Grave danno d’immagine per Alghero

ALGHERO – Un brutto ceffone all’amministrazione Bruno. La decisione del Tar Sardegna sulla chiusura del Milese non può che rappresentare un punto di non ritorno sulle politiche “restrittive, proibizioniste e restrittive” che gli attuali governanti cittadini e non solo stanno attuando già da qualche anno. Una linea che, anche in termini di orari di chiusura dei locali, musica e soprattutto suoli pubblici, sta pesando in maniera devastante su un tessuto sociale già sfibrato e ridotto ai minimi termini dai colpi della crisi globale, taglio dei voli e disservizi imperanti in città. Sarebbe forse sufficiente che sindaco e assessori attuassero, almeno per questi pochi giorni di quella che era “altissima stagione”, una linea più morbida al fine di permettere di far lavorare sereni gli imprenditori che gestiscono locali, bar e ristoranti.

“Quello accaduto con il Milese è molto grave, non solo per l’attività commerciale in se, che ovviamente farà le sue scelte, a quanto indirizzate anche a chiedere conto penalmente e civilmente a dirigenti e amministratori, ma anche per il danno di immagine alla città”, così Massimo Cadeddu presidente di Confcommercio che continua “in una stagione già molto difficoltosa, queste azioni pesano molto anche sul futuro e non ci possiamo permettere questo, percciò ritengo sempre più necessario attivare subito lo sportello di conciliazione in collegamento con le realtà produttive per evitare di giungere a questi scontri giudiziari che, ripetono, danneggiano tutta la città”.

Nella foto il Milese

S.I.