“Campo boe, basta pifferai e bugie dalla Sinistra algherese”

ALGHERO – Assistiamo allibiti al tentativo, da parte di alcuni autorevoli esponenti politici, di riscrivere la storia del progetto sul campo boe nel Parco di Porto Conte. A colpi di slogan, interviste e post autocelebrativi, alcuni cercano oggi di mettere il cappello su un risultato ottenuto grazie al lavoro silenzioso, concreto e responsabile di altri.

Chi ha scelto scientemente di non contribuire in alcun modo alla revisione del progetto, definita ad Aprile per risolvere diversi aspetti critici, non può oggi fingersi protagonista di un successo che non gli appartiene. Allo stesso modo, chi per i soliti motivi ideologici ha contribuito solo ed esclusivamente stralciando dal progetto le boe per grandi imbarcazioni, impedendo lo sviluppo di un servizio di transito nella baia di Alghero, oltre una migliore tutela dei fondali, non può oggi improvvisarsi salvatore della nautica algherese.

A mettere mano a un progetto opaco, non discusso e non condiviso a livello politico, è stata una classe dirigente che – senza distinzione di colore politico – ha scelto il confronto e la competenza al posto dell’agitazione e della propaganda. Questa è la Politica seria: quella che si assume responsabilità e poi trova soluzioni.

Il campo boe, rimodulato nella sua forma attuale, è frutto di un lavoro di mediazione e riformulazione che ha visto coinvolti i rappresentanti degli operatori del settore, i consiglieri comunali e i partiti determinati a difendere la nautica algherese, senza voler strumentalizzare.

Il risultato di oggi è un punto di equilibrio faticoso ma che continua a essere messo a rischio da chi continua a diffondere distorsioni, esultando per risultati altrui o accusando a vanvera “piani scellerati” mai esistiti.
Le frottole, i toni enfatici e le verità riscritte servono solo a raccattare applausi facili, ma non risolvono un solo problema e tanto gli elettori quanto gli operatori del settore, questo lo sanno.

Fratelli d’Italia invece continuerà a vigilare affinché l’attuazione del progetto prosegua nel solco della trasparenza, della legalità e della responsabilità. Non ci interessa la corsa alla medaglietta, ci interessa che la nautica algherese possa continuare a creare benessere e occupazione”.

Fratelli d’Italia Alghero

“Campo boe, mare algherese salvato dal piano scellerato della Destra”

ALGHERO – «Fin dall’insediamento mi sono impegnato per risolvere una questione delicata, ereditata dal centrodestra, che rischiava di compromettere seriamente l’attività nautica e turistica nella splendida area del Parco Naturale Regionale di Porto Conte» dichiara l’onorevole regionale Valdo Di Nolfo.

L’ente gestore del Parco ha infatti appena pubblicato un’ordinanza urgente che regola l’utilizzo dei campi boe, in attesa dell’approvazione del piano di gestione definitivo. Un provvedimento che contiene alcuni punti chiave di grande rilievo: nelle zone ZSC, cioè Rosso, Lazzaretto e Olandese, sono consentiti sia l’ormeggio che l’ancoraggio. È inoltre autorizzata la balneazione, preservando così la piena fruibilità di questi tratti di mare da parte di residenti, diportisti e turisti.

«È stato un percorso difficile e complesso – prosegue Di Nolfo – ma alla fine siamo riusciti a smontare il piano scellerato della Lega, che avrebbe distrutto il sistema nautico algherese, penalizzando pesantemente un settore fondamentale per l’economia locale. Con questo atto abbiamo non solo salvato la nautica e l’attività dei diportisti, ma dimostrato nei fatti che impegno, studio e dedizione portano alla soluzione dei problemi concreti dei cittadini. A chi prima sosteneva il progetto del campo boe e oggi, in cerca di una nuova verginità politica, abbaia alla luna, rispondiamo con i risultati. Un ringraziamento particolare per la professionalità e la capacità di ascolto va al presidente del parco Emiliano Orrù, ai componenti del CdA Luca Pais e Franca Carta e ai due Assessorati Regionali ambiente ed Enti Locali»

L’onorevole regionale conclude sottolineando l’importanza di continuare a lavorare «con serietà e responsabilità, nell’interesse esclusivo del territorio e della comunità che lo vive»

Grotta Verde: l’apertura di un tesoro della natura, tra memoria e futuro

ALGHERO – “È di pochi giorni fa l’apertura al pubblico della Grotta Verde, uno dei gioielli naturalistici più affascinanti del nostro territorio. Un risultato atteso da decenni, che oggi diventa realtà grazie al lavoro attento e competente dei vari Consigli di Amministrazione e delle figure tecniche del Parco di Porto Conte, nonché alla visione e alla continuità amministrativa delle diverse giunte comunali che si sono succedute nel tempo, fino all’attuale amministrazione.

Un traguardo importante, che non deve essere celebrato solo come conquista del presente, ma anche come eredità di un lungo cammino fatto di passione, studio e coraggio. È giusto oggi, rendere onore a chi per primo ne ha intuito la bellezza e ne ha intrapreso l’esplorazione, quando ancora la Grotta Verde era conosciuta solo da pochi.

Negli anni Cinquanta il gruppo speleologico scout Alghero 1, guidato dagli instancabili e visionari Giovanni Pala e Giovanni Antonio Alciator, fu tra i primi a mappare le cavità della Grotta di Nettuno e della Grotta Verde, contribuendo in modo determinante alla conoscenza di questo straordinario patrimonio.

Fu proprio in quel periodo che venne individuato uno dei passaggi più suggestivi e impervi della Grotta Verde: il passaggio Rondello, un cunicolo strettissimo che si apre alla destra dell’altare di Sant’Erasmo e conduce a una sala interna di straordinaria bellezza, nascosta nel cuore della montagna.

Negli anni Sessanta un’altra figura fondamentale della speleologia sarda, Padre Antonio Furreddu, gesuita e ricercatore, incaricò il giovane scout Antonello Bilardi di attraversare quel passaggio impervio per posizionare un magnete nella parte più profonda della cavità. L’obiettivo scientifico era ambizioso: misurare il diaframma roccioso che separa la Grotta Verde dalla Grotta di Nettuno, nella speranza di comprendere i legami sotterranei tra questi due sistemi.

Sempre in quegli anni, grazie all’impulso della storica Azienda Autonoma di Soggiorno, guidata dal direttore Franco Serio, il gruppo scout Alghero 1 collaborò con il gruppo speleologico subacqueo di Roma per esplorare il lago terminale di acqua dolce situato nella parte più bassa della Grotta Verde. Anche in quel caso la sfida non era da poco: verificare l’esistenza di un collegamento idrico tra le due cavità.

Se oggi sul fondo della grotta troviamo moderni sensori per monitorare i livelli di ossigeno e CO₂, all’epoca bastava una candela accesa: la fiamma, che resisteva o si spegneva, era l’unico strumento per misurare la presenza di aria respirabile. Era un tempo in cui la scienza e il coraggio camminavano fianco a fianco.

Oggi, a distanza di settant’anni, possiamo finalmente varcare la soglia di questo scrigno nascosto e viverlo con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia dei primi esploratori. La Grotta Verde è molto più di un’attrazione turistica: è un ponte tra generazioni, un simbolo della relazione profonda tra l’uomo e la natura, tra la memoria e il futuro.

A tutti coloro che hanno reso possibile questa apertura – amministratori, tecnici, studiosi, volontari – va il nostro ringraziamento. Ma è giusto che il nostro pensiero torni a chi ha acceso per primo quella candela”.

Luca Madau, consigliere comunale Partito Democratico

“Il Mariotti per giovani e famiglie, nuovo stadio a Maria Pia”

ALGHERO – “A quanto pare in questi giorni va di moda parlare del Mariotti. Bene, allora lo faccio anche io. Ma, come sempre, lo faccio alla mia maniera: senza filtri e senza nascondermi dietro le parole.

Tanto per iniziare: penso alla brutta figura fatta con la società Alguer Rugby. A gennaio gli fu promesso l’accesso al Mariotti per qualche ora settimanale. Accettarono con entusiasmo. Poi? Rimbalzati per mesi. Oggi sono ancora senza campo. Non so dire il motivo esatto. So solo che mi ero convinto anch’io che avrebbero avuto le chiavi in mano in poche ore. Dopo tre mesi, ho smesso perfino di chiedere spiegazioni. Era diventato imbarazzante.

Poi c’è il tema della narrazione. Quando si scrivono articoli e si fanno comunicati, si dovrebbe citare chi lavora davvero, come l’assessore Enrico Daga, che da mesi sta portando avanti un lavoro concreto sull’impiantistica sportiva. Perché il galateo istituzionale esiste, e l’autocelebrazione stona, soprattutto se fatta sulle spalle di chi non vive di propaganda.

Cosa penso io del Mariotti?
È un campo storico, sì. Ci siamo cresciuti. Io andavo a vedere le partite con mio nonno e mio zio. E proprio per questo va tutelato, ma con intelligenza.

Non ha senso investire milioni su una struttura obsoleta. Sarebbe un errore. Il Mariotti deve tornare alla comunità, alle scuole, ai ragazzi. Deve vivere, non essere imbalsamato o trasformato in un progetto milionario senza futuro.

Se vogliamo davvero un campo all’altezza, costruiamolo da zero, nella zona di Maria Pia, dove da anni investiamo per creare una vera cittadella dello sport. Lì nascerà il polo che potrà ospitare eventi, squadre, pubblico e investimenti seri.

Tutelare il Mariotti. Ridarlo alla città. E costruire un futuro sportivo a Maria Pia. Questa è la mia visione. Chiara, concreta e senza illusioni”

Marco Colledanchise, consigliere comunale Orizzonte Comune

Dramma siccità, vertice in Provincia, Pirisi: “Interventi anche ad Alghero”

ALGHERO – “Importante incontro stasera (ieri sera ndr) in provincia indetto dall’amministratore unico della Provincia per affrontare il tema della siccità nelle nostre campagne, tra le altre cose sono stati annunciati interventi tampone (verranno utilizzate le autobotti per rifornire le aziende agricole che a causa del prosciugare dei pozzi non possono più abbeverare il bestiame) , fra qualche settimana dopo l’approvazione della finanziaria regionale anno 2026 sono stati previsti ristori per le mancate produzioni nella Nurra e non solo nella Nurra, annunciati investimenti strutturali per migliorare le infrastrutture e ridurre le perdite nelle condotte , finanziamenti per nuovi laghetti collinari, pozzi pubblici e privati e tanto altro, l’amministrazione comunale algherese è e resta a fianco degli agricoltori in questo difficile momento, l’assessore all’Ambiente Selva proporrà già dalla prossima giunta comunale una delibera per “indire lo stato di calamità naturale per cause siccitose” delibera necessaria per far partire qualsiasi intervento a favore del settore agricolo.

Mimmo Pirisi, presidente del Consiglio Comunale di Alghero

E’ sfida sul Mariotti, Pd e Noi Riformiamo Alghero agli alleati: “Spazio per tutti”

ALGHERO – “Accogliamo con favore l’attenzione che alcuni consiglieri di maggioranza stanno dimostrando verso la riqualificazione del campo sportivo Mariotti, struttura storica e identitaria per la nostra città, sulla quale da diversi mesi il Sindaco Cacciotto insieme agli Assessori Daga e Marinaro, hanno impresso una vigorosa accelerata . Come Partito Democratico e Noi Riformiamo Alghero abbiamo più volte evidenziato l’urgenza di restituire al mondo sportivo algherese – e alla comunità tutta – un impianto funzionale, accessibile e decoroso: cosa che da oggi non è più una mera enunciazione di principio”, cosi Partito Democratico e Noi Riformiamo Alghero che sul campo Mariotti, ma non solo, a quanto risulta, fanno “asse” anche per “arginare” gli alleati e giungere, tra l’altro, al più presto, ad alcune modifiche negli assetti di Giunta. Ma questo è un altro discorso, per adesso “sfidano” i passi in avanti resi noti in queste ore da alcuni consiglieri riguardo una destinazione ben definita (pare per l’Alghero Calcio ovvero la prima squadra della città). Mentre i protagonisti dell’asse lo stadio deve essere uno “spazio aperto a tutte le società e famiglie”. La sfida, non la sola, è aperta.

“Va però ricordato che esistono già due finanziamenti regionali attivi, pari a 200mila euro per la messa in sicurezza e 75mila euro per la progettazione dell’intervento. Risorse concrete, che daranno avvio ad un percorso serio e strutturato di rilancio del Mariotti”.

“La riattivazione del Mariotti consentirebbe di liberare spazi preziosi nelle altre strutture sportive cittadine, a favore delle tante associazioni che oggi faticano a trovare orari e campi disponibili. Un aspetto ancora più urgente, considerando che gli impianti di Santa Maria La Palma e del Carmine saranno presto interessati da lavori, con conseguente riduzione temporanea dell’offerta”.

“Se oggi così come ieri è sempre più attivo il dibattito pubblico sul futuro dell’impianto, e perché questa maggioranza sta mettendo al centro della propria azione politica lo sport per cercare di dare risposte alle richieste delle numerose e sempre più attive società sportive, famiglie e cittadini. Ora però è il momento di passare dalle parole ai fatti: servono tempi certi, chiarezza sugli impegni futuri e un avviso pubblico che metta al centro l’interesse della collettività e la valorizzazione dello sport giovanile e dilettantistico. Il Mariotti può e deve tornare ad essere un punto di riferimento per gli sportivi e le famiglie di Alghero”.

“Come gruppi consiliari continueremo a vigilare affinché il percorso sia realmente partecipato, sostenibile e rispettoso delle esigenze di tutte le realtà sportive algheresi”.

Incontro Cacciotto, Mulas e Occhioni: obiettivo rilancio stadio Mariotti

ALGHERO – “Si è tenuto ieri un incontro tra il Sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, e i dirigenti dell’Alghero Calcio per discutere del futuro del campo sportivo Mariotti, una questione particolarmente sentita dalla società sportiva e dalla comunità algherese.
«È stato un incontro interlocutorio, ma importante – ha dichiarato il consigliere comunale Christian Mulas – che rappresenta un primo passo significativo da parte del Sindaco Cacciotto. Dopo tanti anni, c’è finalmente la possibilità concreta di riportare le società calcistiche e le altre realtà sportive a giocare in uno stadio che merita di essere riqualificato e valorizzato.»
Il tema della riqualificazione del Mariotti è stato portato all’attenzione del Sindaco anche nei giorni scorsi, in un precedente incontro promosso dai consiglieri Christian Mulas e Gianni Occhioni. Entrambi hanno sottolineato come il rilancio dello storico impianto sportivo sia fondamentale non solo per lo sport, ma anche per l’immagine e il tessuto sociale della città.
«Siamo soddisfatti – prosegue Mulas – che il Sindaco abbia mostrato disponibilità e attenzione verso una struttura che necessita di interventi urgenti e mirati. L’amministrazione intende procedere, nei tempi e nei modi previsti, con un bando pubblico per l’assegnazione della concessione, in modo da garantire trasparenza e valorizzazione dell’impianto.»
L’Amministrazione comunale ribadisce il proprio impegno a favore dello sport cittadino e conferma la volontà di avviare un percorso condiviso per restituire dignità e funzionalità al campo Mariotti, affinché possa tornare a essere un punto di riferimento per gli atleti e le famiglie di Alghero”.

Christian Mulas
Consigliere Comunale Psd’Az

Mulas ascolta il Centro Storico, “Stop deregulation, urge delocalizzare”

ALGHERO – Commissione consiliare V ieri a Villa Maria Pia. L’incontro convocato dal presidente Christian Mulas si è svolto con i residenti del Centro Storico, con in testa il presidente del Comitato, Gavino Scala. Al centro del dibattito, il tema della vivibilità del quartiere, i problemi dell’inquinamento acustico che hanno determinato più di una presa di posizione da parte del Comitato dell’Alguer Vella. Alla riunione hanno partecipato il presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi, l‘Assessora allo Sviluppo Economico Ornella Piras, l’Assessore all’Ambiente Raniero Selva, il Comandante della Polizia Locale Salvatore Masala.

“Per la prima volta un comitato di quartiere viene invitato a discutere delle problematiche davanti alla rappresentanza del Consiglio comunale”, ha detto il Presidente del Comitato Gavino Scala, nell’introdurre la serie di problematiche all’ordine del giorno. Musica a volume alto, cantanti di strada con impianti audio invadenti, mancanza di controlli e di un piano di classificazione acustica.

L’inquinamento acustico segnalato dai residenti è il tema principale che la Commissione ha affrontato con la volontà di proporre contromisure, la prima delle quali è la più assidua frequenza di polizia urbana, grazie all’incremento di personale anche nelle ore notturne che l’Amministrazione ha disposto, ma anche con interventi più ampi, quali quelli proposti dal Presidente Mulas che ha ipotizzato l’incentivo alla delocalizzazione delle nuove imprese di pubblico esercizio verso la parte del litorale, di viale Burruni, anche attraverso forme di compensazione sui tributi comunali. L’incontro si è concluso con l’intenzione di continuare il confronto in successive sedute di commissione, con il reciproco impegno di collaborare alla soluzione dei problemi, a cominciare dalla costruzione del Piano Commerciale, sul quale dovrà esserci la massima condivisione.

“Calabona merita di essere difesa, la Soprintendenza ricorra al TAR”

ALGHERO – “L’Associazione Punta Giglio Libera esprime indignazione unita ad una forte preoccupazione per ciò che è avvenuto nella scogliera di Calabona quasi a completare la speculazione edilizia, non del tutto conclusa, lungo tutta la via Josemaria Escrivàr. Questo tratto di costa è diventato un luogo che disconosciamo e che ora è rappresentativo di una realtà costruita, in quattro e quattr’otto, come potremmo vederla in qualsiasi area del pianeta. Nuclei abitativi per ricchi con divertenti giochi di piante esotiche e non, ad arricchire scenografici prati a pochi passi da un mare per fortuna, almeno lui, respingente.

Di colpo è stata cancellata una fetta di paesaggio identitario, ruvido e quasi inaccessibile ma naturale e unico.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e incoraggiamento alla Soprintendenza che ha sempre dissentito con ripetuti pronunciamenti negativi mai annullati dalla giustizia amministrativa. Nell’esprimere il dissenso sull’ultimo progetto proposto dalla Società dei Bagni del Corallo Srl, la Soprintendenza ha utilmente richiamato la piena operatività del giudizio negativo formulato nell’aprile 2024, con il provvedimento di sospensione dei lavori a firma del Soprintendente Prof. Arch. Bruno Billeci, inizialmente sospeso nell’efficacia dal Tar Sardegna e, successivamente ripristinato nella stessa efficacia dal Consiglio di Stato del 18 luglio 2024. Mostriamo stupore e non capiamo perché nonostante l’ordinanza del Consiglio di Stato, il Demanio Regionale e il Suap e del Comune di Alghero abbia accolto la nuova richiesta di variante alla concessione demaniale del 2023 già cristallizzata con atto di diniego del dirigente comunale nel 2024, in attesa del pronunciamento del TAR al quale si era rivolta la Soc. Bagni del Corallo.

Da quanto esposto deriva la piena e clamorosa illegittimità anche dell’ultimo Provvedimento unico del 13 maggio 2025 del Suape di Alghero, fondato sul mero “cavillo giuridico” che il parere della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Sassari non sia stato espresso in maniera esplicita, quando è vero il contrario. Il provvedimento autorizzativo comunale, sul quale si basa, unitamente alla concessione demaniale regionale, l’intervento della società Bagni del Corallo, è lesivo in maniera conclamata e persino arrogante delle prerogative e delle competenze spettanti alla Soprintendenza ai sensi del D.Lgs. 42/2004 sul paesaggio e beni culturali.

Mostriamo pertanto pieno sostegno alla Soprintendenza quale soggetto garante dei diritti della comunità locale nella tutela del paesaggio e dell’identità dei luoghi di appartenenza, e perciò l’abbiamo formalmente invitata, in adempimento all’obbligo giuridico posto a garanzia della funzione pubblica da essa esercitata, a voler provvedere alla impugnazione, davanti alla giustizia amministrativa, dell’atto comunale del 13-5-2025, fondato su un inconsistente “cavillo giuridico”, attraverso il quale l’amministrazione comunale di Alghero si è sottratta al doveroso confronto con la Soprintendenza da lei stessa invitata alla conferenza di servizi e indebitamente ignorata in merito al suo parere negativo sull’intervento nel litorale.

Segnaliamo che il mancato ricorso verrebbe interpretato, dopo il primo e importante pronunciamento favorevole alla tutela assoluta del luogo da parte del Consiglio di Stato, come tacita acquiescenza al progetto della Società dei Bagni del Corallo Srl da parte della Soprintendenza che ha da sempre contestato, con plurimi e differenziati atti, l’intervento sul litorale di Calabona”.

Maria Antonietta Alivesi
Presidente Associazione Punta Giglio Libera. Ridiamo Vita al Parco

“Sulle locazioni turistiche, Corbia cede alla retorica della Sinistra”

ALGHERO – «Siamo di fronte all’ennesimo tentativo, per ora solo allo stato embrionale, di introdurre anche ad Alghero un orientamento punitivo nei confronti delle locazioni turistiche. Un orientamento che ricorda molto da vicino quello già adottato, con risultati discutibili, da alcune amministrazioni regionali e comunali – ovviamente di sinistra – che hanno tentato di limitare il diritto dei proprietari di affittare liberamente i propri immobili».
Lo afferma Marco Di Gangi, responsabile regionale del Dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia e componente del Dipartimento Nazionale, commentando le dichiarazioni dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Alghero, Roberto Corbia, riportate oggi dalla stampa.
Nella sua intervista, Corbia afferma che il nuovo Piano Urbanistico Comunale dovrebbe affrontare, tra le altre cose, anche la “necessità di regolamentare fenomeni come quello degli affitti brevi”, giudicati implicitamente come un ostacolo alla residenza. Una posizione che, secondo Di Gangi, alimenta una narrazione semplicistica e ideologica:
«Ancora una volta si prova a scaricare su chi affitta per finalità turistiche la responsabilità di problemi strutturali – commenta – ma la realtà è ben diversa. I dati parlano chiaro: secondo Nomisma e Confedilizia, in Italia solo l’1,3% degli appartamenti è destinato alle locazioni turistiche, e appena lo 0,11% per più di 120 giorni l’anno. Si tratta di una quota marginale, che non giustifica né allarmismi né restrizioni arbitrarie».
Il tema non è nuovo: in diverse Regioni – dalla Toscana alla Liguria – sono stati approvati provvedimenti che impongono limiti generalizzati, tetti numerici o vincoli temporali alle locazioni turistiche, spesso accompagnati da obblighi burocratici sproporzionati.

«Molti di questi provvedimenti – sottolinea Di Gangi – sono già stati impugnati dal Governo Meloni in quanto lesivi delle prerogative costituzionali in materia di libera iniziativa economica e diritto di proprietà.
La linea dell’Esecutivo è chiara: nessun attacco ideologico al settore turistico, ma regole equilibrate, trasparenti e rispettose dei diritti dei cittadini».
A conferma della serietà con cui lo Stato affronta il tema, è stato introdotto il Codice Identificativo Nazionale (CIN), ora obbligatorio per tutte le locazioni turistiche, che ha già contribuito in modo decisivo all’emersione del sommerso e al contrasto dell’abusivismo. Uno strumento di tracciabilità e trasparenza che garantisce legalità senza penalizzare chi opera correttamente.
Per Di Gangi, la priorità dovrebbe essere un’altra:
«Alghero ha bisogno di una politica abitativa vera, non di scorciatoie ideologiche. Si investa sull’edilizia residenziale pubblica, si incentivino gli affitti ordinari con strumenti fiscali adeguati, si creino le condizioni per liberare immobili oggi inutilizzati. Colpire chi affitta per turismo non aumenterà le case disponibili per i residenti, ma ridurrà l’offerta turistica e danneggerà l’economia locale».
Infine, una riflessione sul sistema dell’ospitalità:
«L’assessore Corbia ha correttamente segnalato il forte squilibrio tra il numero di posti letto nel comparto extralberghiero e quelli nel sistema alberghiero tradizionale, che ad Alghero risulta sottodimensionato. Ma proprio per questo – conclude Di Gangi – ci si aspetterebbe che il PUC, anziché ipotizzare vincoli al segmento che ha sopperito per anni a questa carenza, si faccia carico di individuare con chiarezza aree, incentivi e strumenti per attrarre investimenti e realizzare nuove strutture alberghiere, favorendo qualità e integrazione dell’offerta».
«L’assessore Corbia – conclude – ha il compito importante di condurre in porto un PUC atteso da decenni. Si concentri su questo, evitando di seguire derive ideologiche che altrove hanno già fallito. La libertà di affittare la propria casa non è il problema. È, semmai, parte della soluzione».

Dipartimento Turismo Fratelli d’Italia Sardegna, il Responsabile Marco Di Gangi