tale posizione, facendo emergere nuove, forse definitive, frizioni, le parole del segretario del Pd, Mario Salis: “Abbiamo provato in tutti i modi a dare un contributo a questa esperienza amministrativa, ma il tempo passa, oramai è quasi scaduto, e non si vede ancora alcun cambiamento utile per pensare in maniera positiva al fine di poter proseguire con tale sostegno”.

Infine, altro passaggio ritenuto da diversi esponenti più che inedito: la presentazione di emendamenti al Bilancio dal gruppo consigliare (Partito dei Sardi) che ha espresso lo stesso assessore al Bilancio (Tanchis). “Siamo veramente esterrefatti – commentano dalle opposizioni – oltre a non dare risposte alla città, il Consiglio Comunale si trova paralizzato da una situazione oramai fuori controllo della maggioranza, se cosi si può chiamare, vista la continua assenza di numeri”. A palesare tale condizione, oltre Maria Grazia Salaris, Monica Pulina, Donatella Marino ed Emiliano Piras, anche i rappresentanti del Pd che, mentre lasciavano Palazzo Civico, pur se a denti stretti, rappresentavano tutta la loro contrarietà (5 Stelle assenti, mentre i rappresentanti di Forza Italia hanno lasciato l’Aula prima della fine). Ma non solo. Anche l’esperto consigliere Vittorio Curedda, ad un certo punto, anche in maniera plateale, ha sbottato verso i suoi vicini di banco, per tale confusione. Dato, oggettivamente positivo, il passaggio del Bilancio che permette lo sblocco della spesa. Il minimo sindacale, direbbe qualcuno.

Nella foto il Consiglio Comunale di ieri pomeriggio

S.I.