Parco di Porto Conte: crescita record di visitatori nella stagione 2025, brilla la Grotta Verde

ALGHERO – La stagione 2025 registra un significativo incremento delle presenze nei siti dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, confermando il ruolo dell’area protetta come polo naturalistico e culturale di riferimento e mettendo in evidenza un progressivo rafforzamento dei processi di destagionalizzazione della fruizione. I dati preliminari diffusi dal Parco mostrano una crescita strutturata e non limitata ai soli mesi di massima affluenza turistica, a testimonianza dell’efficacia delle strategie adottate per ampliare l’attrattività dell’area protetta lungo un arco temporale più esteso dell’anno. Nel periodo maggio–settembre 2025, i siti dell’Ecomuseo hanno accolto complessivamente 41.899 visitatori, con un incremento del 65% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un contributo rilevante è stato fornito dalla Grotta Verde, riaperta al pubblico nel 2025, che ha registrato 14.577 ingressi nei soli mesi estivi, confermandosi immediatamente come uno degli attrattori di maggiore richiamo del sistema. Parallelamente, gli altri siti dell’Ecomuseo hanno fatto registrare nel loro complesso oltre 27.000 visitatori nello stesso periodo, con un incremento superiore a 1.900 presenze rispetto al 2024, a dimostrazione di una crescita diffusa e non concentrata su un singolo attrattore.

Le Prigionette continuano a rappresentare uno dei principali poli di fruizione naturalistica del Parco, grazie alla rete sentieristica e agli ambienti forestali; il MAPS di Punta Giglio consolida il proprio ruolo nella valorizzazione della memoria storica inserita in un contesto paesaggistico di pregio; Casa Gioiosa si conferma fulcro culturale e informativo dell’Ecomuseo; la Villa Romana di Sant’Imbenia mantiene un peso rilevante nell’offerta archeologica; l’area espositiva di AlgueRex continua a intercettare un pubblico composto in larga parte da famiglie e scuole; il MASE – Museo Antoine de Saint-Exupéry rafforza la dimensione identitaria e internazionale del sistema; il Museo Egea di Fertilia svolge un ruolo centrale nella narrazione della storia contemporanea e della memoria dell’esodo giuliano-dalmata.

Un elemento di particolare rilievo è rappresentato dalla distribuzione temporale dei flussi: l’incremento delle presenze risulta significativo anche nei mesi di maggio e giugno, quando la stagione turistica non è ancora nel pieno e la Grotta Verde non era ancora aperta al pubblico, evidenziando una crescente capacità dell’Ecomuseo di attrarre visitatori nei cosiddetti periodi di spalla e di favorire una fruizione più equilibrata del territorio: Su scala annuale, considerando il periodo gennaio–ottobre 2025, l’Ecomuseo raggiunge complessivamente 65.281 visitatori, con una crescita del 42% rispetto al 2024 e dell’80% rispetto al 2022. Un dato che conferma la solidità del modello di gestione del Parco e il valore strategico del sistema ecomuseale come strumento di valorizzazione sostenibile del patrimonio naturale e culturale.

“I dati della stagione 2025 indicano con chiarezza che il Parco sta consolidando un modello di fruizione capace di superare la concentrazione dei flussi nei soli mesi estivi. La crescita registrata nei periodi di spalla è un risultato particolarmente significativo, perché dimostra come l’offerta naturalistica e culturale del Parco sia in grado di attrarre un pubblico motivato durante tutto l’arco dell’anno. La Grotta Verde ha rappresentato un’importante novità, ma il valore aggiunto risiede nella risposta complessiva dell’intero sistema ambientale”, dichiara il Presidente del Parco di Porto Conte, Emiliano Orrù. Crescono per numero e qualità anche i dati e l’interesse nell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, dove il sempre maggior coinvolgimento è significativo, con importanti ricadute nelle numerose iniziative di educazione ambientale, finalizzate alla diffusione e sensibilizzazione riguardo alle buone pratiche da mettere in atto nell’ottica della tutela della biodiversità. 

Un percorso avviato da tempo e mirato a stimolare l’interesse e l’azione consapevole nei confronti della conservazione ambientale, con particolare riferimento alle scuole e più in generale ai tanti fruitori del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta. Oltre 10mila gli studenti che soltanto nell’ultimo anno hanno partecipato alle attività del Ceas – il Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità divenuto un vero e proprio fiore all’occhiello della struttura – che permette di far scoprire e vivere le straordinarie bellezze e l’elevato pregio naturalistico e ambientale delle aree protette di Alghero.

Apre la rotatoria del Carmine, ma urge più illuminazione

ALGHERO – “Da ieri è aperta al traffico la rotatoria sulla via Vittorio Emanuele, con una viabilità di cantiere. Si tratta di un primo step di definizione nell’ambito dell’appalto della Circonvallazione. Eliminati i semafori, la viabilità ora si snoda con più fluidità verso il quartiere del Carmine. La previsione è ora incentrata sul proseguimento dell’opera per  rendere fruibile il tratto ricompreso tra le rotatorie 5 e 3 (via Vittorio Emanuele – via Carrabuffas) che porteranno poi al completamento dell’intera infrastruttura viaria”, così fanno sapere da Porta Terra, anche se, come segnalato da più parti, occorrerebbe aumentare l’illuminazione pubblica della medesima rotatoria, e non solo. Infatti tra pseudo risparmio energetico e pali e lampade vetuste, le strade di Alghero sono piuttosto in penombra, per non dire al buio.

“Di Nolfo eviti di vendere fumo, la Todde ha cancellato l’ospedale di Alghero”

ALGHERO – “La Todde ha cancellato il finanziamento per il nuovo ospedale di Alghero” questo dovrebbe dire il consigliere regionale Valdo Di Nolfo, se volesse rappresentare con correttezza i fatti.
Gli interventi in corso sull’attuale struttura del Civile non sono frutto di nuove visioni di Todde, Di Nolfo o della sinistra pentastellata, ma lavori programmati e finanziati durante la scorsa amministrazione regionale, esclusivamente come soluzione temporanea, in attesa della costruzione del nuovo presidio ospedaliero. Presentarli oggi come “progetto per il futuro” è pura propaganda.
La realtà è un’altra e Fratelli d’Italia la denuncia da tempo: il finanziamento per la costruzione del nuovo ospedale di Alghero è stato cancellato dalla Giunta Todde all’indomani del suo insediamento. Una scelta formalizzata con l’annullamento degli atti che ne prevedevano realizzazione e finanziamento, approvati nella precedente legislatura.
Perfino alcuni autorevoli esponenti della maggioranza cittadina, come il consigliere Alberto Bamonti, chiedono chiarezza su risorse, tempi e scelte strategiche, evitando di spacciare per successo ciò che è, nei fatti, un arretramento del sistema sanitario del nord ovest.
Quanto a Di Nolfo, forse sarebbe stato preferibile continuare sulla linea del silenzio che lo accompagna da quando è approdato a Cagliari, anziché intervenire per rivendicare quello che di fatto è un arretramento.
Fratelli d’Italia ribadisce con fermezza la propria posizione: Alghero ha diritto a un nuovo ospedale moderno che risponda alle esigenze dei prossimi decenni. Sulla sanità non possono esistere obbedienze di partito né silenzi comodi. Alghero merita verità, visione e coraggio politico”.
Fratelli d’Italia – Alghero

Le previsioni natalizie per l’Aeroporto di Alghero

ALGHERO –  Durante le festività natalizie (dal 20 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026), gli aeroporti del Nord Sardegna stimano un flusso di circa 114.000 passeggeri, in crescita del +2,5% rispetto allo scorso anno, per un totale di 836 voli ed un’offerta di oltre 153.000 posti per un totale di 20 collegamenti.

Nello specifico, lo scalo di Alghero prevede circa 47.000 passeggeri, per un totale di 352 movimenti.

Il Riviera del Corallo sarà collegato con Roma Fiumicino e Milano Linate operati da ITA Airways, e con Bergamo, Bologna, Milano Malpensa, Napoli e Pisa operati da Ryanair.

Per quanto riguarda lo scalo di Olbia, si stima un traffico di circa 67.000 passeggeri, per un totale di 484 voli.

Il Costa Smeralda sarà collegato con Roma Fiumicino operato da Aeroitalia e Volotea, con Milano Linate, operato da Aeroitalia, con Milano Malpensa di easyJet e con Torino, Verona e Venezia operati da Volotea. Inoltre, Bergamo e Bologna saranno servite sia da Ryanair che da Volotea.

Per quanto riguarda le capitali europee, da Olbia, grazie a Volotea, sarà possibile raggiungere Barcellona e Parigi Orly, novità della stagione invernale.

 

A Sassari apre il Centro Giovani Santa Caterina

SASSARI – Uno spazio dedicato alla socializzazione, alla formazione e allo sviluppo di progetti per la comunità giovanile di Sassari. È il Centro Giovani Santa Caterina, inaugurato ieri sera nei rinnovatissimi spazi di piazza Santa Caterina 21 dal sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, dall’assessora alle Politiche educative e giovanili, Nicoletta Puggioni con una folta schiera di giovani che saranno coinvolti nella gestione delle attività. «Un luogo di aggregazione, un’opportunità per le giovani e i giovani di immaginare il proprio futuro e di contribuire a costruire il futuro di Sassari», come è stato detto poco prima di tagliare il nastro dal sindaco Mascia, secondo il quale «questa riapertura dopo tanti anni è la miglior dimostrazione di quanto possa fare la determinazione e la comunione di intenti».

Il fiore all’occhiello del Centro Giovani è la sala prove e di registrazione – dotata di tutte le strumentazioni e di numerosi strumenti musicali – che sarà messa a disposizione delle band giovanili del territorio. Poi ci sarà una sala che ospiterà un’area internet, ma in cui ci sarà lo spazio per incontri, presentazioni, approfondimenti, corsi e focus sulle nuove prospettive lavorative offerte dal territorio, ma anche un laboratorio dedicato all’arte, alla creatività, al design e all’applicazione delle nuove tecnologie negli antichi mestieri.

«Abbiamo voluto questo centro con tutti noi stessi, in città mancava un presidio dei giovani per i giovani», è stato il commento a caldo dell’assessora Puggioni. «Intendiamo primariamente rivolgerci a una fascia d’età che va dalla fine delle scuole superiori all’ingresso nel mondo del lavoro, passando per l’università – prosegue – questo è un luogo dove potranno ritrovarsi, fare delle cose e fornirci degli orientamenti su come supportare le loro aspirazioni». L’assessora rimarca che «il progetto è tanto più ambizioso perché il bando dell’Anci, al quale abbiamo partecipato con successo, prevede che il 60% delle persone coinvolte nella gestione abbia meno di 35 anni, scommettendo su loro e offrendo loro anche un’opportunità di occupazione».

«Il centro giovani sarà aperto dalle 16 alle 20 tutti i giorni tranne la domenica, mentre sulle aperture mattutine i giorni sono ancora da stabilire», racconta Daniele Salis per l’associazione Il Colombre, vincitrice dell’appalto bandito dal settore Politiche giovanili. «In ogni caso, gli orari potranno cambiare in base alle esigenze dei giovani che “abiteranno” il centro, faremo prevalere le loro richieste e i loro bisogni», precisa. «Lavoreremo con ragazzi e ragazze dai 18 ai 35 anni – prosegue Daniele Salis – e li coinvolgeremo in diverse attività, rispettose degli spazi che prendiamo in carico, con l’obiettivo di farne un luogo vivo, dinamico e capace di produrre idee e progetti che possano rappresentare una prospettiva per il futuro».

Nel corso dell’inaugurazione di ieri sera si è esibita La Terapia, band locale composta da quattro giovani di 17-18 anni, il cui repertorio spazia tra la new wave italiana e quella internazionale. Ma c’è stato anche spazio per alcune attività ludiche per le più piccole e i più piccoli e un focus su fumetto e illustrazione, con disegni e creazioni in tempo reale. Protagonisti il fumettista Pietro Mureddu, l’illustratrice Sara Pilloni e l’illustratore Alpraz.

Sanità, l’assessore Desiree Manca: “Non dirottiamo fondi ai privati”

CAGLIARI – “L’obiettivo della misura deve essere chiaro: incidere concretamente sul piano sociale, garantendo alle persone economicamente più fragili la possibilità di curarsi. Per raggiungere questo risultato abbiamo deciso, in quanto strettamente necessario, di coinvolgere tutte le strutture sanitarie disponibili, per assicurare servizi accessibili, diffusi sul territorio e vicini ai cittadini. Basta strumentalizzazioni: non stiamo in alcun modo dirottando fondi verso il privato, ma mettendo l’intero sistema sanitario nelle condizioni di contribuire all’erogazione di servizi essenziali per chi oggi non può permetterseli.
Le affermazioni secondo cui le strutture sanitarie accreditate con la Regione sarebbero escluse dall’avviso sui “Buoni Servizi Sanitari” – prosegue l’assessora del Lavoro – sono semplicemente false. Le strutture sanitarie autorizzate, cui fa esplicito riferimento l’Avviso pubblicato da ASPAL, includono senza alcuna ambiguità, anche le strutture sanitarie accreditate con il Servizio sanitario regionale.
Nessuna patologia è esclusa. L’avviso sui “Buoni Servizi Sanitari” è un intervento serio e concreto, cofinanziato dal PR FSE+ 2021–2027 – Priorità Inclusione e lotta alla povertà, pensato per consentire a tante persone che oggi rinunciano alle prestazioni specialistiche di potervi finalmente accedere. Si tratta di una misura di welfare sanitario che, per sua natura, prevede requisiti di reddito e ha come obiettivo il contrasto alle disuguaglianze sociali e sanitarie. Sostenere il contrario significa inventare un problema che non esiste”.
“La stessa deliberazione della Giunta regionale n. 47/16 del 4 dicembre 2024 chiarisce in modo inequivocabile che “il buono dovrà essere utilizzato dal soggetto destinatario dell’intervento per accedere a prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale in ambito regionale presso strutture sanitarie pubbliche e private, accreditate e/o autorizzate all’esercizio”. I testi sono pubblici e parlano da soli. È grave che si continui a diffondere informazioni non veritiere su un intervento pubblico pensato a sostegno delle fasce della popolazione economicamente più fragili, dimostrando o una profonda ignoranza delle norme oppure la volontà deliberata di mistificare la realtà, senza alcuna considerazione per le ricadute sociali che attacchi politici privi di fondamento possono generare”.
Così l’assessora regionale del Lavoro, Desirè Manca, replica alle dichiarazioni del consigliere regionale di Alleanza Sardegna, Stefano Schirru.
“Siamo di fronte all’ennesima polemica costruita su affermazioni infondate, per certi versi persino gravi, che rischiano di creare un allarmismo ingiustificato. Questo modo di fare opposizione non contribuisce in alcun modo al miglioramento del sistema sanitario né alla tutela dei cittadini, ma risponde esclusivamente a logiche di propaganda politica”.
“Non serve inquinare il dibattito pubblico, creare confusione o alimentare tensioni tra chi già vive condizioni di difficoltà. È ora di smetterla di utilizzare le fragilità per il proprio tornaconto politico”.
Nel corso della mattinata la misura dei Buoni Servizi Sanitari è stata presentata durante un incontro tecnico rivolto ai medici e alle strutture sanitarie interessate. L’incontro si è svolto in un clima altamente propositivo, collaborativo e fiducioso, caratterizzato da un confronto costruttivo e da una piena disponibilità.
Medici e operatori hanno manifestato interesse ed entusiasmo rispetto all’avvio della misura, condividendo l’obiettivo di procedere con spirito di collaborazione per garantire un’attuazione efficace e tempestiva dell’intervento, a beneficio dei cittadini e delle fasce più fragili della popolazione”

“Emergenza Casa, spese pazze e nessuna soluzione: nuova incompiuta di Cacciotto”

ALGHERO – In campagna elettorale il campo largo ha sbandierato il tema della crisi abitativa. Dopo un anno e mezzo e dopo aver speso 44 mila euro per l’elaborazione di un report, l’Amministrazione Cacciotto non ha adottato nessun provvedimento concreto sul tema.

A dirlo non siamo solo noi, ma anche autorevoli esponenti della maggioranza, che ora criticano apertamente l’immobilismo dell’Amministrazione Cacciotto. Anche perché proprio questo era l’anno in cui intervenire, visto l’importante avanzo di 12 milioni di euro, che invece è stato dilapidato in spese inutili.

La scelta politica dell’Amministrazione è stata quella di provare a scaricare la responsabilità sul Governo, invocando un Piano Casa nazionale e rinviando ogni decisione. Nel frattempo Alghero resta senza PUC, con IMU al massimo e con una crisi abitativa aggravata da anni di scelte ideologiche contro nuovi investimenti in ambito alberghiero, che hanno costretto il settore extra-alberghiero a dover supplire alla carenza di posti letto, con le conseguenze che ora le giovani coppie e le famiglie provano sulla loro pelle. Senza contare il problema dell’assegnazione delle abitazioni di edilizia residenziale pubblica: anche su questo, da tempo, attendiamo risposte, per capire quante unità sono disponibili e quante sono indebitamente occupate senza titolo.

Parlare di diritto all’abitare e poi non decidere è la solita ipocrisia della sinistra. Come Fratelli d’Italia chiediamo atti immediati”

Fratelli d’Italia Alghero

“Non c’è il numero, salta il Consiglio: Maggioranza Cacciotto in piena crisi”

ALGHERO – Questa mattina il Consiglio comunale di Alghero non ha potuto svolgersi per assenza del numero legale, certificando ancora una volta la profonda difficoltà politica della maggioranza che governa la città.

Alla seduta erano presenti esclusivamente i consiglieri di opposizione. Per la maggioranza, solo il consigliere Moro e il presidente del Consiglio Pirisi. Una presenza insufficiente che ha reso impossibile l’avvio dei lavori.

«È un fatto grave – denunciano i consiglieri comunali di centrodestra – che dimostra il totale venir meno del senso di responsabilità da parte di chi dovrebbe garantire il funzionamento delle istituzioni cittadine. Il Consiglio comunale non è un optional né uno spazio da frequentare a convenienza».

Secondo l’opposizione, l’assenza compatta della maggioranza non può essere liquidata come una semplice disattenzione. «Siamo di fronte all’ennesima conferma di contrasti interni sempre più profondi, che si stanno rivelando ormai inconciliabili e che paralizzano l’azione amministrativa, scaricandone le conseguenze sulla città».

«Mentre l’opposizione garantisce presenza e rispetto delle regole democratiche, la maggioranza dimostra di non riuscire nemmeno a essere presente in Aula – proseguono –. Alghero merita un’amministrazione capace di assumersi responsabilità e di affrontare i problemi, non una coalizione bloccata dalle proprie divisioni».

Il centrodestra annuncia che continuerà a svolgere il proprio ruolo con serietà e coerenza, «ma non può essere l’opposizione a supplire alle mancanze di chi governa. O la maggioranza ritrova compattezza e rispetto per le istituzioni, oppure si assuma fino in fondo la responsabilità politica di questa evidente crisi».

 

Di Nolfo annuncia l’ampliamento del Civile, plauso di Bamonti

ALGHERO – “Apprendiamo del progetto di ampliamento dell’Ospedale Civile di Alghero che prevede la realizzazione di una sopraelevazione destinata a ospitare una piastra tecnologica con un nuovo blocco operatorio di ultima generazione.
Un intervento che, qualora portato a compimento, sarebbe finalizzato al potenziamento strutturale dell’attività chirurgica e al miglioramento dell’efficienza complessiva dei servizi sanitari.
Dalle informazioni disponibili, l’iniziativa, sviluppata dall’équipe tecnica dell’ASL di Sassari, risulterebbe in una fase avanzata di definizione e già all’attenzione dell’Assessorato regionale alla Sanità. Se fosse davvero così, si tratta di un passaggio rilevante che richiede ora un percorso chiaro e trasparente sul piano delle risorse, dei tempi e delle modalità di realizzazione.
L’ampliamento dell’Ospedale Civile di Alghero rappresenta un investimento strategico per il rafforzamento della sanità pubblica nel nord-ovest della Sardegna, con ricadute positive sulla qualità delle cure, sulla sicurezza dei pazienti e sulle condizioni di lavoro del personale sanitario. Su un tema di tale importanza non deve  mancare un confronto istituzionale responsabile da parte di tuttta la classe politica e orientato esclusivamente all’interesse generale della comunità”.
Alberto Bamonti
Consigliere comunale – Gruppo Noi Riformiamo Alghero

“La Todde nega il nuovo ospedale per Alghero”

ALGHERO – «La Giunta Todde ha ormai imboccato con chiarezza una strada pericolosa: quella dell’affossamento definitivo della sanità algherese e del Nord Ovest della Sardegna». È un atto d’accusa durissimo quello dell’onorevole Michele Pais, che denuncia due decisioni gravissime e convergenti assunte dall’amministrazione regionale.
«Da un lato – spiega Pais – l’immotivata e improvvisata scelta di trasferire la gestione dell’ospedale Marino dall’AOU alla ASL di Sassari. Un passaggio deciso senza alcuna trasparenza, senza un progetto chiaro, senza garanzie per pazienti e personale, che oggi non sanno quale sarà il loro destino a cavallo tra il 31 dicembre e il 1° gennaio. Un salto nel buio che mette a rischio servizi, professionalità e continuità assistenziale».
Ma non è tutto. «Dall’altro lato – prosegue – arriva oggi l’ammissione clamorosa dell’onorevole Di Nolfo, che di fatto svela i veri piani della Giunta Todde: niente più nuovo ospedale per Alghero. Non è più intenzione della Regione costruire una nuova struttura, ma solo ampliare quella esistente».
Una prospettiva che Pais giudica inaccettabile. «Stiamo parlando di un ospedale vecchio, strutturalmente e funzionalmente inidoneo a rispondere alle esigenze sanitarie dei prossimi trent’anni. Un ospedale sul quale si stanno spendendo milioni di euro per lavori di adeguamento strutturale e tecnologico programmati e finanziati dalla legislatura precedente, sui quali Di Nolfo non ha alcun merito, interventi pensati esclusivamente per rendere la struttura adeguata nelle more della costruzione del nuovo ospedale, già programmato e finanziato».
Un progetto, ricorda Pais, «che la Giunta Todde ha cancellato con un atto gravissimo: la delibera n. 10/75 del 23 aprile 2024, con cui è stata annullata la delibera n. 6/17 del 23 febbraio 2024 che prevedeva la realizzazione e il finanziamento dei nuovi ospedali di Alghero e Sassari».
«È cominciata l’era del “NO” – attacca Pais –: no al nuovo ospedale di Alghero, no al nuovo ospedale di Sassari, no alla visione, no alla programmazione. Solo improvvisazione e arretramento».
Pais chiama ora in causa anche il livello istituzionale locale. «Rivolgo un appello chiaro e diretto al sindaco di Alghero e alla maggioranza di sinistra che governa la città, oggi colposamente appiattita sui diktat delle segreterie politiche regionali anziché impegnata nella difesa del territorio. Sulla sanità non possono esistere obbedienze di partito».
«Occorre avere il coraggio di sganciarsi dalle appartenenze politiche – incalza – e di dire con chiarezza da che parte si sta: intendono difendere il diritto di Alghero ad avere un nuovo ospedale moderno e adeguato oppure si accontentano anche loro della soluzione rabberciata proposta da Di Nolfo e avallata dalla Giunta Todde?».
Da qui l’appello finale. «Serve una mobilitazione generale di tutti i cittadini del Nord Ovest, senza distinzioni di appartenenza politica, senza bandiere e senza colori. È il momento di rivendicare a gran voce una conquista attesa da decenni dal nostro territorio. Un nuovo ospedale non è una bandiera di partito, è un diritto. E su questo non faremo alcun passo indietro».