La ZES Unica è un’occasione storica: Porto Torres deve saperla cogliere | proposte

PORTO TORRES – Il Movimento politico “Porto Torres Avanti”, ancora una volta, dà una “sveglia” alle varie istituzioni, amministrazione comunale in primis, al fine di ridare dignità al centro portuale e in generale al territorio che, da troppi anni, a parte le “vampate” estive, in particolare nei litorali, soffre di una diffusa stagnazione economia e troppa ignavia rispetto alle grandi scelte per attivare un vero rilancio. In questo solco il movimento guidato dal capogruppo consiliare Bastianino Spanu diffonde un “documento – manifesto” riguardo alcune rilevanti priorità e urgenze.

UNA STRATEGIA DI RILANCIO TERRITORIALE

La rinascita economica di Porto Torres passa da una visione integrata: porto, industria, turismo e innovazione devono tornare a dialogare all’interno di una strategia unitaria. In questo quadro, la Zona Economica Speciale (ZES) rappresenta un’opportunità strategica e irripetibile per Porto Torres. Le agevolazioni fiscali e procedurali previste per le ZES possono e devono essere utilizzate per attrarre investimenti produttivi, rilanciare le aree industriali dismesse e rafforzare il ruolo del porto come hub logistico e commerciale del Nord Sardegna. La sfida è trasformare la ZES in motore reale di sviluppo, non in una semplice etichetta amministrativa: uno strumento concreto al servizio del territorio, delle imprese e dei cittadini. Per questo proponiamo l’avvio di una grande azione di marketing territoriale, collegata alla pianificazione ZES e al potenziamento delle infrastrutture portuali, capace di restituire alla città una posizione centrale nel sistema produttivo regionale.

2. COMPETENZA E CONTINUITÀ AMMINISTRATIVA

Il rilancio non può fondarsi sull’improvvisazione. Serve continuità amministrativa e competenza nei ruoli di governo della città, perché solo una guida esperta, coerente e radicata può garantire risultati concreti e duraturi.

Porto Torres ha bisogno di una classe dirigente capace di visione strategica, in grado di dialogare con la Regione, il Consorzio Industriale e le imprese, e di rappresentare con autorevolezza gli interessi del territorio nei tavoli decisionali regionali e nazionali.

La politica deve tornare ad essere strumento di costruzione, non di scontro.

Non servono maghi né improvvisazioni: servono competenze, metodo e responsabilità.

3. ECONOMIA REALE E LAVORO

La priorità è creare lavoro stabile e dignitoso. Proponiamo un piano di rilancio dell’economia locale che punti su:

• Valorizzazione delle aree industriali dismesse, con nuovi insediamenti produttivi sostenibili;

• Incentivi per le imprese che assumono giovani e investono sul territorio;

• Partenariati pubblico-privati (PPP) per infrastrutture, servizi e manutenzioni urbane;

• Promozione turistica e culturale integrata, con la valorizzazione dei siti storici, archeologici e identitari di Porto Torres come leva di crescita e occupazione qualificata;

• Formazione e innovazione tecnologica per costruire competenze e nuove opportunità di impiego.

4. UNITÀ DEL TERRITORIO

Il rilancio di Porto Torres non può avvenire in solitudine. È necessario un patto territoriale che coinvolga istituzioni, imprese, associazioni e cittadini, un’alleanza civica per ricostruire fiducia e coesione sociale.

La politica locale, il mondo imprenditoriale, l’associazionismo e soprattutto i cittadini turritani devono credere che il cambiamento è possibile. Solo insieme possiamo restituire a Porto Torres il ruolo e il prestigio che merita nel panorama regionale.

5. IDENTITÀ E AUTONOMIA

Come Movimento Autonomista, crediamo nell’autogoverno e nella responsabilità dei territori. Porto Torres deve poter decidere sul proprio futuro, pianificare il proprio sviluppo e valorizzare le proprie risorse senza dipendere da scelte calate dall’alto. Autonomia significa capacità di visione, responsabilità nelle scelte e orgoglio dell’appartenenza.

6. CONCLUSIONI

Il futuro di Porto Torres dipenderà dal coraggio con cui sapremo agire oggi. Abbiamo il dovere di restituire alla città una prospettiva concreta di crescita e di benessere collettivo. Il Movimento Autonomista Porto Torres Avanti si assume questo impegno con serietà, passione e competenza, pronto a rappresentare un punto di riferimento politico e civico per una nuova stagione di sviluppo.

La priorità è creare lavoro stabile e dignitoso. Proponiamo un piano di rilancio dell’economia locale che punti su:
– Valorizzazione delle aree industriali dismesse, con nuovi insediamenti produttivi sostenibili;
– Incentivi per le imprese che assumono giovani e investono sul territorio;
– Partenariati pubblico-privati (PPP) per infrastrutture, servizi e manutenzioni urbane;
– Promozione turistica e culturale integrata, con la valorizzazione dei siti storici, archeologici e identitari di Porto Torres come leva di crescita e occupazione qualificata;
– Formazione e innovazione tecnologica per costruire competenze e nuove opportunità di impiego.

Cosa è la ZES Unica

La Zona Economica Speciale Unica (ZES Unica), istituita con il Decreto-Legge 124/2023 (convertito nella Legge 162/2023), unifica in un’unica area amministrativa tutte le precedenti ZES regionali del Mezzogiorno. Comprende otto regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. L’obiettivo è stimolare la crescita economica, favorire nuovi investimenti produttivi e migliorare la competitività delle imprese già insediate. La gestione è affidata alla Struttura di Missione ZES Unica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.

Le agevolazioni previste

Le imprese che investono in aree ZES possono accedere a importanti incentivi economici e procedurali:
– Credito d’imposta ZES Unica: fino al 45% del valore dell’investimento in beni strumentali;
– Semplificazioni amministrative tramite lo Sportello Unico Digitale (S.U.D. ZES);
– Procedure accelerate per nuovi insediamenti e riconversioni industriali;
– Investimento minimo: 200.000 euro per l’accesso alle agevolazioni;
– Priorità nei programmi di cofinanziamento europei e PNRR.

La ZES Unica e la Sardegna

La Regione Sardegna rientra integralmente nel perimetro della ZES Unica. Il territorio di Porto Torres, per la sua posizione strategica, il porto industriale e la presenza di ampie aree produttive, è naturalmente candidato a diventare un nodo di riferimento del sistema ZES nell’isola.

Le opportunità per il Nord Sardegna includono:
– rilancio delle aree industriali e logistiche dismesse;
– potenziamento delle infrastrutture portuali e retroportuali;
– attrazione di imprese nei settori energia, transizione ecologica, logistica e manifattura;
– incentivi fiscali e semplificazione delle procedure per chi investe a Porto Torres.

La posizione del Movimento Autonomista “Porto Torres Avanti”

Il Movimento Autonomista Porto Torres Avanti considera la ZES Unica una leva determinante per il rilancio produttivo ed economico del territorio. Affinché lo strumento funzioni realmente, è necessario garantire governance competente e stabile, tempi certi e pieno riconoscimento del ruolo di Porto Torres nel perimetro operativo della ZES. Solo così la ZES Unica potrà tradursi in risultati concreti, attrarre investimenti, creare lavoro e restituire alla città il ruolo di capitale produttiva e logistica del Nord Sardegna.

La ZES Unica è un’occasione storica: Porto Torres deve saperla cogliere, con competenza, visione e unità d’intenti.”

Motori, tutto pronto per la storica Alghero – Scala Piccada

ALGHERO – Iscrizioni oltre quota 120 ed i migliori nomi della velocità in salita per la 63^ Alghero Scala Piccada.  La risposta al fascino della finale nazionale di Campionato Italiano Velocità Montagna è evidente e le adesioni che hanno superato quota 120 parlano chiaro. La gara si svolgerà dal 31 ottobre al 2 novembre nella città catalana che è già completamente in atmosfera da evento e tra poche ore sarà animata dai migliori driver di tutta Italia che desiderano confrontarsi su un tracciato ad alta spettacolarità ed incastonato in una delle più suggestive cornici. Le telecamere di ACI Sport TV racconteranno ogni momento del fine settimana sardo con report quotidiani e servizi di aggiornamento. Tutte le informazioni su scalapiccada.it e acisport.it .

Luigi Fazzino a cui è stato attribuito il numero 1, torna sulla Osella PA 30. Il giovane siracusano di Melilli torna in Sardegna con raddoppiata motivazione: Puntare alla finale e riscattarsi dal passo falso del 2024. Ci saranno altri due finalisti siciliani di Ragusa in primo piano iper la classe regina, ovvero il tenace Franco Caruso e l’arrembante Samuele Cassibba, entrambi sulle Nova Proto NP 01. Nuova esperienza su Nova Proto anche per il bravo senese Mirko Torsellini dopo le convincenti prove sul prototipo di massima categoria, come l’olbiese Giuseppe Vacca che riconferma la scelta della Nova Proto. Altro sardo sotto i riflettori è certamente l’idolo di casa Sergio Farris che adesso vorrà capitalizzare gli sviluppi realizzati durante la stagione sulla Wolf GB 08 Mistral, mentre sulla versione Thunder Aprilia ci sarà il bravo umbro, già tricolore e finalista Junior Filippo Ferretti. Altri driver sul fronte Osella il milanese Andrea Pezzani ed il calabrese di lungo corso Dario Gentile. Esordio su Nova Proto NP 03 per il sempre protagonista lucano Achille Lombardi, stessa vettura per il ligure Gianluca Ticci e per il toscano Michele Gregori. Dalla zona nord con tenacia arriva il veneto Damiano Schena a coronare una proficua stagione sulla Nova Proto NP 03.

Anche tra le Gran Turismo del gruppo GT si respira decisamente aria di Supersalita con i maggiori contendenti ala finale, tra cui il foggiano Lucio Peruggini (sud), i campani Giuseppe D’Angelo e Michele Mancin (nord), poi Giovani Del Prete (sud), tutti sulle Ferrari 488 Evo. Per la GT Cup il trentino Rino Lunelli (nord) ed il calabrese Gabrydriver (sud) sulle 458 di Maranello. Sul fronte Porsche Ezio Bellin con la 911 (nord). Ci saranno anche l’ascolano Alessandro Gabrielli ed il pugliese Vito Tagliente sulle 488 del Cavallino. Per la categoria silhouette spicca il maceratese Abramo Antonicelli su BMW, ma è cospicuo il numero dei contendenti alla gara. Per le auto TCR il campione supersalita salernitano Salvatore Tortora su Audi come il bresciano Luca Tosini sono i massimi rappresentanti di sud e nord, ma ago della bilancia sarà l’altro bresciano Alex Leardini su Cupra Leon. Per l’affollato gruppo E1 tanti i protagonisti annunciati ma riflettori della finale puntati su Andrea De Stefani (nord che sarà su Renault Clio 16V, poi l’abruzzese Silvano Stipani (nord)  su Peugeot 106 per la classe 1600 come il bresciano Enrico Trolio, mentre su Honda Civic ci sarà la giovane conferma veneta Tiziano Ghirardo ed in classe 1400 Angelo Giovannini su Peugeot 205 (nord). Confermati gli alti numeri dalle categorie della Racing Start. Il giovane tarantino Vanni Tagliente su MINI arriva con i punti del sud, mentre dal nord Jacopo Della Maria su Renault Clio Cup e ci sarà anche la giovanissima marchigiana Kadija Mourtaji su Peugeot 308, che corona una bella stagione d’esordio. In Racing Start Plus Alberto Cioffi su MINI ed il milanese Gianluca Luigi Grossi su Renault Clio RS, sono entrambi finalisti in arrivo dal nord. Anche in Racing Start diversi finalisti ad iniziare dall’inossidabile bergamasco Mario Tacchini che sarà su MINI come Marco Paletta, per le motorizzazioni turbo.Per i motori atmosferici il temibile bresciano Giulio Panteghini come il trevigiano Paolo Venturi concluderanno la proficua stagione su Honda Civic, mentre Adriano Todoverto sarà su Renault Clio RS3. Per la classe 1600 dalla zona sud arriva Francesco Eugenio Orlando su Peugeot 106. Giovanissimo anche Titta Morris che su Peugeot 106 si è guadagnato al finale di gruppo NS dalla zona nord ed in classe 1600 ci sarà anche la lady padrona di casa Ialria Piras su Citroen Saxo.

Teatro della competizione che assegnerà il titolo di vincitore della finale CIVM, saranno i 5.100 metri della SS 292 tra le porte di Alghero e la località Scala Piccada, 250,46 metri più in alto lungo una pendenza media del 4,92%.

-“Le iscrizioni si sono appena chiuse e noi desideriamo porgere sin d’ora il benvenuto a quanti onoreranno la nostra gara con la loro presenza – afferma Giulio Pes di San Vittorio – i numeri sottolineano il fascino della nostra competizione e certamente il desiderio dei finalisti di zone diverse di confrontarsi su un tracciato selettivo e altamente spettacolare, che sa offrire le migliori caratteristiche gradite ai piloti da salita. Al nostro benvenuto si uniranno tutte le realtà partner durante la presentazione di giovedì 30. Un momento per sottolineare e svelare particolari solidi ed aspetti nuovi di un evento sportivo che svolge in modo efficace la funzione di volano promozionale”-

Caserma Vigili del Fuoco, prosegue l’iter

ALGHERO – “Prosegue con decisione l’iter per la realizzazione della nuova sede del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Alghero. La Seconda Commissione ha approvato la deroga volumetrica necessaria alla costruzione del nuovo edificio, un passaggio fondamentale che anticipa l’ultimo atto in Consiglio comunale.
Si tratta di un momento cruciale per sbloccare definitivamente l’opera e dare avvio a un progetto atteso da tempo dalla città.
Con questo passaggio amministrativo vogliamo dimostrare che, quando esistono volontà politica e coesione istituzionale, anche le opere più complesse possono procedere con efficacia. Continueremo con determinazione, affinché nei tempi previsti si arrivi all’approvazione finale e all’inizio dei lavori.
Il voto in Commissione e il successivo passaggio in Consiglio rappresentano tappe decisive per dotare Alghero di una struttura operativa moderna e funzionale, finalmente adeguata alle esigenze del territorio e del corpo dei Vigili del Fuoco.
La nuova sede sorgerà in località La Scaletta, un’area individuata per la sua posizione strategica e la facilità di accesso alle principali direttrici viarie, elemento chiave per garantire interventi tempestivi e una migliore copertura del territorio”
Alberto Bamonti consigliere comunale Gruppo Noi Riformiamo Alghero. 

“Abbanoa, non solo opere lumaca, ma pure lavoratori a rischio”

ALGHERO – “Serve un intervento immediato per tutelare i lavoratori impegnati nel servizio di depurazione”. È la richiesta avanzata dai capigruppo in Consiglio comunale di Alghero Michele Pais (Lega), Marco Tedde (Forza Italia), Alessandro Cocco (Fratelli d’Italia), Lelle Salvatore (Udc) e Massimiliano Fadda (Prima Alghero), che hanno formalmente chiesto la convocazione urgente del Consiglio comunale per discutere la situazione determinata dal nuovo bando pubblicato da Abbanoa.
Il gestore unico del servizio idrico, attraverso l’internalizzazione della gestione degli impianti di depurazione finora affidata ad Acciona, esclude alcune categorie di lavoratori – come il personale amministrativo e i dipendenti dei laboratori – e introduce criteri di selezione che rischiano di penalizzare proprio gli addetti che da anni garantiscono il servizio.
“Il requisito di almeno 18 mesi di esperienza continuativa nel settore della depurazione è un criterio arbitrario e privo di fondamento – spiegano i capigruppo – che finirebbe per escludere lavoratori con comprovata esperienza, molti dei quali assunti anche di recente per sostituire colleghi andati in pensione o trasferiti. Parliamo di oltre trecento unità che hanno maturato nel tempo professionalità e competenze specifiche, e che oggi rischiano di essere penalizzate da un passaggio di gestione che invece dovrebbe tutelarle.”
Per questo motivo, i consiglieri firmatari chiedono che il Consiglio comunale di Alghero si esprima con una risoluzione chiara a difesa dei lavoratori, sollecitando Abbanoa a rivedere i criteri del bando e la Regione Sardegna a intervenire con urgenza per evitare gravi ripercussioni sociali e occupazionali sul territorio.
“Ci auguriamo – proseguono Pais, Tedde, Cocco, Salvatore e Fadda – che la stessa posizione venga assunta anche dagli altri Consigli comunali del territorio, così da esprimere una voce unitaria e forte che costringa la Regione a intervenire immediatamente per modificare gli indirizzi di predisposizione del bando e tutelare i lavoratori coinvolti.”
“Ancora una volta – concludono i capigruppo – la presidente Todde si dimostra assente, o peggio, se avesse realmente condiviso gli indirizzi di questo bando che rischia di compromettere la stabilità occupazionale di centinaia di famiglie. Il Comune di Alghero deve farsi parte attiva e difendere chi, con impegno e responsabilità, garantisce ogni giorno un servizio essenziale per la comunità.”
Michele Pais (Lega), Marco Tedde (Forza Italia), Alessandro Cocco (Fratelli d’Italia), Lelle Salvatore (Udc), Massimiliano Fadda (Prima Alghero).

“Sanità algherese, altro che rilancio: ecco tutte le gravi criticità”

ALGHERO – “Si è tenuto un Consiglio Comunale aperto con la gradita presenza dei
comitati e dei vertici della ASL e AOU , che ringraziamo. Questa partecipazione
è servita per chiarire i passi già compiuti dai suddetti manager che hanno anche
fornito le linee programmatiche che intendono seguire per il miglioramento dei
servizi sanitari nel nostro territorio.
Nel corso del mio intervento ho ribadito, per l’ennesima volta, le criticità ormai
endemiche del nostro territorio e mi sono soffermato, in particolare, sugli
Ospedali di Alghero che, pur lavorando in palese emergenza, offrono un servizio
importante per la collettività, grazie alla abnegazione degli operatori sanitari.
– il Pronto soccorso dell’Ospedale Civile che registra 25.000 accessi l’anno,
verrà ampliato con una nuova struttura di 430 mq. ma funzionerà soltanto
se arriverà il personale medico ed infermieristico a supporto, altrimenti
diventerà l’ennesima struttura inutilizzata;
– La riapertura h24 della Cardiologia, oggi a mezzo servizio, è un servizio
fondamentale per un Ospedale che si rispetti;
– Anche la Pediatria è ancora h12 dal lunedì al sabato ma per fortuna
qualcosa si muove, perché sono arrivati alcuni pediatri .
– Con grande dispiacere devo ammettere che il Punto Nascita, ormai chiuso
da 2 anni, non riaprirà perché ad oggi non ci sono le condizioni per
ripristinarlo a causa della mancanza di pediatri e neonatologi. Forse in
futuro la politica regionale capirà che alcuni centri importanti come
Alghero dovrebbero e potrebbero operare in deroga, come avviene in molte
altre Regioni, considerando il basso indice di natalità della Sardegna che ha
raggiunto un calo delle nascite del 10% negli ultimi 18 mesi, Nel frattempo
si potrebbero attivare servizi fondamentali come lo STEN (servizio di
trasporto emergenza neonatale).
– infine, ho ribadito che, per quanto riguarda l’Ospedale Marino, non siamo
interessati alla diatriba sulla sua gestione ma vogliamo garanzie di
continuità del servizio, che non deve essere vanificato”.

 

Massimiliano Fadda, consigliere comunale Prima Alghero

“Capodanno, pessima gestione dell’Amministrazione Cacciotto: confusione e ritardi”

ALGHERO – “Anche quest’anno, Alghero viene superata da Olbia nella tempestività della promozione del Capodanno”, dichiara il vice coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Alessio Auriemma . “A poche settimane dall’evento, non c’è ancora un programma né un nome, e questo è un danno per gli operatori economici.”

“Nel 2023 il sindaco Conoci e l’Assessore Cocco annunciarono Ligabue il 27 ottobre, primi in Sardegna e con un piano già pronto. Oggi, alla stessa data, la sinistra non ha ancora deciso nulla e si è fatta anticipare da Olbia, Arzachena e altre città.”

“La Fondazione Alghero ha avviato un’indagine esplorativa per raccogliere le proposte. A sei giorni dalla scadenza non è stato annunciato alcun esito. Nel frattempo, altre città sarde hanno già definito artisti, calendari e campagne di promozione.”
“È inaccettabile che un evento centrale per il turismo invernale  venga gestito con questa leggerezza. Gli operatori economici hanno bisogno di certezze. Ogni giorno di ritardo significa opportunità perse e prenotazioni mancate”. “Si ripete quel che abbiamo visto lo scorso anno: gestione tardiva e confusa, annunci all’ultimo e operatori delusi. L’amministrazione Cacciotto ha avuto un anno intero per preparare un Capodanno all’altezza di Alghero, ma è ancora ferma a discutere se investire o no in un grande evento.”
“Chi lavora nel turismo ha bisogno di scelte chiare, comunicate per tempo, e di un’Amministrazione che abbia una visione chiara e che ci creda davvero” conclude Auriemma

“La Regione vuole veramente potenziare il Marino? Lo dimostri subito”

ALGHERO – “Durante la discussione consiliare sul futuro dell’Ospedale Marino, il consigliere comunale Marco Colledanchise (Orizzonte Comune) ha tracciato un bilancio chiaro e documentato della trasformazione del presidio, richiamando l’attenzione sulla necessità di garantire continuità e trasparenza nella fase di passaggio all’ASL n.1 Sassari prevista per il 1° gennaio 2026.

“Il Marino ha vissuto negli ultimi anni una rinascita reale, non propagandistica. Con l’ingresso nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari dal 1° gennaio 2022, sono ripartiti investimenti, percorsi e fiducia. I dati lo dimostrano: nel 2022 ben 756 interventi sono passati da day hospital a day surgery, con tempi più brevi e minori complicanze. È un risultato tecnico, ma soprattutto umano: pazienti che tornano prima a casa e famiglie meno stressate.”

Colledanchise ha ricordato come nel 2024 la ristrutturazione della sala operatoria abbia rilanciato la chirurgia ortopedica e come nel 2025 il Marino sia tornato anche luogo di formazione e ricerca, ospitando sessioni di chirurgia in diretta e attività di alta specializzazione.

“Il Marino oggi non solo cura, ma insegna e attrae esperienze. È un presidio che mette Alghero sulla mappa della buona sanità”, ha dichiarato il consigliere. Allo stesso tempo, Colledanchise ha riconosciuto le criticità spesso segnalate in questi anni, in particolare la carenza di anestesisti, sottolineando che “i muri non operano: operano le persone. Il capitale umano è il cuore della sanità”.

Riferendosi alla riforma regionale del 2025, che prevede il ritorno del Marino all’ASL n.1, Colledanchise ha ribadito la disponibilità a collaborare con la Regione “nello spirito di una maggioranza responsabile”, ma ha posto alcune condizioni chiare per garantire che il passaggio non comprometta i progressi ottenuti:
– Mantenimento e crescita dei volumi operatori in ortopedia e riabilitazione, con monitoraggio trasparente trimestrale;
– Piano anestesisti dedicato con reclutamento mirato, incentivi di sede e convenzioni ponte con l’AOU per coprire i turni critici;
– Stabilità delle équipe e percorsi di carriera, per preservare la vocazione formativa del presidio;
– Clausole di salvaguardia negli atti di trasferimento per garantire interventi correttivi automatici se i risultati calano;
– Tavolo permanente di monitoraggio con report pubblico mensile su chirurgia, anestesia, riabilitazione e liste d’attesa.

“Non facciamo battaglie di sigla tra AOU e ASL – ha precisato Colledanchise – ma chiediamo un patto sui risultati. La sanità non è un simbolo, è una promessa mantenuta ogni giorno, sala operatoria dopo sala operatoria.”

Nel suo intervento, il consigliere ha voluto anche ricordare chi, negli anni più difficili, contribuì a salvare l’ospedale:

“Non baratterò mai la mia onestà intellettuale. Fino a pochi anni fa il Marino rischiava di essere smantellato. Ricordo chi si oppose e chi lo salvò. Da cittadino devo dire grazie alle associazioni, ai medici e tutti i dipendenti, ai partiti e in particolare all’ex presidente del consiglio regionale Michele Pais, perché è anche grazie a lui se oggi il Marino esiste e raggiunge numeri così alti di operazioni.”

Infine, Colledanchise ha posto la domanda centrale che oggi riguarda la sanità algherese:

“Vogliamo davvero potenziare il Marino o lo vogliamo indebolire a vantaggio di altri ospedali? Io ho bisogno di sapere che a gennaio gli anestesisti conosceranno già i loro turni. Serve continuità, organizzazione e responsabilità. Questo chiediamo come amministratori e come cittadini.”

Marco Colledanchise, Orizzonte Comune

Impianti Sportivi, Alguerugby ancora senza campo: “Perchè Cacciotto non ci dà risposta?”

ALGHERO –  “Ci ritroviamo a dover scrivere questa nota stampa perché crediamo sia giusto nei confronti dei nostri tesserati, delle loro famiglie e di chi ci sostiene in questo progetto.

Un sogno di un gruppo di amici ed ex compagni di squadra che è divenuto realtà, non senza sacrifici. La nascita dell’ Asd Alguer Rugby è ormai realtà ad Alghero. Questo sodalizio ovale è il secondo in città e sta crescendo man mano. Oltre alle varie formazioni del settore giovanile, siamo felici di avere anche un gruppo per il rugby femminile e una squadra di rugby inclusivo. Domenica scorsa, la nostra squadra cadetta ha inoltre esordito nel campionato di Serie C, vincendo la prima partita. Una vittoria che ci ha reso orgogliosi e che ci porta a pensare di essere sulla strada giusta.

Il tasto dolente resta sempre la mancanza di un campo dove poter far giocare i nostri ragazzi. Nonostante le varie richieste e le continue interlocuzioni con l’amministrazione, che ringraziamo per l’impegno nel cercare una soluzione, a tutt’oggi siamo ancora in attesa di capire le motivazioni che non rendono possibile il nostro accesso all’unico impianto da rugby cittadino che proprio questa domenica (26 ottobre) avrebbe dovuto ospitare, come da calendario della federazione, il derby di Serie C tra la nostra compagine e quella dell’Amatori Rugby Alghero.

Abbiamo appreso che la partita sarebbe stata rinviata a causa di alcuni e urgenti lavori da attuarsi sul manto erboso dell’impianto di Via Degli Amici del Rugby, lo stesso che al mattino ha ospitato un concentramento di varie squadre under, compresa la nostra.

Lavori fissati proprio negli orari in cui si sarebbe dovuto disputare il derby in questione. Posto che non è necessario spiegare che il tutto ci è subito sembrato tanto strano quanto chiaro, la cosa che resta è che la partita non si è giocata né in quella struttura, né in nessun’altra.

Per lo spirito che ci contraddistingue non possiamo continuare a veder penalizzata la nostra società che ha la sola colpa di essere un’alternativa valida a quella esistente. Fare sport è un diritto di tutti e continueremo a lavorare e a batterci per questo, informando costantemente la città delle nostre vicissitudini, comprese quelle che con il rugby giocato hanno poco a che fare”.

Presidente e Direttivo dell’ASD Alguer Rugby 2024

A Putifigari nasce “Sèmenes”

PUTIFIGARI – II festival letterario che semina idee e genera riflessione per alimentare la conoscenza e far crescere una consapevole cultura ambientale e sostenibile

Licia Colò, Bruno Arpaia, Claudia Fachinetti, Luca Lombroso, Luca Mercalli, Elisabetta Dami, Valerio Rossi Albertini, Alessandro Antonino, Mauro Ballero, Stefania Divertito, Giovanni Fancello, Stefano Resmini, Michele Dotti, Ermanno Giudici, Monica Pais, Andrea Vico, Roberta Balestrucci e altri ancora da annunciare

 

Il Comune di Putifigari e l’Isola si preparano ad accogliere la prima edizione di “Sèmenes”, un nuovo festival letterario a fortissima connotazione ambientale e sostenibile che dal 27 al 30 novembre 2025 trasformerà il borgo del nord Sardegna in terreno fertile per la conoscenza, la riflessione e la cura del pianeta. Quattro giornate di parole, di laboratori, tavole rotonde e presentazioni di libri e progetti dedicate – ovviamente – a tutte le generazioni.

Il nome stesso del festival, “Sèmenes” – semi, in sardo – racchiude l’essenza dell’intento: seminare parole e visioni capaci di germogliare nella coscienza collettiva, portando frutti di consapevolezza, rispetto e speranza per le generazioni future. Promosso dal Comune di Putifigari e ideato e curato dall’Associazione Itinerandia, il festival mette al centro i libri che raccontano la natura, la sostenibilità ambientale, i cambiamenti climatici e la transizione ecologica, offrendo quattro giorni di incontri, laboratori, proiezioni in un territorio, quello del GAL Anglona Coros, particolarmente sensibile alle tematiche trattate.

A dare acqua, luce e voce a questa “semina” saranno scrittori, giornalisti, scienziati e artisti che partendo da prospettive diverse, rifletteranno sui grandi temi del tempo nostro. Tra i protagonisti di questa prima edizione Licia Colò, volto amatissimo della divulgazione televisiva e straordinaria narratrice della natura; Bruno Arpaia, scrittore e giornalista che indaga il rapporto tra letteratura, politica e ambiente; Claudia Fachinetti, naturalista e autrice per ragazzi, capace di tradurre in racconto l’urgenza della tutela ambientale; Luca Lombroso e Luca Mercalli, climatologi e divulgatori scientifici fra i più autorevoli in Italia; Elisabetta Dami, creatrice di Geronimo Stilton e voce della letteratura per ragazzi; Valerio Rossi Albertini, fisico e comunicatore che porta la scienza al servizio della coscienza ecologica. E ancora Alessandro Antonino, artista e conduttore noto come “Mr. Nat”; Mauro Ballero, botanico di fama internazionale; Stefania Divertito, giornalista d’inchiesta in ambito ambientale; Giovanni Fancello, studioso della cultura gastronomica sarda; Stefano Resmini, animatore culturale e esperto d’arte; Michele Dotti, educAttore e formatore; Ermanno Giudici, presidente di ENPA Milano; Monica Pais, veterinaria e scrittrice impegnata nella tutela degli animali; Roberta Balestrucci, scrittrice e esperta di letteratura per l’infanzia e Andrea Vico, giornalista e divulgatore scientifico.

Sèmenes sarà quindi un piccolo grande laboratorio di pensiero e comunità, dove la parola diventa strumento di cura e la conoscenza un atto di responsabilità. Un festival che nasce per essere, per crescere, per restare e, stagione dopo stagione, restituire alla terra e alle persone i frutti dell’albero seminato insieme.

 

Biografie

 

Alessandro Antonino
Pittore napoletano e conduttore televisivo, noto come “Mr. Nat” sui social, dal nome del programma dedicato alla natura che ha condotto su La7.

Bruno Arpaia
Nato a Ottaviano (1957), è romanziere, giornalista, traduttore di letteratura spagnola e latinoamericana. Per Guanda ha pubblicato, tra gli altri, “Tempo perso”, “L’angelo della storia”, “L’energia del vuoto”, “La cultura si mangia!” (con Pietro Greco) e “Raccontare, resistere” (con Luis Sepúlveda).

Mauro Ballero
Già professore di Biologia Farmaceutica e direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari, autore di oltre 200 pubblicazioni e monografie sull’ambiente e la flora sarda.

Licia Colò
Conduttrice televisiva, divulgatrice e scrittrice. Dopo “Alle falde del Kilimangiaro”, conduce “Eden” su La7. Tra i suoi libri: “Cuore di gatta”, “Per te io vorrei” e “Il pianeta, istruzioni per l’uso” (Solferino, 2020).

Elisabetta Dami
Autrice e creatrice di Geronimo Stilton, i suoi libri sono tradotti in 50 lingue. Ha pubblicato anche “Così parlò Lupo Blu” e la serie “Billo e Billa”.

Stefania Divertito
Giornalista d’inchiesta ambientale, premiata per le sue inchieste su uranio impoverito e amianto. Ex portavoce del Ministro dell’Ambiente, è autrice di saggi su eco-giustizia e sostenibilità.

Claudia Fachinetti
Naturalista, giornalista e autrice per ragazzi. I suoi libri, come “Lasciami andare” (Il Battello a Vapore, 2023), raccontano storie vere di animali e ambiente.

Giovanni Fancello
Giornalista, gastronomo e autore, studioso della cultura alimentare sarda. Ha pubblicato numerosi saggi, tra cui “Durches. Grazia Deledda e il cibo”.

Michele Dotti
EducAttore, scrittore e formatore impegnato nella solidarietà internazionale, nella promozione dei valori di pace, giustizia e intercultura.

Ermanno Giudici
“Ermanno Giudici è stato per moltissimi anni presidente di ENPA Milano, organizzazione nella quale ha militato dal 1976 e dove ha ricoperto anche il ruolo responsabile delle Guardie Zoofile. Collabora con importanti riviste del settore e con media nazionali ed è autore di saggi sulla protezione degli animali. Ultimo libro pubblicato è stato “Cani,h falchi, tigri e trafficanti – Storie di crimini contro gli animali e di persone che li combattono” per Sperling&Kupfer dove si raccontano anni di indagini .Continua a fare informazione e formazione attraverso il suo blog ilpattotradito.it”

Luca Lombroso
Climatologo, meteorologo e divulgatore ambientale. Curatore dell’Osservatorio Geofisico di Modena e Reggio Emilia, autore di “Ciao Fossili” (Artestampa). Ha partecipato a vari vertici ONU sul clima, tra cui la COP21 di Parigi.

Luca Mercalli
Climatologo, giornalista scientifico e presidente della Società Meteorologica Italiana. Autore per Einaudi di “Non c’è più tempo”, “Salire in montagna” e “Breve storia del clima in Italia” (2025).

Monica Pais
Chirurgo veterinario e fondatrice della onlus Effetto Palla. Autrice di “Animali come noi”, “Con i loro occhi” e “L’incendio del bosco grande”.

Valerio Rossi Albertini
Fisico-chimico e divulgatore scientifico, primo ricercatore al CNR e docente universitario. Consulente Rai, autore della TED Talk italiana più vista e di saggi come “Il futuro dell’energia” (con Mario Tozzi).

Andrea Vico
Giornalista e divulgatore, co-autore di “Hit Science” su Rai3, fondatore di ToScienceCamp e autore di libri di divulgazione per bambini e adulti.

“Sanità, ennesimo Consiglio senza risposte: per 5 Stelle, Sinistra e Pd tutto va bene, Madama la Marchesa”

ALGHERO  – “Ennesimo Consiglio comunale aperto sulla sanità privo della capacità di ipotizzare scelte e fare proposte. Il secondo a distanza di un anno. Scelta incomprensibile, anche perché evidentemente organizzato non per affrontare i problemi e proporre soluzioni. Ma solo per mettere in campo la solita “narrazione malata” di una sanità algherese che va bene: “Tutto va bene madama la marchesa”, per dirla alla Nunzio Filogamo”, cosi Forza Italia Alghero che interviene sull’ennesimo Consiglio Comunale svolto ad Alghero in questi anni sulla Sanità, comparto che, come evidenziato da più parti, registra ancora criticità e soprattutto vede svanire importanti risposte come, ad esempio, il nuovo ospedale o almeno un nuova ala del Civile

“Una seduta alla quale non hanno partecipato l’assessore regionale e la presidente Todde, che sono gli unici decisori politici che possono correggere il corso della stanca sanità algherese verso obbiettivi proficui. I dati Gimbe sulla sanità sarda, e quindi, pro quota, su quella algherese, sono devastanti e richiedono interventi correttivi immediati. Oltre 270 mila sardi rinunciano alle cure. Sul fronte dell’assistenza territoriale la Sardegna registra una grave carenza di medici di medicina generale. Mancano almeno 200 medici di base. E la situazione sarda si riflette ovviamente in modo pesante anche sulla sanità algherese. Che d’estate ha la responsabilità della salute di circa 150 mila persone. Per l’ennesima volta abbiamo chiesto la collaborazione fra tutte le forze politiche algheresi per proporre alla Regione un progetto pilota per Alghero e per la Città Metropolitana che possa tamponare la carenza di personale medico che avrà una durata di 10-15 anni”.

“Un progetto che preveda le nuove strutture ospedaliere e che attui un’unica politica del personale sanitario, con la possibilità di gestire unitariamente il personale dei tre presidi di Sassari, Alghero e Ozieri. Trasferendo i presidi di Alghero e Ozieri alla Azienda Ospedaliera Universitaria attuando il concetto di hub e spoke e affidando alla ASL la sanità territoriale, le medicine generale, specialistica, veterinaria, farmaceutica, preventiva, del lavoro, la lungodegenza e la riabilitazione. Uscendo finalmente dalle sterili tesi e facendo proposte concrete per far uscire da questo vortice negativo una sanità che naviga al buio nonostante alcune luci, costituite da alcuni prestigiosi reparti, che non sono però sufficienti per illuminarla”.