“Grazie Francesco per avere parlato al cuore di tutti”

ALGHero – “La morte di Papa Francesco ci tocca nel profondo, al di là del credo di ciascuno. È venuto meno un uomo che ha saputo parlare al mondo intero con il linguaggio della semplicità, della giustizia e della pace. Un testimone instancabile della dignità umana, del dialogo tra i popoli, della cura per gli ultimi e per il creato.

In un tempo attraversato da disuguaglianze, conflitti e solitudini, la sua voce è stata un faro di umanità. Anche chi non si riconosce nella fede cattolica ha potuto cogliere in lui un punto di riferimento etico e spirituale.

La famiglia dei democratici Algheresi si unisce al cordoglio della comunità cattolica per ricordare che, in un mondo spesso diviso, è ancora possibile costruire ponti.

Grazie, Papa Francesco, per aver parlato al cuore di tutti.”

Enrico B. Daga
Segretario Partito Democratico Alghero

Papa Francesco è morto, grande dolore. Manifestazioni (anche la Serie A) rinviate

ROMA – Papa Francesco è morto. Il card. Kevin Farrell, come da agenzia nazionale Ansa, ha annunciato con dolore la morte del pontefice, con queste parole: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco”. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”.

A seguito della scomparsa del Santo Padre, la Lega Nazionale Professionisti Serie A comunica che le gare previste nella giornata odierna di Campionato di Serie A Enilive e Primavera 1 sono rinviate a data da destinarsi”. Così la Lega Serie A in un comunicato. Oggi erano previste quattro partite di Serie A Torino-Udinese, Cagliari-Fiorentina, Genoa-Lazio Parma-Juventus. Le partite rinviate del campionato Primavera sono Roma-Udinese, Monza-Sassuolo e Sampdoria-Torino.

La Sardegna (Alghero compresa) ha smesso di produrre lavoro e benessere

ALGHERO – Non è vero che siamo tutti uguali. Nonostante, soprattutto, nelle periferie del Belpaese, come questa, si cerchi di praticare una massificazione verso il baso, che comporta “l’uccisione in culla” dei singoli virtuosismi, capacità e conoscenze a fronte di banalità e soprattutto mediocrità, però, spesso premiate, sussistono, quasi resistendo, differenze che puntano al meglio. E questo accade perfino in una condizione socio-politico ed economica piuttosto arida se non desertica.

Ragionamento che può riguardare diversi ambiti professionali (vedi giornalismo e comunicazione), culturali e artistici, ma in questo caso ci si sofferma su quelli apicali in ambito amministrativo. Ed è così che, a fronte di reiterate cantilene e soliti refrain, la classica “voce fuori dal coro” emerge. E lo fa in maniera preponderante e sonora tanto che quasi nessuno ne parla. Del resto, essere non partecipi del gregge, costa fatica e, troppo spesso, oblio. Ma, trattandosi di personalità strutturate, il modo di emergere lo trovano sempre. Con fatica, ma si trova.

E’ l’esempio dell’ex-presidente dell’Anci Sardegna e già sindaco di Bortigiadas, esponente del Partito Democratico, Emiliano Deiana che, da tempo, punta i riflettori sulle vere questioni. Senza fronzoli e senza, soprattutto, fare sconti, ma sempre all’interno della galanteria che richiede, nonostante tutto, la politica. Tra l’altro, fatto più unico che raro, ha rinunciato ad un incarico in Regione, con la Giunta Todde, nell’assessora all’Urbanistica di Spanedda per “differenze di vedute” che, già, questo fa comprendere abbastanza su quello che poi, come riportiamo qui di seguito, ha giustamente commentato Emiliano Deiana andando ad accendere i fari sul tema dei temi: la Sardegna non produce lavoro e ricchezza. E ciò a fronte ai grandi numeri in termini di arrivi e presenze turistiche che si registrano ogni anno.

A questo punto sorge spontanea la domanda: a cosa serve tutto carico antropico, concentrato in 4 mesi circa, se produce poco o niente e mette in sofferenze tutti i servizi? Alcuni, sbagliando, direbbero che bisogna vietare, limitare, bloccare. Troppo facile e, se ci si permette, puerile. La verità è che, come ogni processo, se non lo si governa si viene travolti. Altro che overtourism. I flussi dei visitatori, anche i movimenti interni, vanno studiati, gestiti e governati al fine di produrre benessere e ricchezza per molti e non, invece, tantissimo, come accade, per pochi e qualche briciola per gli altri. Ma, per fare questo, ad Alghero come negli altri luoghi, bisogna avere coraggio ad essere diseguali e non chini e proni a qualsivoglia capobastone.

La Regione Sardegna ha, finalmente, una legge di bilancio. Complimenti all’Assessore e Vicepresidente Giuseppe Meloni che ci ha lavorato cercando e trovando compromessi complessi. Non scrivo per dare un giudizio sulla manovra — attendo di leggere il testo definitivo — ma per proporre un ragionamento. Come sa bene chi mi conosce mi sono sempre occupato — dal lato enti locali (comune, Cal, Anci) — dei bilanci della Regione; ho una discreta memoria e un ottimo archivio. Analizziamo un arco temporale di 10 anni 2015-2025 e prendiamo gli anni “limite”.

“Nel 2015 la manovra di bilancio era di circa 8 miliardi. Governava Pigliaru e assessore del bilancio era Raffaele Paci. Sulla sanità si spendevano 3.3 miliardi di euro. Nel 2025 la manovra di bilancio è di 10 miliardi. Sulla sanità si spendono 4.05 miliardi di euro. Nel post-pandemia (2022) la spesa sulla sanità era già salita a 3.7 miliardi. In 10 anni il bilancio è cresciuto per le diverse fasi delle varie “vertenze entrate” (ricorsi, accordi etc) e per altre “piccole questioni”. Negli ultimi 5 anni 2020-2025 le compartecipazioni IRPEF sono diminuite: 2.35 miliardi nel 2020; 2.27 nel 2025″.

“Ciò che è aumentato in maniera esponenziale — invece — è la compartecipazione del gettito Iva”. Da 1.96 miliardi del 2020 a 2.90 miliardi del 2025. I consumi, dunque, “paiono” cresciuto. Ma la domanda è: quali consumi? Per la mia pratica di mondo — non avendo dati a disposizione ufficiali — mi sembra possa essere in gran parte addebitabili all’Iva sulla benzina che nel 2020 costava 1.431,09 e 1.803,42 del primo trimestre del 2025″.

“Alla fine le domanda che pongo (e mi pongo) sono poche: a) perché aumentando la spesa sanitaria di quasi un miliardo nell’ultimo decennio i servizi sono grandemente scaduti tanto da renderli unanimemente inaccettabili ? b) i conti della regione — con un aumento pauroso delle burocrazie pubbliche — per quanto tempo ancora reggeranno a fronte di 5.000 giovani all’anno che se ne vanno? c) come si produce lavoro e ricchezza in una regione che ha, sostanzialmente, smesso di produrre? Non avendo — per ora — risposte da dare mi sento di lasciare le questioni in sospeso in attesa che riprenda un dibattito pubblico sul tema”.

Grandi eventi, bando regionale: luci e ombre di un settore gestito all’antica

ALGHERO – “Pubblicato il bando relativo al cartellone dei grandi eventi in forma di festival e rassegne, con questo nuovo cartellone vogliamo sostenere i grandi festival che si svolgono in Sardegna e magari attrarne di nuovi. Si tratta di eventi che oltre a mobilitare flussi turistici importanti, che generano ricadute economiche e significative per le comunità coinvolte, possono incrementare l’immagine turistica dell’Isola”, cosi l’assessore al Turismo Cuccureddu.

Positivo il fatto che la Regione dia impulso al settore degli eventi e per questo va un plauso all’assessore Cuccureddu, ma ci sono delle criticità che tutt’ora resistono. A partire dal fatto della tempistica: pubblicandoli così avanti rispetto all’annualità in corso, si annulla, o quasi, l’effetto promozionale e pubblicitario. Forse, infatti, sfugge che oramai gli eventi (quelli veri) vedono le rispettive platee muoversi per organizzarsi a parteciparvi almeno un anno in prima, se non di più.

Inoltre, come anche a livello locale e comunque nei luoghi dove gli eventi, in particolare quelli musicali e artistici, fanno parte del “core business”, sarebbe opportuno che a giudicare la validità delle proposte ci fosse una commissione di esperti qualificata in base ad esperienze professionali dirette e percorso di studi, come avviene in tutto il Mondo. Questo anche per ideare e supportare format che possano andare, dopo decadi, oltre generi di tutto rispetto ma proposti quasi unicamente per ottenere fondi pubblici a fronte di corrispondenze tra il pubblico molto molto esigue, seppur distinguendo tra realtà che lavoro per diffondere ambiti di nicchia che però hanno grande riscontro tra gli appassionati, anche a livello di capacità di spesa.

Infine, e questa criticità fa il paio con quanto avvenuto a capodanno, se vengono distribuiti i soldi a tutti i comuni, certo, si creano tanti appuntamenti, ma si agevola una sorta di concorrenza interna che poco è utile a realizzare l’obiettivo primario dei soldi pubblici ovvero quello di alimentare la creazione di processi virtuosi per definire economie strutturate. Inoltre, in questo modo, tutti fanno tutto senza, spesso, alcuna caratterizzazione e senza un calendario generale che faccia sapere agli utenti, per lo più turisti, troppo spesso anche solo locali, quanto accade nella propria regione.

Intanto, sempre dalla Regione, fanno sapere che Potranno presentare istanza, fino al 15 maggio, organismi pubblici e privati, in forma singola o associata, che organizzano grandi eventi a carattere di rassegna o festival, ovvero una serie di manifestazioni di rilievo culturale, musicale, enogastronomico, in grado di dare alta visibilità con destinazione turistica nazionale/internazionale. Le risorse destinate sono pari a 3 milioni di euro. L’Assessorato regionale del Turismo, artigianato e commercio potrà finanziare i progetti, che prevedano un importo minimo di euro trecentomila, nel limite massimo del 50% delle spese ammissibili e comunque fino ad un massimo di euro trecentomila. Per le azioni di promozione e comunicazione la spesa obbligatoria minima prevista è del 20% del contributo concesso.

“Canile di Alghero, possibile cessione: forte preoccupazione”

ALGHERO – “Il Direttivo cittadino di Fratelli d’Italia Alghero esprime forte preoccupazione per il futuro del canile comunale di Alghero, attualmente situato in località Pala Pirastru, e per le incertezze legate alla possibile cessione del compendio immobiliare che ospita la struttura.

Serve trasparenza sulle destinazioni future del compendio immobiliare e garanzie per il benessere degli animali ospitati, che attualmente sono circa 500.

La gestione del canile, affidata con procedura pubblica all’associazione DNA Randagio il biennio 2021 e 2023, e prorogata per altri due anni, giungerà a scadenza definitiva il 30 settembre 2025, senza ulteriori possibilità di proroga.
Ad oggi non ci risulta essere stata avviata ancora alcuna procedura finalizzata ad un nuovo affidamento del servizio.

Il canile svolge un servizio fondamentale per il territorio, occupandosi del ricovero e della cura di cani, gatti e animali in difficoltà. Un’attività dal valore civico e sociale, che deve essere tutelata.

Negli ultimi mesi si è tornati a parlare della possibile alienazione del complesso di Pala Pirastru, oggi di proprietà della Comunità Primavera ETS. Dopo l’ipotesi – mai concretizzatasi – di un interesse da parte del Comune, sembrano emergere nuovi soggetti interessati all’acquisto dell’intero compendio: oltre 16 ettari di terreno agricolo e numerosi fabbricati con destinazioni d’uso miste, tra cui anche l’area dedicata al canile, che si estende su circa 3.428 mq.
Nuovamente, abbiamo avuto notizia che il complesso immobiliare sia stato visitato da soggetti terzi accompagnati da un funzionario del Comune di Alghero, interessati – pare – all’acquisto dell’intero sito.

A questo punto si pongono domande legittime e urgenti sulla reale destinazione d’uso che i potenziali acquirenti intenderebbero dare a questo prezioso patrimonio, sulla compatibilità del canile con tali eventuali progetti e, soprattutto, quale sarebbe la sorte degli animali ospitati e dei volontari che quotidianamente operano nella struttura.

Fratelli d’Italia Alghero ritiene indispensabile che l’Amministrazione comunale faccia chiarezza su questa vicenda, tutelando l’interesse pubblico e la continuità del servizio. Non possiamo permettere che il destino del canile sia legato a scelte speculative o a logiche di mercato che ignorano il valore sociale ed etico di quella struttura.

Riteniamo che il Comune debba dare seguito all’ordine dell’ordine del Consiglio Comunale che impegna l’amministrazione ad acquisire il complesso immobiliare di Pala Pirastru, col duplice obiettivo di garantire alla comunità la permanenza del canile in uno spazio idoneo e funzionale, e di fare in modo che l’intero compendio possa continuare ad essere destinato a finalità sociali, nel solco dell’associazione. Un impegno, quello dell’associazione fin dalla sua fondazione, meritevole di riconoscimento, per lo sforzo compiuto nel recupero e nel reinserimento sociale di persone affette da dipendenze.

Il canile e i suoi servizi sono punto di riferimento per ben 16 comuni del nord ovest della Sardegna: Bonorva, Bultei, Burgos, Codrongianus, Ittiri, Olmedo, Osilo, Pattada, Perfugas, Ploaghe, Stintino, Tula, Uri, Valledoria e Villanova Monteleone.

Chiediamo quindi un’immediata verifica della situazione patrimoniale e giuridica del compendio di Pala Pirastru, la trasparenza sugli eventuali atti di compravendita o trattative in corso, una valutazione, da parte dell’Amministrazione comunale, sull’opportunità di acquisire il compendio immobiliare di Pala Pirastru, come soluzione prioritaria per garantire la permanenza del canile e la destinazione del sito a usi sociali.

Il rispetto e il benessere degli animali sono un indicatore di civiltà e sensibilità che una comunità moderna non può ignorare.
La tutela del servizio canile è una battaglia di civiltà che Fratelli d’Italia Alghero continuerà a portare avanti con responsabilità e determinazione”

Direttivo cittadino – Fratelli d’Italia Alghero

25 aprile, le celebrazioni istituzionali del Comune di Sassari per la Liberazione

SASSARI – Il 25 aprile l’amministrazione comunale di Sassari celebrerà l’80° anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo con una cerimonia pubblica in piazza del Comune e a Palazzo Ducale, a partire dalle 10.30.

Sarà il corteo organizzato dall’Anpi a dare l’avvio alle manifestazioni: l’appuntamento è all’emiciclo Garibaldi, da dove alle 9:30, con in testa la banda “Luigi Canepa”, il corteo si dirigerà verso il Comune, attraversando via Carlo Alberto, piazza d’Italia, i portici Crispo-Bargone, piazza Castello, largo Cavallotti, piazza Azuni, Corso Vittorio Emanuele II, via Pais, piazza Mazzotti, via al Duomo, e vicolo del Campanile giungendo di fronte a Palazzo Ducale.

Qui, nella piazza del Comune, alle 10.30 avrà luogo la prima parte delle celebrazioni ufficiali, con i discorsi commemorativi che saranno pronunciati dalla prefetta Grazia La Fauci, dal presidente della sezione sassarese dell’Anpi, Thomas Arras e dal sindaco Giuseppe Mascia. Anche quest’anno sono previsti gli interventi di due studenti delle scuole secondarie di secondo grado cittadine che hanno preso parte al progetto “Promemoria Auschwitz”, promosso da Arci e dall’associazione Deina e sostenuto economicamente dall’amministrazione comunale, che porteranno la loro testimonianza dopo l’esperienza vissuta con altri giovani di tutta Italia in quello che fu il campo di concentramento diventato simbolo degli orrori della guerra e dello sterminio del popolo ebraico. Già in occasione del Giorno della Memoria, il 27 gennaio, l’amministrazione comunale aveva invitato alcuni di loro a parlare durante la seduta solenne del Consiglio comunale.

La terza parte della cerimonia, quella della resa degli onori ai Caduti, si svolgerà subito dopo i discorsi, nel cortile di Palazzo Ducale, dove è collocata la lapide che ricorda la data del 25 aprile 1945, dinanzi alla quale saranno deposte le corone del Comune e della Città metropolitana.

Alle celebrazioni per la Liberazione sono state invitate a partecipare le autorità civili e militari del territorio, le associazioni combattentistiche e d’Arma e diverse associazioni sindacali e di promozione sociale.

Al termine della manifestazione sarà possibile ritirare gratuitamente una copia del libro dello scrittore, commediografo e giornalista Cosimo Filigheddu, edito dal Comune di Sassari in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Si tratta di un giallo storico dal titolo “Fare i conti – Romanzo sassarese del 25 aprile.”, ambientato a Sassari negli anni che corrono dalla caduta del Fascismo nel luglio del 1943, sino alle prime elezioni democratiche del ’46. Frutto di una ricerca archivistica e bibliografica, racconta il clima di quei giorni e gli avvenimenti molti dei quali addirittura inediti o comunque dimenticati.

“Siccità nella Nurra, alla fine gli agricoltori sono stati lasciati soli”

ALGHERO – “Alla fine quello che come Centro Studi Agricoli, avevamo prospettato gli agricoltori colpiti dalla siccità della Nurra, sono stati lasciati in solitudine alle loro decisioni su chi deve e non deve utilizzare la poca acqua disponibile per usi irrigui, senza che da parte della Regione o di chi doveva rappresentare la loro tutela ai numerosi tavoli regionali, abbia portato le dovute e richieste garanzie sugli indennizzi a tutte quelle aziende a cui è vietato coltivare, produrre e fare profitti dalla coltivazione delle terre. Ci sono aziende agricole, afferma Tore Piana, Presidente dell’associazione agricola Centro Studi Agricoli, presente a tutte le riunioni pubbliche organizzate sull’argomento, che hanno dipendenti e che si reggono economicamente solo dalle colture ortive estive, oggi quelle aziende non potendo coltivare e produrre, chi garantirà il reddito? Come faranno a mantenere i livelli occupazionali? Sicuramente ci saranno licenziamenti e danni economici a aziende che in tutti questi anni si erano distinte sulle produzioni orticole di qualità. Oggi senza acqua non potranno produrre”.

“Da sempre, come Centro Studi Agricoli abbiamo richiesto che la Regione, assicurasse gli agricoltori penalizzati, con provvedimenti di indennizzi per mancato reddito , invece assistiamo con molta delusione, che il capitolo indennizzi e ristori dovrà essere deciso nei prossimi mesi. Non vorremmo che chi oggi accetta la decisione di non coltivare Angurie e Meloni ad esempio, oltre al mancato reddito nei confronti da altre aziende, veda gli indennizzi fra due o tre anni, continua Tore Piana., noi abbiamo chiesto di inserire nella finanziaria regionale 2025 una voce destinata a indennizzare chi oggi non potrà coltivare. Appello pare oggi lasciato inascoltato sia dalla regione sia da chi deve tutelare gli agricoltori. Noi come Centro Studi Agricoli abbiamo da sempre richiesto un Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori particolarmente colpiti da calamità naturali del comprensorio del Consorzio di Bonifica della Nurra che abbiano fatto domanda nei termini e che per decisione dello stesso Consorzio di Bonifica non potranno irrigare nell’Estate 2025”.

“Il sostegno dovrà essere classificato come mancato reddito e non come indennizzo in de minimis, con un importo forfetario eccezionale a Ettaro o frazione di Ettaro stabilito in misura fissa per ogni singola coltura. Contributo le cui domande dovranno essere presentate entro Giugno 2025 , istruite e pagate entro il 31 Dicembre 2025. Questo ci aspettavamo oggi dalla Regione e da chi deve difendere gli agricoltori e diciamolo pure dallo stesso Consorzio di Bonifica per i propri associati. Invece con grande delusione, abbiamo appreso ieri, che da subito alcuni agricoltori devono fare un passo indietro e non produrre lasciando a tempi incerti e lunghi le decisioni sugli indennizzi. Non vorremmo trovarci fra due anni a discutere ancora come e quali strumenti adottare per indennizzare le aziende agricole, continua Tore Piana, classificando agricoltori di serie A e agricoltori di serie B. Come Associazione agricola Centro Studi Agricoli, staremo attenti e vigili su l’evolversi della situazione e siamo pronti ad organizzare riunioni territoriali nella Nurra per informare puntualmente lo stato delle decisioni che si o non si andranno a prendere sulla problematica, conclude Tore Piana

“Sanità algherese messa all’angolo, Bartolazzi fa il gioco delle tre carte”

ALGHERO – “Bartolazzi sulla sanità di Sassari fa il gioco delle tre carte, mischiando in maniera impropria i servizi svolti dall’AOU con quelli della ASL che hanno mission e funzione diversi. Ma soprattutto facendo scelte politiche che chiaramente penalizzano la medicina territoriale e gli ospedali di Alghero e Ozieri”. Michele Pais replica alle dichiarazioni dell’assessore Bartolazzi tendenti a negare i tagli denunciati.

“Se questi tagli non dovessero essere coperti con una prossima variazione di bilancio, avranno come conseguenza un declassamento dell’Ospedale di Alghero, e la progressiva chiusura di quello di Ozieri, considerato l’incremento dei costi che comporterà l’Ospedale Marino di Alghero, di cui è in corso il passaggio dalla Aou alla Asl. È evidente che l’obiettivo sia quello di ridurre l’ossigeno vitale” è durissimo Michele Pais che dietro questi tagli intravede una strategia politica di razionalizzazione delle spese sanitarie.

“E’ la solita e vecchia volontà della sinistra quella di tagliare le spese in sanità e di chiudere gli ospedali minori. È evidente che anche stavolta abbiano fatto male i conti finanziari, ma soprattutto con i sardi. Anche stavolta glielo impediremo” conclude Pais

“Lo scienziato impari ad usare il pallottoliere: Alghero, Sassari e Ozieri penalizzate”

SASSARI – “Tralasciando gli aspetti tecnici del bilancio 2022 dell’ASL di Sassari, la cui adozione risale al 7 giugno 2024 e che, pur approvato dagli organi competenti, è stato bloccato con una semplice nota dall’Assessorato alla Sanità a ottobre 2024. Appare evidente una strategia che rischia di
compromettere l’equilibrio dell’intero sistema sanitario provinciale. Ad oggi, contrariamente a quanto affermato, le aziende sanitarie possono adottare un solo bilancio: quello del 2022.

Per il 2023 mancano le assegnazioni e per il 2024 i termini non sono ancora spirati.
È inoltre privo di logica qualsiasi confronto tra i risultati dei bilanci 2022 e le assegnazioni 2025-2027, palesate dall’Assessorato competente, perché sa bene che solo il 2022 è adottabile, in quanto le
aziende sono nate in quell’anno e le assegnazioni per il 2023 e 2024 non risultano ancora
comunicate o definitive. È altresì priva di fondamento ogni presunta sovrastima dei costi del personale nel bilancio 2025- 2027.

Il documento prende le mosse dal dato approvato dalla Giunta Regionale (168 milioni di euro),
successivamente ridotto con una semplice a 155,5 milioni, dove il fabbisogno stimato è volto a
garantire l’attivazione dei servizi aperti negli ultimi anni e per le nuove strutture previste dal PNRR, come le Case e Ospedali di Comunità, in linea con il DM 77/2022.

Nel contesto provinciale sassarese operano due aziende sanitarie con mission differenti ma
complementari: l’AOU di Sassari, vocata alla ricerca e all’alta specializzazione, e l’ASL n. 1, che
presidia il territorio, la cronicità e la prevenzione. Penalizzarne una significa indebolire l’intero sistema sanitario locale. La scelta politica di incrementare di oltre 42 milioni le risorse per l’AOU di Sassari, destinati al DEA di II livello, sarebbe benemerita se non si traducesse nel drastico taglio di 20,4 milioni per l’ASL 1, come nella tragica storia della coperta corta.

Una simile decisione rischia infatti, come ribadito in più occasioni, di compromettere: i servizi ospedalieri dei DEA di I livello (Alghero e Ozieri); i servizi territoriali (medici di famiglia, pediatri, prevenzione, salute mentale, strutture PNRR); l’equilibrio del sistema, favorendo l’iperospedalizzazione e violando le linee guida del DM
77/2022.
Alla luce di questi dati, sarebbe auspicabile che lo scienziato impari ad usare il pallottoliere, anche
uno di base. Si auspica una urgente revisione delle scelte attuali intraprese, per salvaguardare il diritto alla salute dell’intera popolazione sassarese”

Piero Maiele, consigliere regionale Forza Italia

Cagliari, il Consiglio Comunale approvata variante urbanistica per San Michele

CAGLIARI – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità una variante non sostanziale al Piano urbanistico comunale (PUC) che consentirà la realizzazione di un importante intervento di riqualificazione urbana nel quartiere di San Michele. La variante, relativa all’articolo 47 delle Norme tecniche di attuazione del PUC, disciplina l’Unità cartografica 6 “Margine di Santa Gilla, Cuneo industriale/Aree sud”, in un’area caratterizzata dalla presenza della mensa universitaria di via Premuda, dell’edificio della ex scuola di via Abruzzi e dei complessi di Edilizia residenziale popolare pubblica ricadenti nell’ambito tra le vie Bosco Capuccio, Laghi Masuri, Podgora, Verdun, Ardenne, Carnia e Le Somme.

L’approvazione consentirà ai Testimoni di Geova di realizzare la Sala del Regno, un edificio che nel PUC sarà finalizzato all’esercizio della libertà di religione, contribuendo significativamente alla riqualificazione urbana e sociale del quartiere. L’intervento prevede anche la realizzazione di un corridoio pedonale con sistemazioni a verde che collegherà via Premuda e via Bosco Cappuccio, migliorando la connessione e la fruibilità degli spazi pubblici.

La variante è stata approvata seguendo la procedura semplificata prevista per le varianti non sostanziali, come previsto dalla L.R. 45/89. Nei prossimi passaggi, la delibera sarà trasmessa alla Regione e alla Città Metropolitana di Cagliari per le verifiche di competenza. Successivamente, sarà avviato l’iter per il rilascio del permesso di costruire convenzionato, che prevede la condivisione pubblica del progetto e l’approvazione dello schema di convenzione.