“Giunta Cacciotto, 1milione di euro per il Triathlon: scelta delirante”

ALGHERO – “L’amministrazione Cacciotto sembra essere impegnata a discutere un piano triennale per destinare quasi un milione di euro a carico del bilancio comunale, al mondiale di Iron Man ad Alghero. Una cifra monstre, che solleva più di una perplessità in termini di interesse pubblico, soprattutto se confrontata con altre urgenze cittadine.
Ci sarebbe anche la fonte di finanziamento: l’imposta di soggiorno, che l’amministrazione ipotizza di raddoppiare per le strutture extralberghiere. Un provvedimento che tocca direttamente la filiera turistica, ma che viene portato avanti senza alcun serio confronto con le categorie e gli operatori, che da sempre chiedono trasparenza e condivisione sulle scelte legate a quella risorsa.
Pare che in queste ore i telefoni dei consiglieri di maggioranza siano incandescenti, tra pressioni e tentativi di convincimento. E se le chiamate non dovessero bastare, si parla addirittura di una riunione ad hoc fra organizzatore e capigruppo per “spiegare” la grandezza di questa iniziativa. Davvero una premura e una rapidità che raramente abbiamo visto in altre circostanze.
Sorge spontanea una domanda: perché tanta fretta per un progetto che impegna risorse così rilevanti e, al contrario, tanta lentezza su questioni fondamentali per la città, come l’acquisto del canile comunale?
Non si capisce tanta disponibilità a stanziare fondi per iniziative di dubbia ricaduta, quando il nuovo Piano Strategico della Fondazione Alghero, scritto da terzi, ha dimostrato tutti i loro limiti, che abbiamo denunciato da tempo.
L’Iron Man è una competizione sportiva di triathlon. Una disciplina affascinante, ma che si rivolge a un pubblico di nicchia, con numeri molto ridotti rispetto ad altre manifestazioni sportive capaci di creare un vero indotto turistico. È legittimo chiedersi se un evento del genere giustifichi un investimento pubblico di quasi un milione di euro.
È doveroso capire chi e perché stia spingendo con tanta insistenza per portare a casa questo risultato, mentre tante altre priorità vengono lasciate indietro. Specialmente dopo i risultati tutt’altro che memorabili in termini di pubblico e di promozione del mondiale di Triathlon e della Supercoppa di Beach Soccer.
Con Fratelli d’Italia non ci opponiamo a priori agli eventi sportivi, anzi, ma chiediamo trasparenza totale, un confronto aperto con la città e un’analisi seria costi-benefici per capire se, quali e quante ricadute reali avrà questa iniziativa sul tessuto economico e turistico. Siamo stanchi di vedere questa amministrazione dilapidare i soldi dei contribuenti algheresi senza un piano e senza rendere conto alla città.
Sono domande legittime, a cui l’amministrazione ha il dovere di rispondere, prima di impegnare cifre di questa entità”
Alessandro Cocco
Fratelli d’Italia – Alghero

Criminalità, Polizia: stop polemiche, lavoriamo insieme. Tagli personale? Giusto interessare Cacciotto

ALGHERO – “Il decorso 1° settembre la scrivente segreteria provinciale ha inoltrato una dettagliata richiesta alla Segreteria Nazionale del SIULP, e per conoscenza al Signor Questore di Sassari e alla Segreteria Regionale del SIULP Sardegna, per segnalare con forza le criticità che da anni gravano sul Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero, nodo fondamentale della sicurezza nel territorio ma sistematicamente trascurato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza”, cosi Massimiliano Saba a guida del sindacato SIULP provinciale interviene per chiarire la posizione del corpo di polizia riguardo la situazione generale del territorio e in particolare degli allarmi riguardanti la criminalità sul territorio, senza non dispensare alcuni  passaggi al sindaco Cacciotto. 

“L’iniziativa si inserisce in un percorso di rivendicazione sindacale che, nel corso degli anni, ha visto questa Segreteria in ambito provinciale impegnata con continuità e rigore nel denunciare lo squilibrio tra fabbisogni di personale e risorse effettivamente assegnate, nonché le conseguenti ricadute sull’organizzazione del lavoro e sulla qualità del servizio reso alla collettività. È doveroso tuttavia intervenire pubblicamente anche in merito agli articoli di stampa comparsi nei giorni scorsi e alle dichiarazioni del Sindaco di Alghero, che hanno chiamato in causa, in modo che ritengo del tutto improprio, questa Segreteria”.

“La natura delle doglianze. Le osservazioni espresse dal sottoscritto hanno riguardato esclusivamente la mancata attenzione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza verso il presidio di Alghero. Il Sindaco ha affermato – correttamente – che le mie osservazioni riguardavano la scarsa attenzione del Dipartimento della P.S. nei confronti di Alghero. E questo, lo ribadisco, è il cuore della questione. Tale concetto, peraltro, gli è stato rappresentato da me stesso in maniera chiara e diretta durante la telefonata intercorsa sabato mattina”.

“Con il massimo rispetto per le istituzioni locali, si ribadisce che l’unico interlocutore del SIULP, per materia e competenza, è il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Non ho mai, e sottolineo mai, chiamato in causa né il Sindaco né altri rappresentanti delle istituzioni locali. Siamo completamente estranei alla politica, impegno altissimo, ma che al SIULP non interessa. Siamo concentrati per assicurare luoghi di lavoro consoni ed adeguati in particolare per quanto attiene le piante organiche degli Uffici in ambito provinciale”.

“La responsabilità personale e professionale. Tra due anni raggiungerò la pensione, dopo quasi trentotto anni di servizio. Potrei scegliere il silenzio e il disimpegno. Ho invece scelto di continuare a rivendicare condizioni di lavoro migliori per i colleghi, specialmente per quelli che verranno, affinché non debbano affrontare le stesse difficoltà che io stesso ho vissuto a partire dal gennaio 1990. È un dovere morale, oltre che professionale, e non intendo sottrarmi”.

“La finalità dell’azione sindacale. L’azione della Segreteria Provinciale del SIULP non è né contingente né polemica. Essa trova fondamento nella necessità di assicurare, anche al territorio di Alghero un presidio efficiente, dotato di organici congrui e capace di rispondere alle esigenze di sicurezza della comunità locale”.

“Per queste ragioni, si rassicura il Sindaco: non vi sarà, da parte del sottoscritto, ulteriore replica a dichiarazioni di carattere mediatico. Ogni energia sarà rivolta esclusivamente a sollecitare, nelle sedi competenti, le decisioni dovute”.

“In ultima analisi, la questione si riduce a un interrogativo tanto semplice quanto dirimente: se è vero come è vero che il Commissariato Pubblica Sicurezza di Alghero, è un presidio segnato da una carenza di organico evidente e penalizzante, nell’affrontare detta questione, chiedo, a quale città della Sardegna o d’Italia avrei dovuto fare riferimento per ottenere delle risposte, così come mi viene contestato dal primo cittadino sui vari articoli?”

“La chiosa finale che sintetizza quanto in larga parte evidenziato dallo scrivente è l’estratto dell’intervista rilasciata dal Signor Procuratore Generale di Cagliari, dott. Luigi Patronaggio, al quotidiano La Nuova Sardegna di ieri 2 andante, il quale a specifica domanda del giornalista, se esiste un caso Alghero per quanto riguarda le infiltrazioni mafiose, la risposta del magistrato non lascia spazio a dubbi di sorta o interpretativi, tanto che qualsiasi altro commento da parte mia appare superfluo”.

“La presente comunicazione si inserisce nell’imminente predisposizione, da parte della Direzione Centrale per gli Affari Generali e le Politiche del Personale della Polizia di Stato, del piano dei potenziamenti/trasferimenti relativo al Ruolo Agenti/Assistenti previsto per il dicembre c.a.
È preciso dovere di questa Segreteria Provinciale segnalare con forza e con urgenza come il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero risulti da anni colpevolmente penalizzato dalle scelte ministeriali, con una pianta organica ridotta all’osso e del tutto inadeguata rispetto alle esigenze operative. Il mancato rafforzamento di questo presidio – vero avamposto della legalità in un’area strategica della più vasta Provincia d’Italia – ha generato una condizione ormai divenuta improcrastinabile e che richiede un deciso e radicale cambio di rotta da parte del Dipartimento”.

“Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero, rappresenta il presidio di riferimento per l’intera fascia nord-occidentale della provincia di Sassari. Nonostante tale “centralità”, oggi conta poco più di 30 unità complessive, al netto di personale allo stato “aggregato” proveniente da altri Uffici.
Numeri che, a fronte della mole di lavoro e della vastità delle competenze attribuite, certificano una condizione di grave e strutturale sotto-dimensionamento. La giurisdizione del Commissariato non si limita, infatti, al solo contesto urbano, ma comprende un territorio ampio e variegato: zone rurali, costiere, infrastrutture strategiche quali l’aeroporto internazionale “Riviera del Corallo” e il porto turistico-commerciale”.

“Il combinato disposto di questi fattori determina un territorio a forte complessità demografica e sociale, la cui gestione richiede livelli di presidio ben superiori a quelli attualmente disponibili.
Negli anni il fenomeno si è aggravato: pensionamenti non sostituiti, assegnazioni di personale insufficienti, totale assenza di una strategia di potenziamento. È così maturata una situazione in cui le reali esigenze operative risultano sistematicamente ignorate, determinando uno scollamento circa le reali esigenze operative”.

La città di Alghero, con oltre 42.000 residenti censiti, registra durante la stagione estiva un incremento esponenziale di popolazione per via del turismo; non a caso, sino al 31 agosto scorso, il Signor Questore di Sassari ha disposto una consistente “aggregazione temporanea” di personale, provenienti da altri Uffici della Provincia, per sopperire alle carenze croniche dell’organico ordinario.
Ma per meglio capire il fenomeno, si fornisce il seguente dato oggettivo: secondo il report del Ross 1000 Sardegna, il sistema regionale di rilevamento ed elaborazione dei dati dei flussi turistici, per quanto concerne il 2024, Alghero è il Comune più visitato della Sardegna con oltre un milione e mezzo di presenze, in aumento del 16% rispetto all’anno precedente. I dati, anche per quanto concerne l’anno in corso, appaiono seguire il medesimo trend positivo”.

“Il centro catalano in parola, inoltre, è un polo economico e sociale in costante crescita. Questa attrattività ha determinato, accanto all’arrivo di famiglie e lavoratori onesti, anche l’insediamento di soggetti dediti ad attività criminali e dalla dubbia condotta, attratte dai benefici dell’indotto connesso prevalentemente, ma non solo, alla cosiddetta imprenditoria turistica. Ne consegue una realtà composita e “multietnica”, con nuove forme di criminalità, spesso estranee alla tradizione isolana, che vanno dalla microcriminalità diffusa ai fenomeni riconducibili alla criminalità organizzata, così come da anni, non soltanto nell’attualità, si apprende dagli organi di stampa e dai mass-media in genere, riguardo ai fatti di cronaca, operazioni complesse e articolate portate a termine dagli organi inquirenti, coordinate anche a livello di DDA”.

“E questo sebbene nel corso degli anni la Sardegna abbia dato prova di avere gli anticorpi per respingere determinati fenomeni delinquenziali e criminali, tanto è vero che certe forme di crimine associativo non hanno mai attecchito nel territorio isolano. I numeri sono eloquenti: il Commissariato di Alghero gestisce quotidianamente un carico di lavoro esponenziale, se andiamo ad analizzare la ricezione e trattazione di atti di Denunce e Querele, le innumerevoli pratiche di Polizia Amministrativa e Sociale, costanti Servizi di Controllo del Territorio, compiti di Scorta e Tutela a personalità, attività Info/Investigative delicate e i gravosi servizi di Ordine Pubblico”.

“Tutto ciò viene garantito da un organico che, rapportato al territorio, alla popolazione e ai kmq da vigilare, risulta nettamente inferiore rispetto agli standard regionali e nazionali.
È doveroso sottolineare come, nonostante la grave carenza organica, gli operatori di Polizia del Commissariato abbiano più volte dimostrato eccellenza professionale, portando a termine importanti operazioni, in particolare nel contrasto al narcotraffico.
La professionalità degli operatori, però, non può sopperire indefinitamente a una carenza di risorse che è diventata strutturale e patologica.
Il quadro descritto dimostra come le scelte ministeriali degli ultimi anni siano state miopi e contraddittorie: mentre i dati sulla popolazione, il turismo, la pressione
SIULP – Segreteria Provinciale di Sassari Pagina 4
criminale e il carico di lavoro imponevano un rafforzamento, il Dipartimento ha adottato decisioni che hanno prodotto l’effetto opposto, lasciando il Commissariato in condizioni opinabili relativamente alla pianta organica”.

“Questo “scollamento” tra esigenze reali e determinazioni centrali è diventato insostenibile. Non vi è alcuna logica né funzionale né strategica che giustifichi la persistente esclusione del Commissariato Pubblica Sicurezza di Alghero dai piani di potenziamento. Tale scelta non può che essere letta come una grave sottovalutazione delle esigenze di sicurezza di un territorio che, per popolazione, economia e criminalità, avrebbe meritato ben altra considerazione. A margine, per onestà intellettuale, è necessario richiamare l’analogo intervento a firma dello scrivente, datato mesi orsono, riguardo alla carenza di organico che caratterizza l’Ufficio Polizia di Frontiera Aerea di Alghero/Fertilia (SS) che auspichiamo anch’esso possa beneficiare dell’incremento organico connesso al piano di potenziamento e/o trasferimenti del dicembre”.

“Alla luce di quanto analiticamente esposto, la scrivente struttura territoriale chiede a codesta Segreteria Nazionale – con la legittima forza dei dati, delle evidenze e del buon senso – di: intervenire con urgenza presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ufficio Relazioni Sindacali; rappresentare la condizione critica e ormai insostenibile del Commissariato Pubblica Sicurezza di Alghero; sollecitare un incremento organico significativo, stabile e strutturale nel piano di potenziamento di dicembre p.v.; estendere la richiesta anche all’Ufficio Polizia di Frontiera Aerea di Alghero/Fertilia, già segnalato per carenze analoghe.
Non si tratta di una mera rivendicazione sindacale: è una questione di legalità e sicurezza collettiva! Continuare a ignorare questa situazione, infatti, equivale a privare un’intera area della Sardegna di un presidio di sicurezza adeguato”.

“Grotta Verde, ottima partenza: ora nuovi parcheggi e più comunicazione” | video

ALGHERO – Sono trascorsi due mesi dall’attesa e perfino agognata apertura al pubblico della Grotta Verde. Uno sito naturalistico, archeologico, storico, di grande rilevanza non solo locale. Dopo un iter, come per tutte le opere di questo territorio, durato troppo, alla fine, grazie ad una accelerata e ritrovata determinatezza degli enti preposti con a capo, ovviamente, il Parco di Porto Conte, il gioiello incastonato nel promontorio di Capo Caccia è stato reso fruibile grazie anche allo straordinario lavoro realizzato dall’impresa Simec di Olmedo che ha costruito e inserito una splendida e accessibile scalinata all’interno delle ammalianti concrezioni con l’accesso a picco sull’ingresso nord della Baia delle Ninfe.

Grande apprezzamento da parte dei visitatoti tra cui molti turisti stranieri e pure diversi locals che restano stregati dalla bellezza della Grotta Verde anche grazie ad un’accoglienza precisa e puntuale con una strutturata macchina organizzativa che, in particolare riguardo alla conoscenza delle varie notizie del sito e anche alla sua fruizione e accessibilità, sarà sicuramente implementata.

Come, tra l’altro, conferma il presidente del Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta Emiliano Orrù che,  in continuità col precedente Cda e col direttore Mariani, vuole dare nuova vita e slancio alle aree protette garantendo massima tutela ambientale, ma continuando a far cresce anche le ricadute economiche utile a dare lunga vita a Casa Gioiosa e ai suoi asset, oltre che contribuire in maniera fattiva all’offerta culturale, naturalistica, ambientale e dunque turistica di Alghero.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE EMILIANO ORRU’

 

 

Secal, gli auguri di Fdi: “Continuità, vero rilancio e azione comunicativa”

1ALGHERO – “Fratelli d’Italia Alghero rivolge un sincero augurio di buon lavoro al nuovo Consiglio di Amministrazione della SECAL Srl, nominato dall’assemblea e composto dal presidente Antonio Piras e dai consiglieri Giovanni Idda e Manuela Paolino. Allo stesso tempo, esprimiamo un sentito ringraziamento al Cda uscente, formato da Anna Maria Monfardino, Alessandro Balzani e Salvatore Angius, per l’impegno e la professionalità con cui hanno affrontato gli impegnativi anni del rilancio.
Il centrodestra ha trovato la SECAL sull’orlo della chiusura, con i servizi di accertamento e riscossione appaltati dal centrosinistra alla Step. Quello del rilancio è stato un lavoro lungo e difficile, ma i risultati sono arrivati: approvazione dei tre bilanci non approvati, risanamento finanziario, trasformazione in srl, nuovo contratto di servizio, investimenti negli strumenti informatici e bandi di selezione per rafforzare l’organico. Tutto questo è stato possibile anche grazie all’impegno del compianto direttore Francesco Masala, prima, e del nuovo direttore Cristoforo Scanu, poi.
Nell’augurare buon lavoro al nuovo Consiglio, invitiamo il nuovo presidente a tenere alta la guardia, proprio come ha saputo fare il precedente cda, come quando nell’agosto 2024 il dirigente del settore finanziario, Dott. Nurra, propose in giunta la liquidazione della partecipata, o quando l’Assessorato al bilancio del comune accumulò oltre 300mila euro di fatture non pagate nei confronti della società. A queste situazioni il Cda uscente ha sempre saputo reagire con determinazione.
Al nuovo Cda chiediamo di proseguire su questa strada e di fare pressione sull’amministrazione affinché si realizzi davvero la campagna di comunicazione promessa da mesi. Due soli video, pur apprezzabili e realizzati con la disponibilità e professionalità del revisore dei conti Marco Spirito, non possono sostituire un’azione sistematica e capillare.
L’obiettivo deve restare quello di umanizzare il rapporto tra fisco comunale e cittadini, facilitare l’accesso alle informazioni e incentivare comportamenti virtuosi. SECAL è un patrimonio della comunità, e come tale va tutelato e valorizzato”.
Coordinamento cittadino Fratelli d’Italia – Alghero

Provinciali, rimpasto, divisioni ed elezioni anticipate: settembre presenta il conto

ALGHERO – Provinciali, rimpasto, maggioranza divisa, amministrazione a rilento ed elezioni anticipate. Settembre, trascorsa la spensieratezza estiva, presenta, come spesso accade, il conto. Ed anche questa volta è così. Per Palazzo Sciuti il voto di “secondo livello”, scelta non certo dall’alto afflato democratico, sta creando diverse grane alla variegata maggioranza del sindaco Cacciotto.

Da quanto emerso, oltre le espressioni in seno ai partiti maggiori, vedi Partito Democratico e dall’altra parte, almeno nel centro catalano, Forza Italia (Marco Tedde o Giovanna Caria), ci sarebbe un posto “assicurato” per i “civici ex-centrodestra”. Ovvero Martinelli, Loi, Bamonti e Piras. Il nome, per accordi interni e perchè, ad esempio l’ex-assessore all’ambiente della seconda Giunta  Tedde, ha espresso il nuovo presidente di Secal, dovrebbe scaturire tra gli ultimi due. Ma, secondo indiscrezioni, nessuno tra l’ex-assessore all’urbanistica e l’ex-assessore all’edilizia privata, vuole rinunciare alla possibilità di far parte della nuova assise provinciale guidata dal Primo Cittadino di Sassari Mascia. Non è facile comprendere chi la spunterà.

Grattacapi non solo nel Centrosinistra. Infatti, pure la parte avversa, vede affrontare diversi nodi a partire dalla scelta derimente se accettare il listone unico coi cinque posti sicuri oppure fare un altra lista e puntare al massimo a circa tre rappresentanze. Nel primo caso potrebbero trovare spazio anche Riformatori e Psd’Az. In tale caso si fa anche il nome dell’algherese Christian Mulas in quota Quattro Mori. Ma è in atto un braccio di ferro tra le forze moderate e autonomiste e dall’altra Lega e Fdi che, pare, almeno per adesso, non vogliono accettare di non gareggiare.

A questo si aggiunge il tanto chiacchierato, ma non facilmente attuabile “rimpasto”. La politica è avvezza a tali passaggi che, spesso, ma non sempre, servono a rilanciare l’attività amministrativa. Nel caso dell’odierno schema governativo cittadino sono diversi e diffuse le volontà di cambiamento: porzioni del Partito Democratico vedrebbero  bene un ingresso in Giunta di Gabriella Esposito che, però, potrebbe approdare in Provincia. Inoltre, con i recenti scossoni, sono diverse le caselle traballanti che non hanno più copertura consiliare. Fatto più unico che raro. Certo, accaduto anche nel recente passato con la Lega e assessore Vaccaro, ma in quel caso, si era nell’ambito di un partito nazionale e che guidava la Regione e non di “civiche” e ancora di più “biciclette” p partiti che hanno più “posti al sole” di rappresentanze consiliari. Questo è ciò che commentano alcuni consiglieri di maggioranza che non escludono anche una rivisitazione completa degli assetti, partecipate comprese.

Su questo aspetto pare che Cacciotto non sia molto d’accordo ma sia più propenso ad accettare che i singoli partiti o consiglieri facciano delle nuove indicazioni per gli assessorati in loro dote. Tra le varie fibrillazioni, come sanno anche i sassi, c’è quella dei “civici ex-centrodestra” che sarebbero propensi a sostituire Francesco Marinaro, mentre restando sempre nella medesima area, non sono esclusi anche passi indietro riguardo le guide di altri asset.

Come una nuvola grigia pronta a scaricare un improvviso acquazzone, ci sono le grandi attese per una compagine nata grazie ad una sintesi tra aree e anime di diversa e perfino lontana estrazione politica, e non solo, che non riesce a produrre importanti risposte sulle questioni irrisolte certamente vedrà non esaustivo andare avanti solo con l’ordinarietà o poco più, “e certamente non possono bastare presenzialismo nella varie manifestazioni e sui social per far digerire agli elettori l”assenza o troppa lentezza nelle risposte date per certe e ancora disattese”, commentano dalla maggioranza.

Non solo una nuvola, quella che rabbuia il cielo del percorso politico e amministrativo della Regione che, come noto, viste le particolari e intricate vicende giudiziarie in cui è coinvolta la presidente Todde, potrebbe, e per alcuni è certo, vedere un voto anticipato che, è evidente, trascinerebbe anche con se alcune delle assise cittadine, tra cui Alghero. Tradotto: rumors danno per certe le elezioni anticipate nel 2026. Inoltre, per chiudere, non può non preoccupare e destare allarme la questione delle presunte “infiltrazioni mafiose” nel tessuto economico cittadino. Su questo è indispensabile fare tutti un salto di qualità a partire da chi è a guida delle Istituzioni.

Stefano Idili

 

 

Odissea Circonvallazione, “Arrivano due milioni grazie alla Lega, ora si acceleri”

ALGHERO – “Con la variazione di bilancio n. 12/2025, che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale, l’amministrazione incasserà finalmente i 2 milioni di euro previsti dalla legge regionale n. 17 del 19 dicembre 2023, art. 7 comma 20. Dopo quasi due anni queste risorse diventano realtà e consentiranno al Comune di completare la circonvallazione”.
Lo dichiara Michele Pais, consigliere comunale della Lega ad Alghero, che rivendica il ruolo determinante del suo partito: “È un risultato ottenuto grazie all’intervento decisivo della Lega, che in Consiglio regionale si è battuta per garantire queste somme alla nostra città. Senza il nostro impegno, oggi non parleremmo di completamento della circonvallazione. Un impegno che prosegue anche durante questa consigliatura, con il Coordinamento cittadino sempre attento e costante nello stimolare l’amministrazione alla prosecuzione dei lavori”.
Pais però non risparmia critiche alla gestione comunale: “È altrettanto evidente che l’incasso di queste risorse a distanza di due anni dimostra una lentezza preoccupante della macchina amministrativa. Un ritardo che rischia di tradursi in un incremento dei costi, considerato l’aumento generalizzato dei prezzi nelle opere pubbliche. Speriamo che ciò non avvenga, anche se le preoccupazioni restano altissime”.
Infine, l’esponente leghista mette in guardia sul confronto con un’altra grande opera viaria: “I lavori del completamento delle quattro corsie dell’Anas procedono con grande speditezza. Il rischio che vengano ultimati prima della circonvallazione di Alghero non è affatto remoto. E non gioisco. Sarebbe una beffa che, da algherese, anche se all’opposizione, vorrei evitare alla mia città. Serve un cambio di passo immediato per non lasciare ancora una volta i cittadini a metà del guado” conclude Pais

Dopo Ara, Cacciotto nomina Alciator

ALGHERO – Avviato oggi dal Sindaco Raimondo Cacciotto il procedimento per la nomina del nuovo Segretario Generale mediante la richiesta di pubblicizzazione della sede di Segreteria vacante per la sostituzione del Dott. Ara, da oggi in servizio presso il Comune di Oristano. Stamane, intanto, nelle more dell’avvio e conclusione della procedura di individuazione, assegnazione e nomina del nuovo Segretario, il Sindaco ha firmato il decreto che conferisce l’incarico di Vicesegretario generale al dirigente comunale Dott. Alessandro Alciator, fino alla successiva nomina.

 

“Sicurezza e criminalità, bisogna ascoltare allarme della Polizia”

ALGHERO –  “Gli episodi di questi giorni – dalle nuove spaccate ai danni delle attività economiche sino alla brutale aggressione al barman del Baia di Conte – riportano con forza il tema della sicurezza al centro del dibattito.

L’allarme lanciato dal sindacato di polizia SIULP, dalle istituzioni e da esperti come il professor Dalla Chiesa non può restare lettera morta. Oggi non servono slogan ma un impegno concreto per rafforzare la presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio.

Questi episodi non possono essere minimizzati né trattati come fatti isolati. Confermano semmai quanto Fratelli d’Italia denuncia da tempo: Alghero è esposta a fenomeni criminali che minacciano la serenità dei cittadini, la libertà delle imprese e l’immagine stessa della nostra città.

La comunità deve sentirsi sicura e ciò richiede scelte serie, tempestive e concrete. Noi rilanciamo le nostre proposte già depositate in Consiglio: in primis l’attivazione di un Tavolo permanente con Prefettura e Forze dell’Ordine per coordinare gli interventi e monitorare le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata.

Lo scorso giugno Comune e Prefettura hanno sottoscritto un protocollo di prevenzione amministrativa antimafia. È uno strumento utile, ma che va reso operativo e monitorato con continuità. Chiediamo di sapere quali attività siano state avviate dall’Osservatorio istituito presso la Prefettura, quale contributo concreto stia offrendo il Comune e come si intenda estendere l’adesione al protocollo a tutte le realtà economiche e sociali in grado di contribuire al contrasto delle infiltrazioni.

Nella prossima seduta di Consiglio speriamo di poter discutere e approvare l’ordine del giorno con cui proponiamo il Controllo di Vicinato, strumento disciplinato di cittadinanza attiva già operativo in centinaia di città italiane, insieme agli incentivi ai Centri Commerciali Naturali che investono in vigilanza privata. La sicurezza delle attività economiche è infatti un presidio fondamentale per la tenuta sociale della nostra comunità.

Negli ultimi sei anni Fratelli d’Italia ha portato in aula proposte chiare e puntuali, molte delle quali già approvate. Basti ricordare l’ordine del giorno del luglio 2023, presentato dalla capogruppo Monica Pulina, che ha introdotto misure concrete come la videosorveglianza diffusa e la collaborazione con i Barracelli. Da allora abbiamo continuato a chiedere maggiore dotazione per la Polizia Locale e un pieno sostegno alle Forze dell’Ordine.

La politica ha il dovere di affrontare questi problemi senza propaganda. Fratelli d’Italia continuerà a stimolare il dibattito e a proporre soluzioni concrete, perché la sicurezza non è un terreno di divisione politica, ma il presupposto indispensabile per la libertà dei cittadini, il lavoro delle imprese e lo sviluppo della città.

Coordinamento Cittadino Fratelli d’Italia Alghero

Alghero, Chiesa del Patrono ancora chiusa

ALGHERO  – “Recentemente l’ultimo gesuita ha lasciato la chiesa di san Michele per raggiunti limiti di età e così la comunità gesuitica ha dovuto cessare ancora una volta la sua importante opera in città.  Verso tutti i padri che si sono avvicendati nel corso degli anni mostriamo gratitudine e riconoscenza sia per la preziosa opera di apostolato che per la missione educativa e formativa svolta.

La festa di san Michele è ormai alle porte ma la chiesa dedicata al santo patrono della nostra città rimane ancora chiusa nonostante la piazzetta omonima sia stata recentemente riqualificata, liberata da gazebo e tavolini, e i lavori di rifacimento della facciata siano stati completati da oltre un anno. Dopo una lunga interruzione, lo scorso anno, è stata ripristinata la processione per le vie della Città Vecchia mentre un nutrito programma di festeggiamenti ha fatto da corollario alle celebrazioni religiose. Tuttavia rimane un interrogativo che fedeli e cittadini si pongono che noi raccogliamo in una forma di riflessione pubblica: “Quest’anno potremo contare sulla riapertura  della chiesa di san Michele, il 29 settembre, per le celebrazioni della festività del santo patrono e a una apertura al culto di almeno una volta alla settimana? Il Comune di Alghero, le associazioni di volontariato presenti numerose in città e il servizio civile gestito dal Comune medesimo potrebbero fornire un contributo significativo alla Diocesi affinché con una fruttuosa collaborazione tale proposito possa realizzarsi. La chiesa, la cui cupola policroma costituisce uno dei simboli identitari della nostra città, è impreziosita da importanti arredi lignei e opere pittoriche risalenti ai secoli XVII e XVIII, sapientemente restaurati sotto la vigilanza della Soprintendenza ai Beni culturali di Sassari e Nuoro, un motivo in più per fedeli e visitatori di ammirare la bellezza artistica in essa presente”.

Settembre a Stintino, fede, mare, sport e tradizioni popolari

STINTINO – Settembre Stintinese è il cammino che porta Stintino alla festa della Beata Vergine Madonna della Difesa. Dieci giorni, dal 5 al 14 settembre 2025, tra preghiera, fede, devozione, incontri, sport e musica che tengono unita la comunità e raccontano il paese anche a chi lo scopre e lo vive a fine estate.

La festa, organizzata ogni anno dal priore in carica della Confraternita Beata Vergine Madonna della Difesa, custodisce una storia che, prima sull’Isola dell’Asinara e poi a Stintino, prosegue immutata dal 1864.

È un cammino condiviso, guidato dall’impegno dei confratelli con il priore 2024–2025 Antonio Melis.

Settembre Stintinese” è anche promozione del territorio: i festeggiamenti rientrano nel progetto Salude & Trigu, il circuito della Camera di commercio di Sassari che valorizza gli eventi del Nord Sardegna, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, del Comune di Stintino e la collaborazione di tanti cittadini.

I festeggiamenti in onore della patrona prenderanno il via venerdì 5 settembre nel suggestivo largo Cala d’Oliva, di fronte alla chiesa parrocchiale, dove i più piccoli saranno i protagonisti con una serie di giochi pensati per loro, a partire dalle ore 16. La musica riempirà la Piazza dei 45 a partire dalle 21,30, con i Super Eighties che faranno rivivere al pubblico la musica intramontabile degli anni Ottanta. A seguire ancora musica con un Dj set.

Il giorno successivo, sabato 6 settembre, la mattina appuntamento al molo della darsena del porto vecchio, sul lungomare Colombo, per l’albero della cuccagna a mare, che richiama sempre una grande partecipazione di “atleti” di tutte le età. Dalle 16 giochi gonfiabili per i bambini e alle 21 la musica sarà, ancora una volta, protagonista nella Piazza dei 45. Sul palco questa volta Ricky Jo e i Cuban flex.

Domenica mattina, 7 settembre, alle 12, tutti si ritroveranno alla spiaggetta Azzena per il palio remiero. Il pomeriggio, ore 16, saranno ancora giochi per i bambini nel Largo Cala d’Oliva. Poi alle 17 la messa in onore dei defunti. Alle 21,30 ancora musica in Piazza dei 45 con i Max Forever, per il loro tributo a Max Pezzali. A seguire un nuovo Dj set.

Il cuore della festa è lunedì 8 settembre. La mattina alle 11 la messa solenne in onore della Madonna della Difesa. A partire dalle 16 la benedizione al monumento dei caduti, la messa nella chiesa parrocchiale e la suggestiva processione a mare. Un appuntamento, quest’ultimo, che vede ogni anno la presenza di numerose imbarcazioni, in particolare quelle tradizionali a vela latina. Questa è anche l’occasione per unire le comunità vicine che prendono parte alla processione, oltre che con gli amministratori del territorio, anche con gruppi folk e i portatori delle bandiere dedicate ai santi delle borgate. Al rientro della Confraternita, sulla piazza del municipio, saranno distribuiti i tradizionali biscotti stintinesi e un bicchiere di vino bianco. La sera, dopo lo spettacolo pirotecnico sul lungomare Cristoforo Colombo alle 21.30, la festa si accenderà in Piazza dei 45 prima con il pre-show di Diva Dj e poi, alle 22, con il tributo a Ligabue con la serata musicale Tra Liga e realtà.

Sabato 13 settembre si terrà la tradizionale sagra del pesce alle 19, seguita dalla serata musicale in Piazza dei 45 alle 21.

Chiusura domenica 14 settembre con l’Ottavaelezione del nuovo priore alle 14 nella sede della Confraternita in via Sassari; messa, processione e passaggio della bandiera dalle 17 nella chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione. Per Antonio Melis sarà l’ultima uscita da priore prima della consegna dello stendardo. Stintinesi e fedeli si ritroveranno quindi alla casa della Confraternita dove saranno distribuiti i biscotti tradizionali e un bicchiere di vino bianco.