Alghero, traporto pubblico inefficiente: Arst sotto accusa

ALGHERO – Come oramai noto a tutti, o almeno dovrebbe, Alghero ha due volti: quello estivo, dove arriva a registrare, con quest’anno, quasi 150mila residenti, e quello invernale dove si cala a circa 45mila ovvero gli abitanti. Anche un bambino, davanti a queste cifre, comprende che su tutti, a proprio tutti, i fronti vanno messe in campo due differenti azioni, strategie e tipo di amministrazione, a partire dalle aziende pubbliche.

E’ il caso dell’Arst che è stata oggetto di un ordine del giorno in Consiglio Comunale con primo firmatario Alberto Bamonti. “Troppe le carenze servizio di trasporto pubblico locale nella città di Alghero, i disservizi ormai non si contano più, turisti totalmente spaesati cercano invano le fermate poco o per nulla riconoscibili sul territorio, mentre i residenti – ormai totalmente scoraggiati – evitano perfino di utilizzare i mezzi pubblici, tali sono le carenze riscontrate nel tempo per un servizio per niente affidabile (anche in termini di orari)”.

“Mancano pensiline, macchinette per erogare i biglietti, nessuna fermata informatizzata, carenza completa di servizi notturni e mezzi poco idonei al servizio urbano”. Nell’ordine del giorno che ha trovato il sostegno unanime dell’aula, s’impegnano Sindaco e Giunta nel sensibilizzare con immediatezza i vertici Arst, affinché garantiscano e comunichino un dettagliato crono-programma di interventi da realizzarsi su Alghero per migliorare il servizio.

«Nel frattempo – considerato che l’attuale servizio svolto dall’Arst non rispecchia le esigenze di una località turistica internazionale quale è il territorio della Riviera del Corallo, e considerato che è gravemente deficitario anche nei collegamenti tra il centro urbano e le borgate» (perfino le paline delle fermate non riportano neppure gli orari ed i percorsi che i bus dovrebbero garantire), il Consiglio ha dato mandato affinché «si avviino nuove azioni di tutela e salvaguardia del trasporto pubblico locale urbano valutando altre possibili proposte da parte di nuovi operatori».