Fiera artigianato artistico a Mogoro, già 7mila visitatori: vero grande successo

MOGORO – Sono stati 7334, nel primo mese di apertura, gli ingressi alla Fiera dell’artigianato artistico della Sardegna, con un incasso dalle vendite dei biglietti di oltre 21mila euro (21.470) ed un incasso totale di quasi 174mila euro. Procedono bene anche gli affari per gli artigiani che espongono: nei primi 30 giorni, l’incasso per le produzioni vendute è di oltre 152mila euro. L’esposizione di Mogoro, aperta lo scorso 19 luglio, “conferma i dati più che soddisfacenti degli anni scorsi, con un trend in crescita, rispetto al 2024, negli ingressi – commenta l’assessore comunale delle Attività produttive, Francesco Serrenti -. I visitatori, sempre più numerosi, arrivano in tanti dalla Sardegna, ma ci sono anche comitive di turisti italiani e internazionali. Siamo ovviamente soddisfatti da questi primi dati, un riconoscimento per il Comune, per la nostra comunità e per tutti coloro che quotidianamente lavorano alla Fiera entusiasmo e professionalità”.

PREMIAZIONE LAUREATI

Tra gli eventi che accompagnano la 64esima edizione della Fiera, dopo un anno di pausa ritorna domani, martedì 26 agosto, la premiazione ai neo laureati mogoresi: alle 19, nel Chiostro dell’area fieristica, il sindaco Donato Cau, e l’assessore della Cultura, Alex Cotogno, consegneranno a tre studentesse di Mogoro, che hanno conseguito recentemente la laurea, un premio in denaro. Nel corso della cerimonia le neo dottoresse illustreranno le tesi di laurea.

“E’ ora di pensare alla Grande Alghero”

ALGHERO – “Da giorni si discute su come la città di Alghero possa sfruttare il suo immenso patrimonio senza dover solo utilizzare il centro cittadino. La saturazione delle aree di pregio e l’utilizzo spasmodico del centro cittadino stanno creando disagi per gli abitanti e mettendo a rischio la qualità della vita nella città.

L’amministrazione attuale ha gestito in questo primo anno di mandato una situazione complicata e ha lavorato per far ripartire la macchina organizzatrice. Ha dovuto ristabilire regole, ordine e decoro nella
città, garantendo un ambiente più sicuro e piacevole per i cittadini e i visitatori. Ora è il momento di guardare più in là con una visione più complessiva, sfruttando tutte le risorse che questo territorio possiede.

Il settore dello sviluppo economico, turismo e cultura sta lavorando da mesi per allargare la visione complessiva della città, puntando alla delocalizzazione delle iniziative culturali e di divertimento. Questo
approccio ci permetterà di valorizzare le eccellenze locali, promuovere lo sviluppo economico e culturale di tutta la città e offrire una visione più ampia e inclusiva della nostra città.

La delocalizzazione permetterà di ridurre la congestione e il rumore nelle aree centrali, migliorando la qualità della vita per gli abitanti e valorizzando nuove aree della città. È giunto il momento di pensare
alla “Grande Alghero”, termine coniato e pensato qualche anno fa e che ora rimane l’unica strada percorribile per Alghero.

Lavorando insieme, mettendo da parte posizioni ideologiche e visioni catastrofiche che non raffigurano la nostra città, si potranno ottenere risultati eccellenti. Siamo fiduciosi che, con un approccio unito e
costruttivo, possiamo creare un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo, che valorizzi le nostre tradizioni e le nostre eccellenze, e che apra nuove opportunità per le generazioni future”.

Mimmo Pirisi, Presidente del Consiglio Comunale

Masci Alghero ospita 40 scout ucraini: stop alla abominevole guerra

ALGHERO – “Il MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) dall’inizio delle ostilità in Ucraina è impegnato ad offrire ospitalità a giovani scout ucraini coordinando la collaborazione con i gruppi Scout e con le autorità cittadine nazionali. Sono in corso in Italia 20 campi scout con l’accoglienza di oltre 1.500 scout Ucraini.
Da tre anni dall’invasione dell’Ucraina da parete della Russia, le cicatrici psicologiche sono profonde e minacciano una intera generazione. A rischio soprattutto i giovani, che si trovano ad affrontare una cruda realtà: l’istruzione si è interrotta, le opportunità sono scarse e l’impatto psicologico della guerra12
continua a essere profondo. Da diverse fonti si chiede di porre fine a questo conflitto, più di altri Papa Francesco aveva dichiarato “Nella guerra in Ucraina, ci sono tanti che vogliono fare da mediatore. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore».
Oggi Papa Leone XIV, è PACE la parola chiave, subito dopo la proclamazione dell’”Habemus Papam” “La Pace sia con tutti voi – esordisce il nuovo Pontefice Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel nostro cuore, le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra.
In un tempo di corsa al riarmo in tutto il mondo, Papa Leone XIV definisce la sua idea di pace come “disarmata”: “Questa è la pace di Cristo risorto. Una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Il mondo ha bisogno della sua luce. Dio che ci ama tutti incondizionatamente”.
Il Pontefice, non a caso, parla della necessità di costruire “ponti”: “L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi, gli uni gli altri, a costruire i ponti con il dialogo, con l’incontro, unendo per essere un solo popolo, sempre in pace.
Molti giovani Ucraini esprimono sentimenti di paura, rabbia e disperazione. Il senso di normalità è stato rimosso e la costante minaccia di violenza pesa sulle loro menti. Nonostante le immense sfide, la resilienza degli Ucraini non viene meno. Molti fanno volontariato, partecipano a iniziative di costruzione della pace L’opportunità di ospitare i giovani Ucraini è un importante occasione poiché dall’inizio del conflitto russo-ucraino, è praticamente impossibile effettuare campi scout in territorio ucraino. Con l’iniziativa di gemellaggio Italia-Ucraina intendiamo offrire ai giovani scout ucraini un ambiente sereno e fraterno per le attività scout estive. Anche quest’anno si svolgeranno campi scout in diverse regioni italiane. Alcuni sono in corso in Liguria, Veneto, nel Lazio e in Sicilia. Altri si svolgeranno in altre regioni italiane. Il Presidente Nazionale MASCI e il segretario internazionale hanno richiesto alla Comunità MASCI di Alghero di poter coordinare e gestire l’accoglienza di circa 40 scout ucraini, provenienti da Ternopil3 , nella base MASCI di Alghero, per il periodo 26 agosto – 3 settembre 2025, consapevoli che per Alghero e per tutta la Sardegna sarà l’occasione per un utile servizio per la pace e la fraternità universale, e allo stesso tempo riconoscendo lo sforzo organizzativo ed economico che ci viene richiesto.
Il programma prevede l’arrivo il 26 agosto, con l’apertura ufficiale del campo alle ore 18:30 del 26 agosto 2025, con la cerimonia scout alla presenza di autorità civili, ecclesiastiche, associazioni di volontariato e gruppi scout”.

“Turismo: numeri in crescita, ma livello sempre più basso”

ALGHERO – “In questi giorni ha suscitato grande attenzione – e non poca amarezza – il post diffuso da un’operatrice del settore che, con toni appassionati e duri, ha descritto la serata vissuta nel centro storico e sul lungomare di Alghero come il “funerale di una città”.

Parole forti, che meritano rispetto perché nascono da un evidente amore per la città e da una delusione sincera. Ma proprio per questo non possono essere liquidate come semplice sfogo, né accolte in modo passivo.

Come Responsabile Regionale del Dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia, ritengo doveroso rispondere con equilibrio, offrendo qualche dato reale, ma anche alcune proposte concrete.

I dati parlano di un turismo in crescita, ma più fragile

Secondo i dati più recenti diffusi dalla Regione Sardegna e dagli osservatori territoriali, Alghero continua a rappresentare la principale destinazione turistica dell’isola, con oltre 1,5 milioni di presenze nel 2024  I dati di Alghero contribuiscono al record turistico della Sardegna nel 2024, con un aumento del 15% degli arrivi e delle presenze a livello regionale. 

Non disponendo di dati aggiornati al 2025 non si possono fare letture attendibili per l’anno in corso. Eppure, accanto a questi numeri, si registra una crescente sofferenza degli operatori e una diffusa insoddisfazione tra i residenti.

Perché? Perché crescere nei numeri non basta, se non si cresce anche nella qualità dell’esperienza, nella coerenza dell’offerta e nella cura dei dettagli. È questa la contraddizione che la città vive ogni giorno: una località che aspira al turismo esperienziale e di pregio, ma che talvolta si presenta in modo disordinato, confuso, incoerente con le proprie ambizioni.

Il vero nodo: l’assenza di una visione strategica. Quello che è mancato – e che manca tuttora – è una strategia turistica integrata, capace di: valorizzare l’identità locale senza scadere nel folklore grossolano; differenziare le zone e le proposte, rispettando il ruolo di ciascuna parte della città; elevare la qualità percepita attraverso regole certe, controlli efficaci e una regia culturale delle iniziative.

Le sagre, gli eventi popolari e le proposte accessibili hanno un ruolo, ma non possono occupare ogni spazio, ogni giorno, senza un disegno. Non è questione di snobismo, ma di equilibrio e decoro. Non è il “turismo di massa” il problema: lo è la gestione casuale del turismo.

Una proposta per invertire la rotta

Serve una svolta. Ecco alcune proposte concrete che possono essere messe in campo sin da subito, a livello comunale e regionale: Zonizzazione funzionale della città turistica• Centro storico riservato a eventi culturali, musica da camera, artigianato, ristorazione di qualità. Lido e aree periferiche per eventi più popolari, ma con regole chiare e rispetto per ambiente e decoro. Regolamento unico per le manifestazioni estive. Un bando pubblico annuale, con criteri di qualità, sostenibilità e coerenza con l’identità locale. Creazione di un Osservatorio Locale sul Turismo e attivazione del Tavolo per il Turismo. Senza dati certi e dettagliati non è possibile fare alcuna scelta consapevole e programmare alcunchè. Una cabina di regia partecipata da operatori, residenti, enti pubblici, per analizzare i flussi, monitorare gli impatti e costruire una visione condivisa. Valorizzazione dell’accoglienza di qualità. Con una “Carta dell’Ospitalità” che premi chi innalza gli standard, disincentivando improvvisazione e pressapochismo. Investimenti in infrastrutture e servizi pubblici essenziali. Nessuna destinazione può davvero dirsi “di qualità” senza una base solida di servizi per residenti e ospiti. È indispensabile intervenire su parcheggi, servizi igienici pubblici, viabilità, aree pedonali, mobilità dolce, fino al miglioramento del decoro urbano e della manutenzione degli spazi pubblici. Una città bella non è solo quella fotografabile, ma quella che funziona: pulita, accessibile, ordinata e accogliente.

Alghero ha un futuro, ma va costruito insieme. La città ha le risorse, la bellezza, la storia e la centralità nei flussi internazionali. Ma non può più vivere di rendita, né sopravvivere nella logica del “basta che funzioni”.

Come Fratelli d’Italia siamo pronti a sostenere ogni iniziativa concreta che punti alla qualità, alla pianificazione e alla difesa dell’identità culturale e paesaggistica del nostro territorio, offrendo collaborazione ai Comuni, agli operatori e alle associazioni. La vera sfida oggi non è opporre élite e popolo, lusso e sagra, ma scegliere finalmente una strada chiara, dignitosa e duratura e farlo”.

Marco Di Gangi, responsabile Dipartimento Turismo Fratelli d’Italia Sardegna

Pais a Cacciotto: “Alghero non può perdere il canile”

ALGHERO –  “Il Canile Primavera è a rischio smantellamento e con esso la sorte di 450 cani che oggi vi trovano accoglienza e cura e il destino degli operatori altamente qualificati che lavorano. Non possiamo permettere che una realtà di questo valore venga dispersa, né che il lavoro di operatori altamente professionalizzati, che da anni operano con dedizione e amore, venga vanificato. Siamo di fronte a un enorme patrimonio etico, sociale ed economico che la città di Alghero deve salvaguardare”, dichiara Michele Pais, consigliere comunale della Lega.
Pais ricorda come, nelle varie riunioni di commissione, abbia sempre difeso il ruolo insostituibile del Canile Primavera sul territorio, sottolineando la necessità di una presa di posizione chiara e decisa da parte dell’Amministrazione comunale. “Purtroppo – osserva – l’indecisione di questi mesi ci ha portati al punto critico di oggi: i nodi arrivano al pettine e l’incertezza rischia di mandare tutto all’aria”.
Il consigliere ribadisce dunque il massimo sostegno, anche attraverso il supporto alle petizioni popolari in corso: “Come Lega metteremo in campo tutte le azioni necessarie per salvaguardare il Canile Primavera, che non è solo un rifugio per animali ma una vera e propria istituzione cittadina”.
Pais non risparmia critiche all’amministrazione: “Si spendono milioni di euro in iniziative inutili come il contestato progetto del campo boe o il discutibile acquisto dell’area di Punta Giglio, di cui ancora oggi non si comprende l’obiettivo. Al contrario – conclude – si continua a trascurare ciò che davvero conta: i bisogni primari dei cittadini, il diritto alla casa negato, il decoro della città ma anche la difesa degli animali, che non possono essere relegati a un ruolo secondario rispetto a discutibili operazioni immobiliari o progetti privi di senso” conclude Pais.

“Ieri sera mi sono vergognata di essere algherese”

ALGHERO – “ieri sera sono uscita ad Alghero, ed è stato come assistere al funerale di una città che non si accorge nemmeno di essere morta. Il centro storico, quello che dovrebbe essere il salotto buono, era vuoto come un hotel a cinque stelle senza ospiti: mura catalane illuminate, ma nessuno a viverle.
E poi il paradosso: al Lido, la sagra della porchetta. Fumo, griglie improvvisate, balli di gruppo, la puzza di arrosto che ti resta addosso come un souvenir indesiderato. E questa dovrebbe essere la vetrina turistica di una città che sogna il lusso?
Sembrava di essere alla festa dell’Unità di una periferia di quart’ordine, dove mancavano solo i banchetti con gli umarell e il gnocco fritto.
Io, che cerco di vendere esperienze di pregio, mi ritrovo a pensare: ma davvero vogliamo attirare clienti altospendenti per poi mandarli a mangiare la porchetta sul lungomare?
Alghero sembra aver scelto la scorciatoia più facile: un cammino in discesa verso la sagra permanente, verso il ribasso, verso la mediocrità spacciata per folklore.
Il lusso non nasce tra la cenere delle griglie e sulla paglia gettata per terra. Il lusso è un fine lavoro di cesello, il racconto di una destinazione e la qualità si ottiene con le promesse mantenute di una destinazione con una forte identità locale.
Una città regge se vende valore, se mantiene la promessa di un borgo pulito, di un mare splendente e di tradizioni nostre, non importate. Chi viene ad Alghero viene per la Sardegna, e invece si ritrova catapultato nella mediocrità e nella sporcizia.
Se è questa l’Alghero che vi piace fatte pure ma personalmente ieri sera mi sono vergognata di essere algherese”.
Un’imprenditrice turistica algherese

“Sanità, 18 mesi di fallimenti della Sinistra, plauso a Mulas e Noi Riformiamo Alghero”

ALGHERO – «Grazie alla richiesta protocollata dai gruppi di centrodestra – insieme ad altre forze – lo scorso 7 agosto, durante la prossima Conferenza Capigruppo verrà calendarizzato un Consiglio Comunale aperto sulla sanità. È un passaggio che riteniamo necessario».
Così in una nota congiunta i capigruppo di Prima Alghero, UDC–Patto per Alghero, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, che rivendicano l’importanza di questo atto formale: «Certo ci chiediamo se la sinistra avrebbe trovato in autonomia il coraggio di affrontare pubblicamente il tema. Un tema che non è di parte, ma riguarda tutti: la sanità è un bene comune e un diritto essenziale per il territorio».
Il centrodestra richiama l’attenzione sul contesto: «In 18 mesi di giunta Todde non si è visto alcun miglioramento, anzi: la situazione sanitaria del nord-ovest è peggiorata sotto ogni profilo. E in questo silenzio generale, non si vede e non si sente più il consigliere regionale algherese Valdo Di Nolfo, troppo impegnato in dichiarazioni demagogiche e surreali sulla sicurezza, lontane dai bisogni dei cittadini, oltre che dal buon senso».
Un ringraziamento arriva invece ai consiglieri di maggioranza che hanno mostrato sensibilità sul tema: «Apprezziamo le posizioni espresse dal consigliere Mulas e dal gruppo di Noi Riformiamo Alghero, che hanno dimostrato attenzione e disponibilità. È la prova che il confronto sulla sanità può e deve unire, perché riguarda la vita e la sicurezza dei cittadini».
Il centrodestra conclude: «Il Consiglio comunale aperto sia finalmente l’occasione per dare risposte concrete, dalla riapertura del punto nascita all’attivazione dello STEN neonatale e al rafforzamento della rete territoriale. La città non può più attendere. Siamo pronti ad un consiglio comunale davanti al palazzo del Consiglio Regionale, per denunciare lo stato di emergenza e ottenere impegni concreti e immediati da parte della Regione».

Canalone, tombini e caditoie: sveglia della Lega alla Giunta Cacciotto

ALGHERO – “Marco Lombardi (referente regionale di Mioitalia), chiede agli assessorati comunali all’ambiente e alle manutenzioni, rappresentati rispettivamente dagli assessori Raniero Selva e Francesco Marinaro, di anticipare i tempi per tutelare i commercianti. “Siano anni che tutti i commercianti di Alghero subiscono la lentezza e la poca attenzione, nel pianificare anche la semplice pulizia delle caditoie e dei canali pieni di spazzatura e intasati, che fanno da tappo e non aiutano a defluire le acque piovane. Tutto questo – prosegue Lombardi – porta al blocco della circolazione e delle attività aperte tutto l’anno, comprese le startup che dovrebbero garantire sempre un servizio efficiente per una città che si vuole riprendere e ritornare ad essere una delle mete più gradite dai turisti. Mi auguro – sottolinea il referente regionale di Mioitalia – che quest’anno ci si possa ritrovare con le attività che non debbano più fare i conti dei danni subiti dai continui allagamenti con acqua mista a detriti e, a volte, reflui fognari che dalla parte alta della città si riversano nella zona del porto sino ad arrivare a Fertilia, e che puoi percorrere tranquillamente con le canoe!
Queste manutenzioni lente e poco efficaci da parte di chi di competenza dovrebbe evitarle, portano solo problemi a tutte le attività economiche. Spero – conclude Marco Lombardi – che si inizi seriamente a prendere seriamente queste situazioni che ormai si verifica da troppi anni! Ricordo che le famose “4 stagioni” le trovate solo in pizzeria…ormai si vive in un clima “tropicale” e si dovrebbe ragionare in questo senso.

“Medici cubani non risolvono crisi della sanità”

CAGLIARI – “L’arrivo di medici cubani negli ospedali italiani rappresenta una soluzione tampone che non affronta i veri nodi della crisi della sanità pubblica. Dopo la Calabria – dove alcuni professionisti assunti si sono resi irreperibili non rientrando dalle ferie, mentre altri sono passati al privato o hanno scelto di andare all’estero – anche Molise e Sardegna hanno deciso di ricorrere a questa strada, che appare più come un intervento d’emergenza che come una risposta strutturale ai bisogni del Servizio Sanitario Nazionale. Ancora una volta – dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale UGL Salute – si sceglie la scorciatoia più rapida, piuttosto che valorizzare e trattenere i nostri professionisti sanitari, formati e altamente qualificati.”

“Non è accettabile – prosegue Giuliano – che in un Paese come l’Italia non si investa seriamente sul personale interno, preferendo ricorrere a soluzioni estemporanee. Servono contratti stabili, retribuzioni adeguate, migliori condizioni di lavoro e incentivi concreti, così da fermare la fuga all’estero e verso il privato di medici e infermieri italiani.”

“Al tempo stesso – aggiunge – riteniamo fondamentale che si giunga a un accordo Stato–Regioni che disciplini con chiarezza i requisiti del personale sanitario proveniente dall’estero. È una misura necessaria per garantire la qualità delle cure, la sicurezza dei pazienti e la salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza, che rappresentano il cuore della sanità pubblica.”

“L’UGL Salute – conclude Giuliano – ribadisce con forza la necessità di una strategia nazionale di assunzioni e valorizzazione del nostro capitale umano. Importare medici dall’estero non è la soluzione: occorre dare dignità, tutele e prospettive ai nostri professionisti, senza i quali non è possibile garantire un vero futuro al SSN.”

Iniziativa Alghero: “Alghero merita decoro, eco-box da eliminare”

ALGHERO – “Iniziativa Alghero prosegue nel lavoro di analisi delle problematiche che interessano la nostra città, con l’obbiettivo di proporre, di volta per volta, soluzioni concrete per migliorarne le condizioni e la qualità della vita.

Il nostro Centro storico, luogo storico-identitario che ha rappresentato e dovrebbe ancora rappresentare le nostre peculiarità, eccellenze ed il nostro miglior biglietto da visita oggi presenta diverse criticità.

Negli ultimi anni, il volto del nostro Centro Storico è cambiato profondamente. L’aumento delle attività commerciali di somministrazione e dalle strutture extra-alberghiere hanno portato vivacità, ma anche nuove sfide, prima fra tutte: la gestione dei rifiuti.

Un problema che crea molti disagi e rende il nostro Centro Storico impresentabile è la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti. Nello specifico, gli eco box delle attività commerciali sono diventati dei ricettacoli di rifiuti fino a palesarsi delle indecenti mini-discariche. Questo accade in particolare nei mesi di massima affluenza turistica quando, per inciviltà, mancanza di adeguata comunicazione da parte dell’Amministrazione Comunale e lacune del servizio, tali strutture diventano degli ammassi di immondizia. A ciò si aggiunge la scelta infelice delle collocazioni, spesso a ridosso di monumenti ed aree di pregio, che finisce per danneggiare gravemente l’immagine della nostra città.

Questi eco box, che dovevano essere la svolta ecologica, sono diventati invece l’attrazione principale di certi angoli della città antica.

Il nostro Centro Storico, per storia, tradizione e valore architettonico, merita un’attenzione particolare e una tutela coerente con il suo valore.

Nel periodo estivo la significativa presenza turistica che si aggiunge ai residenti, rende indispensabile e urgente tutelare adeguatamente il patrimonio architettonico e culturale e garantire un adeguato decoro.

Al solo fine di preservare le caratteristiche della parte vecchia della città, pur nel rispetto del principio della libertà d’impresa, riteniamo che gli “eco box” hanno mostrato tutti i loro limiti e che quell’esperienza deve necessariamente essere superata.

Dopo un’attenta analisi delle migliori pratiche adottate in altre realtà italiane ed europee, Iniziativa Alghero propone di sperimentare un nuovo sistema di raccolta nel Centro Storico attraverso: isole ecologiche interrate, videosorvegliate, con tessera per l’accesso ed il conferimento dei rifiuti.

La nostra proposta, che riguarda la città murata, prevede la creazione di due – tre isole ecologiche interrate riservate alle attività commerciali e la conseguente eliminazione di tutti gli eco box.

Riteniamo che questa soluzione possa rappresentare una svolta per il decoro del nostro Centro Storico e possa prevenire fenomeni di diffuso degrado. Inoltre, se tale sperimentazione darà risultati positivi, sarà possibile estendere il modello ad altre zone della città.

Il nostro impegno non si ferma: Iniziativa Alghero sarà sempre in prima linea per una città più pulita, sostenibile e a misura di cittadino”.

Il Presidente Iniziativa Alghero, Avv. Francesco Sasso

 

Nella foto un esempio di “isola ecologica” che potrebbe essere sistemata ad Alghero