Ennesimo crollo di una fitolacca nel lungomare di Alghero

ALGHERO – Nuovo, o meglio, ennesimo crollo di una “Fitolacca”. Le essenze arboree posizionate nel lungomare algherese sono spesso oggetto di questi eventi. Pioggia e vento alla base di questi cedimenti che possono creare anche un pericolo. Ma, non solo per le intemperie, anche la loro stessa conformazione rende più facile che tale tipo di piantumazione possa cadere al suolo. E questo, come detto, è più volte avvenuto nella Riviera catalana. Senza considerare che, le medesime alberate, davanti all’istituto alberghiero, necessitano da tempo di essere curate, sfoltite e sistemate per garantire maggiore decoro in un’area tra le più frequentate della città. Inoltre si tratta di essenze arboree evidentemente adatte per i centri altamente abitati, anche per la loro non eccelsa estetica.

“La Politica torni ad ascoltare i bisogni della gente: basta con slogan e urla”

ALGHERO – “C’era un tempo in cui la politica italiana aveva un altro stile: più lento, più complesso, ma anche più umano. Era lo stile dei democristiani, oggi ricordati, spesso con nostalgia, talvolta con ironia, per la loro capacità di trovare soluzioni di compromesso e, soprattutto, per un certo garbo istituzionale che oggi sembra del tutto scomparso.
Il linguaggio era misurato, anche quando le tensioni erano alte. Non si faceva politica per slogan, ma con il peso delle parole, dei gesti, delle relazioni personali. La pazienza era una virtù politica. Il silenzio, talvolta, era più eloquente di mille dichiarazioni.
La Democrazia Cristiana conosceva la società e sapeva tradurne i bisogni in azioni politiche. Non governava guardando i sondaggi, ma attraverso una fitta rete di relazioni, di ascolto diretto, di presenza capillare nei territori. Le sezioni di partito erano luoghi di confronto reale, non comitati elettorali temporanei.
Oggi, al contrario, assistiamo a una politica urlata, spesso rancorosa, dove la mediazione è vista come una debolezza, il confronto come una perdita di tempo e l’avversario come un nemico.
Questo non vuol dire idealizzare il passato. La Democrazia Cristiana aveva i suoi difetti, le sue opacità, i suoi compromessi discutibili. Ma aveva anche una cultura politica solida, una capacità di governo concreta, e una visione del potere che includeva responsabilità, rispetto e cura del linguaggio.
Forse oggi non guasterebbe riscoprire almeno un frammento di quello stile: la capacità di ascoltare, di cercare soluzioni condivise. In fondo, lo stile politico non è solo una questione di forma, ma anche di sostanza, perché influisce sul clima civile di un Paese. E di questo, oggi, avremmo un disperato bisogno”.
Francesco Sasso, avvocato e presidente dell’associazione culturale e politica Iniziativa Alghero

Da ottobre Alghero isolata, “sveglia” alla Todde: “Tagliare tasse aerei”

ALGHERO – La stagione estiva da record non può bastare a nascondere un problema che, per il nord-ovest della Sardegna, è ormai cronico: la mancanza di collegamenti nei mesi invernali. È da qui che parte il nuovo appello di Michele Pais, che torna a intervenire sul tema dei trasporti aerei rilanciando la sua proposta già discussa in Consiglio comunale.
“Per le compagnie low cost, non solo per Ryanair, l’unica proposta davvero efficace per incrementare i voli su Alghero è l’eliminazione totale della tassa d’imbarco per tutto l’anno. Non ci sono scorciatoie,” dichiara Pais. “Oggi l’aeroporto di Alghero rappresenta il vero anello debole del sistema aeroportuale sardo — spiega — e l’unico modo per invertire la rotta è creare condizioni realmente attrattive per le compagnie. L’abolizione della tassa d’imbarco permetterebbe di garantire da subito almeno 250 mila passeggeri in più, con la pretesa da parte della Regione di avere almeno due aerei in base, uno dei quali operativo tutto l’anno.”
Secondo Pais, la proposta della Regione di eliminare la tassa solo nei mesi invernali e nei mesi di spalla (aprile e ottobre) “è un’azione insufficiente e non appetibile per nessuna compagnia aerea, a cominciare da Ryanair. Bisogna essere chiari: gli aerei in base devono essere annuali, non solo estivi, e devono essere nuovi aerei per la Sardegna, non sottratti a Cagliari o Olbia.”
Pais sottolinea anche la necessità di affrontare con decisione l’emergenza dei collegamenti internazionali: “Per la stagione invernale saranno ulteriormente ridotte le frequenze dei già minimi collegamenti internazionali. Una situazione gravissima, che condanna il nord-ovest dell’isola all’isolamento sociale e compromette l’economia del territorio.”
“L’obiettivo deve essere chiaro: ridurre la stagionalità, garantire il diritto alla mobilità dei sardi e tutelare i livelli occupazionali che oggi, nei mesi invernali, rischiano di crollare. Non possiamo limitarci ad attivare ammortizzatori sociali, dobbiamo creare ricchezza e lavoro stabile,” prosegue Pais.
“Le decisioni vanno assunte subito — avverte — perché entro la metà di novembre le compagnie definiscono la programmazione di voli ed equipaggi. Se si perde questa finestra, sarà impossibile pianificare qualsiasi strategia. Serve coraggio e visione.”
Pais rilancia anche la necessità che la misura sia strutturale: “Il taglio delle addizionali per lo scalo algherese deve valere almeno tre anni, e da Ryanair dobbiamo pretendere un impegno di lungo periodo, con un contratto chiaro e stabile.”
Infine, il consigliere algherese riconosce il valore dei bandi “nuove rotte” ideati dal centrodestra e portati avanti dall’assessore regionale: “È una misura giusta, ma va accompagnata da modulazione tra gli scali, così come è stata pensata. Solo così Alghero potrà tornare ad essere base Ryanair e non solo, garantendo collegamenti tutto l’anno e occupazione stabile, con effetti positivi per l’intera economia del nord-ovest e per la Città metropolitana di Sassari.”

Aerei, taglio addizionale: Forza Italia indica la rotta alla Todde

ALGHERO – L’interesse oggi manifestato da alcuni esponenti del centrosinistra verso la necessità di abolire o ridurre l’addizionale per i diritti di imbarco ci riempie di soddisfazione. Così facendo confermano che l’azione politica avviata da alcuni anni da Forza Italia e dal cdx è quella giusta. Azione qualificata ulteriormente anche da un Ordine del Giorno proposto da Forza Italia in Consiglio Comunale. Oggi, grazie all’abolizione dell’addizionale comunale per gli aeroporti minori in Sicilia Ryanair triplicherà i voli da Trapani e vi installerà una propria base, con significativo incremento dei collegamenti e la creazione di nuovi posti di lavoro. I benefici che deriverebbero per la Sardegna dall’abolizione dell’odioso balzello sono costituiti da due milioni in più di passeggeri l’anno solo da parte di  Ryanair. A cui si aggiungerebbero le maggiori entrate derivanti dagli introiti Iva e dal fatturato del comparto dei servizi e della ricettività turistica. Abbiamo come esempio gli incrementi di traffico in Friuli, Abruzzo e Calabria  che già hanno investito nell’azzeramento del balzello da 6.50 euro che niente lascia ai Comuni e tutto porta nelle casse dell’Inps, a sostegno delle gestioni previdenziali. Siamo invece preoccupati perché il consigliere regionale del territorio ha dimostrato di non conoscere il meccanismo della tassa e l’azione svolta dalle quattro regioni che hanno stanziato fondi per “regionalizzarla”. Anche se abbiamo apprezzato l’intervento dell’assessore regionale al turismo che ha dimostrato di avere ben capito i meccanismi del balzello e gli strumenti per azzerarlo. Auspichiamo che nella prossima finanziaria la Todde stanzi i fondi necessari per proporre al Governo la “regionalizzazione” della tassa e la  contropartita finanziaria per compensare i mancati introiti. Magari prevedendo una riduzione per gli aeroporti “forti” di Cagliari e Olbia, e l’eliminazione per l’aeroporto di Alghero”, lo hanno dichiarato Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini del Gruppo consiliare di Forza Italia

Forza Italia, campagna adesioni fino al 19 dicembre

CAGLIARI – E’ stato prorogato al 19 dicembre il termine per le adesioni 2025 al movimento politico di Forza Italia. Ad annunciarlo sono gli stessi azzurri durante la giornata dedicata alle iscrizioni al partito, che ha visto la segreteria cittadina e metropolitana, i rappresentanti comunali e della municipalità di Pirri, Azzurro Donna e i Seniores raccogliere le adesioni di vecchi e nuovi simpatizzanti in piazza Garibaldi. Forza Italia intende proseguire anche in città la sua opera di opposizione costruttiva, con un’azione costante sui temi della sicurezza, dell’igiene urbana, della viabilità, con uno sguardo di prospettiva che scuota dall’immobilismo la Giunta comunale e che prepari il ritorno della stagione dei grandi progetti, della visione, della buona amministrazione che hanno caratterizzato le giunte di centro-destra.

Parco e Amp, avanti coi progetti di tutele e valorizzazione del territorio

ALGHERO – L’Assemblea del Parco Naturale di Porto Conte, riunitasi nella giornata di ieri a Villa Maria Pia, ha approvato positivamente le variazioni al bilancio iscritte all’ordine del giorno, che introducono una serie di adeguamenti finanziari destinati a rafforzare l’azione dell’Ente in diversi ambiti strategici: tutela della fauna e della biodiversità, innovazione digitale, educazione ambientale e collaborazione inter-istituzionale. Le modifiche approvate consentiranno di aggiornare alcune voci di entrata e di spesa, garantendo la piena operatività dell’Azienda Speciale nelle attività già programmate per il 2025. Si tratta in particolare di interventi legati ai progetti di tutela ambientale, alla valorizzazione delle aree protette e alla promozione del patrimonio naturalistico e culturale del territorio di Alghero.

Tra le principali novità figura l’adesione al progetto UNISS SPOKE 2 dell’Università di Sassari, nell’ambito del programma PNRR – Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia, la collaborazione con il Parco Nazionale dell’Asinara per l’avvio delle procedure di certificazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) e per la valorizzazione del Marchio di Qualità Ambientale condiviso tra le due aree protette. Grande attenzione anche alla conservazione della fauna: prosegue il progetto di ricerca e tutela del Capovaccaio (Neophron percnopterus), specie simbolo dell’area, ed il sostegno per le attività del Centro di primo soccorso della fauna marina in difficoltà di Capo Caccia.

“L’approvazione delle variazioni di bilancio – sottolinea il presidente del Parco Naturale di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, Emiliano Orrù – ci permette di proseguire con maggiore efficacia nelle iniziative in corso e di consolidare il percorso di crescita del Parco. È un risultato che conferma la solidità della gestione e la capacità dell’Ente di coniugare la conservazione dell’ambiente con lo sviluppo sostenibile. Un segnale concreto della vitalità del Parco e della capacità di attrarre risorse e collaborazioni in rete con le istituzioni, l’università e le realtà del territorio”. Nel corso della seduta è stata ribadita l’importanza di proseguire nella realizzazione delle azioni previste dal piano annuale delle attività, con particolare attenzione ai progetti di educazione ambientale, monitoraggio della biodiversità e fruizione sostenibile delle aree protette. Il voto positivo espresso dai componenti dell’Assemblea testimonia un clima di collaborazione e una visione condivisa sul futuro del Parco, sempre più orientato a valorizzare il suo ruolo di presidio ambientale e volano per un turismo responsabile e di qualità.

“La Todde proroga i commissari Asl, 5 Stelle e Sinistra a caccia di poltrone”

CAGLIARI – “Il copione della Giunta Todde è diventato monotono: ogni decisione è all’insegna della spartizione, non dell’interesse dei sardi. La proroga dei commissari delle aziende sanitarie è utile solamente per consentire alla presidente Todde e alla sua maggioranza di accordarsi su chi occuperà le poltrone. Seppure siano ben noti i problemi del Servizio sanitario regionale, peraltro peggiorati durante la gestione Todde-Bartolazzi, questi non vengono affrontati e si rinviano le soluzioni che pazienti, medici e operatori del comparto aspettano invano da tempo. Sacrificano il diritto alla salute dei sardi per le esigenze del Pd, che già aveva subito la spartizione pentastellata dei commissari”. Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato la delibera che proroga i commissari straordinari.
“Hanno fatto ‘pagare’ alla Sardegna ben quattro mesi di esercizio provvisorio, con il solo obiettivo di cacciare i direttori generali delle aziende sanitarie nominati dalla precedente Giunta, per poi partorire una riformina sanitaria. Un pastrocchio amministrativo che rischia di essere bocciata dalla Corte costituzionale. Oltre il danno la beffa: in questi mesi di commissariamento non si rileva alcun atto finalizzato al miglioramento della sanità. Anzi, purtroppo è facile constatare un generale peggioramento nei servizi resi ai cittadini, con interminabili liste d’attesa, ospedali e territorio al collasso, un’insufficiente politica di prevenzione, la mancanza di medici, pediatri, infermieri, oss e personale amministrativo, nonostante le liste di idonei e precari ancora attendano risposte”, ha aggiunto Meloni.
“Nonostante le tragedie di Dorgali e Aritzo e l’ultima disperata protesta del sindaco di Isili per garantire ai cittadini del Sarcidano-Barbagia di Seulo un adeguato servizio di pronto soccorso presso l’ospedale San Giuseppe, l’unica preoccupazione della Giunta Todde e dello sgangherato Campo largo è quella di occupare poltrone… prima che sia troppo tardi”, ha concluso il Consigliere di FdI.

“Cimitero di Alghero, degrado e caos personale: cosa aspetta Cacciotto?”

ALGHERO –  “Allo stato di abbandono e degrado del cimitero cittadino, cui l’amministrazione tenta maldestramente di porre rimedio con delle “pezze peggiori del buco”, ora si aggiunge il forte disagio degli operatori cimiteriali. Che ricevono la retribuzione con fortissimi ritardi e vivono in una situazione di perenne incertezza economica e sociale. Con le loro famiglie che non hanno la certezza di arrivare alla fine del mese. Oltre a ciò la loro attività procede in un quadro di gravi carenze in materia di sicurezza del lavoro, con la mancanza di dispositivi di protezione individuale e l’assenza di controlli sulle condizione operative nel cantiere. Cosa che mette a rischio l’incolumità dei lavoratori e crea una situazione di tensione e disagio che incide negativamente sulla loro produttività e sulla loro serenità lavorativa e sociale. Non è accettabile che un servizio pubblico dell’importanza del cimitero venga abbandonato dall’Amministrazione e lasciato in balia di pratiche di gestione da terzo mondo. Siamo convinti che i lavoratori meritino rispetto. E siamo altrettanto convinti che il Sindaco e l’Amministrazione debbano intervenire in modo determinato sull’azienda che gestisce il servizio affinché questi inadempimenti e queste gravi negligenze vengano a cessare. Rimaniamo in attesa di un urgente intervento del sindaco affinché la memoria dei nostri defunti venga protetta in un quadro di dignità e affinché i lavoratori non vengano abbandonati a loro stessi e vengano trattati in modo dignitoso”, così  Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini del Gruppo consiliare di Forza Italia.

“Capodanno, dalla Regione ad Alghero: che confusione! Cacciotto batta un colpo”

ALGHERO – “Sul Capodanno in piazza, la confusione, a tutti i livelli, sembra rappresentare l’unica certezza. Vediamo un po’ di fare ordine.

La Regione, a guida Todde/Cuccureddu, così come l’anno scorso, ha stanziato 3 milioni di euro per finanziare i capodanni nelle città e nei paesi sardi scatenando una vera e propria gara a chi riesce a “firmare” l’artista più “Cool” del momento, il cui unico risultato è quello di far lievitare i cachet degli artisti. L’idea della regione a trazione cinque stelle è quella di creare un nuovo brand, Il capodanno di Sardegna (che sia un brand di cui si fregiava, a ragione Alghero, parleremo dopo) ma anziché assumerne la regia e porre in essere le condizioni perché il pubblico, e soprattutto gli ospiti non sardi, possano godere di questi spettacoli, demanda tutto ai singoli comuni, col solo risultato che la promozione non è ancora realmente iniziata e che si tradurrà non in un prodotto unitario ma un tutti contro tutti, con il solo, magro risultato, che le varie città si porteranno via ognuna una piccola fetta di pubblico, a costi estremamente elevati (visto che il 50% dovrà essere finanziato con denaro dell’ente locale ) e senza un reale ritorno, non solo in termini di promozione e di immagine ma anche di indotto economico.

La Città metropolitana di Sassari, di recente costituzione per l’amor del vero, ospiterà tre “capodanni” la notte del 31 dicembre, Sassari, Alghero e Castelsardo, nel raggio di nemmeno 100 chilometri, tre città che, plasticamente, cercheranno di “rubarsi”, a caro prezzo, qualche centinaio di persone per potersi fregiare del titolo di capodanno del nord ovest. Eppure, anche in questo caso, una cabina di regia avrebbe sicuramente contributo non solo a razionalizzare le risorse economiche ma anche a creare un vero prodotto turistico, con artisti adatti ad attrarre divere fasce di pubblico, nei tre giorni 30, 31 e 1, con un percorso culturale nel quale ogni città avrebbe proposto un grande nome, in giorni diversi dedicandosi invece negli altri due a proposte mirate e di qualità volte, perché no a valorizzare artisti locali. Una promozione unica della tre giorni e del territorio avrebbe sicuramente attratto non solo un turismo interno ma anche, (trasporti permettendo) di avere, come ad Alghero nel capodanno 2023/2024, un turismo di cultori della musica. Ed invece niente, tutto lasciato all’improvvisazione

Ed Alghero? Alghero, la città che trent’ anni fa ha inventato il capodanno in piazza, e che a ragione si fregiava del nome di capodanno di Sardegna, che appena due anni era su tutti i tg nazionali per la sua offerta cultural musicale, spalmata su tre giorni, al fine di accontentare le diverse fasce di pubblico, oggi è al palo, in attesa ancora che scadano i termini per ricevere proposte dalle agenzie (i termini son scaduti oggi 23 ottobre SIC!,) Le visioni completamente differenti all’interno della maggioranza su che impronta dare al capodanno, avranno un’unica conseguenza, ossia che il ruolo di regina del capodanno, già purtroppo messo in discussione lo scorso anno, sarà definitivamente compromesso ed il lavoro di anni e anni andrà completamente perduto.

Si aveva un’idea di cambiare il format del capodanno? Poteva anche essere una via da seguire, ma, se così si fosse deciso, occorreva comunicarlo perlomeno tre mesi fa, anziché invece lasciare tutto all’improvvisazione, alle beghe fra consiglieri e al caso

E’ tardi? Si oramai è tardissimo e la città di Alghero non può permettersi tutto questo ma speriamo che, last minute il sindaco dia un colpo di reni dando direttive immediate che consentano di salvare il salvabile e non compromettere interamente il lavoro di anni, sarebbe un danno enorme anche per il tessuto economico della nostra citta”.

Il segretario cittadino di Forza Italia

Andrea Delogu

Aerei, taglio addizionale e più collegamenti: “sveglia” alla Regione

ALGHERO – “È giunto il momento che la Regione Sardegna assuma una posizione forte e chiara sulla questione della tassa addizionale d’imbarco.
Una tassa che rappresenta un aggravio che pesa sul costo dei biglietti e sulla competitività degli scali isolani, in particolare quello di Alghero che ha rappresentato l’apripista per le compagnie low-cost in Sardegna.
Alghero rappresenta un hub strategico per la Sardegna Nord-Occidentale, grazie alla sua posizione geografica, all’afflusso turistico e alle potenzialità di collegamento internazionale.
Oggi lo scalo necessita di ridurre gli oneri che incidono sui vettori e sui passeggeri per diventare più competitivo, soprattutto in un periodo in cui la ripresa del turismo e del trasporto aereo rappresentano una leva fondamentale.
La riapertura della base operativa della Ryanair ad Alghero – nodo strategico per consolidare traffico, frequenze e stagionalità – passa anche attraverso un contesto regolatorio e fiscale favorevole.
Perché non provare a sospendere l’addizionale d’imbarco per un periodo sperimentale (almeno 12 mesi), in particolare nello scalo di Alghero, al fine di attrarre nuovi vettori e incentivare la riapertura della base Ryanair? Quindi intavolare una trattativa strutturata con Ryanair (e altri vettori low cost) per la stipula di un accordo che preveda un investimento sullo scalo algherese, con rotte invernali, stagionalità allungata, e presenza stabile di aeromobili basati.
Non è più tempo di rinvii.
Ogni euro che alleggeriamo dal biglietto aereo è un euro in più per l’operatore turistico, per l’hotel, per il ristoratore, per l’artigiano della zona.
Se vogliamo che Alghero torni a pieno titolo protagonista del trasporto aereo e dell’ospitalità nel Mediterraneo, dobbiamo agire ora.
La Regione ha gli strumenti: servono volontà politica, visione strategica e unità d’intenti fra istituzioni, territorio e compagnie aeree”.
Alberto Bamonti consigliere comunale Gruppo Noi Riformiamo Alghero