Acquisti, Natale molto dimesso

CAGLIARI – Malgrado la crisi economica ed il clima di sfiducia già perdurante, si intravvede solo qualche piccolo segnale di ripresa per gli acquisti natalizi anche in Sardegna. E’ quanto emerge dall’indagine sul Natale 2016 realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research, con dati rielaborati da Confcommercio Sardegna. Si stima un piccolo incremento medio delle vendite +0,2% ponderato con differenti effetti sui vari settori che compongono il commercio, anche se il 71,7% dei sardi prevede “un Natale molto dimesso”. La spesa media è di 164 euro pro capite a livello nazionale (contro o 166,1 dello scorso anno), mentre in Sardegna si attesta su valori più bassi, sui 123 euro (circa 250 euro per una famiglia di due persone). Rispetto al 2009 siamo però al – 25,2% di spesa. Si punta essenzialmente su alimentari, giocattoli e casalinghi mentre risultano in calo viaggi, telefonini ed elettronica. In forte crescita gli acquisti online effettuati dal 46% dei consumatori (44% a livello nazionale).

“La crisi non è ancora alle spalle e questo timido segnale di crescita non ci può fare stare tranquilli per il futuro – dice il presidente di Confcommercio Sardegna Alberto Bertolotti – L’Istat ci ha confermato che il Pil della Sardegna diminuisce e serve una marcia in più per aiutare le imprese che sono gli unici soggetti in grado di creare lavoro. Servono innanzitutto regole certe stabili nel tempo e uguali per tutta l’Isola, maggiore semplificazione burocratica e incentivi. Bisogna continuare sulla strada dei bandi – aggiunge – e rifinanziatre quelli per le pmi, oltre a sostenere le start up e le aziende che non hanno più di due anni di vita. Infine occore stanziare nuovamente le risorse per gli investimenti al di sopra dei 150 mila euro: non c’è più tempo da perdere”.

La quasi totalità dei consumatori pagherà immediatamente i propri acquisti senza ricorrere a nessuna forma di rateizzazione della spesa. Il 47,0% pagherà i propri acquisti prevalentemente in contanti, il 30% in prevalenza tramite bancomat ed il 23% in prevalenza con la carta di credito. Riguardo alle abitudini per il giorno di Natale, secondo l’indagine condotta da Fipe-Confcommercio con Format Research, si assiste anche ad un un leggerissimo incremento della spesa media per il pranzo di Natale: si pagheranno in media 51 euro a testa rispetto ai 50 euro del Natale 2015. Ma la maggior parte, l’87,7%, degli intervistati trascorrerà il pranzo di Natale in casa con amici e parenti come da tradizione. Solo il 9,2% si recherà in un ristorante, mentre l’1,8% trascorrerà il pranzo di Natale in un ristorante all’estero.

Nella foto via Carlo Alberto ad Alghero in questi giorni

P.S.