5 anni fa l’ultimo grande San Michele

ALGHERO – E’ facebook che, tra le tante opzioni che offre, c’è anche quella di ricordarti quello che avevi postato o fotografato qualche anno fa. In questo caso 5 anni fa. Una splendida cascata di fuochi d’artificio dalla Torre di Sulis per celebrare il patrono di Alghero. E soprattutto uno straordinario concerto di Franca Masu accolto da una fiumana di gente, dalle vie Simon, Mazzini, Xx Settembre, dai bastioni fino a sotto il palco posizionato al lato dell’Istituto Alberghiero. E nei giorni prima tanti altri appuntamenti con cori, musica rock, dj, arte e tradizione. La conclusione della Festa de Sant Miquel che, proprio quell’anno, aveva toccato il massimo del suo splendore grazie ad una perfetta sinergia tra amministrazione comunale, assessorato al Turismo, Fondazione Meta, artisti e operatori culturali finalizzata a proporre degli spettacoli legati alle proposte locali e al massimo regionali. Questo per una chiara scelta di differenziare rispetto a quanto proposto l’estate e in altri periodi dell’anno in cui, all’epoca, giungevano e si proponevano nella Riviera del Corallo spettacoli di caratura nazionale e anche internazionale.

Sembrano passati secoli ed invece è trascorso solo un lustro. I giovanissimi, ad esempio coloro che oggi sono ancora studenti degli Istituti Superiori, ovviamente non possono ricordare al meglio quei giorni, ma chi ha dai vent’anni in su fino agli adulti avanzati hanno bene impressa quell’edizione di Sant Miquel e in generale della proposta di spettacoli, cultura e intrattenimento che si predisponeva in quegli anni. Sembra veramente un’altra epoca per Alghero e forse lo è, ma non per strani accadimenti astrali o eccezionali episodi, ma esclusivamente per scelte politiche di chi ha amministrato Alghero dal 2012 fino ad oggi.

Scelte premiate dall’apprezzamento degli algheresi ma soprattutto dai turisti. Un flusso di visitatori, soprattutto, dell’Isola che riusciva a compiere un passo verso la tanto agognata destagionalizzazione. Una parola che oramai, visto il tracollo dei “mesi spalla” e il generale disastro del turismo nel 2016, sembra oramai (di nuovo) un’utopia e ciò, per essere chiari, si traduce in maniera nefasta sull’economia con una sempre maggiore perdita di posti di lavoro in un tessuto sociale già sfibrato e precario. Del resto scelte come quelle effettuate in quegli anni, se perseguite, ad oggi avrebbero prodotto, come per altri format tipo “Primavera in Riviera”, delle solide e definitive ricadute sul territorio. Invece sembriamo all’anno zero con “Alghero che perde lo scettro del turismo”, cenerentola della Sardegna e tutto questo dopo essere stato un Comune che, fino pochissimi anni fa, era il faro di settori come gli spettacoli, intrattenimento e in generale cultura ovvero dei turismi.

Nella foto lo spettacolo pirotecnico per i festeggiamenti di San Michele nel 2011 con sindaco Tedde, assessore turismo Conoci e presidente di Meta Delogu

S.I.

Franca Masu “Lo pais meu”

Franca Masu “Tria la vida”