Calcio, Promozione: vittoria esterna per l’Alghero

ALGHERO – Successo esterno per l’Alghero, che supera il Tuttavista Galtellì con il risultato di 1-2,
centrando la quinta vittoria consecutiva e confermando l’ottimo momento di forma nel
campionato di Promozione (girone B).
Al campo comunale di Galtellì, la partita si apre con un Alghero propositivo e determinato. I
giallorossi trovano il vantaggio grazie a Virdis, bravo a deviare in rete un cross di Paolo Pinna,
con la complicità della deviazione di Scognamillo (0-1).
Poco dopo arriva anche il raddoppio: Olaizola sfrutta al meglio un preciso assist di Oggiano,
firmando lo 0-2 con una conclusione che non lascia scampo al portiere locale.
Nella ripresa il match diventa più confuso, con diverse occasioni non concretizzate da
entrambe le squadre e numerosi palloni alti che rendono la partita spezzettata e combattuta
fino ai minuti finali.
All’88’ minuto, il Tuttavista accorcia le distanze su calcio di rigore, concesso generosamente
nonostante un intervento irregolare ai danni di Daga dell’Alghero nell’azione che ha portato al
penalty. Dal dischetto Basile realizza il gol dell’1-2, riaprendo solo nel punteggio una gara
ormai agli sgoccioli.
Con questo successo, l’Alghero ottiene la quinta vittoria consecutiva, confermando la propria
solidità e continuità di rendimento in campionato.
Staff

“Cimitero di Alghero in pessime condizioni”

ALGHERO – “Fare politica è anche (soprattutto) interessarsi delle cose che toccano la quotidianità, non solo grandi temi di geopolitica.
Questa è la grave situazione del cimitero di Alghero, dove ampie aree sono interdette da oltre 5 mesi, rendendo impossibile un fiore ai propri cari: che i cittadini, a rischio della propria incolumità, fanno lo stesso!
Naturalmente riporterò, per l’ennesima volta, il tema in Consiglio comunale. Sempre che serva a qualcosa…”, così il consigliere comunale della Lega Sardegna, Michele Pais.

La Cisl alla Todde: “Basta limitarsi all’ordinario, bisogna creare economie”

CAGLIARI – La Sardegna non può più limitarsi a gestire lordinario – ha dichiarato il Segretario generale CISL Sardegna, Pier Luigi Ledda . Con oltre 70.000 abitanti persi in dieci anni, un tasso di occupazione fermo al 57,7%, stipendi e pensioni inferiori alla media nazionale, disoccupazione giovanile al 35% e liste dattesa sanitarie che superano i 12 mesi, serve un cambio di passo. La Manovra 2026 deve diventare un atto politico coraggioso, capace di tradurre le risorse disponibili in crescita inclusiva, lavoro stabile e sviluppo dei territori”. Così il segretario generale della Cisl, Pier Luigi Ledda, nel primo incontro con l’assessore alla Programmazione e Bilancio sulla Manovra di Bilancio 2026.

Per la Cisl restano prioritari la ricostituzione della Cabina di Regia della Programmazione Unitaria e l’istituzione di un cruscotto pubblico di monitoraggio per garantire trasparenza e velocità della spesa, un Piano straordinario per loccupazione giovanile e femminile per la formazione professionale, la piena attuazione del Protocollo di Buggerru. Tra le richieste del sindacato, un Fondo di riequilibrio da 100 milioni per le aree interne e incentivi fiscali mirati per famiglie e imprese nei piccoli comuni, un piano per 2.000 alloggi in cinque anni e progetti di co-housing intergenerazionale, l’incremento di 50 milioni annui al welfare territoriale, con lintroduzione di un Atto di indirizzo regionale per la contrattazione sociale territoriale, l’applicazione della legge nazionale sulla rappresentanza dei lavoratori nei CdA delle società partecipate e, sul tema dei trasporti, il raddoppio della linea ferroviaria. Il segretario generale ha, inoltre, ricordato il ruolo dei sindacati: CGIL, CISL e UIL sono presenti in oltre la metà dei comuni sardi con patronati, CAF, servizi ai cittadini, formazione e sostegno ai più fragili. Una rete sociale che va valorizzata come presidio di prossimità e coesione, perché la Sardegna non può permettersi di lasciare nessuno indietro

Regione, Todde soddisfatta dell’adesione allo sciopero

CAGLIARI – “Ampia partecipazione delle istituzioni regionali allo sciopero generale indetto dalle organizzazioni sindacali in Sardegna in favore del popolo palestinese e della Global Sumud Flottilla, intercettata nelle scorse ore in acque internazionali”, cosi dalla Regione.
“Siamo in piazza per esprimere solidarietà al popolo palestinese e alla Freedom Flotilla. Non possiamo restare in silenzio davanti alla morte quotidiana di civili innocenti, donne, uomini e migliaia di bambini”. Così la Presidente della Regione, Alessandra Todde, presente al corteo di Cagliari. “Di fronte alla disumanità che si consuma sotto gli occhi del mondo, non possiamo girarci dall’altra parte. Serve avere il coraggio di prendere posizione e chiamare le cose con il loro nome”, ha proseguito la Presidente. “Noi siamo dalla parte della pace, della giustizia e dei diritti umani, senza ambiguità”.
Anche il vicepresidente della Regione, Giuseppe Meloni, ha voluto esprimere la propria vicinanza ai manifestanti: “Gaza è un dolore senza fine, una ferita che riguarda l’intera umanità. Ogni giorno vediamo crescere il numero delle vittime civili: donne e bambini che pagano il prezzo più alto, famiglie cancellate, macerie su macerie. La comunità internazionale deve assumersi fino in fondo le proprie responsabilità per garantire il rispetto dei diritti umani del popolo palestinese a vivere libero, in pace e nella propria terra. Mi unisco con forza a chi chiede giustizia, umanità e pace”, ha aggiunto Meloni. “Per i bambini, per le famiglie, per le persone innocenti che oggi vedono negato il diritto alla vita.  Questo non può più essere tollerato. Dobbiamo reagire tutti, senza tentennamenti. Altrimenti la storia ci condannerà per la nostra colpevole indifferenza”.
Presenti in corteo anche diversi esponenti della Giunta Todde. L’assessore agli Enti Locali ed Urbanistica Francesco Spanedda ha dichiarato: “Oggi in piazza, a Cagliari, per testimoniare sostegno al popolo palestinese e alla Global Sumud Flottilla. La comunità internazionale non può ignorare il dramma che ormai si sta consumando da troppo tempo, segnando irrimediabilmente la vita di migliaia di persone. La pace, il dialogo e la tutela dei diritti umani devono restare principi irrinunciabili, senza ambiguità”. L’assessora dell’Istruzione, Ilaria Portas, ha motivato così le ragioni della sua adesione: “Ho sentito forte l’esigenza di partecipare anche oggi a una manifestazione giusta che non ha necessità di molte parole per essere spiegata. Il nostro sostegno non è solo di presenza di piazza, ma fatto anche di azioni concrete come il recente provvedimento delle borse di studio dedicate ai giovani gazawi”.
Dalla piazza sassarese, l’assessore dei Lavori Pubblici, Antonio Piu, si è rivolto direttamente ai più giovani: “Il primo passo verso la pace è dire con chiarezza ‘No’ a chi sceglie la violenza, a chi pensa che la sproporzione della forza sia una risposta legittima. Il nostro no lo diciamo con forza anche con le piazze di oggi e sono felice di vedere tanti giovani volti a manifestare, perché questo mi rassicura per il futuro”.
Anche l’assessore dell’Industria, Emanuele Cani, ha partecipato questa mattina alle manifestazioni organizzate nel Sulcis Iglesiente per esprimere il dissenso contro il genocidio in corso a Gaza contro il popolo palestinese.  “Ho preso parte alla manifestazione organizzata in piazza Roma, a Carbonia, la mia città, e successivamente in piazza Sella a Iglesias, perché ritengo doveroso, da cittadino e da rappresentante delle istituzioni, fare la mia parte per chiedere a gran voce la fine di questa atrocità e il riconoscimento dello Stato di Palestina”.
L’assessora degli Affari Generali, Mariaelena Motzo, è netta: “Penso che la mobilitazione collettiva che oggi ha invaso le piazze italiane, con voce unita e determinata, rappresenti un segnale di grande forza civile e morale: la società non resta in silenzio di fronte all’ingiustizia, ma sceglie la solidarietà, la dignità e la pace. Un segnale forte che richiama le istituzioni, nazionali ed europee, alla responsabilità di agire per fermare le violazioni dei diritti umani e costruire una prospettiva di pace giusta e duratura. La pace non è un’utopia: è un dovere politico, sociale e umano che dobbiamo rendere realtà”.

“Alghero sacrificata e marginalizzata per i giochi di palazzo”

ALGHERO – “Il nuovo Consiglio Metropolitano di Sassari è stato eletto. Tutto secondo copione, tranne un fatto che solleva interrogativi profondi: Alghero non avrà alcun rappresentante della sua maggioranza di governo.
Una notizia che, da sola, basterebbe a far rumore. Ma se si aggiunge che quella maggioranza, sulla carta, poteva contare su 16 voti (il sistema di elezione prevede il diritto di voto solo per gli eletti nelle amministrazioni locali), allora il fatto assume i contorni di una vera e propria disfatta politica.
L’unica rappresentante espressa da Alghero è infatti Nina Ansini, eletta nella lista Per Sassari Metropolitana. Ansini, però, è un’esponente di Forza Italia e, soprattutto, siede all’opposizione del Consiglio comunale algherese. Un paradosso che fotografa con estrema chiarezza il disastro politico in cui è caduta l’attuale maggioranza.
La città è stata di fatto esclusa dai processi decisionali che animeranno il nuovo ente metropolitano. Non per un’imposizione esterna, ma per una scelta interna: una classe dirigente che ha preferito piegarsi alle logiche delle segreterie politiche sassaresi, abbandonando ogni rivendicazione di autonomia e rappresentanza.
Il risultato è che la maggioranza che governa la città resta senza voce in uno dei consessi più strategici del Nord Sardegna.
Nel gioco di equilibri, liste e pesi ponderati che caratterizza le elezioni di secondo livello, era indispensabile un lavoro politico serio e coeso. Alghero poteva portare in dote un pacchetto di voti importante, se solo ci fosse stata unità d’intenti, visione strategica e volontà di far valere il proprio peso. Invece, si è assistito a una resa silenziosa, un cedimento ai soliti giochi di palazzo, dove l’interesse del territorio è stato sacrificato in nome di accordi e spartizioni lontane.
Chi governa Alghero dovrà spiegare alla cittadinanza perché ha rinunciato a combattere per avere la giusta rappresentanza in un consesso dove si decideranno i fondi, le infrastrutture, la mobilità, le strategie territoriali del Nord Ovest Sardegna. Dovrà dire chiaramente quali logiche ha seguito, chi ha avallato queste scelte e, soprattutto, perché non si è fatto nulla per evitarle.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Alghero è stata svenduta.
Eppure, non era inevitabile. Era possibile costruire alleanze territoriali, difendere con forza le prerogative della città, valorizzare la rappresentanza con candidati condivisi. Invece, chi doveva alzare la voce ha preferito il silenzio. Chi doveva difendere la città ha preferito obbedire”.
Francesco Sasso, avvocato e presidente dell’associazione politica Iniziativa Alghero

Tedde plaude a Comandini: “Linguaggio di Di Nolfo violento, svilisce la Regione”

CAGLIARI – “Il post pubblicato dal consigliere Valdo di Noldo sui social, accompagnato da una immagine indegna, in cui si accusa la Presidente Giorgia Meloni di essere complice del genocidio” ha provocato la giusta reprimenda del Presidente del Consiglio Comandini. Il linguaggio intriso di odio di Di Nolfo è pericoloso. E’ una incitazione alla violenza e alla barbarie. Bene ha fatto Comandini a “tirare le orecchie” al consigliere della lista Uniti per Todde. Le offese gratuite e gli insulti di Di Nolfo possono essere giustificati solo dalla inesperienza e dalle evidenti difficoltà culturali. Ma non sono accettabili in un momento di forti tensioni internazionali e in una società civile nella quale ci si confronta politicamente ma con rispetto e con obbiettivi di crescita della comunità. Ora attendiamo fiduciosi analogo intervento da parte della Presidente Todde. Non è possibile tollerare che un rappresentante del popolo sardo interpreti il suo ruolo svilendo la principale assise sarda”, l’ha dichiarato il consigliere nazionale di Forza Italia Marco Tedde

Di Nolfo contro tutti e insiste: “Meloni è complice, querelatemi pure”

CAGLIARI – Il consigliere regionale Valdo Di Nolfo risponde duramente alla polemica strumentale del consigliere Paolo Truzzu sull’accusa del sostegno al genocidio rivolta al governo Meloni.

L’onorevole Di Nolfo non ha timore di affrontare la polemica strumentale architettata da Fratelli d’Italia e dal loro capogruppo regionale: «Mi dispiace per il collega Truzzu ma c’é chi da sempre sa da che parte stare e mantiene salda la propria posizione, contro l’apartheid in corso nei territori palestinesi occupati abusivamente e con la forza, contro le segregazione razziale utilizzata come attività istituzionale da parte del governo Netanyahu, contro chi brucia i bimbi vivi, contro chi bombarda ospedali, contro chi ammazza 65.000 civili, di cui 20.000 bambini».

Non si nasconde Di Nolfo: «Si, caro Truzzu, sì cari Fratelli d’Italia: gli ignavi durante un genocidio in corso sono complici. Complice è chi si gira dall’altra parte, complice è la presidente Meloni che mai ha voluto riconoscere lo Stato di Palestina, che mai ha utilizzato il termine genocidio nei confronti dello sterminio in atto nei confronti del popolo palestinese che sta puntando dritto alla soluzione finale. Complice è chi – solo nel 2024- ha acquistato dallo stato genocida di Israele ben 154 milioni di euro di armi. Soldi delle tasse dei sardi e degli italiani, che verranno gestiti dal Ministro delle Finanze israeliano, quello stesso Smotrich secondo il quale “serve l’annientamento totale della popolazione Palestinese” e si è offerto come boia per farlo».

«Le vigliacche minacce di querela non mi intimidiscono -continua-. Se sono così convinti delle loro idee, invito il capogruppo FDI regionale e la Prima Ministra Meloni a querelarmi.»

Ancora, il consigliere regionale afferma: «Che quello in atto sia un genocidio non lo sostengo io ma lo ha certificato la Commissione indipendente delle ONU».

Conclude Di Nolfo: «Il movimento a sostegno del popolo palestinese e contro il genocidio di Netanyahu non si fa intimidire da dei politici ignavi. Continueremo a dirlo sui social e nelle piazze: il governo Meloni è complice del genocidio messo in atto da Netanyahu. E adesso querelateci tutti!»

Post di Di Nolfo, esplode il caso. Il presidente Comadini: “Offende chi crede nella Democrazia”

CAGLIARI – “Come Presidente del Consiglio sono profondamente rammaricato per il post pubblicato dal consigliere Valdo di Noldo sui social, accompagnato da una immagine indegna, in cui si accusa la Presidente Giorgia Meloni di essere complice del genocidio”.
Il Presidente Piero Comandini invita tutti ad abbassare i toni: “I linguaggi violenti non fanno parte di una società civile e a maggior ragione non devono appartenere ad un rappresentante dell’ Assemblea del popolo sardo. Il Consiglio deve essere la casa della pace, della democrazia e del rispetto di tutte le opinioni”.

Per il presidente Comandini le parole pesanti utilizzate dal consigliere di Uniti per Todde offendono chi crede nella democrazia : “La dialettica può essere anche vivace, rappresentare uno spunto di riflessione, ma mai scadere nell’offesa e nell’insulto. La guerra in Medio Oriente e il clima di tensione su quanto accaduto alla Flotilla possono generare un dibattito anche acceso – conclude il Presidente – ma sempre nel rispetto delle persone, anche se esprimono opinioni diverse dalle proprie”.

“Attacchi social alla Meloni, linguaggio indegno da Di Nolfo”

CAGLIARI – “È gravissimo che anche i rappresentanti delle Istituzioni facciano irresponsabilmente il verso alle piazze violente, accusando, in un post sui social, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di essere ‘complice del genocidio’. Valdo Di Nolfo ha utilizzato un linguaggio indegno e inadeguato per un consigliere regionale. Un modo abietto di fare, strumentalmente, propaganda politica sulla pelle del popolo palestinese. Sarebbe opportuno che la presidente Todde, visto che Di Nolfo è stato eletto nella lista ‘Uniti per Todde’, e il centrosinistra prendessero immediatamente le distanze da questi toni e da queste accuse, che nulla hanno a che vedere con la legittima polemica politica e che configurano il reato di diffamazione”. Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha commentato un post social pubblicato dal consigliere Di Nolfo in cui il l’onorevole di Alghero diffonde tramite una grafica il seguente messaggio: “”Io sono Giorgia. Io sono donna. Sono madre. E sono complice di un genocidio”.

Marino, l’Aou a Pais: “Nessuno smantellamento, anzi qualità e quantità”

SASSARI-  Nessuno “smantellamento silenzioso” dell’ospedale Marino di Alghero. Sono le rassicurazioni della Direzione strategica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari all’indomani di alcuni articoli di stampa. Un intervento doveroso, volto a chiarire alcuni temi per rispetto dei cittadini e degli operatori sanitari che lavorano ogni giorno con professionalità e impegno.

L’Aou di Sassari opera come un’unica azienda: non esistono strutture di serie A e di serie B, né a Sassari né ad Alghero. Le strumentazioni in dotazioni all’Azienda sono distribuite e utilizzate nelle varie strutture in base alle esigenze cliniche, sempre con l’obiettivo di garantire ai pazienti la massima funzionalità dei servizi.

“L’Azienda ha sempre lavorato per migliorare le dotazioni tecnologiche di tutte le proprie strutture operative. Ogni scelta viene fatta valutando il contesto e la destinazione più appropriata, in modo da rendere le strutture operative ed efficienti”.

“Nel caso specifico citato dagli articoli di stampa, occorre chiarire che ad Alghero è stato portato un ventilatore polmonare di fascia alta, che va a sostituire un ventilatore di fascia intermedia già presente. Quest’ultimo, più compatto e di dimensioni ridotte, è stato destinato al Day surgery di Palazzo Clemente a Sassari, dove le caratteristiche degli spazi lo rendono particolarmente adatto. Non si tratta quindi di uno spostamento in sottrazione, ma di un ricollocamento funzionale che permette di valorizzare entrambe le apparecchiature nei contesti più idonei”.

“Scelte di questo tipo rientrano nella normale attività gestionale e hanno un unico obiettivo: garantire qualità e continuità nell’assistenza ai pazienti. È importante sottolineare che l’Aou di Sassari continuerà a investire e a lavorare in questa direzione, senza divisioni tra strutture, ma con la consapevolezza di essere un’unica realtà sanitaria al servizio del territorio”, cosi dall’Aou.