Bonorva, soldi falsi: arresto

BONORVA – Già da diversi giorni nei bar e negozi di Bonorva giravano banconote da 20 euro di dubbia autenticità. Qualcuno ha fatto le prove con il rilevatore di banconote false ai raggi ultravioletti, qualcun altro ha portato i soldi sospetti dai carabinieri. E i sospetti sono diventati certezza: si trattava di banconote false, di ottima fattura, ma false. È bene ricordare che a termini di legge chi ha ricevuto soldi falsi non può a sua volta tentare di rifilarli a qualcun altro, commetterebbe reato, deve necessariamente consegnarli alle Autorità.

I Carabinieri della Stazione di Bonorva, al comando del maresciallo Carlo Castellucci, hanno pazientemente ricostruito il percorso delle banconote false e ieri, nel corso di una perquisizione, ne hanno trovato una quarantina in possesso di M.P., giovane bonorvese, Tutti pezzi da 20 euro, alcuni nel portafogli pronti per essere rifilati al primo malcapitato, la maggior parte custoditi in una busta. La qualità del falso è veramente buona, a cominciare dalla carta passando poi per le caratteristiche di sicurezza, alcune delle quali ottimamente riprodotte e idonee ad ingannare il commerciante meno esperto. La ripetizione dello stesso numero di serie è la prova più evidente della falsificazione ma del resto costerebbe troppo produrre falsi con progressivi diversi, in questo caso le banconote hanno quattro gruppi di numeri di serie ricorrenti una decina di volte ciascuno.

Il giovane è stato arrestato ed oggi, dopo la convalida è stato condannato ad 8 mesi con la condizionale e 200 euro di multa. Le banconote sono state sequestrate e saranno trasmesse alla Banca D’Italia per gli accertamenti di rito. È stato interessato anche il Nucleo Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma, reparto dell’Arma specializzato nella materia, per approfondimenti sulle stesse banconote.

Nella foto i carabinieri con le banconote sequestrate

S.I.