Alghero, estate-incubo: dimettetevi

ALGHERO – “Ho riflettuto molto se commentare o meno gli inequivocabili articoli della Nuova Sardegna [Leggi], anche se criticare i “padroni (pro-tempore) della città” può essere rischioso, io non taccio, perché è in gioco il nostro futuro, che vedo sempre più grigio”. E’ Enrico Daga, imprenditore, rappresentante di categoria e consigliere comunale e dirigente regionale del PD ad aprire la serie di commenti che andremo a registrare riguardo “la peggiore estate che Alghero abbia mai vissuto”. Questo almeno da punto di visto delle politiche turistiche, ridotte al lumicino, per non dire totalmente assenti. La sinergia con la Fondazione Meta praticamente inesistente se non finalizzata ad inserire, volta per volta, manifestazioni già esistenti e create dai privati dentro il programma comunale. E tutto ciò ha condotto la Riviera del Corallo in un pericoloso vicolo cieco. [Leggi]

“Torniamo all’articolo: questo approfondimento, – spiega Daga – corredato da dati inconfutabili, certifica inesorabilmente il fallimento delle politiche turistiche attuate in questa città negli ultimi anni, che hanno causato la perdita di appeal e il rapido declino della nostra destinazione, intervenuti grazie ad un diabolico combinato disposto che mette insieme insipienza, aridità, incapacità, presunzione, conservatorismo, elitismo allo stato puro”.

“Ma di tutto ciò, la cosa che fa più male, è assistere ad un’insopportabile scaricabarile che tende a deresponsabilizzarsi e ad attribuire, indegnamente, le responsabilità, ovvero i termini di questa poderosa sconfitta, alla crisi dell’aeroporto. Come se fosse l’aeroporto ad attrarre turisti in una località e non il contrario. Niente di più sbagliato, niente di più falso, nulla di più ipocrita: se così fosse stato, le uniche città che avrebbero dovuto “bearsi” di un segno positivo, in Sardegna, sarebbero dovute essere le sole Olbia e Cagliari. Così non è evidentemente, a meno che non scopriamo che ad Oliena c’è un aeroporto, come a Santa Teresa, Dorgali ecc.ecc”.

La totale incapacità della classe dirigente locale di attivare politiche di sviluppo turistico e non, è ora certificata. Fatevi un esame di coscienza voi che avete le redini dell’amministrazione, compiete un gesto eclatante, un ultimo sussulto di dignità come si fa in questi casi tra persone per bene, così com’è accaduto in moltissimi altri casi anche più grandi del vostro: passate la mano, dedicatevi ad altro, ritornate a lavorare se, ovviamente, avete un mestiere. Sennò cercatelo, non possiamo pagare noi il prezzo dei vostri stupidi esperimenti”.

Nella foto Enrico Daga

S.I.