“La Todde dei record: riesce persino a commissariare se stessa”

ALGHERO – “La presidente Todde ha scelto di fare ciò che nessun presidente regionale aveva mai fatto: commissariare se stessa. Dopo mesi di paralisi, tensioni interne e scelte dannose sulla sanità, Todde decide di trattenere per sé un assessorato che assorbe metà del bilancio regionale. Una mossa che non ha nulla di ‘coraggioso’: è solo il riconoscimento ufficiale del suo fallimento sulla sanità”

Ringraziamo – si fa per dire – l’assessore Bartolazzi: “Ha fatto in tempo a completare i danni sulla rete ospedaliera prima di essere accompagnato alla porta. Dalla retrocessione dell’Ospedale Marino all’assenza totale di programmazione, passando per lo STEN fantasma: un bilancio disastroso che oggi Todde cerca di nascondere cambiando la facciata, non la sostanza.”

Ma il vero quadro politico emerge dal vertice fiume della maggioranza regionale: un Campo Largo completamente allagato, dove Pd, 5 Stelle, Progressisti, Avs e civici si accusano a vicenda di voler fare la “primadonna”, senza una visione comune e senza una direzione politica. “Una maggioranza che discute per ore su poltrone e rimpasti mentre i sardi attendono cure, servizi e decisioni e la fine delle liste di attesa!

A questo si aggiunge la crisi della versione algherese del Campo Largo: “Basta osservare le posizioni appiattite a Cagliari del PD cittadino, lontane dalle posizioni critiche delle forze civiche. A loro chiediamo un gesto di coraggio.”

Fratelli d’Italia sottolinea: “La verità è semplice: Todde non governa e il Campo Largo non esiste più. Mentre loro litigano, la sanità sarda affonda e i territori – Alghero in primis – pagano il prezzo più alto.”

Consorzio Porto di Alghero, un quadriennio di crescita e sviluppo. E’ sempre attesa per il Prg

ALGHERO – Nella suggestiva cornice del Quartè Sayal, il Consorzio del Porto di Alghero ha presentato alla città e ai media il bilancio dell’ultimo anno e dell’intero quadriennio di attività, offrendo uno sguardo approfondito sul lavoro svolto e sulle ricadute economiche e sociali generate dal principale approdo del Nord-Ovest Sardegna. Al centro della relazione del presidente Giancarlo Piras, affiancato dal vicesindaco di Alghero Francesco Marinaro, dall’assessore all’Urbanistica Roberto Corbia, dal presidente del Parco di Porto Conte Emiliano Orrù e dal comandante della Guardia Costiera di Alghero Gianluca De Luca, è emersa una visione chiara: il porto non è soltanto un’infrastruttura strategica, ma un sistema vivo che produce valore e identità per tutta la comunità. «Il porto è una risorsa culturale, economica e sociale – ha sottolineato Piras – e in questi anni abbiamo lavorato per renderlo sempre più accogliente, competitivo e sostenibile, grazie all’impegno quotidiano dei soci, degli operatori e delle realtà associative che lo animano».

Il Consorzio riunisce un ampio e articolato sistema di realtà cittadine che contribuiscono alla vita del porto: Comune di Alghero, Lega Navale Italiana, Yacht Club Alghero, Club Nautico Alghero, Confcommercio, Confartigianato, MACI Roma, Assonautica, Aquatica, Ser-Mar, CNS Sardegna, Centro Alghemar, Mar de Plata, Cantiere Nautico Ambrosio, Maci Alghero, ANMI, Marine Club, Mar de Plata Marina 3G, Circolo Nautico Caval Marì, Associazione Nord-Ovest, Circolo Nautico Il Marinaio, Club Nautico Libeccio e il gruppo Frecce delle Grotte. Una rete ampia, operativa e profondamente radicata nel territorio, che rappresenta uno degli elementi chiave del modello di gestione illustrato durante la conferenza.

I dati presentati da Gian Michele Oliva descrivono un porto sempre attrattivo e in costante crescita nel settore del turismo crocieristico. Dopo il contraccolpo dovuto alle restrizioni alla navigazione durante il Covid, dal 2022 anche il traffico diportistico ha registrato una ripresa graduale fino a tornare, già nel 2023, ai livelli pre-pandemia. La stagione 2024 ha consolidato questa tendenza, con un aumento dei transiti e una forte presenza di visitatori francesi, seguiti da italiani, tedeschi e turisti dei Paesi del Nord Europa; la maggior parte delle imbarcazioni è a vela, confermando la vocazione sportiva e naturalistica dell’approdo algherese. Parallelamente alla crescita dei transiti, è emersa una criticità legata alla riduzione degli introiti a causa dell’attuale ordinanza in vigore, una situazione che potrà essere superata solo con la nuova classificazione del porto, possibile esclusivamente tramite l’attesa adozione del Piano Regolatore del Porto, più volte indicato come strumento imprescindibile per programmare investimenti, servizi e sviluppi futuri.

Il quadriennio raccontato dal Consorzio non si esaurisce nei numeri del traffico nautico. L’attività svolta ha generato ricadute ampie e diffuse per la città e per il territorio: sostegno alla rete commerciale e turistica, organizzazione e promozione di eventi sportivi e culturali, partecipazione a fiere e saloni nautici nazionali e internazionali, cura del verde e del decoro, tutela ambientale e importanti interventi infrastrutturali. Una parte rilevante del lavoro è stata dedicata anche alle attività sociali e solidali, realizzate grazie alla collaborazione con i numerosi club e associazioni che fanno parte del Consorzio. L’immagine di Alghero come destinazione nautica internazionale è stata ulteriormente rafforzata dalla presenza del porto sui principali media italiani ed esteri, con evidenti benefici per tutto il comparto turistico. La conferenza si è conclusa con un ringraziamento del presidente Piras ai soci, agli operatori e ai club che hanno contribuito al percorso del Consorzio in questi quattro anni. «Il porto è fatto di persone prima che di imbarcazioni – ha ribadito – ed è grazie a questa comunità attiva e coesa che possiamo guardare al futuro con fiducia e consapevolezza».

 

Ecco il video integrale della conferenza

https://fb.watch/DOEOSimHzo/

“The Missing Boys”, il film della dark wave sarda ritorna nelle sale

SASSARI – Il cult generazionale “The Missing Boys” di Davide Catinari torna nelle sale in occasione dell’uscita in DVD da collezione

Il 12 dicembre al Cityplex di Sassari e il 20 dicembre al Notorious Cinemas di Cagliari due proiezioni speciali in compagnia del regista e di ospiti illustri

Dopo aver raccolto significativi consensi di pubblico e di critica nei più prestigiosi festival internazionali, il film di Davide Catinari “The Missing Boys” torna nelle sale in occasione della stampa di una preziosa edizione a tiratura limitata in DVD.

Si tratta di una versione da collezione che sarà disponibile esclusivamente durante le prossime repliche venerdì 12 dicembre alle ore 19,30 al Cityplex/Moderno di Sassari e sabato 20 dicembre alle ore 20.00 nella Sala 4 del Notorious Cinemas di Cagliari, imperdibili occasioni per acquistare un tassello fondamentale della storia musicale italiana.

The Missing Boys ritorna in Sardegna in una versione aggiornata, disponibile anche in Dvd. Chi avesse già visto il film e tornerà per queste due date non potrà fare a meno di rendersene conto” dice il regista Davide Catinari.

Prodotto da VOX DAY, “The Missing Boys” non è solo un documentario, è un vero e proprio atto di recupero storico e un manifesto sulla potenza dell’immaginazione giovanile. Il film si addentra nell’energia sotterranea che ha definito la scena musicale New Wave sarda tra il 1979 e il 1989, un decennio formidabile in cui l’isola divenne inatteso crocevia di avanguardie sonore. Un momento di slancio creativo trasversale, capace di annullare le distanze tra città e periferie, metropoli e province. Protagonista indiscussa una gioventù in fermento, profondamente scossa dalla necessità irrefrenabile di cambiamento, di fare musica, di ridefinire radicalmente i confini dell’arte e della cultura, sfidando ogni convenzione con momenti performativi, fanzine militanti e prodotti multimediali che sfuggivano a ogni codice espressivo già riconosciuto.

“The Missing Boys” è una storia fatta di band sconosciute o quasi che dalla Sardegna, soprattutto Cagliari e Sassari, scelgono di interrompere il beato isolamento, smentendo l’idea di un’isola distante dalla rivoluzione sonora che nel resto d’Italia divampava ovunque. Si parte dalla genesi graffiante del punk per arrivare velocemente a un affresco sonoro magmatico, in continua evoluzione dove ricerca stilistica, sperimentazione timbrica, eversioni uditive e schegge di oscurità si fondono, plasmando una scena multiforme unica e irripetibile.

Nel film di Catinari la narrazione si sviluppa su una struttura temporale e tematica parallela e incrociata. Immagini d’epoca, testimonianze dirette dei protagonisti, sequenze musicali originali e materiale di repertorio si intersecano per disegnare la forma e il contenuto di una generazione spesso ignorata dalla discografia ufficiale. Partendo dal basso, e in totale autonomia, i protagonisti di quella decade hanno costruito un vero e proprio “stato libero dell’immaginazione”, dimostrando che ogni rivoluzione degna di questo nome, grande o piccola che sia, nasce dalla capacità di sognare e agire fuori dal coro.

La proiezione di venerdì 12 dicembre al Cityplex/Moderno di Sassari è introdotta in sala dal giornalista Fabio Canessa che dialoga con l’autore e con il pubblico.

L’evento di sabato 20 dicembre al Notorious Cinemas di Cagliari è coordinato dal giornalista e autore Claudio Loi. 

 

Macomer, inaugurato il cantiere per la centrale di produzione di idrogeno

MACOMER – La Sardegna compie un nuovo passo avanti verso la decarbonizzazione del sistema regionale dei trasporti. Questa mattina a Macomer si è svolta la cerimonia di avvio dei lavori per la costruzione della centrale di produzione di idrogeno verde che, una volta terminata, servirà ad alimentare i treni della linea Macomer-Nuoro e altri mezzi di trasporto utilizzati sul territorio regionale. Si tratta della seconda inaugurazione di una centrale di questo tipo, dopo quella già cantierata a Mandas. La terza sarà installata ad Alghero, così da completare il progetto di riconversione energetica delle ferrovie a scartamento ridotto.

Alla cerimonia odierna hanno preso parte l’assessora regionale dei Trasporti, Barbara Manca, il sindaco di Macomer, Riccardo Uda, l’amministratore unico di ARST, Giovanni Mocci, il direttore centrale di ARST, Carlo Poledrini, l’ingegner Paolo Zedda e i rappresentanti dell’impresa appaltatrice Cobar S.p.A.

“Con oggi inauguriamo la seconda centrale di produzione di idrogeno verde della Sardegna, dando nuovo impulso a un progetto particolarmente innovativo a livello nazionale – commenta l’assessora Barbara Manca -. Siamo infatti tra i primi a introdurre questa tipologia di carburante nel trasporto ferroviario, che crediamo possa aiutare il territorio a migliorare sensibilmente le condizioni di mobilità. Macomer in questo senso è un centro intermodale di straordinaria importanza regionale perché qui si incontrano alcune delle principali direttrici del trasporto ferroviario, mettendo in comunicazione il capoluogo di Nuoro con gli altri principali centri urbani della Sardegna. Non a caso stiamo lavorando all’eliminazione di passaggi a livello e incroci a raso, così da ridurre tempi di percorrenza e migliorare il comfort di viaggio”.

L’avvio dei lavori per la costruzione della centrale di produzione di idrogeno di Macomer si inserisce in una strategia di livello regionale, finalizzata a fare progressi importanti in termini di ecosostenibilità e innovazione. “Producendo energia verde sul nostro territorio si stimola anche l’indotto locale e si favoriscono percorsi di innovazione e sviluppo per il territorio e i suoi abitanti – osserva l’assessora -. Un processo virtuoso che è possibile compiere con la collaborazione di tutti, a partire dai territori, e che dimostra ancora una volta come i trasporti possano essere strumento di sviluppo economico e sociale”.

“Commento su post di Raf era ironico, stop alle sterili polemiche”

ALGHERO – “È davvero curioso come ogni volta si riesca a trasformare un dettaglio in tragica e irreale realtà. Si scrive un commento ironico su Facebook e subito si grida all’improvvisazione totale, quando l’unica cosa reale risulta l’interpretazione improvvisata dei fatti. Ancora una volta insomma, fischi per fiaschi. La risposta al post di Raf – che, ovviamente, è stata una provocazione, non una convocazione ufficiale – nasce da una questione ben più concreta e nota agli addetti ai lavori: gli artisti non pubblicizzano quasi mai gli eventi gratuiti, pur essendo regolarmente retribuiti. E infatti non lo hanno fatto ne Raf ne Gabry Ponte, che su Alghero non hanno speso ancora neanche un tag distratto. Cosa che, evidentemente, dà fastidio solo a chi ci mette cuore. Perché dal vostro piedistallo è tutto semplice: serietà istituzionale, etichetta, compostezza, bellissime parole. Peccato che nella pratica serva anche difendere la città quando qualcuno – profumatamente pagato – non la cita neppure per sbaglio. E mentre ci si esercita nell’arte di storcere il naso, c’è chi, come il presidente, preferisce metterci la faccia. Senza atteggiarsi, senza aria di superiorità, senza bisogno di “fregiarsi” di nulla: semplicemente reagisce. Non perché manchi professionalità, ma perché a lui importa davvero dell’immagine di Alghero. Se poi da così tanto fastidio che un presidente della Fondazione risponda a un artista su Facebook, forse il problema non è il commento, ma la lettura sempre selettiva e sempre troppo indignata. Alghero merita serietà. Ma anche autenticità, trasparenza e un po’ meno dramma per un post chiaramente ironico che evidentemente si è deciso – ancora una volta – di interpretare ad uso e consumo della polemica stantia e strumentale. Insomma: tranquilli, i contratti non si fanno su Facebook. Solo le polemiche. Quelle sì e vengono benissimo”. Così il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Alghero in replica al pretestuoso e strumentale attacco del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia Alghero.

Lo Cap d’Any de l’Alguer entra nel vivo

ALGHERO – Entra nel vivo l’edizione numero 30 del Cap d’Any de l’Alguer. Settimana ricchissima di appuntamenti, con un’occhio al weekend quando la città si accende di scenografie luminose con la tradizionale cerimonia di inaugurazione dell’Albero di Natale in Piazza Porta Terra in programma domenica 7 dicembre (ore 19), seguita dal concerto itinerante per le vie del centro storico della Banda Musicale A. Dalerci e dall’accensione della “cascata di luci” sulla Torre di San Giovanni in Largo San Francesco. Mercatini natalizi e Pista di pattinaggio sul ghiaccio animano la città e fanno da cornice ai numerosi appuntamenti in calendario. Alberi di Natale che nei quartieri di Sant’Agostino e della Pietraia prenderanno luce la sera prima, sabato alle ore 17.
 
Dal 4 al 7 dicembre nel Centro Culturale Lo Quarter in scena il Festival Di:segni 2025 “Raccontare la realtà” intersezioni tra fumetto, illustrazione, cinema, musica e teatro a cura dell’Associazione Algherofumetto. Da non perdere la mostra di vignette, strisce e tavole a fumetti dedicata al grande Sergio Staino – “A proposito di Sergio”. L’omaggio alla memoria di uno dei maestri del fumetto, aperta al pubblico e visitabile a partire dal 4 dicembre e sino al 31 dicembre, tutti i giorni dalle ore 17.30 alle ore 20.30.

Tutto pronto anche per la XXIII^ edizione di FestivAlguer, la rassegna internazionale di arti performative a cura di Expop Teatro, che trasformerà le piazze, le vie e i luoghi simbolo di Alghero in un grande palcoscenico urbano: si parte sabato 6 dicembre (ore 16) in Piazza Sulis con lo spettacolo di strada del Teatro dei Venti “Don Chisciotte”. Domenica 7 dicembre sarà la volta di “Missione Roosevelt”, performance itinerante del Tony Clifton Circus e Teatro Necessario Circo pensata come un’esperienza – o meglio, un esperimento – partecipato e sovversivo.

Alle ore 16.30 di domenica arriva Babbo Natale ad Alghero per inaugurare il Villaggio nella Torre di Sulis. Accompagnato da un grandioso corteo di Elfi in Vespa, ad accoglierlo ci sarà il coro natalizio dei bambini. La festa continuerà con la Xmas Baby Dance degli Elfi e un magico spettacolo di Bolle di sapone. Gli Elfi in Vespa poi proseguiranno a salutare i bambini nelle piazze e nei quartieri. Spettacolo in collaborazione con Ichnu Gioco Spettacolo Sport, Dance Project, Vespalguer, Tricirco.

Nella giornata dell’Immacolata, lunedì 8 dicembre, sarà invece la Lestofunky Street band a dare vita ad un coinvolgente concerto itinerante per le vie del centro storico (dalle ore 18), all’interno della rassegna “Echi armonici”, a cura dell’Associazione culturale Contrapunctum ETS in collaborazione con l’Ass.Culturale Ars Aurelia. Sempre alle ore 18 spettacolo teatrale per famiglie a cura della Compagnia Teatro d’Inverno presso il Teatro Civico Gavì Ballero, dove andranno in scena le Fiabe Sarde di Carla Orrù e la produzione artistica Abaco Teatro.
Il programma completo del Cap d’Any 2025-2026 e tutti i dettagli sui singoli appuntamenti sono consultabili sul sito Alghero Turismo e sui canali social istituzionali. L’edizione numero 30 del Cap d’Any de l’Alguer è realizzata col contributo della Regione Sardegna – Ass.to al Turismo ed il coinvolgimento attivo del mondo culturale, artistico e associativo locale.

Piano Sanitario dell’Asl, voto unanime dei sindaci. “Marino hub del territorio”

SASSARI – Negli scorsi giorni, nella sala Dionigi Mura del complesso sanitario di Rizzeddu, si è riunita la Conferenza territoriale sanitaria e socio sanitaria della Asl n. 1, presieduta dal sindaco di Thiesi Gianfranco Soletta.

La platea, composta da una buona rappresentanza degli amministratori dei comuni del Nord ovest della Sardegna, alla presenza del commissario straordinario della Asl n. 1, Paolo Tauro, del Direttore sanitario, Piero Delogu, dalla Direttrice amministrativa, Maria Dolores Soddu, e della Direttrice dei Servizi socio sanitari, Gianfranca Nieddu, e di numerosi direttori delle strutture complesse della Asl di Sassari, ha presentato il Piano sanitario annuale 2026 – 2028.

Un piano che garantisce continuità alla programmazione precedente e ne potenzia le attività strategiche”, ha spiegato Tauro, “e si sviluppa su sei pilastri cardine, che riflettono sostanzialmente le esigenze della nostra popolazione. Il governo delle liste d’attesa e, quindi, delle prestazioni ambulatoriali che rappresentano per noi una priorità indispensabile, che passa per gestione delle liste con criteri più rigorosi e trasparenti; riduzione delle inappropriatezze, grazie al controllo della congruità prescrittiva e degli accessi; potenziamento dell’attività ambulatoriale e ambulatori dedicati. Il secondo pilastro e’ la prevenzione collettiva e di sanità pubblica, un investimento strategico che si concentra sul rafforzamento degli screening oncologici; potenziamento delle attività nelle scuole tramite il Piano Regionale della Prevenzione (PRP);  prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza;  approccio One Health, integrato tra salute umana, animale e ambiente. Il terzo pilastro è l’assistenza territoriale, vero cuore del nuovo modello di Sanità, nel quale e’ concentrato un impegno di risorse sia finanziarie che professionali, per lo sviluppo delle Case di Comunità, delle Centrali operative territoriali, attivazione e potenziamento degli ospedali di Comunità, oltre al potenziamento dei posti letto di Hospice e degli ambulatori infermieristici. Il quarto pilastro del Piano sanitario passa per la Salute mentale e le dipendenze, per una più tempestiva presa in carico di alcune condizioni patologiche, in particolare nel passaggio dall’età evolutiva a quella adulta, e una presa in carico tempestiva delle fragilità, con apertura di sportelli per nuove dipendenze senza sostanza”.

Il piano dedica un passaggio importante all’assistenza ospedaliera e all’integrazione ospedale-territorio, “per il quale abbiamo previso un potenziamento dell’attività neurologica, attivazione di ricoveri ordinari di Lungodegenza e in cui è previsto il passaggio per l’acquisizione dell’ospedale “Marino”, che passa per una stretta collaborazione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari e l’Università degli Studi di Sassari, con lo scopo di attribuirgli un ruolo strategico quale centro di riferimento regionale per l’ortopedia, la traumatologia e la riabilitazione. Nel percorso di integrazione ospedale territorio vogliamo inoltre rafforzare il coordinamento tra tutti i nodi della rete, così che il paziente non viva più percorsi frammentati. La digitalizzazione gioca un ruolo decisivo: cartelle cliniche interoperabili e accesso condiviso ai dati, permettono a ospedale, Medici di medicina generale e servizi territoriali di lavorare come un’unica squadra. In questo percorso rientrano anche l’approvazione di percorsi diagnostico terapeutici assistenziali per le principali patologie croniche, così da offrire percorsi chiari, omogenei e realmente integrati. Infine, potenziamo della telemedicina, degli ambulatori di continuità assistenziale, anche a gestione infermieristica, fondamentali per il monitoraggio post-ricovero e per un collegamento efficace con l’assistenza territoriale”, ha concluso Tauro.

Soddisfazione e apprezzamento è stata espressa dal presidente della Conferenza, Gianfranco Soletta: “Il nostro giudizio su questo piano sanitario annuale triennale 2026 – 2028, è certamente positivo in quanto sono stati rispettati tutti gli impegni presi relativamente agli obiettivi strategici che in questi mesi abbiamo portato avanti con un’ampia discussione. In modo particolare sul fronte investimenti, sono stati confermati tutti gli impegni per la costruzione delle nuove case di comunità e gli ospedali di comunità. Certo che d’ora in avanti ci sarà il lavoro più duro per dare gambe agli investimenti e per organizzare sul territorio la rete dei servizi sanitari territoriali”.

All’unanimità la platea degli amministratori ha approvato il Bilancio annuale e pluriennale di esercizio 2026 – 2028 e il Progetto di Bilancio al 31.12.2023. Con Andrea Sarria, direttore del Sc Randagismo e Anagrafe e animali da compagnia della Asl n. 1, si è infine parlato del progetto sperimentale “Identificazione e sterilizzazione di cani rurali” che vede la Asl di Sassari capofila di un progetto regionale che avrà ricadute positive su tutta l’Isola

“Nuovo statuto per la Sardegna”

CAGLIARI  – “Il mondo è cambiato: serve una riforma statutaria che guardi al futuro e renda la Sardegna protagonista nel nuovo scenario euro-mediterraneo.” Così Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia ed ex Presidente della Regione, nel corso dell’audizione in Commissione Statutaria. Il deputato ha indicato tre nodi prioritari: diritto alla mobilità, procedure amministrative più rapide, superamento dell’insularità energetica con governo delle rinnovabili e idrogeno verde. Ha inoltre richiamato le direttrici strategiche per il futuro dell’isola: continuità territoriale effettiva con il trasferimento alla Regione delle funzioni su quella marittima, leadership nella transizione energetica, fiscalità per attrarre investimenti, welfare e sanità territoriale più forti, identità culturale come leva economica, esercizio pieno delle competenze sul paesaggio. “L’autonomia non è uno slogan, ma uno strumento per decidere, crescere e trattenere i giovani. Serve un Presidente forte, un vero ‘sindaco della Sardegna’, e un Consiglio altrettanto forte, in particolare nella programmazione dei fondi europei”, ha dichiarato. Sul tema della legge elettorale Cappellacci ha puntualizzato: “Deve garantire governabilità e rappresentanza, non può diventare un ‘cacciavite’ al servizio delle maggioranze del momento né un espediente per offrire artificiosamente tribune a chi non ha reale consenso, a discapito della stabilità.” In chiusura, Cappellacci ha richiamato l’importanza della partecipazione: “Occorre digitalizzare e semplificare l’iniziativa popolare. L’obiettivo non è solo rafforzare un ente, ma passare dall’autonomia della Regione all’autonomia dei sardi.”

“Porcu scrive a Raf sui social se ci sarà a Capodanno, Fondazione allo sbando”

ALGHERO – “A cosa stiamo assistendo?” È la domanda che Fratelli d’Italia rivolge all’Amministrazione comunale dopo il messaggio apparso sui social, in cui il presidente della Fondazione Alghero, Graziano Porcu, chiede pubblicamente a Raf se sarà presente il 29 dicembre ad Alghero.
“Un presidente di Fondazione – osserva FdI – non può permettersi di verificare sui social la presenza di un artista. È un comportamento che discredita il lavoro degli uffici, delle agenzie di produzione e dell’intera città. Una modalità dilettantesca, che dà l’idea di un’organizzazione in alto mare.”
La nota prosegue: “Il Capodanno è l’evento di punta dell’inverno algherese. Richiede serietà, programmazione e un’immagine credibile verso partner, sponsor e operatori turistici. Vedere il presidente di una delle principali istituzioni turistiche e culturali algheresi che chiede conferme in un commento Facebook è il segnale di una gestione improvvisata e per nulla professionale.”
Fratelli d’Italia chiede chiarimenti immediati all’Amministrazione Cacciotto: “Ci dica il sindaco se ritiene adeguato questo metodo di lavoro. È così che si rappresenta Alghero, che si tratta con gli artisti con cui si dovrebbero già avere contratti e impegni definiti?”
“Dopo i ritardi nell’annuncio del Capodanno, oggi assistiamo all’ennesima scena che rischia di indebolire l’immagine della città. È tempo che l’Amministrazione si ridia serietà istituzionale: Alghero non merita improvvisazione permanente.”

Scali aerei, mobilità e connessioni: progetto dell’Università di Cagliari e player isolani

CAGLIARI – Turismo, sviluppo socioeconomico, Cagliari-Elmas hub e volano di un nuovo sistema integrato. Il progetto da tre milioni e mezzo di euro fa capo al Pnrr ed è curato dall’Università di Cagliari con i principali player isolani. Dal restyling del Parco di Santa Caterina ai totem multimediali, l’App multilingue e per non udenti. Gianfranco Fancello, responsabile scientifico: “Al lavoro per una rete efficiente per i cittadini e di supporto alle municipalità”

Budget, temi, partner. Avviati con tre milioni e mezzo di euro nella seconda metà del 2022, in chiusura per i primi mesi del prossimo anno, i lavori hanno visto gli atenei di Cagliari e Sassari cooperare nel “e.Ins-Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia: Spoke 8 Sustainable Mobility”. La struttura sul modello Hub&spoke ha avuto cabina di regia all’Università di Cagliari assieme a una serie di player qualificati. Tra questi, oltre agli specialisti degli atenei isolani, Regione, Banco Sardegna, Confindustria, UnionCamere, LegaCoop, Fondazione di Sardegna, Autorità di sistema portuale e Sogaer. “Parliamo di risorse e percorsi a supporto della ricerca accademica a livello nazionale. Cagliari-Elmas si candida tra i primi aeroporti in Italia per diventare un hub territoriale di primo livello con l’applicazione di ricerche di sistema avanzate. Questo – dice Gianfranco Fancello, responsabile scientifico del progetto e ordinario alla facoltà di Ingegneria dell’Università del capoluogo – significa dare linee di sviluppo socioeconomico al territorio e creare connessioni a vantaggio del movimento turistico e degli scambi in genere”.

Una risposta innovativa allo sviluppo del territorio. Costruito sulla condivisione tra atenei e alcuni dei principali player dell’economia isolana, il progetto sulla Mobilità sostenibile sarda è solido scientificamente e volto al futuro. Tra i dieci finanziati dal Pnrr alla voce Ecosistemi e innovazione, tratta temi di forte attualità. Tra questi, aerospazio, genomica, tele medicina, aerospazio, energia, finanza, turismo, biofarmacologia. Di elevata importanza gli studi dei ricercatori per il Sistema di supporto decisionale (Gis) ideato e messo a disposizione delle municipalità di riferimento con particolare attenzione alle comunità limitrofe agli scali aerei.

Risposta integrata al contesto locale. “L’obiettivo? Creare attività integrate tra territorio e mondo della ricerca. E fare in modo che questi studi generino sviluppo, sostenibile e concreto. e-Ins è diviso in dieci spoke, cinque coordinati da noi e altrettanti da Sassari. Per la mobilità non abbiamo fatto un progetto con al centro non solo piste ciclabili o autobus verdi. Ci siamo chiesti come l’intero sistema sardo potesse sviluppare attività sostenibili partendo dalle nostre porte di ingresso. Dunque, gli aeroporti. Da qui – spiega Gianfranco Fancello – i tre scali che entrano con Sogaer di Cagliari-Elmas, Hub delegata e rappresentante di Alghero e Olbia”. Nel progetto, oltre al professor Fancello, sono coinvolti i docenti Italo Meloni, Francesco Piras e Mara Ladu (Cagliari), Tania Congiu e Comenale Pinto (Sassari). Per la Sogaer sono coinvolti la presidente Monica Pilloni e i dirigenti Fabio Mereu, Federico Miscali e Massimo Sanna.

Un nuovo concetto di aeroporto. “Lo scalo aereo si trasforma e si apre al territorio: non solo voli ma un centro di gestione e snistamento della mobilità. Per i cittadini i benefici nascono da un sistema efficiente che integra modelli avanzati con l’aeroporto, collegato con tutto il mondo, al circuito urbano. Elmas può diventare parcheggio di scambio così che il traffico automobilistico non entri a Cagliari. I pendolari lasciano le auto all’aeroporto e si spostano con treni, bus e altro”. Uno scalo che avrà aerei ma anche cittadini che parcheggiano, si muovono, vedono negozi, frequentano locali, partecipano a congressi e riunioni e magari non devono partire. “Il complesso ex Fas? Rafforza l’idea dell’aeroporto come polo di diversi interessi anche a favore della collettività”. Intanto, lo scalo “Mario Mameli” è un passo avanti con i movimenti su rotaia. Mentre a Olbia e Alghero è in fase di costruzione e progettazione la bretella aeroportuale dedicata ai treni. Ma non è tutto. “A Elmas è stato realizzato il Parco lineare Santa Caterina, cerniera di congiunzione tra scalo e cittadina. I residenti hanno una relazione diretta ciclopedonale, tra piste ciclabili, aree verdi e piste pedonali. Ed è in corso un test conoscitivo anche con i residenti a Decimo e Assemini per approfondire sul corridoio multimodale che riguarda anche treni e auto”.

Totem, Gis, parcheggio “intelligente”. Nell’ambito del progetto sono stati acquistati totem a messaggio variabile sui parcheggi e ci saranno anche quelli multilingue per i turisti. Un percorso che rafforza il senso di integrazione e unisce accademia, enti, associazioni e utenti. Da rimarcare anche una App dello scalo che offre la disponibilità dei parcheggi, favorisce la mobilità sostenibile, integra gli Ncc (navette con conducente) e dialoga anche nel linguaggio dei segni per i non udenti. Il progetto guidato dal professor Fancello ha lavorato anche al Gis: “È un sistema di supporto alle decisioni politiche. Ne potrà usufruire chi avrà competenze nella gestione dei servizi di mobilità dell’area vasta. Quindi, comuni, citta metropolitana, assessori, autorità portuale, istituzioni ed enti coinvolti nel processo, avranno un sistema che per la prima volta raccoglie i dati relativi ad aerei, treni, bus, Ncc e auto. Una visione che aiuta i processi decisionali e dà un’idea chiara di quali possano essere gli scenari”.