Alghero invasa da venditori abusivi

ALGHERO – Neanche nei peggiori incubi si poteva immaginare di poter assistere a quello che sta succedendo ad Alghero in questi mesi. Periodo cruciale per garantire una boccata di ossigeno al tessuto sociale. Si è passati dal sogno, quasi divenuto realtà, di allungare la stagione turistica, ad un brusco salto indietro di decenni con un dimagrimento a sole poche settimane. Eppure nonostante crisi globale, taglio dei voli e, appunto, stagione sempre più accorciata, sono state avviate delle azioni da “tolleranza zero” neanche fossimo in Texas.

Dai decibel ai tavolini, come se attraversassimo il momento più florido della storia
, l’amministrazione ha ideato, predisposto e reso valide delle politiche a dir poco restrittive in linea, ovviamente, con le leggi vigenti e però anche recenti regolamenti comunali. E dunque abbiamo assistito alla chiusura di locali storici e alla cancellazione dei suoli pubblici per altri. Tutto questo mentre la città è invasa da venditori ambulanti fuori legge. Commercianti illegali che affollano litorali, centro e soprattutto le spiagge. E anche quando questi possano avere dei permessi tramite gli uffici regionali al demanio, c’è da chiedersi come mai le associazioni di categoria insieme al Comune non intervengano per arginare questo fenomeno di vendita senza il rispetto delle minime regole richieste a tutti gli altri che propongono lo stesso tipo di merce senza considerare la chiara concorrenza sleale. “Insomma per aprire un’attività ci vogliono mille controlli e documenti e poi l’estate ti trovi ambulanti che vendono vestiti a 10 euro in spiaggia? Assurdo”, commenta un commerciante.

Improvvisati bazaar dove viene ceduta mercanzia di vario tipo ma in particolare abbigliamento e accessori. E questo, quasi sempre, in totale dispregio di ogni regola o legge vigente. “Basterebbero un paio di uomini degli organismi preposti che monitorassero le spiagge e questo fenomeno – dice un concessionario balneare – sarebbe sicuramente limitato”. Questo perchè, come già detto, se si vuole attuare il pugno duro contro l’illegalità deve vedere tutti colpiti nella stessa misura. Ad oggi, come denunciano le attività stesse, non pare così. E questo non può che essere un incubo. Visto che siamo in pieno luglio e, a parte qualche locale, ristorante e ovviamente le spiagge (solo per il gran caldo) appena più affollati, pare di essere ad aprile.

Nella foto un venditore abusivo in spiaggia

S.I.