Medici, “l’amplificazione sui social genera odio”

SASSARI – “In questo particolare momento storico, dove il rapporto di fiducia fra il medico ed il cittadino rappresenta il cardine imprescindibile per la tenuta del sistema sanitario assistenziale in grave difficoltà, gli operatori sanitari con grande impegno e dedizione continuano a dare risposte ai bisogni di salute, molto spesso ben oltre le proprie possibilità e talora, sappiamo bene, a caro prezzo.

Ben sappiamo come le notizie che riguardano l’operato di sanitari spesso subiscano un’amplificazione mediatica che le espone ad un utilizzo improprio attraverso i canali “social”, con conseguenze devastanti, sia sul piano umano che politico e sociale, talora generando reazioni violente ed incontrollate, cariche di odio e discredito verso la classe medica e gli operatori sanitari.

Il diritto alla libertà d’informazione, così come il diritto alla salute, deve essere garantito e rispettato secondo principi etici e deontologici; il medico ed il giornalista, ciascuno nel rispetto delle proprie prerogative professionali, sono chiamati, oggi più che mai, a concorrere nel combattere quel dilagante sentimento di confusione, talora causato da una cattiva informazione.

L’Ordine dei Medici, in qualità di organo che ha il dovere di tutelare il diritto alla salute, sente l’impegno nel far leva sul senso di responsabilità della professione giornalistica affinché la stessa, tutelata nella sua indipendenza e nella sua delicatissima funzione, nel rispetto del diritto e del dovere ad un’informazione libera, usi la massima prudenza e faccia le necessarie verifiche sulla veridicità dei fatti. 

Tutti noi sappiamo come notizie di particolare sensibilità possano dare facile agio a pericolose strumentalizzazioni. Con la finalità di preservare la popolazione da confusione, sfiducia e frustrazione nei confronti delle strutture e del personale sanitario, sconfinate talvolta in condotte lesive per se stessi e la comunità, chiediamo agli operatori dei media una rinnovata sensibilità nella verifica delle fonti e dei fatti, nel contribuire a ristabilire la fiducia nel sistema sanitario e nel rinsaldare la relazione tra Medico e Paziente, fondamentali nella tutela della salute della collettività.”