Alghero celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato

ALGHERO – Mercoledì 25 giugno alle 20.00 nella Sala Conferenze del Complesso Lo Quarter, il Progetto SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione ex SPRAR) “Junts” del Comune di Alghero e del GUS (Gruppo Umana Solidarietà) propone un evento di sensibilizzazione con la proiezione del film Un paese di resistenza (Italia, 2024) di Shu Aiello e Catherine Catella, alla presenza della regista Catherine Catella

L’occasione è quella della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno 2025), in cui il mondo intero celebra la forza e il coraggio delle persone costrette a fuggire dal proprio paese a causa di guerre e persecuzioni, e la proiezione è anche l’anteprima ufficiale della tredicesima edizione di Cinema delle Terre del Mare. Festival itinerante per cinefilə in movimento, organizzato dalla Società Umanitaria di Alghero, che porta nell’isola il meglio del cinema d’autorə e indipendente, italiano e internazionale. Una vicinanza necessaria quella tra le realtà che si occupano di accoglienza e un Festival che esplora i rapporti tra la settima arte e il mare, e che da sempre punta i riflettori sui migranti e su ciò che, purtroppo ogni giorno, accade sulle nostre coste (e non solo).

Il film di Shu Aiello e Catherine Catella racconta la vicenda di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, piccolo paese di Calabria simbolo per l’accoglienza dei migranti, narrata all’interno della sua comunità: dopo vent’anni di armonia, l’arresto di Lucano costringe il paese a un doloroso dilemma: resistere o scomparire? Secondo capitolo scritto dalle registe dopo Un paese di Calabria, il film è la fotografia di un avvenimento senza precedenti nella storia politico-giudiziaria italiana.

La cittadina calabrese di Riace, grazie al lavoro del sindaco Domenico ‘Mimmo’ Lucano, è stata per vent’anni un simbolo di accoglienza e di speranza per centinaia di donne e uomini in fuga dalle guerre e dalla miseria. Poi, d’un tratto, il ‘modello Riace’ si è scontrato con l’ondata populista che ha attraversato l’Italia, e il paese è stato il centro di una battaglia politica e culturale. Io credo che l’andare e il venire, che sia per ragioni economiche, sociali o per la paura delle guerre, faccia parte dell’indole umana, in particolare della nostra di italiani. Io sono nata a Marsiglia, dove vivo, ma sono di origine italiana. I miei nonni, emigrati dalla Calabria negli anni Trenta, erano migranti economici, ma non credo che esistano differenze in questo senso: rifugiati e migranti economici devono essere trattati nella stessa maniera. Catherine Catella. Al termine della proiezione la regista sarà in sala per un incontro con il pubblico. Ingresso libero e gratuito